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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 23 Settembre 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 7
INTERPELLANZA 2019-03245
"TORINO (PROVINCIA DI MILANO): REGALASI PRIMA CAPITALE PER SPERIMENTAZIONI INNOVATIVE, LIBERA SU 4 LATI, CLIMA MODERATAMENTE CONTINENTALE, COMODA AI SERVIZI, OTTIMI COLLEGAMENTI CON IL CAPOLUOGO, LIBERA DAL 2021" PRESENTATA IN DATA 29 LUGLIO 2019 - PRIMO FIRMATARIO MAGLIANO.
Interventi
MAGLIANO Silvio
Si, grazie, Presidente. Ma, guardi, io le chiedo scusa a nome della Sindaca, dovrei fare
così, perché ha mandato lei in Aula a rispondere come Vicesindaca, su un’interpellanza
che allora feci all’Assessora Pisano. Mi sarebbe piaciuto, ma avrò modo poi di capire se
anche il nuovo Assessore, che oggi verrà presentato, avrà lo stesso imprinting, mi
auguro di no, della sua predecessora. Perché ho fatto questa interpellanza? Perché, vi
ricordate in questa Aula e in Commissione più volte abbiamo discusso di RoboTo,
questo robot che doveva mettersi a miscelare cocktail nelle nostre arcate. A mio
giudizio, lo ripeto in Aula, per far sì che questa sperimentazione avvenisse, abbiamo
stiracchiato il nostro Regolamento in lungo e in largo. Il beneficio alla nostra città è
stato rimettere a posto due arcate dei Murazzi. Non ripercorro tutta la storia. Poi ci
siamo resi conto che all’interno non c’era solo RoboTo, ma si vendeva del gelato
artigianale fatto con dei sacchetti, che a mio giudizio avrebbe fatto rabbrividire tanti
mastri gelatieri della nostra città, informati tutti di questo, che c’erano delle mostre. Si è
fatto per la prima volta, un mese, poi si è chiesta un’estensione, si era già concesso il
patrocinio, tutta una serie di cose che abbiamo visionato in Controllo di Gestione.
Abbiamo richiesto col Presidente della Commissione Controllo di Gestione, se i
dipendenti che l’Assessora aveva detto in Aula, la ricaduta occupazionale fosse vera,
non dico la risposta che abbiamo avuto, attraverso un accesso agli atti della società,
perché è tutto pubblico, però sarebbe ulteriormente oltraggiosa rispetto al Consiglio
Comunale, cioè del tipo: “Ma cosa ci chiedete voi che non capite nulla?”. Vedo che il
Presidente pro-tempore, il Vicepresidente Lavolta annuisce, perché era presente. Tutto
questo, lo sforzo della Città, abbiamo fatto una cosa, a mio giudizio, che serviva per fare
lo stress test di questo sistema robotico di miscelazione di cocktail, allora uno dice:
“Beh, perfetto, l’hanno testato da noi, hanno usato i nostri spazi già da 3 anni, questa
volta con le arcate, la Città si è ripetutamente espressa e ha fatto di tutto, perché questi
soggetti arrivassero a buon fine”, e che cosa capita? Che circa 10 giorni fa, quando io
presentai l’interpellanza, alcuni organi di informazione, Repubblica, Vanity Fair,
Milanoevents.it, davano notizia dell’apertura a Milano, del primo bar con un barista
robotico, sulla terrazza della Town House. Quindi, ci usano per fare…, ma voglio dire,
legittimamente, perché il problema non è di chi lo fa, ma di chi permette che questo
capiti. Io ero convinto, per come l’allora Assessora Pisano, Dio ce ne scampi e liberi,
che fa il test da noi e poi il primo punto vero lo apri a Torino, lo apri in piazza San
Carlo, lo apri in piazza Castello, in un punto…. Qui invece dove lo aprono? In piazza
del Duomo. Allora questo a mio giudizio è l’ennesimo schiaffo che questa Giunta dà a
questa Città. Siamo, come ho scritto, luogo…, e l’Assessora Pisano nell’intervista dice:
“No, ma è giusto così, vengano a capire se una cosa funziona a Torino e poi vadano
dove riescono a fare del business”. Ma io penso che questa sia una concezione distorta
di come uno vuole rendere questa città. O questa città è luogo dell’innovazione, si fa
sperimentazione e poi il valore aggiunto rimane anche qui, non solo qui, anche qui.
Avremo modo, abbiamo un anno e mezzo per capire se il futuro Assessore ama almeno
un po’ Torino, un po’ di più di quanto la amasse l’Assessora Pisano, e invece scopriamo
che va tutto su Milano. Io su questo non chiedo, Presidente, un approfondimento in
Commissione, perché mi auguro che i fatti parlino molto di più di quello che può essere
la polemica politica e mi auguro che Torino City Lab non sia il posto in cui qualcuno
viene a usarci, venga a chiedere all’Amministrazione di rendersi assolutamente
disponibile all’innovazione, come dovrebbe fare, per poi una volta trovato il modello di
business, portarlo altrove, perché sennò a quel punto sarà nostra cura, come
opposizione, informare tutti i cittadini di come si intende l’innovazione. Per quanto
riguarda l’ultima citazione sul grande tema del 5G, mi pare che parte della Maggioranza
non sia assolutamente soddisfatta di come la relazione, tra la scelta di sviluppare con
velocità il 5G rientri nel programma elettorale del Movimento 5 Stelle, che, ricordo, sul
tema dell’inquinamento elettromagnetico ne aveva fatto una battaglia. Ma anche su
questo ci siamo resi conto che c’è una modalità diversa di gestire la Città da parte della
Giunta e cercare di rappresentare i cittadini da parte della Maggioranza. Detto questo,
per me questa rimane, come tante altre cose gestite dall’Assessora Pisano, oggi
Ministro, una delle pagine buie di questi tre anni di Amministrazione, le anagrafi e tanto
altro, io non chiedo neanche un approfondimento in Commissione, perché chi ha
commesso tutto ciò ha pensato bene, usando tre anni da Assessore di far carriera e che
quindi non può neanche rispondere e poi ci arriva la Vicesindaca, che giustamente dice:
“Già ho tanti problemi sulle Politiche Sociali, ancora mi date i rimasugli di quello che
ha fatto la Pisano, proprio non ne posso più”. Grazie.

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