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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 7 Ottobre 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 24
MOZIONE 2018-05852
(MOZIONE N. 43/2019) "POLITICHE GIOVANILI" PRESENTATA IN DATA 26 NOVEMBRE 2018 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Punto 28, della Capogruppo Artesio “Politiche giovanili” la facciamo? Okay, quindi un
attimo, siamo al punto 28, la mozione n. meccanografico 201805852/002 della
Capogruppo Artesio e anche firmata dal Consigliere Giovara:

“Politiche giovanili”

SICARI Francesco (Presidente)
Solo un attimo. Si deve solo prenotare. Prego, Capogruppo Artesio.

ARTESIO Eleonora
Grazie, questa mozione ha avuto un lungo periodo di stagnazione nelle Commissioni
Consiliari, perché è una mozione datata 26 novembre 2018. Correttamente era stata
assegnata a più di una Commissione perché si tratta di capire le modalità,
interassessorili, con le quali la nostra Amministrazione si propone - avendo peraltro uno
specifico capitolo nelle proprie linee programmatiche - di fondare la vocazione
universitaria della città, e poiché la definizione di vocazione universitaria non è
riconducibile esclusivamente alla missione istituzionale della formazione degli atenei,
ma per quello che riguarda le politiche dell’Amministrazione è riconducibile alla
capacità di accoglienza ed inclusione che la città, in tutte le sue declinazioni, intende
immaginare per rendere la nostra città, oltre che vivibile, durante il periodo di studio,
anche possibilmente attraente per una collocazione futura, correttamente ci si sarebbe
dovuti misurare con le competenze dell’Urbanistica, con le competenze del Commercio,
con le competenze dello Sport e del Tempo Libero, cosa che purtroppo non è avvenuta,
al punto che nell’ultimo incontro ho chiesto venisse iscritta in Consiglio Comunale, non
potendo evidentemente far ricadere sull’Assessore Giusta tutte le indicazioni che questa
mozione propone; indicazioni che io ripercorro velocemente e che oltre ad avere
un’aspirazione, quella, appunto, della vocazione a città universitaria, esprime anche una
preoccupazione: il fatto che non si riproponga, nei confronti della popolazione
studentesca delle università, il meccanismo di rischio di esclusione che già rileviamo in
funzione delle diseguaglianze socio-economiche o delle diseguaglianze territoriali.
Quali sono le preoccupazioni ripercorse all’interno della nostra mozione? Innanzitutto
un’attenzione al fatto che gli studenti universitari studiano, ma attraversano la nostra
città per raggiungere il luogo di studio, attraversano la nostra città per completare il
resto della loro vita, compresa la vita di relazione, consumano nella nostra città, e quindi
hanno rapporti con gli esercizi commerciali, non soltanto con le mense universitarie;
cercano dei luoghi di intrattenimento e di piacere e questo ha a che vedere molto con le
modalità con le quali si vuole regolare il funzionamento della vita serale notturna della
nostra città; risiedono nella nostra città e non tutti nelle residenze universitarie, perché le
residenze universitarie non danno possibilità a tutti di trovare soddisfazione rispetto ad
un’abitazione compatibile con le risorse. Quindi la mozione si proponeva tre nuclei,
essenzialmente. Il primo nucleo riguardava lo studio della mobilità : è ragionevole che
la città si preoccupi di tariffe agevolate per la popolazione giovanile, è anche
ragionevole che indaghi le modalità di trasferimento, sia che queste facciano riferimento
all’uso della bicicletta, che facciano riferimento all’uso del mezzo pubblico e quindi alle
tariffe di utilizzo del mezzo pubblico, che facciano riferimento al ricorso ad altre
modalità di mobilità, magari condivise. Questo punto è stato estrapolato, a mio modo di
vedere, da una mozione approvata nella seduta precedente, con la quale altri colleghi di
Maggioranza hanno ritenuto di dare vita ad un Osservatorio sulla mobilità studentesca e
quindi non mi dilungo ulteriormente. La questione che, invece, mi impegna
maggiormente, che è quella che è stata oggetto dell’interpellanza, in apertura di questo
Consiglio, riguarda il fatto che sempre più le cronache dei giornali ci restituiscono una
situazione per la quale il mercato immobiliare privato avanza delle offerte abitative alla
popolazione studentesca e universitaria e la popolazione si distribuisce secondo le
proprie possibilità economiche. Alcune zone della nostra città sono più desiderabili, ma
meno accessibili, proprio per ragioni economiche, altre zone più distanti dagli atenei
sono più accessibili sul piano economico, ma molto spesso offrono delle soluzioni
abitative non esattamente adeguate a standard decorosi, e soprattutto potrebbe esistere,
stando alle segnalazioni e alle denunce pubbliche, anche una condizione di irregolarità
dei contratti di locazione. Questa è la ragione per la quale, non certo l’Assessore con
delega alle Politiche Giovanili, ma con l’Assessore con delega all’Edilizia abitativa e
all’Urbanistica si ritiene con questa mozione di far assumere un’iniziativa alla Città;
un’iniziativa che sia intanto di analisi, ricognizione, conoscenza di come funziona il
mercato immobiliare indirizzato alla popolazione universitaria e di volontà di governo
da parte di questa Amministrazione affinché ci siano condizioni che prevengano i rischi
di sfruttamento. La terza ed ultima questione era tutta la questione legata, invece,
all’accessibilità delle opportunità, sia quelle di studio, all’uso delle biblioteche, ma
anche quelle del loisir, che non hanno visto nella sede istruttoria delle Commissioni la
partecipazione degli Assessori deputati, di cui quindi non posso conoscere
l’orientamento. Ritenendo però che l’indirizzo sia sufficientemente esplicito, ma
soprattutto necessario, chiedo comunque che venga sottoposto al voto del Consiglio.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliere Carretto.

CARRETTO Damiano
Grazie. Buongiorno a tutti e tutte. Io inizio chiedendo scusa alla Consigliera Artesio,
perché l’altra volta ammetto che avevo fatto…, la scorsa settimana ho fatto un po’ di
fatica a capire il suo intervento perché ero convinto che questa mozione fosse già stata
approvata; ero convintissimo che questa mozione fosse già stata approvata, quindi non
riuscivo a capire il perché di quell’intervento. Poi io sono andato a controllare ed
effettivamente non era stata approvata. Quindi inizio col dire che, ovviamente, siamo
assolutamente favorevoli e concordi con quanto espresso dalla Consigliera Artesio. In
questi tre anni, in realtà, come Amministrazione abbiamo compiuto diverse azioni
nell’ottica di rendere Torino una città sempre più universitaria, sempre più attrattiva per
gli studenti e quello che è forse mancato, come a volte capita, è un disegno
complessivo, o meglio, una rappresentazione complessiva che mettesse assieme tutte le
azioni intraprese su questo tema, a partire per esempio anche solo dalla mozione
approvata la scorsa settimana sull’Osservatorio della mobilità studentesca. In realtà si
inserisce in un percorso, in un quadro assolutamente compatibile con questa mozione.
Credo che un altro tema importante sia il tema delle residenze universitarie, quindi il
masterplan delle residenze universitarie che, effettivamente, in questi tre anni si è
mosso, o meglio, è stato veramente portato avanti in coerenza con quello che era
previsto e che però spesso ha suscitato delle critiche da parte anche delle rappresentanze
studentesche, quindi andrebbe forse ripreso in mano e di cui andrebbe fatto un tagliando
perché effettivamente, l’abbiamo visto, in questi tre anni, in realtà il tema della
residenza universitaria, quindi gli operatori privati che intervengono sul mercato
immobiliare torinese per proporre residenze universitarie private - perché poi sono
private - perché l’unica azione di residenza pubblica è stata quella di via Lombroso, tra
l’altro non so neanche se è già stata realizzata, ma penso che sia in fase di realizzazione
o in fase di progettazione e si legge spesso sui quotidiani, sui giornali, che il tema della
residenzialità universitaria, quindi il business della residenzialità universitaria è un
business in crescita, specie in una città come Torino che, appunto, come già detto la
scorsa settimana, ha degli atenei che sono posizionati sul panorama nazionale e
internazionale in maniera molto positiva e che quindi sono attrattivi per gli studenti. Lo
vediamo, sono in aumento gli studenti da fuori Italia, quindi studenti stranieri. Sono in
aumento, in generale, gli studenti universitari che hanno delle esigenze, quindi pongono
alla città delle questioni che sono diverse da altre tipologie di cittadini, ma nel momento
in cui appunto la città decide, ha deciso negli anni scorsi, e la nostra Amministrazione
ha intenzione di portare avanti questa definizione di Torino Città Universitaria,
ovviamente le azioni e le programmazioni della Città devono andare nell’ottica di dare
risposta a questa particolare categoria; ricordiamo, siamo a oltre 110.000 studenti
universitari a Torino, quindi non una cifra di poco conto. Detto questo, quindi ritengo
che effettivamente, e lo dico anche all’Assessore Giusta, forse sarebbe il caso vederci in
Commissione e fare un attimino il punto di quello che si è fatto, quello che sta
succedendo, quello che si farà, in modo da dare poi un quadro organico delle azioni
dell’Amministrazione sul tema della residenzialità universitaria, sulla mobilità,
sull’accesso al credito, su un tema che, per esempio, forse è ancora stato poco
affrontato, che è il tema di come rendere appetibile la città di Torino anche per il post
laurea, perché noi produciamo una popolazione di laureati di alto livello, perché ci viene
riconosciuta dai nostri atenei una preparazione di alto livello, ma i laureati difficilmente
si fermano a Torino e perdere conoscenza in un periodo storico in cui la conoscenza è
risorsa, credo sia un errore, credo che la Città dovrebbe quantomeno capire come
sviluppare questo tema. Ovviamente incubatori, si sente di startup, tutti questi temi
vengono affrontati dagli atenei, non è che lo scopriamo oggi. Gli atenei si stanno
muovendo sul cercare di mantenere a Torino le conoscenze che vengono prodotte a
Torino. Ultimo punto, credo sia importante, il dialogo tra istituzioni e studenti, tra
istituzioni e rappresentanze studentesche, è un dialogo che arricchisce
l’Amministrazione, quindi noi come Amministrazione cerchiamo e stiamo cercando in
questi anni di avere un dialogo con le rappresentanze studentesche ogni qualvolta ce ne
sia bisogno, non sempre poi si trova una quadra sulle politiche, però comunque sia
l’ascolto e la discussione c’è sempre. Credo che, appunto, ed era un po’ il senso
dell’Osservatorio proposto da me la scorsa settimana, sia il caso di trovare un dialogo
costante, permanente, anche che sia indipendente dalla parte politica, nel senso che se
c’è un’Amministrazione che non ha voglia di sentire gli studenti, non possa non sentire
gli studenti perché ha degli organismi, ha dei tavoli, eccetera, eccetera, in cui gli
studenti ci sono e quindi questo, secondo me, è un tema che bisogna anche lì sviluppare.
Quindi, detto questo, io direi che, appunto, il voto è favorevole. Chiedo ancora scusa
alla Consigliera Artesio per questa mia disattenzione.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Assessore Giusta.

GIUSTA Marco (Assessore)
Grazie, Presidente. Per quanto mi riguarda, non posso che vedere in maniera favorevole
la presentazione e l’approvazione di questa mozione che, in qualche maniera, prova a
incardinare in un discorso più ampio, che quindi esula dalle competenze che mi sono
state affidate, legate alla Torino Città Universitaria che, come sapete, come diceva il
Consigliere Carretto, ma come abbiamo ripetuto anche nelle Commissioni recenti,
alcune iniziative, anche proprio per dare delle risposte ai temi sollevati in questa
mozione, sono state fatte, ma quello che potrebbe essere di maggiore interesse è
effettivamente un piano organico che in qualche maniera vada a raccontare quello che
può essere una visione di indirizzo su uno degli asset sempre più strategici della nostra
Città. Io credo che quindi le tematiche legate all’urbanistica, alla mobilità, alla cultura e
anche del welfare, che in qualche maniera possono essere toccate dal piano complessivo
dell’azione che, in qualche modo, si possa andare a delineare, si possa trovare, diciamo
così, una necessaria rispondenza all’interno di un piano di attività e di analisi che può
essere redatto della Giunta. Anche a tal fine, vista l’importanza e visto il valore che
questa mozione può avere, io, Presidente, mi permetto di consigliare che l’affidamento
poi di questa mozione, della verifica dell’attività di questa mozione non sia solo
assegnato al mio Assessorato, ma che venga assegnato in maniera complementare alla
Giunta, in modo che si provi a costruire questo piano organico che in qualche modo
vada a trattare sui temi, perché poi effettivamente ciascun Assessore sta facendo delle
azioni in tal senso e si sta anche dialogando e ragionando tra di loro, però effettivamente
un valore aggiunto potrebbe essere interessante e quindi magari incardinarla o
nell’Assessorato all’Urbanistica o nell’Assessorato della Vicesindaca che in qualche
maniera può fare un po’ da collettore delle varie istanze.

SICARI Francesco (Presidente)
Ci sono altri interventi? Okay, se non ci sono altri interventi, allora metto in votazione
l’atto. Prego, Consiglieri, votate.
Tutti i Consiglieri hanno votato?
Tutti i Consiglieri hanno votato, chiudo la votazione.
Favorevoli 28, contrari 0, astenuti 0. Il Consiglio approva.
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