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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 30 Settembre 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 2
INTERPELLANZA 2019-03336
"EX GALOPPATOIO MILITARE (PARCO DEL MEISINO): L'AMMINISTRAZIONE DEVE SCEGLIERE TRA IL DECADIMENTO E UN PROGETTO DI RIVITALIZZAZIONE. L'ALTERNATIVA ? CHIARA?" PRESENTATA IN DATA 2 AGOSTO 2019 - PRIMO FIRMATARIO MAGLIANO.
Interventi
MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente. Chiedo comunque all'Assessore la possibilità di avere brevi manu quanto avrebbe letto, perché comunque gli interventi fatti fin d'ora sono di mio interesse. Perché glielo dico, Assessore? Perché le foto che le ho allegato dicono che se questa è la modalità con la quale noi..., e tutto questo è ante Iaria, perché su questo voglio essere anche molto serio. Io pongo questa questione al nuovo Assessore, il nuovo Assessore potrà, a differenza del suo predecessore, prendere più o meno in considerazione, mi auguro di più, progetti che arrivano dal mondo del privato sociale, dell'impresa sociale e che hanno a cuore il fatto che..., e su questo concorderete tutti, queste immagini che io le ho mandato, non equivalgono a possibilità di considerare quel luogo un bene comune. Le immagini lei le avrà lette, ha visto benissimo com'è lo stato di questi manufatti e non solo dei manufatti, anche di tutto il sistema arboreo che c'è in quella zona. I cartelli che noi scriviamo che manco Chernobyl aveva: "Area non disponibile pubblica. Rischio di cadute. Inciampo. Sistemazione ambientale provvisoria". Non è provvisoria, è, di fatto, una non sistemazione di nulla. Queste aree sono state e si possono vedere dalle immagini, vissute abusivamente da qualcuno, certamente, perché ci sono ancora resti di cibarie varie. Io però avrei tutta una serie di questioni da porre, che però non voglio porre, Presidente, ma prendere per buona la possibilità e anche le dichiarazioni a mezzo stampa del nuovo Assessore. Chiunque abbia un progetto, un'idea di riqualificazione concreta, sostenibile per questa Città..., Assessore, poi giustamente lei mi dice: "Non si può costruire al piano terra", io mi sono permesso di interfacciarmi un secondo con il Capogruppo Tresso, se c'è un titolo edilizio bisogna solo poi modificarlo, ma anche lì valuteremo, valuteremo insieme, valuterà lei perché è evidente che quello è un patrimonio che lasciato così, in nome di una riqualificazione futura o nell'attesa che arrivi un bel comitato di cittadinanza attiva che ce lo renda un festoso luogo di ritrovo dei cittadini, cosa impossibile, data la portata del degrado di questa zona. Io rimango, devo dire, soddisfatto della risposta. Sa, è una delle poche volte in cui mi avete sentito dire in Aula una cosa di questo tipo, sono soddisfatto perché c'è un'apertura, un'apertura a dire: "Chiunque voglia prendersi la corresponsabilità con questa Amministrazione di cambiare volto e faccia a luoghi di questa Città che in questo momento sono abbandonati al degrado e all'interno dei quali e sugli stessi non vi è alcuna progettualità, perché mi spiace, su questo dopo il "no" detto a queste realtà che si mettevano in disponibilità con una serie di partner importanti, anche accademici, per riqualificarla, gli si è detto no e basta, anche in un modo, devo dire, un po' sgarbato, e meno male che chi l'ha fatto non siede più nei luoghi e negli scranni della Giunta, oggi c'è un'apertura. Mi auguro che questa apertura porti, come lei ha detto a verbale, la ringrazio, un incontro il prima possibile, perché un conto è dire: "Ci sono dei problemi, proviamo a risolverli insieme", un conto è dire: "No, non si può fare perché non ci convince l'idea". Vediamo prima di cosa stiamo parlando e poi capiamo se quest'idea potrà riconsegnare una delle zone più belle dei nostri parchi, riconsegnarla alla cittadinanza in una partnership virtuosa tra Città di Torino e partner privati, profit e no profit, perché questo è oggettivamente il futuro che ci aspetta, una collaborazione tra soggetti profit e no profit, che giustamente devono tenere vivo e tenere nel massimo rispetto la fauna e la flora di quel luogo, mantenere il più possibile la destinazione d'uso rispetto alla sua vocazione territoriale, ma nello stesso tempo fa a far diventare quel luogo un luogo sostenibile, ma aperto e fruibile. Per cui, io ringrazio l'Assessore Antonino Iaria e gli chiedo se posso avere la documentazione che avrei voluto leggere in Aula e non chiedo alcun tipo di approfondimento in Commissione. La ringrazio, Presidente.

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