Interventi |
FORNARI Antonio Posso, Presidente? Sì? Grazie. Qualcuno negli interventi precedenti ha richiamato il programma elettorale e poi si è tornati, come al solito, quando si discutono dei temi un po’ delicati, alla solita diatriba, hai fatto un intervento di destra; se invece parli di povertà, allora, fai il reddito di cittadinanza, sei troppo di sinistra. Però noi, come Movimento 5 Stelle, ormai ci siamo abituati un po’ a queste etichette, quindi, a seconda delle occasioni, siamo di destra, a volte siamo di sinistra, ma l’abbiamo dimostrato, penso, anche con l’accordo di governo, il nostro interesse principale è l’interesse dei cittadini, quindi degli italiani, in questo caso, per il Gruppo Consiliare qui a Torino, è dei torinesi, di chi abita a Torino e di chi ovviamente in questi anni, anche in campagna elettorale ci aveva fatto presente la situazione del mercato di libero scambio nell’area di San Pietro in Vincoli e Canale Molassi, che era una situazione che non poteva andare avanti ancora, e che noi in campagna elettorale avevamo promesso di risolvere, come avevamo promesso di risolvere il MOI, come avevamo promesso di risolvere il campo rom di corso Tazzoli, come avevamo promesso via Germagnano e strada dell’Aeroporto, che per il momento non è completamente risolto, ma che negli anni, negli ultimi due anni ha riscontrato un meno 80% di roghi, è bene sottolinearlo, una diminuzione degli insediamenti abusivi. Questo per dire che cosa? Che, quando ci sono i problemi, il Movimento 5 Stelle e quest’Amministrazione non ha mai dimostrato poco coraggio, anzi, il contrario, se c’era un problema, lo si è affrontato, a costo di dover spendere delle risorse. Qualcuno citava i 10 milioni per il MOI. Io rivendico quei 10 milioni, perché era un intervento da fare, c’erano più di mille persone in una situazione... in quelle condizioni, bisognava intervenire. Allo stesso modo rivendico l’intervento che è stato fatto su San Pietro in Vincoli e Canale dei Molassi, non si poteva continuare in quelle condizioni. C’era un’area in cui c’è il mercato di Porta Palazzo, il mercato storico del Balon che c’è da 150 anni lì, che è un mercato storico, e in più, a fianco, da 18 anni circa, qualcuno dice di più, qualcuno di meno, è stato creato il mercato del libero scambio. In un’area del genere, a Borgo Dora non si poteva continuare in queste condizioni, bisognava trovare una soluzione. L’area di via Carcano è una soluzione che può risolvere quel problema lì, perché obiettivamente, come vi dicevo, chi ci abita lì..., perché poi io sono andato a guardarmi il comunicato stampa che è arrivato da chi ci abita lì e non da chi magari ha fatto un intervento primo e abita o alla crocetta, o abita magari a Cumiana, o abita a Pinerolo e viene qui a fare la morale. Io abito a Torino, ci sono i residenti che abitano a Torino, come l’Associazione Comitati Riuniti di Porta Palazzo, l’Associazione Commercianti Balon, l’Associazione Cortile del Maglio, il Condominio di via Andreis 12, Condominio di via Andreis 14, il 18, 18/2, 18/4, 18/6, via Aosta 8, via Cirio 1, via Cirio 3, via Cirio 9, 13, 15, 17, via Ciriè 17, via Ciriè 31, strada del Fortino 8, via Pesaro 26, 29, via Pesaro 37, 40, 43, 44 e 50, via Robassomero 5, Condominio via Rovigo 2 e 4, via Salerno 52, via Sassari 3, corso Vercelli 1, 2 e 4, lungo Dora Firenze 19, 23 e 25, lungo Dora Napoli 14, 16, 18, 20, 22, 22 bis e 26. Questo è il comunicato che hanno firmato tutti i residenti e le Associazioni del Condominio. E in questo comunicato che cosa hanno scritto? “Residenti, commercianti ed ambulanti intendono ringraziare il signor Prefetto, la signora Sindaca ed il signor Questore per aver saputo affrontare con determinazione il problema storico dell’area di Canale Molassi e del parcheggio di San Pietro in Vincoli. Nonostante la buriana sollevata ad arte da oppositori vari, finalmente siamo riusciti a vivere a casa nostra nel rispetto del quieto vivere e finalmente a lavorare. Abbiamo letto le varie dichiarazioni pubblicate nei mezzi di stampa e nei vari network e ci hanno colpito alcune cose a cui vale la pena di rispondere. Prima di tutto troviamo ignobile rendere uguale la giusta delimitazione di un percorso, che non deve essere lasciato a dei mezzi che abuserebbero di un territorio a disposizione di tutti, come un parcheggio, con la teoria dei muri. I muri contemporanei sono ben altra cosa che un limite stradale, sono luoghi nei quali si rischia di morire per il fatto solo di essere nati da una parte o dall’altra; usarla, questa parola, per degli scopi di scontro politico non solo riduce la portata storica di ciò che avviene attorno ai muri veri, ma definisce l’ipocrisia di chi le usa perché non ha altri validi argomenti. Non è che i problemi sociali mancassero sin da quando è stato inventato di sana pianta il mercato di libero scambio, è solo che sono stati affrontati con una banalità impressionante, che ha provocato una quantità di problemi impensabile, che sono sempre stati negati. Il fatto che oggi sia stata approntata un’area pulita, attrezzata, onorevole, lontana dalle case di civile abitazione e facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici non può essere spacciato per disattenzione ai problemi che vessano una parte della gente di Torino”. Questa è l’area, ovviamente, di via Carcano. “La crisi economica che investe la città, così come tutto il Paese, ben altri sono i mezzi che dobbiamo chiedere a chi governa la Nazione, che non la possibilità di vendere della roba raccattata nei bidoni dell’immondizia”, e qui richiamo il reddito di cittadinanza, che qualcuno in quest’Aula ha... FORNARI Antonio Sì, ...ha preso in giro, io me lo ricordo - Presidente, se lo ricorderà anche lei -, ha preso in giro il reddito di cittadinanza dicendo che davamo dei soldi a della gente che stava sui divani ed a... una misura in cui si dava veramente un reddito, una capacità di risollevarsi a tante persone in difficoltà, che non può essere quella di andare a rovistare nei bidoni dell’immondizia. Quello è veramente l’obiettivo di chi effettivamente difende quella situazione che si è venuta a creare a San Pietro in Vincoli e Canale Molassi, io mi auguro proprio di no. Lo strumento deve essere un altro. A livello nazionale e a livello locale si deve lavorare in quella direzione e mi auguro che si continui su questi temi. Grazie. |