Interventi |
CARRETTO Damiano Grazie. Buongiorno a tutti e tutte. Io inizio chiedendo scusa alla Consigliera Artesio, perché l’altra volta ammetto che avevo fatto…, la scorsa settimana ho fatto un po’ di fatica a capire il suo intervento perché ero convinto che questa mozione fosse già stata approvata; ero convintissimo che questa mozione fosse già stata approvata, quindi non riuscivo a capire il perché di quell’intervento. Poi io sono andato a controllare ed effettivamente non era stata approvata. Quindi inizio col dire che, ovviamente, siamo assolutamente favorevoli e concordi con quanto espresso dalla Consigliera Artesio. In questi tre anni, in realtà, come Amministrazione abbiamo compiuto diverse azioni nell’ottica di rendere Torino una città sempre più universitaria, sempre più attrattiva per gli studenti e quello che è forse mancato, come a volte capita, è un disegno complessivo, o meglio, una rappresentazione complessiva che mettesse assieme tutte le azioni intraprese su questo tema, a partire per esempio anche solo dalla mozione approvata la scorsa settimana sull’Osservatorio della mobilità studentesca. In realtà si inserisce in un percorso, in un quadro assolutamente compatibile con questa mozione. Credo che un altro tema importante sia il tema delle residenze universitarie, quindi il masterplan delle residenze universitarie che, effettivamente, in questi tre anni si è mosso, o meglio, è stato veramente portato avanti in coerenza con quello che era previsto e che però spesso ha suscitato delle critiche da parte anche delle rappresentanze studentesche, quindi andrebbe forse ripreso in mano e di cui andrebbe fatto un tagliando perché effettivamente, l’abbiamo visto, in questi tre anni, in realtà il tema della residenza universitaria, quindi gli operatori privati che intervengono sul mercato immobiliare torinese per proporre residenze universitarie private - perché poi sono private - perché l’unica azione di residenza pubblica è stata quella di via Lombroso, tra l’altro non so neanche se è già stata realizzata, ma penso che sia in fase di realizzazione o in fase di progettazione e si legge spesso sui quotidiani, sui giornali, che il tema della residenzialità universitaria, quindi il business della residenzialità universitaria è un business in crescita, specie in una città come Torino che, appunto, come già detto la scorsa settimana, ha degli atenei che sono posizionati sul panorama nazionale e internazionale in maniera molto positiva e che quindi sono attrattivi per gli studenti. Lo vediamo, sono in aumento gli studenti da fuori Italia, quindi studenti stranieri. Sono in aumento, in generale, gli studenti universitari che hanno delle esigenze, quindi pongono alla città delle questioni che sono diverse da altre tipologie di cittadini, ma nel momento in cui appunto la città decide, ha deciso negli anni scorsi, e la nostra Amministrazione ha intenzione di portare avanti questa definizione di Torino Città Universitaria, ovviamente le azioni e le programmazioni della Città devono andare nell’ottica di dare risposta a questa particolare categoria; ricordiamo, siamo a oltre 110.000 studenti universitari a Torino, quindi non una cifra di poco conto. Detto questo, quindi ritengo che effettivamente, e lo dico anche all’Assessore Giusta, forse sarebbe il caso vederci in Commissione e fare un attimino il punto di quello che si è fatto, quello che sta succedendo, quello che si farà, in modo da dare poi un quadro organico delle azioni dell’Amministrazione sul tema della residenzialità universitaria, sulla mobilità, sull’accesso al credito, su un tema che, per esempio, forse è ancora stato poco affrontato, che è il tema di come rendere appetibile la città di Torino anche per il post laurea, perché noi produciamo una popolazione di laureati di alto livello, perché ci viene riconosciuta dai nostri atenei una preparazione di alto livello, ma i laureati difficilmente si fermano a Torino e perdere conoscenza in un periodo storico in cui la conoscenza è risorsa, credo sia un errore, credo che la Città dovrebbe quantomeno capire come sviluppare questo tema. Ovviamente incubatori, si sente di startup, tutti questi temi vengono affrontati dagli atenei, non è che lo scopriamo oggi. Gli atenei si stanno muovendo sul cercare di mantenere a Torino le conoscenze che vengono prodotte a Torino. Ultimo punto, credo sia importante, il dialogo tra istituzioni e studenti, tra istituzioni e rappresentanze studentesche, è un dialogo che arricchisce l’Amministrazione, quindi noi come Amministrazione cerchiamo e stiamo cercando in questi anni di avere un dialogo con le rappresentanze studentesche ogni qualvolta ce ne sia bisogno, non sempre poi si trova una quadra sulle politiche, però comunque sia l’ascolto e la discussione c’è sempre. Credo che, appunto, ed era un po’ il senso dell’Osservatorio proposto da me la scorsa settimana, sia il caso di trovare un dialogo costante, permanente, anche che sia indipendente dalla parte politica, nel senso che se c’è un’Amministrazione che non ha voglia di sentire gli studenti, non possa non sentire gli studenti perché ha degli organismi, ha dei tavoli, eccetera, eccetera, in cui gli studenti ci sono e quindi questo, secondo me, è un tema che bisogna anche lì sviluppare. Quindi, detto questo, io direi che, appunto, il voto è favorevole. Chiedo ancora scusa alla Consigliera Artesio per questa mia disattenzione. |