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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 30 Settembre 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 27
MOZIONE 2018-05632
(MOZIONE N.39/2019) "PROMOZIONE DELLE RELAZIONI ISTITUZIONALI CON LA COMUNIT? ROMENA DI TORINO" PRESENTATA IN DATA 21 NOVEMBRE 2018 - PRIMA FIRMATARIA CANALIS. [Testo coordinato]
[Lavolta: voto favorevole]
Interventi
CANALIS Monica

Sì, sì.

CANALIS Monica

Sì, grazie Presidente. Questa mozione non è soltanto l'adesione ad una celebrazione simbolica, il centenario della nazione romena, che è stato celebrato nello scorso dicembre, ma è un impegno sostanziale a fianco del vitale tessuto associativo romeno della nostra città; un impegno volto alla formazione, all'informazione, alla divulgazione in campo giuridico con l'obiettivo di aumentare la coscienza della comunità romena che così numerosa risiede nella nostra città. Ricordiamo che l'annuario statistico del 2016 del nostro Comune, riporta che ben 52.626 persone di origine romena risiedevano nella nostra città, quindi è in assoluto la comunità straniera più numerosa di Torino. Il legame tra Torino e la Romania è molto antico, risale addirittura al 1863 quando a Torino venne fondata la prima cattedra di lingua romena in Italia, terza al mondo dopo quella di Budapest e di San Pietroburgo, a dimostrazione che anche sotto il profilo culturale le nostre realtà territoriali sono fortemente collegate. Perché nasce questa mozione? Nasce con l'occasione del centenario della nazione romena ma poi nasce anche dalla constatazione di alcuni bisogni e di alcune ricchezze culturali che fioriscono all'interno della comunità romena. Noi vorremmo contribuire ad aumentare, all'interno di questa comunità, la consapevolezza dei diritti di cittadinanza e aiutare queste persone ad integrarsi con gli italiani e aiutare gli italiani ad integrarsi con la popolazione romena, riconoscendo maggiormente la differenza romena e, nel riconoscerla, amarla e accoglierla proprio in quanto differenza. I cittadini romeni a Torino sono tanti, ma spesso sono silenziosi, spesso sono assimilati, quasi mimetizzati alla comunità italiana. Spesso sono privi di un reale senso di appartenenza, ma hanno bisogno di sentirsi parte di qualcosa, di essere riconosciuti dal resto della popolazione, di far conoscere e valorizzare la propria identità. Questo può arricchire l'identità torinese e dall'altro anche favorire il recupero delle radici culturali, soprattutto per le nuove generazioni di romeni che nascono e crescono in Italia, proprio perché sappiamo bene che c'è anche il rischio di una perdita di queste radici e di un annullamento e cancellazione di una specificità culturale e sociale preziosa ma che può essere condannata all'oblio. Nel corso di questi mesi abbiamo svolto un lavoro in Commissione per emendare il testo, proprio perché la scadenza dell'anniversario ormai era superata, abbiamo innanzitutto modificato il titolo che ora è: "Promozione delle relazioni istituzionali con la comunità romena di Torino" e abbiamo fatto alcune specifiche, in particolare abbiamo proposto di organizzare, nel 2019-'20 e '21, iniziative di informazione e formazione sul legame tra Torino e la Romania, sulla storia e la cultura romena, la letteratura, la fede, la musica, la danza, l'arte culinaria; abbiamo proposto di sostenere e far conoscere le iniziative di insegnamento della lingua romena rivolte sia ai cittadini di origine romena - pensiamo appunto alle seconde generazioni - sia ai cittadini italiani. Proponiamo, inoltre, di favorire la crescita dei diritti di cittadinanza sostenendo e promuovendo iniziative di divulgazione sul diritto di voto nei vari livelli istituzionali, non soltanto le elezioni politiche romene, ma ad esempio anche le elezioni amministrative del nostro stesso comune a cui i romeni con residenza a Torino possono partecipare, ma purtroppo si è visto negli anni hanno partecipato molto poco, e poi fare tutto questo coinvolgendo strettamente tutte le numerose associazioni romene presenti sul territorio anche in modalità di coprogettazione. Quindi, insomma, un lavoro su più piani: quello culturale, quello sociale, quello giuridico per accrescere la consapevolezza dei propri diritti e anche quello linguistico per far sentire queste persone più a casa loro e anche per modificare senza paura l'identità torinese con il contributo di quella romena. Grazie, Presidente.

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