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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 7 Ottobre 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 4
INTERPELLANZA 2019-03887
"COLPEVOLE RITARDO DEL COMUNE SUL LAVORO NELLA GIG ECONOMY" PRESENTATA IN DATA 20 SETTEMBRE 2019 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO.
Interventi
ARTESIO Eleonora
Scuse non accettate. Intanto il documento, a cui io faccio riferimento non è un
documento di Eleonora Artesio, è una mozione del Consiglio Comunale, sulla mozione
doveva essere realizzata una verifica nei tempi previsti da Regolamento che non è stata
calendarizzata, immagino per la indisponibilità dell’Assessore di riferimento, che ha un
atteggiamento sulla materia analogo a quello che abbiamo appena ascoltato. Stupisce,
peraltro, che i Presidenti di Commissione che, spesso e volentieri, fanno circolare in
bocca la parola legalità non prevedano la regolarità nell’esercizio della propria
programmazione. Detto questo, vorrei prendere atto che nella risposta che ci ha dato
l’Assessore, il tavolo analogo a quello istituito dal Comune di Bologna e a quello del
Comune di Milano, non è stato realizzato, perché informalmente si è verificato che la
componente interessata, cioè la rappresentanza dei riders, non fosse particolarmente
motivata a partecipare ad un tavolo di questo tipo. Deduco quindi che all’Assessore non
interessi l’eventuale disponibilità delle organizzazioni di rappresentanza, deduco quindi
che all’Assessore non interessi l’eventuale presenza dei rappresentanti delle piattaforme
digitali che detengono quel tipo di attività commerciale e di vendita, deduco quindi che
all’Assessore non interessi la relazione con le altre Amministrazioni Comunali, che
invece si sono attivate sul tema. Come l’Assessore avrà letto, perché mi ha fatto una,
peraltro, neanche brillante rassegna stampa degli articoli comparsi, come l’Assessore
avrà letto anche la predisposizione nazionale non trova riscontro sufficiente, rispetto alle
richieste avanzate, questo non significa che nazionalmente, localmente non si
definiscano dei tavoli di relazione per cercare di progredire o di correggere laddove ci
sia da estendere e laddove ci sia da migliorare. Vorrei ancora sottolineare che
all’Assessore è sicuramente sfuggito, che nella predisposizione della discussione
parlamentare sul decreto, sono state audite le Amministrazioni Comunali che avevano
avviato i tavoli per la redazione della carta dei diritti del lavoro digitale, e quindi noi
abbiamo degli amministratori di Maggioranza e di Minoranza del Comune di Bologna
auditi nelle Commissioni Parlamentari e la Città di Torino invece si affida e confida nei
risultati del livello nazionale e nelle relazioni che intrattiene informalmente. Quindi
l’interpellanza, sicuramente non ha trovato risposta, la chiedo in Commissione,
congiuntamente, all’ultima, credo…, non so qua, in ordine numerico quale sollecito che
ho inviato al Presidente di Commissione.

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