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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 14 Ottobre 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 19
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2019-04001
RINEGOZIAZIONE MUTUI CON LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI E MUTUI MEF. DEBITO RESIDUO RISPETTIVAMENTE DI EURO 539.682.782,63 ED EURO 7.537.213,29.
Interventi
LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. La delibera di rinegoziazione dei mutui che presenta oggi
l’Assessore Rolando, come giustamente, correttamente, ha fatto rilevare, non è la prima
che quest’Aula affronta; diciamo così, che però è la prima che viene affrontata con
questo taglio e noi siamo davvero saltati sulla sedia quando abbiamo visto la modalità
con cui lei, Rolando, ha da un lato confezionato la delibera, dall’altro lato narrato a
mezzo stampa i contenuti di questa delibera, perché effettivamente ci siamo chiesti più e
più volte, leggendo le modalità con cui lei e Appendino hanno descritto all’esterno le
condizioni finanziarie di questa delibera, “Allora non abbiamo capito niente noi”. Poi,
come sempre facciamo, andiamo a leggere la delibera: “La rinegoziazione...”, quella che
lei oggi ha dipinto come essere una grandissima operazione vantaggiosa per il Comune
di Torino, “...comporta nel suo complesso minori oneri per l’Ente fino al 2036, per Euro
64.848.086” e quindi fa bene a vendersi questa cosa, cioè fino al 2036 effettivamente
l’Ente risparmia 64.800.000 Euro. “E...”, e qua questo piccolo sostanziale impercettibile
dettaglio, “E maggiori oneri, a decorrere dal 2037 fino al 2045, per Euro 97.315.291,
con un costo netto complessivo stimato in Euro 32.467.205”. Al che abbiamo detto:
“Ma come è possibile che Appendino e Rolando dicano che si risparmierà nella
rinegoziazione dei mutui e contemporaneamente la Maggioranza 5 Stelle arrivi con una
delibera dove indebita di più il Comune di Torino rispetto all’attuale debito?”. Cioè, non
riuscivamo a capire il nesso causa-effetto tra queste due azioni. Allora siamo andati
negli allegati, proprio gli allegati che lei ha citato. A pagina 15 c’è questo bellissimo
allegato, che è la Relazione illustrativa che racconta la rinegoziazione del debito di CDP
settembre 2019, documento realizzato per la Città di Torino da Finance Active, pagina
15 scrive: “La variazione del debito nel tempo raggiunge il valore massimo pari a
92.516.000 Euro nel 2037. La rinegoziazione dei prestiti dal punto di vista strettamente
finanziario...”, leggo piano, “...è comparabile alla stipula di un nuovo finanziamento di
pari ammontare con tiraggi di capitale nel primo periodo (fase crescente nel secondo
grafico)...”, ci sono anche i grafici, “...e poi ammortizzato sugli anni seguenti (fase
decrescente del grafico). Possiamo definirlo...”, loro, che sono quelli che rinegoziano,
“...a scopo illustrativo ‘nuovo mutuo implicito’”. Allora, lei capisce, Assessore
Rolando, che, rispettabilmente, attenzione bene, siccome voi, se c’è una cosa che non
avete mai mancato di far rilevare relativamente alla situazione economico-finanziaria di
chi governava il Comune di Torino, era il sostanziale dissesto finanziario, avete parlato
di piano di rientro e avete fondamentalmente intorno a questa cosa giustificato ogni cosa
che non siete riusciti a fare in questi tre anni e mezzo, perché ogni volta era colpa del
debito, ogni volta che tagliavate un nastro era merito vostro. Oggi la città è più o meno
disillusa e disincantata rispetto a questa retorica del “colpa è di chi c’era prima”, ma da
un punto di vista oggettivo non ho scritto io quelle parole, sono parole sue, cioè voi
state facendo un’operazione che è carica…, ma va detto con franchezza, non è neanche
la prima volta, lei oggi, credo per mettere in difficoltà la Minoranza che ha attaccato,
presenta la delibera di rinegoziazione e addirittura arriva fino al 2007, magari Cavour,
se andiamo a cercarli, Assessore Rolando, avrà anche lui rinegoziato dei debiti, non lo
so perché c’era lo Stato preunitario, quindi magari non c’è ancora la Cassa Depositi e
Prestiti. Mi stupisce che si sia fermato solo al 2007, poteva veramente scorrere la lista
dei mutui rinegoziati, diciamo così, fin quando torna al Paleolitico superiore. Nelle
more che noi andiamo ad analizzare lo storico c’è una contingenza piuttosto precisa, che
è quello a cui oggi siete chiamati a votare, che è questa rinegoziazione dei mutui. E
vabbè, uno direbbe: “Vabbè, ci sta, l’ha fatto Cavour, l’ha fatto Passoni, perché non lo
può fare Rolando?”, non ho capito, lei chi è? Figlio di un Dio minore? Cos’ha di meno
da Passoni che la precedeva? Anche lei deve lasciare, giustamente, questo tipo di
traccia. Eh, no, perché l’occhio salta su un’altra questione, e qui, invece, scusi, Rolando,
di giustificazioni e di intortamenti siete in condizione di farne ben pochi. Intortamenti,
non scuota la testa. Intortamenti non vuol sempre dire..., le torte sono anche cose buone,
non necessariamente sono cattive, Assessore Rolando. Quindi, da questo punto di vista,
talvolta anche i dolci possono riservare amare sorprese se si sbagliano gli ingredienti,
perché voi in questa geniale operazione finanziaria fate un’altra roba incredibile, cioè
questi 64 milioni di oneri risparmiati da qua al 2037 e non è che li distribuite anno per
anno in parti uguali, e mica..., cioè, voglio dire, uno si fa tutto ‘sto mazzo, arriva qui,
canta e porta la croce, deve stare zitto, arrivare in Consiglio Comunale, deve convincere
una Maggioranza che ha spiegato ai torinesi che hanno trovato il buco di Bilancio, deve
spiegare a una Maggioranza che ha spiegato ai torinesi che non facevano le cose che
avevano promesso di fare perché c’erano i buchi di Bilancio, io mi metto nei suoi panni,
Assessore Rolando, e la capisco umanamente e psicologicamente. Già deve convincere
il Movimento 5 Stelle, in più viene in Sala Rossa e si trova qualcuno che, come dire,
mette in evidenza questa leggerissima, impercettibile differenza tra le cose che avete
continuato a ripetere da tre anni e mezzo qua dentro e quello che fate oggi, io la capisco
umanamente. Ma la cosa che invece davvero è un colpo di genio del male, in senso
buono del termine, non mi fraintenda, è che questi risparmi di 64 milioni ve li puppate
tutti voi, non è che li lasciate…, non è che nel 2021 chi arriva dopo si trova i benefici
finanziari dell’operazione che voi oggi chiedete di fare, no, no, quella roba lì è proprio,
come dire, raider veri, raider veri, perché di questi 64 milioni di Euro di risparmi da qua
al 2037, che ci costeranno poi 32 milioni nei successivi 7 anni, ammesso che non arrivi
chi arriva dopo e rinegozi nuovamente, vi prendete la metà dei risparmi, cioè di questo
intervallo temporale due anni concentrate la metà di questi risparmi, per la precisione ne
concentrate 32 milioni, giustamente in parti uguali: un po’ nel 2020 e un po’ nel 2021.
Poi fortunatamente arrivano le elezioni e quindi chi s’è visto s’è visto e tanto, sapendo
già che non sarete più voi a governare la Città, ma chissenefrega se chi arriva dopo avrà
più debito per 32 milioni e non potrà usufruire della quota parte di risparmio che voi
oggi vi portate a casa con un’operazione davvero che definire “spregiudicata” è dire
poco, perché di questi 64 milioni di risparmi da qua al 2036, ben 32 ve li prendete prima
della fine del vostro mandato. Io sono contento, Assessore Rolando, che lei annuisca
soddisfatto, che dice: “Ce l’ho fatta, ce l’ho fatta”. Abbia pazienza, Assessore Rolando,
noi questa modalità di gestione che mette davanti l’interesse di questa Amministrazione
e traguarda il tempo di gestione finanziaria di questo Comune sulla base della scadenza
del mandato elettorale, lasciando a chi verrà dopo l’onere di non poter usufruire di
questo tipo di risparmio, abbia pazienza, è un comportamento eticamente, politicamente
scorretto e noi, fino a prova contraria, siamo anche tenuti a farlo rilevare, quantomeno a
lei. Io ho poi un auspicio - e concludo - che i Consiglieri colleghi del Movimento 5
Stelle, che in questi anni si sono alzati dai banchi della Maggioranza con veementi
interventi che dicevano: “Abbiamo trovato il buco. C’è un piano di risanamento dei
conti da fare” e “Non siamo stati in grado di fare le cose che ci eravamo promessi di
fare perché non abbiamo trovato i soldi”, ci facciano la cortesia, cari colleghi, di tacere
da qui al 2021, anno in cui l’operazione da raider fatta da Appendino e Rolando troverà
pieno compimento. Almeno abbiate l’onestà intellettuale, vi chiedo solo questo,
guardate, la polemica politica può anche essere aspra e tutto sommato può anche essere,
come dire, non necessariamente sempre nei binari della correttezza formale, ma almeno
per onestà intellettuale fateci la cortesia, dopo che…, dopo eh, prima potete dire tutto
quello che volete, quindi fino a quando non votate la delibera, liberi, parlate liberi;
quando avrete votato questa delibera, che è una delibera che grida vendetta, grida
vendetta per come è stata confezionata, fateci la cortesia d’ora in avanti di tacere da qua
al 2021, perché vi portate a casa in maniera, diciamo così, furbesca, 16 milioni di Euro
per quest’anno e 16 milioni di Euro per l’anno prossimo e non avete quindi più alibi.
Volete fare gli investimenti? Assessore Rolando, il fatto che debbano andare a
investimenti non è una scelta dell’Amministrazione, è un obbligo di legge, quindi ci
manca ancora, ci manca ancora, ci manca ancora che questi soldi vengano finanziati non
per investimenti, ma ci manca ancora! Cioè lei viene qua e ce lo rappresenta come se
fosse una grande scelta dell’Amministrazione. L’ha detto lei, mi permetta di
sottolinearlo. Ma ci manca ancora che vi prendete 16 milioni fuori pacco, scaricando su
chi verrà dopo, quest’anno, e 16 milioni fuori pacco, scaricando su chi verrà dopo, e non
li mettete sugli investimenti. Allora io spero davvero, e lo dico nell’interesse della città,
che questi soldi che vi prendete scaricando 32 milioni di Euro di debito sui torinesi nei
prossimi venturi, servano davvero a dare attuazione alle politiche che avete solo e
sempre promesso e mai attuato. Mi si consenta di nutrire qualche personale dubbio.
Ovviamente spero di venire smentito, spero davvero che la Città possa svoltare
radicalmente nell’arco dei prossimi 18 mesi. Sono sicuro che con queste iniezioni di
denaro di colpo, questa Amministrazione, che fino a luglio aveva il freno a mano tirato,
come diceva Appendino, dopo il fatto che avete cacciato Montanari e dopo il fatto che è
andata la Pisano a fare il Ministro dell’Innovazione e dopo, e dopo, e dopo, di colpo
parte, lancia in resta. Mi si consenta di essere perplesso, ovviamente io lo auspico
nell’interesse della città, ci manca ancora; ragionevolmente credo che non capiterà. Non
le sfuggirà, Assessore Rolando, che per questi motivi, come avrà forse vagamente
intuito, con grande convinzione il Partito Democratico si opporrà a questa
deliberazione.

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