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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 14 Ottobre 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 19
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2019-04001
RINEGOZIAZIONE MUTUI CON LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI E MUTUI MEF. DEBITO RESIDUO RISPETTIVAMENTE DI EURO 539.682.782,63 ED EURO 7.537.213,29.
Interventi
FORNARI Antonio
Sì, grazie, Presidente. È abbastanza curioso che in una delibera che viene comunque…,
cioè, una delibera, uno strumento fornito dalla Cassa Depositi e Prestiti, a cui
aderiscono decine, se non centinaia di Comuni in tutta Italia e che fanno operazioni
simili a quella che ha fatto il Comune di Torino, né più e né meno, si utilizzino parole
come raider, imbroglioni, operazioni sfacciate, operazioni finanziarie spudorate, è un
qualcosa che fanno tutti i Comuni d’Italia…

FORNARI Antonio
Sì, grazie, Presidente. Come vi dicevo, questa operazione è un’operazione che la Cassa
Depositi e Prestiti apre di solito un anno sì e un anno no, comunque in maniera
alternata, in cui dà la possibilità ai vari Comuni di usufruire di questa opportunità, cioè
rinegoziare dei mutui che sono stati contratti in anni precedenti e il Comune di Torino,
come sottolineava con la tabella che ha presentato precedentemente l’Assessore
Rolando, ha usufruito in passato più volte, 2007, che non è certo il periodo di Cavour.
Io mi ricordo forse qualche anno prima, il 2007, 12 anni fa il Comune di Torino, quasi
500 milioni ha rinegoziato, e ha avuto una differenza di maggiori oneri per il futuro di
64 milioni, quindi una cifra inferiore ai 32 milioni di cui si accennava prima. Nel 2010
questa operazione è stata fatta con Cassa Depositi e Prestiti, 11 milioni, 2014 4 milioni,
quella del 2015, che poi alla fine è quella più recente e l’Assessore, l’ex Assessore Lo
Russo, probabilmente ha pure votato, quindi io dico nel 2015 l’ex Assessore Lo Russo
che cosa ha votato? Cioè o ha votato un qualcosa a sua insaputa, perché ha votato una
delibera, addirittura, di un importo rinegoziato inferiore, perché l’importo rinegoziato
era 216 milioni, invece noi attualmente abbiamo rinegoziato quasi 500 milioni, anzi, più
di 500 milioni, quindi l’importo rinegoziato era più basso nel 2015, allungavano di 18
anni, quindi era molto più lungo rispetto ai 7 anni attuale, si passava da minori oneri nel
2015 e nel 2016 e quindi fino al 2026 di 91 milioni, quindi minori oneri negli anni
successivi, quindi al 2015 di 91, quasi 92 milioni e per maggiori oneri per il futuro di
171 milioni. Quindi con un importo rinegoziato più basso si dava alle future generazioni
171 milioni in più di maggiori oneri, quindi con un differenziale di 80 milioni. Io nel
2015 quando l’ex Assessore Lo Russo, ha votato questa delibera non ho sentito quelle
parole, non ho sentito pronunciare: “Raider”, “operazioni finanziarie spudorate”,
“sfacciataggine”, “onestà intellettuale”. Dov’è l’onestà intellettuale? Nel 2015 si è fatta
un’operazione ancora peggiore, che poi non è peggiore, perché è un’operazione che ha
dato maggiori oneri alle generazioni future, rispetto all’operazione attuale, però non si è
gridato allo scandalo. Allora dove sta l’onestà intellettuale, di cui parlava prima? Sono
operazioni che i Comuni fanno, perché sono in difficoltà e il Comune di Torino è più in
difficoltà di altri, per gli investimenti che qualcuno ha fatto in passato, per i mutui che
qualcuno ha fatto in passato e che nei futuri gli anni, soprattutto 2020/2021 e gli anni
successivi, sono gli anni più duri per il Comune di Torino, perché tra interessi e capitale
da restituire ballano cifre intorno ai 250 milioni. Se riduciamo a questi 250 milioni, 16
milioni per il 2020 e 16 milioni per il 2021, è una cifra importante. Se invece andiamo a
ricalibrarle nel 2037, 2038, 2039, la quota di capitale di mutui del Comune è più bassa,
basta guardare il grafico che ha allegato l’Assessore e si vede che la quota è più bassa e
quindi è una quota più sostenibile per il Comune, tra la situazione attuale, in cui siamo
un po’ con l’acqua alla gola, rispetto alla situazione futura. Quindi questa delibera, è
una delibera che è una boccata d’aria che serve, soprattutto, per ripagare gli investimenti
di quelli bravi che c’erano prima e hanno fatto degli investimenti utili per questa Città e
di cui ne beneficiano tutti i torinesi, basta parlare con i torinesi che sono tutti
contentissimi di questi investimenti che ancora oggi danno lustro alla nostra città.
Quello che però obiettivamente è bene sottolineare, è che questi investimenti… questa
parte di…, diciamo, minori interessi che pagherà il Comune nel 2020/2021, servono
proprio, attualmente, al Comune, per fare qualche investimento, quindi non ne usufruirà
la spesa corrente del 2020 o del 2021, ma servirà per fare un po’ di manutenzioni
straordinarie per gli edifici pubblici, per le scuole, un po’ di manutenzione straordinaria
per le strade, un po’ di manutenzione straordinaria per il verde, tutte questioni, tutti
investimenti che andranno al futuro. Quindi fare un’operazione di questo genere, dove
in realtà e fare delle accuse pesanti di questo genere fanno anche un danno a chi c’era
prima, perché, effettivamente, se l’operazione è simile a quella che avete fatto e sono
state fatte negli anni precedenti, qualcuno poi ve lo fa anche notare. Io, ad esempio, ho il
più brutto vizio di leggere Facebook e di leggere anche le bacheche di altri Consiglieri e
mi è capitato di andare, poi, a leggere il commento su un post che ha fatto, ovviamente,
l’ex Assessore Lo Russo, dove faceva delle accuse gravissime e purtroppo poi i cittadini
che non sanno, che non conoscono bene le questioni, cosa vanno poi a scrivere sotto un
post del genere, con parole pesanti, dove si dice..., si accusa l’Amministrazione di
essere dei raider, dei banditi, la gente... raider. Cosa scrive la gente poi sotto questi
post? “Una vera criminale follia. Non si può denunciare alla Corte dei Conti o altro Ente
preposto? Questa si chiama truffa. Questi non finiscono mai di fare danni. Vigliacchi.
Puzzano”, c’è anche gente che poi insulta e, ovviamente, non viene cancellato il post,
“Ma come si fa? Questa si chiama truffa”, ovviamente nessuno interviene. Poi, per
fortuna, dopo tutti questi insulti, c’è qualcuno che mastica un po’ di Bilanci, che è un
commercialista, come Mario Montalcini, che voi sicuramente conoscete, perché l’avete
nominato in tanti enti della Città e dice, vi leggo il commento: “Ma se li abbiamo creati
noi del centrosinistra tutti questi debiti, in mancanza di risorse aggiuntive cosa si poteva
fare? La rinegoziazione a saldo e stralcio si può fare solo con successo verso la
scadenza. In ogni caso, forse, l’unica azione controcorrente, sarebbe stata di non pagare
più i debiti con le banche, ma questo avrebbe costretto la Città a un doloroso periodo di
commissariamento, che andava a danno delle fasce deboli con l’azzeramento nei servizi
sociali, ma quella sarebbe stata la vera strada. Ma concretamente, io non vedo
alternative a questa scelta dell’Amministrazione”. Oppure qualcun altro come Carlo
Chiama, che anche questo lo conoscete, Direttore di Confesercenti, mi pare, ex
Assessore della Provincia che è del PD: “Quei 16 milioni…”, lo sottolinea,
“…recuperati, non possono essere spesi in spesa corrente”, come per dire: “Guarda che
quel risparmio ne usufruiranno, probabilmente, le Amministrazioni future, perché sono
investimenti che la Città può fare grazie ai risparmi che ci sono da questi mutui”.
Questo per sottolineare che cosa? Che raccontare in quest’Aula per solo spirito di
opposizione, raccontare poi, ovviamente, delle falsità, non si fa un buon servizio alla
città, non si fa un servizio ai cittadini che leggono i post su Facebook e sentono gli
interventi, non si fa un buon servizio a chi, effettivamente, cerca di creare un minimo di
respiro alle casse del Comune di Torino e di fare qualche investimento in più e questa
operazione, quest’operazione lo permette, sono 16 milioni nel 2020, 16 milioni nel
2021, altri 32 milioni fino al 2036. Se poi dal 2036 al 2043 si pagherà qualche interesse
in più, è una questione di matematica attuariale, come diceva l’Assessore, secondo
ragioneria, valore attuariale, non so se voi avete mai fatto un mutuo, ma se andate in
banca, se chiedete 100.000 Euro per fare un mutuo oggi, dopo vent’anni non vi
richiedono 100 milioni, ve ne richiedono 150, se non 200, quindi è un’operazione,
ovviamente, matematica, che non è né un’operazione da raider o da chissà che cosa.
Quindi, almeno sulle parole, almeno su queste questioni che riguardano veramente la
città, la Città di Torino, evitiamo questa, veramente, polemica politica solo per fare
un’opposizione becera con la bava alla bocca. Cerchiamo almeno su queste questioni di
evitare. Grazie, Presidente.

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