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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 30 Settembre 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 19

Comunicazioni della Sindaca su "Dimissioni del Presidente del Museo Nazionale del Cinema Sergio Toffetti".
Interventi


SICARI Francesco (Presidente)

Invito i Consiglieri a prendere posto. Come concordato dalla veloce Conferenza dei Capigruppo appena riunita, verranno date le comunicazioni in merito ai fatti di cui avevamo già discusso nel Consiglio precedente del 23 settembre per quanto riguarda il Museo del Cinema. Risponde l'Assessora Leon. Prego.

LEON Francesca Paola (Assessora)

Presidente, Consigliere e Consiglieri. Le dimissioni di Sergio Toffetti da Presidente del Museo Nazionale del Cinema non sono la conseguenza delle decisioni del Consigliere nominato dalla Città, ma sono intervenute a seguito della decisione assunta dal Comitato di Gestione del Museo, a maggioranza, sulla nomina del nuovo Direttore della Fondazione. Il 19 settembre scorso il Comitato di Gestione, a seguito di una lunga procedura, di cui darò qui in seguito maggiori dettagli, e al termine della discussione nel merito della valutazione dei candidati selezionati, ha scelto con 4 voti a favore il candidato Domenico De Gaetano e il Presidente, invece, si è espresso diversamente. Il dottor Toffetti, prendendo atto di essere in minoranza, ha ritenuto di annunciare le proprie dimissioni a mezzo stampa, per poi confermarle in modo ufficiale il 23 di settembre. Vengo ora al percorso di selezione attivato dal Comitato di Gestione. L'11 marzo 2019, la Fondazione ha pubblicato sul proprio sito web e su numerosi portali di settore, tra gli altri (...), Artribune, Box Office, Cinecittà, Premio David di Donatello, Film TV, Polo Museale del Piemonte, eccetera, l'avviso per la selezione del Direttore, il cui testo è stato elaborato, discusso e approvato all'unanimità dal Comitato di Gestione. Il termine per la presentazione delle candidature era fissato al 15 di aprile 2019. L'avviso indicava chiaramente il percorso di selezione, che qui riporto: "Le domande pervenute saranno esaminate dal Comitato di Gestione del Museo. Il Comitato esaminerà il curriculum vitae e la lettera di motivazione. Il Museo avrà facoltà di chiedere chiarimenti e integrazioni alla documentazione presentata dai candidati e potrà eventualmente avvalersi della consulenza di una società esterna e specializzata in selezione del personale per ruoli dirigenziali. Il Comitato selezionerà al suo insindacabile giudizio una rosa di candidati, ai quali verrà chiesto di presentare un elaborato, max 5 cartelle o una presentazione in PowerPoint di massimo 10 slide che, sulla base delle informazioni disponibili sui canali pubblici, esponga come il candidato intende sviluppare la strategia di crescita della Fondazione Museo Nazionale del Cinema correlata da adeguate ipotesi quantitative. La nomina avverrà da parte del Comitato di Gestione della Fondazione a suo insindacabile giudizio. Il candidato selezionato per il ruolo riceverà comunicazione mediante lettera con avviso di ricevimento e email da parte della Presidenza della Fondazione. La presente ricerca non costituisce impegno vincolante ad affidare l'incarico da parte della Fondazione, che pertanto si riserva la facoltà di non dare corso alla copertura della posizione in assenza di candidati ritenuti idonei. Il Comitato di Gestione ha seguito la procedura che ho testé letto. All'avviso hanno risposto 70 candidati. Il Comitato ha deciso all'unanimità di non affidare questa fase di selezione ad una società esterna, preferendo, per meglio conoscere le caratteristiche dei candidati, una valutazione diretta da parte dei singoli componenti del Comitato di Gestione, tra i quali figurano sia esperti di gestione aziendale, che operatore ed esperti del settore archivistico e cinematografico. La fase di studio dei curricula e delle lettere di motivazione presentate dai candidati ha portato alla decisione unanime di scegliere, tra i 70, 18 candidati ai quali è stato chiesto di elaborare un progetto sulla loro idea di sviluppo e crescita del Museo. 17 dei 18 candidati hanno presentato il proprio elaborato e su quella base il Comitato di Gestione ha valutato all'unanimità di ammettere al colloquio 8 candidati, che sono stati auditi dal Comitato nel mese di luglio. Al termine dei colloqui, il Comitato ha scelto 5 degli 8 candidati e ha deliberato, sempre all'unanimità, di incaricare una ditta esterna, l'agenzia Key2people di Milano, società di cui la Fondazione si era già avvalsa con soddisfazione, di sottoporre i cinque candidati prescelti ad un'assestement indipendente al fine di analizzare approfonditamente le potenzialità dei soggetti sui vari campi di interesse: innovazione, visione, orientamento al risultato, pianificazione, organizzazione, guida al cambiamento, comunicazione, gestione delle risorse, eccetera". L'agenzia ha, quindi, una volta intervistati, auditi per mezza giornata ciascuno i candidati e ha trasmesso i risultati dei colloqui e le proprie specifiche valutazioni al Comitato di Gestione, il quale, sempre all'unanimità, ha ulteriormente ristretto la rosa dei profili a tre candidati finalisti. Oltre al profilo generale dei candidati, il Comitato, sempre all'unanimità, ha ritenuto determinante ai fini della scelta finale la qualità del progetto, l'esito del colloquio e, quale ulteriore elemento oggettivo di valutazione, il contenuto dei report di valutazione prodotti singolarmente in comparazione dall'agenzia; valutazione che, come detto oggi in occasione del collegio dei fondatori, è risultata in linea con la scelta operata dal Comitato di Gestione del Museo. Emerge con chiarezza che tutto il percorso ha visto l'unanimità di tutti i componenti del Comitato. È solo al momento del voto finale per scegliere il Direttore, infatti, che il Presidente non ha condiviso la scelta della maggioranza dei Consiglieri. Nella seduta del collegio dei fondatori di oggi è stata verificata la correttezza del percorso in ogni sua fase, fino alla decisione finale, manifestando la necessità di accelerare sulla redazione di un piano pluriennale di sviluppo, sulla riorganizzazione della Fondazione e sul fronte del posizionamento del Museo a livello internazionale. Può sembrare paradossale, ma in vent'anni di vita della Fondazione Museo Nazionale del Cinema nessun dipendente è stato mai assunto tramite bando pubblico e il Direttore individuato dal Comitato lo scorso 19 settembre risulta essere l'unica risorsa individuata con questa modalità. Ringrazio qui il Comitato di Gestione del Museo per essere finalmente arrivato a dare alla Fondazione un Direttore, condizione indispensabile per procedere con gli obiettivi richiesti da collegio dei fondatori.

SICARI Francesco (Presidente)

Grazie. Prego, Capogruppo Lo Russo, cinque minuti.

LO RUSSO Stefano

Non è competenza dei Consiglieri comunali, non dovrebbe esserlo neanche dell'Assessore con delega, entrare nel merito di procedure selettive a evidenza pubblica nella misura in cui queste procedure selettive a evidenza pubblica attengono alla sfera delle competenze tecnico-professionali e/o di carattere manageriale; pertanto la richiesta di comunicazioni che è stata formulata, in realtà, non aveva tanto ad oggetto la questione specifica del possesso o meno dei requisiti professionali in capo al sostanziale vincitore della procedura di valutazione comparativa, quanto piuttosto alle polemiche a mezzo stampa che ne sono scaturite immediatamente dopo, in quanto questa questione - ed è inutile far finta di niente dal punto di vista politico, saremmo tutti ciechi - è figlia di un percorso che non è che sia stato propriamente del tutto lineare e che ha visto transitare, se non sbaglio già a partire dal 2016, diverse ipotesi nell'individuazione della candidatura alla figura del Direttore e almeno, a questo punto, due Presidenti del Museo del Cinema. Poi noi capiamo benissimo l'Assessora Leon che evidentemente le polemiche sono intrinseche al mondo culturale torinese ma, in questo caso, ci è parso di leggere sui giornali, e bene fanno a nostro modo di vedere i diretti interessati ad andare fino in fondo, che in realtà i problemi sono quelli legati a una valutazione da parte del Comitato di Gestione e/o della società incaricata che, a quanto ci è apparso a mezzo stampa dalla diretta voce dei protagonisti di questa vicenda, non risponde a quelli che sono i criteri di sviluppo che, immaginiamo tutti quanti noi, debba avere il Museo del Cinema. Ovviamente noi non entriamo, non abbiamo titolo noi, noi non ne abbiamo titolo di entrare nel merito dei requisiti professionali di questo o di quel candidato. Prendiamo atto, però, che il Museo del Cinema continua ad avere un problema, ed è un problema piuttosto strutturale, perché qui noi ricordiamo, piuttosto distintamente, la vicenda di un Direttore che ha seguito esattamente procedure, diciamo così, speculari se non propriamente in questi termini e in queste forme e che poi non si capisce per quale ragione, forse per una vicinanza politica a un partito, all'epoca risultava questo dalle cronache giornalistiche, non lo so, non fu selezionato come Direttore; per contro in questi giorni di veleni che scorrono dentro il mondo culturale torinese abbiamo, come penso anche lei, verificato che il candidato prescelto, su cui noi, ovviamente, più che fargli un in bocca al lupo non possiamo fare, in senso davvero positivo, speriamo davvero che vada nell'interesse del Museo la sua attività, avrebbe, come dire, non quel tipo di stigma che è in questa Città a guida grillina il principale criterio; io ricordo bene la vicenda di Asproni, Assessora Leon, tanto per citare uno dei casi eclatanti con cui partiste nell'operazione di epurazione del mondo culturale torinese. Proprio ricordando quell'esempio, diciamo così, che non ci sembra così granitica la convinzione che il bando risponda all'esigenza, purtroppo, sempre e comunque, condivisa dell'individuazione dei migliori candidati. Ovviamente, attendiamo di vedere se quanto è stato detto a mezzo stampa da parte di alcuni protagonisti di questa vicenda, il Presidente dimissionario Toffetti, che ha annunciato le sue dimissioni, motivandole con affermazioni anche piuttosto pesanti; il Comitato di Gestione che ha ulteriormente, ieri, se non sbaglio, o l'altro ieri, minacciato di adire a vie legali per chi ha osato mettere in discussione la correttezza della procedura; i candidati esclusi che, evidentemente, sono stati ammessi alle diverse fasi di valutazione e che magari possono eccepire in via formale le questioni contenute nei curriculum vitae dei candidati, altri, risultati eventualmente vincitori. Noi auspichiamo davvero che tutta questa vicenda si chiuda e si chiuda al meglio. Ci farebbe piacere che queste cose venissero gestite un pochino meglio con un po' più di autorevolezza. Io ricordo piuttosto bene, cito un secondo caso, e poi concludo, che è la questione, non so se lo ricorda... forse no, perché non è una cosa di cui si è occupata lei, il Sovrintendente del Regio, se lo ricorda quel signore che ci fu presentato dopo procedure a evidenza pubblica come quello che avrebbe salvato le sorti artistiche del Teatro Regio e che poi, evidentemente tanto, tanto capace non si è dimostrato? Allora, speriamo, noi facciamo veramente il nostro migliore in bocca al lupo a tutti i protagonisti di questa vicenda, facciamo anche il nostro migliore in bocca al lupo a lei, Assessora Leon, in questo anno che ci separa dalla fine di questo mandato, speriamo, come dire, che abbiate poca agibilità nel continuare a fare operazioni, che a nostro modo di vedere, a prescindere dal merito squisitamente professionale delle persone, non denotano quella straordinaria capacità di individuare talenti, magari questo invece è il caso opposto e invece in questo caso avete ragione voi, noi non lo sappiamo, facciamo davvero al Direttore De Girolamo il nostro migliore in bocca al lupo..., De Gaetano, chiedo scusa, e invitiamo lei, Assessora, a presidiare con un maggior grado di attenzione questo tipo di partite che, a nostro modo di vedere, hanno, in taluni casi, non sempre, prodotto i migliori risultati, il caso del Sovrintendente del Regio che avete prima voluto e richiamato e poi scaricato, dopo un solo anno di mandato, direi che parla più di qualunque altro esempio...

SICARI Francesco (Presidente)

La invito a concludere.

LO RUSSO Stefano

... di quale è stata sostanzialmente la vostra gestione di queste politiche culturali.

SICARI Francesco (Presidente)

Grazie. Ci sono altri interventi? Assessora, vuole replicare? Okay.
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