Interventi |
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) L’interpellanza successiva n. mecc. 201902978/002, Montalbano: “Interventi di sgombero, qual è il ruolo dell’Amministrazione?” LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Risponde nuovamente la Vicesindaca Schellino. Prego, Assessora. SCHELLINO Sonia (Vicesindaca) Grazie. Allora, in questa interpellanza si chiedeva in particolare di due siti, uno in via Frejus 1 e uno in via Borgo Dora. In via Frejus 103 bis risultavano presenti 11 persone. Per le persone in condizioni di fragilità, e in specifico un anziano parzialmente autosufficiente, una signora anziana con sufficienti autonomie e una mamma con una ragazzina, sono state raccolte le informazioni di cui si disponeva e sono stati predisposti o aggiornati i progetti di presa in carico e aiuto attuati nel momento dello sgombero. Un inserimento in un presidio per anziani, il supporto tramite locare per la stipula di un contratto di affitto privato, in presenza di un reddito adeguato dell’interessata e l’inserimento in una struttura per madri sole con bambini, sono stati i percorsi di aiuto attivati in tale occasione. Tranne nel caso della soluzione abitativa autonoma, negli altri due casi i progetti di supporto ed accompagnamento sono in corso. Per le altre persone adulte che disponevano di risorse proprie, non erano necessari interventi specifici. Per quanto riguarda, invece, via Borgo Dora 39, risultavano presenti 19 persone. Per una famiglia con due bimbi è stato concluso positivamente il percorso nella Commissione Emergenza Abitativa, che ha portato all’assegnazione tempestiva di alloggi ERP. Per altre due famiglie, una con un bimbo e l’altra con due bambini, sono state attivate risorse di ospitalità temporanea, solitamente utilizzate come risorse per aiutare le famiglie sfrattate che non hanno soluzioni autonome. I Servizi Sociali di riferimento le hanno prese in carico per predisporre progetti di progressiva autonomia. Per le restanti persone non erano necessari interventi specifici in assenza di fragilità sociali. Come previsto dalla legge e dalle circolari ministeriali, i Servizi Sociali della Città, partecipano insieme alla Polizia Municipale alla cabina di regia istituita dalla Prefettura di Torino, per coordinare gli interventi relativi alle occupazioni arbitrarie di immobili. Ruolo dei rappresentanti dei Servizi Sociali, è ovviamente quello di collaborare nell’individuazione delle situazioni di fragilità e nella verifica delle situazioni reddituali, mettendo a disposizione le informazioni di cui dispongono, in relazione agli interventi pregressi. L’identificazione delle persone non è compito dei Servizi Sociali. In generale i rappresentanti dei servizi si occupano di predisporre, nei limiti delle risorse disponibili percorsi di sostegno e aiuto, soprattutto per anziani, minori, disabili, donne sole con bambini, qualora non abbiano condizioni economiche che gli permettano di provvedere autonomamente alla loro sistemazione. Più in generale la programmazione degli interventi avviene in analogia con quanto viene frequentemente predisposto per le famiglie che nel momento dell’esecuzione degli sfratti si rivolgono ai servizi. Va sottolineato, tra l’altro, che la posizione di un occupante senza titolo è sostanzialmente diversa da quella di chi viene sfrattato per un contratto scaduto o per morosità. Non è possibile quantificare la spesa pubblica relativa ad altre Amministrazioni, Forze dell’Ordine e Prefettura. Anche per quanto riguarda la Città è estremamente variabile, ma la spesa principale riguarda la conduzione dei progetti di sostegno e accompagnamento diversa per i diversi tipi di soluzioni offerte. Grazie. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie a lei. Collega Montalbano prego. MONTALBANO Deborah Sì, grazie, Vicepresidente. Ma, allora, Assessora, io ricordo quelle giornate, perché poi si parla di più giornate, nel senso che cito almeno due interventi di sgombero e ricordo bene, questo lo ricordo molto bene, l’ho anche citato nel testo dell’interpellanza, ciò che veniva detto a mezzo stampa da parte di tutti i giornali, suoi virgolettati era: “Il Comune si è interfacciato con tutte le famiglie con un lavoro di compartecipazione con le famiglie e saranno avviate tutte le prese in carico”. Cioè, sostanzialmente, per quanto si stava attivando e attuando su Torino, il DDL Sicurezza, si rassicurava tutto e tutti sui giornali, che comunque nessuna famiglia sarebbe stata abbandonata. Poi, io non a caso presento un’interpellanza, perché dico: “Vabbè, vediamo e valutiamo da qui a qualche mese, poi… come stanno queste famiglie” e i numeri? Perché poi fortunatamente la matematica ancora non vive di trasformismo, non so ancora anche la matematica quanto potrà durare, resistere al trasformismo della politica di oggi, però ancora resiste e se da una parte abbiamo sgomberato 11 famiglie, dall’altra 19, e questo lo ha appena detto lei, i progetti avviati sono: sul primo sgombero 3, un signore, un anziano, una mamma; sul secondo sgombero: 19 famiglie in tutto sgomberate; una bambina e due famiglie, quindi tre nuclei familiari. Allora io le chiedo, ma lo so già, eh, è una provocazione questa mia domanda, eh, le chiedo: “Tutti gli altri dove sono finiti?”. Stanno ai giardinetti a dormire, sono..., perché lei ha dichiarato qui a verbale che hanno… che avevano già dove andare, quindi avevano una propria rete di autonomia e rete di autonomia si intende qualche parente che ti ospita, piuttosto che qualche amico, piuttosto che, non lo so, i giardinetti e le panchine. Anche in questi casi poi i giardinetti e le panchine sono realtà pubbliche dove…, questo mi rivolgo a coloro che hanno appoggiato, i colleghi della destra, no? Anche quando un italiano dorme sulle panchine dovremmo preoccuparci di quella che è la questione dell’ordine pubblico, non solo quando dormono gli immigrati. Ma, detto questo…, o i rom… Ma, detto questo, sa che io dal mattino in cui sono partiti gli sgomberi ho ricevuto, la sera stessa, il mattino dopo e per almeno 3-4 giorni, segnalazioni telefoniche dove, appunto, le famiglie non stavano venendo prese in carico e non sapevano dove andare. Non è vero che gli altri hanno una rete familiare, avevano una rete familiare, perché chiamavano i Consiglieri di Minoranza per capire dove andare a dormire. E allora a me, quando poi si gioca così sulla pelle, sulla vita della gente povera, tra l’altro, solo per andare sui giornali a fare i fenomeni, mi dispiace. Mi dispiace, ma io su questi temi e su questi termini e su questi binari non ci sto, non ci sto. Mi sono vergognata di essere un Consigliere Comunale, in quelle giornate. Però tanto sono ultimi, a chi gliene frega? Diciamocelo, dai. “Tanto in una qualche maniera troveranno dove andare”, l’importante è fare bella figura. Ora, essendo che poi, tra l’altro, qui le cose cambiano davvero molto velocemente, vorrei anche capire, Assessore e Vicesindaco, vorrei anche capire adesso con il nuovo matrimonio, quindi da giallo-verde, siamo passati a giallo-rosso, e considerando che prima non condividevate, nel merito, comunque, questi decreti per quanto sono stati votati, ma avevate un compagno, diciamo così, dei compagni di Governo che avevano una certa linea e un decreto legislativo, quindi va rispettato, mi chiedo: “Adesso che abbiamo un altro accordo di governo, con altre sensibilità, come intende la Città portare avanti l’attuazione del DDL Sicurezza sulla città e dei prossimi sgomberi?”. In funzione di approfondire su tutti questi aspetti e di cercare insieme a lei adesso, però, dove sono finite tutte le famiglie e le persone che in realtà non sono state aiutate, io chiedo di andare in approfondimento con l’interpellanza, perché non sono assolutamente soddisfatta e chiedo copia della sua relazione. Grazie. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Per il verbale, quindi, l’interpellanza n. mecc. 201902978/002 andrà in approfondimento in IV Commissione Consiliare. |