Interventi |
SCHELLINO Sonia (Vicesindaca) Buongiorno, grazie. Rispondo ai singoli punti in modo sintetico. Per quanto riguarda il primo punto, quale sia stato l’interesse economicamente apprezzabile, incamerato dalla Città per la messa a disposizione delle arcate 23, 25, ecc., il corrispettivo per il periodo di sperimentazione di 21 giorni, dal 20 giugno al 20 luglio 2018, è stato di 522 Euro. Successiva proroga, fino al 10 ottobre 2018, ha fruttato un importo di 2.284 Euro. Di seguito altre ricadute positive per la Città: rigenerazione di una zona della città che altrimenti sarebbe stata inutilizzata; organizzazione di una mostra permanente sull’innovazione e di un calendario di eventi e conferenze; pulizia e ristrutturazione delle arcate, che erano state messe a bando, ma il bando era andato deserto; attrazione di turisti e interazione con i cittadini, 500 visitatori nei primi 20 giorni; diffusione dell’immagine innovativa di Torino, attraverso i canali di Makr Shakr, MEET, Carlo Ratti; testing del modello “Torino City Lab” e della piattaforma partecipativa “Decidi Torino”, supporto, non solo al testing di tecnologia, ma anche alla definizione del modello di business. Sul secondo punto: “Quali siano state le ricadute finanziarie, commerciali e occupazionali per la città davanti alla sperimentazione effettuata un anno fa dal bar robotico”, il nostro compito non è partecipare all’equity delle realtà del territorio o spartire con loro i ricavi di un’attività commerciale, ma creare le condizioni affinché startup, piccole e medie imprese, grandi e piccole aziende, centri di ricerca e università possano crescere, grazie alle potenzialità del nostro territorio, sfruttando la trasformazione tecnologica. Per quanto riguarda le ricadute occupazionali, il numero di addetti della Società Makr Shakr al 31 dicembre 2017 era di 6 dipendenti, con un socio e due amministratori. Oggi l’azienda conta 74 dipendenti, di cui 73 assunti nella sede di Torino e uno solo a Milano per il testing in corso. In seguito a questo aumento di personale la società ha anche cambiato sede, sempre a Torino, necessitando di spazi più grandi, con annesse ricadute economiche sul territorio. Per quanto riguarda: “quali accessi pubblici, attività commerciali abbiano occupato gli spazi delle arcate dei Murazzi 23-25 negli ultimi 12 mesi”, sentito il patrimonio della Città, si comunica che l’ufficio Logistica ha trattato le Arcate Murazzi del Po numero 23-25, successivamente alla riconsegna all’area patrimonio del 15 maggio 2018, da parte del precedente utilizzatore, formalizzando l’impiego temporaneo per i periodi sottoindicati dal 25 maggio 2018 al 9 ottobre 2018; progetto Makr Shakr RoboTo, periodo di sperimentazione 21 giorni, dal 20 giugno al 20 luglio 2018, con gli importi che dicevamo prima di ricavato; dal 23 maggio 2019 all’8 maggio 2019 riprese del film “The outfit” Film Commission, Eagle Pictures; dal 4 luglio 2019 al 16 luglio 2019 manifestazione sportiva: “Drone Champions League”. Quarto punto dell’interpellanza: “Fino a che punto questa Amministrazione ritenga che la Città possa piegarsi all’interesse privato, mettendo a disposizione risorse, a fronte di un interesse pubblico, che resta privo di corrispettivo”, la Città non piega all’interesse privato, ma cerca di offrire degli asset, materiali o immateriali, alle aziende che vogliono portare innovazione sul territorio, anche privandosi di percentuali di corrispettivo, affinché, attraverso la formula della sperimentazione, possano essere generate delle ricadute in termini di occupazione, insediamenti produttivi, progettualità, eccetera. Inoltre il corrispettivo interesse pubblico sussiste nel posizionare Torino a livello europeo e internazionale, come un luogo dove innovare è più semplice ed è una sfida condivisa dal territorio con l’obiettivo di attrarre imprese innovative dall’Europa e dal mondo. Quinta domanda: “Quale sia l’identità che l’Amministrazione intenda far assumere alla Città in tema di innovazione, oltre al ruolo di libero terreno di conquista e di mera palestra a cielo aperto funzionante ad aria per i test da cui favorire l’esportazione delle innovazioni verso la capitale meneghina”, favorire la scalabilità delle innovazioni testate per la prima volta a Torino, è uno degli elementi fondamentali di questa strategia. Nel caso di specie ciò è avvenuto verso la capitale meneghina. La cosa più importante è che questa sorta di palestra a cielo aperto ha prodotto nella Città un importante incremento delle maestranze lavorative all’interno dell’Azienda Makr Shakr, con evidenti ricadute occupazionali ed economiche sul nostro territorio. Per quanto riguarda il sesto punto: “Con quali politiche innovative l’Amministrazione intenda competere con le altre città italiane ed europee per attrarre investimenti”, con la politica Torino City Lab, per competere con le altre città italiane ed europee, Torino vuole essere riconosciuta come un luogo dove sia semplice interfacciarsi con la Pubblica Amministrazione e con un sistema di partner pubblici e privati che assistano le attività di sperimentazione in condizioni reali di soluzioni pre-commerciali, al fine di comprenderne le ricadute e valutare l’accettabilità e l’impatto sociale. Ultimo quesito, che chiede: “Non possiamo supportare l’innovazione con incentivi economici, ma possiamo supportarla con semplificazione della burocrazia e annessa diminuzione dei costi di testing”, questa politica ha generato l’attenzione del Ministero dello Sviluppo Economico, permettendo di attrarre un finanziamento di 7 milioni e mezzo di Euro, che verrà dedicato alla creazione di un hub di innovazione, la “Casa delle tecnologie”, e alla creazione di un’infrastruttura avanzata, aperta, personalizzabile, 5G, edge cloud computing and Cyber Security, al servizio degli innovatori che troveranno a Torino terreno fertile dove sperimentare. Grazie. |