Interventi |
ARTESIO Eleonora Grazie. Non mi eserciterò in posizioni ideologiche, non credo lei, Sindaca, abbia la statura per comprenderle. Non preannuncerò una retorica eroica, non credo lei, Sindaca, abbia la sensibilità per misurarcisi. E quindi, da questo momento in avanti, le rappresenterò quello che sarà su questa questione il mio atteggiamento, vale a dire una valutazione letterale delle sue dichiarazioni e dei suoi comportamenti ed una valutazione intransigente, minuto per minuto, delle conseguenze. E vengo subito, questione per questione, al caso. Lei ha letteralmente detto: “Rientrare nei parametri della liceità”. Chi era fuori dai parametri della liceità? Coloro che, attraverso il coordinamento di un’associazione individuata con avviso pubblico dal Comune di Torino, prestavano la loro attività di libero scambio il sabato nel Canale dei Molassi, pagando la quota di occupazione ed il contributo per la politica dei rifiuti? Se erano quei 350 espositori fuori dai parametri della liceità, lei è corresponsabile di quella illiceità, ma non lo erano. Sono diventati fuori dai parametri della liceità, e abusivi, a seguito di una deliberazione della Giunta, assunta in modo unilaterale, illustrata in questo Consiglio Comunale con le chiazze sul collo, urlando: “Trattasi di una decisione irrevocabile”, perché così lei l’ha presentata a questo Consiglio Comunale, e le conseguenze sono state che coloro che temevano di non riuscire a prestare nelle stesse condizioni quel tipo di attività in altro luogo, per tutte le settimane successive sono stati ostaggio dell’andare a cercarsi il posto, volta per volta, anche di prepotenze di coloro che erano più forti in quell’esercizio, e che invece l’organizzazione precedente evitava, e hanno provocato tutti quei disagi dell’intorno, che sono stati qui descritti. Quindi, fuori dalla liceità li ha messi la Giunta con la delibera unilaterale che ha preso a dicembre del 2018. Ma, di più, per le 38 settimane successive ha rivendicato la Sindaca: “Sarei potuta intervenire”. Bene. Allora, Sindaca, lei è responsabile del fatto che per le 38 settimane successive, oltre ai patimenti che abbiamo ascoltato di quel quartiere, ci sono stati i mancati incassi al Comune di Torino, perché quegli espositori, quando lavoravano nella liceità, versavano regolarmente il contributo per la sosta e per la pulizia. Lei rivendica che quelle 38 settimane le appartengono? Le apparterranno anche questi, e su questo c’è un’interpellanza e, se del caso, una procedura agli organi che dovranno verificare e controllare. Ma lei dice: “L’ho fatto per aprire il dialogo continuo”. Con chi? Con un indirizzo del Consiglio Comunale che non è mai stato dato? Perché voglio ricordare che il Presidente della Commissione, oltre alla già citata mozione del Consigliere Tresso, ne aveva anche una mia del marzo: “Sospensione provvedimento del trasferimento”. Adesso il Consigliere Tresso dirà che forse me l’aveva proposto quando dovevo andare dal callista, e quindi è colpa mia. Non lo ricordo, ma dato che il Consigliere... Presidente Russi, chiedo scusa, ha sempre una scusa buona per dire come mai non programma i suoi atti, magari era il caso di un callista, non lo so. Certo è che la Giunta certamente non era disponibile, no. La Giunta non può essere disponibile... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Basta! La Giunta non può essere disponibile a trattare argomenti... ARTESIO Eleonora No, inviti lui a non interrompermi. ARTESIO Eleonora Inviti lui a non interrompermi o mi cacci... Guardi, io non ho problemi su questa vicenda, non ne ho proprio. ARTESIO Eleonora Allora, intanto c’è un minuto di tempo in più a cui ho diritto. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Intanto ho un minuto di tempo in più per essere stata interrotta. ARTESIO Eleonora Io sono stata interrotta e ho diritto a recuperare il tempo. Il Presidente Russi ha sempre una giustificazione per non convocare le Commissioni, e la Giunta evidentemente non è disponibile alla Commissione stessa, perché prima bisognava concludere le riunioni per definire il dialogo continuo. Con chi? Con quelli che sono stati indicati e citati, non con il comitato dei cittadini che aveva chiesto di essere audito, non con la parte dei commercianti che, invece, sostenevano la possibilità di regolare il mercato del libero scambio a Borgo Dora, quelli non sono stati convocati. Chi lo ha fatto? L’ha fatto il Prefetto. L’ha fatto il Prefetto, che, avendo una responsabilità generale, ha il tipo di sensibilità per convocarli. E, guardi, conosco bene anche la qualità del suo intervento in quella riunione. Terza ed ultima questione: “Dobbiamo accompagnare la dignità delle persone e farle uscire da una condizione di povertà”. Ma chi ve l’ha impedito in questi tre anni? Ma chi vi ha impedito, mentre esercitavano a Borgo Dora l’attività del libero scambio, di costruire insieme progetti di inclusione e di formazione professionale? Chi ve l’ha impedito? Andate a scoprirlo adesso, come elemento di compensazione, che vedremo quanto sarà perseguito, ma vedremo soprattutto da chi sarà praticato, perché in queste vicende si è costruita una vera e propria demonizzazione di un’attività, anche in quest’Aula, lunedì dopo lunedì, Consiglio dopo Consiglio, costruendo anche informazioni al limite del credibile. Mi dispiace, per sua fortuna, chiunque fosse, il signore infartuato non raggiunto dall’ambulanza, su verifica fatta dall’Assessore Giusta, non esisteva. Così come non esiste il nido aperto al Sermig il sabato, così come non esiste l’ambulatorio aperto il sabato, che non si sarebbero potuti raggiungere perché esisteva il mercato del libero scambio. Allora, scopriamo che l’Amministrazione ha la possibilità di intensificare i trasporti verso via Carcano per il mercato del libero scambio, chiederemo di intensificare con navetta tutti i trasporti verso altre direzioni; scopriamo che l’Amministrazione ha scientemente evitato di incassare quello che le era dovuto per 38 settimane, per una scelta unilaterale, non condivisa e non praticata, e le garantisco, Sindaca, che su questo, punto per punto, risponderà in questo Consiglio. Se la Commissione non avrà mai tempo di programmare, lo farò con le interpellanze |