Interventi |
SACCO Alberto (Assessore) Grazie, Vicepresidente. Allora, vi leggo la nota che ha scritto la SAGAT con riferimento all’interpellanza del Consigliere Lo Russo: “L’andamento del traffico merci registrato dall’aeroporto di Torino, che riporta un dato negativo del 38,1% nel periodo gennaio/luglio 2019 e sul medesimo periodo 2018, si inserisce in un contesto nazionale di calo. In termini assoluti nei primi 7 mesi dell’anno Torino perde 1.106 tonnellate di traffico merci, Verona 1.338, Bologna 1.800 e Bergamo addirittura 2.934, quasi tre volte Torino. Sui dati del traffico merci influisce in primo luogo l’attuale andamento economico dell’area su cui l’aeroporto di Torino insiste. Un altro fattore di incidenza sull’andamento del traffico merci sullo scalo di Torino è da lungo tempo il trend del settore che tende a concentrare le proprie operazioni su mega hub a seguito di scelte ed economie di scala intraprese dall’azienda e dagli attori della filiera, spedizionieri e vettori. Il mega hub concorrenziale allo scalo di Torino per l’area dell’Italia Nord-Ovest è Milano Malpensa che nel periodo gennaio/luglio perde comunque 19.965 tonnellate di traffico merci, oltre 18 volte il valore registrato da Torino. Per quanto riguarda le merci trasportate a bordo di aeromobili passeggeri, si segnala che le compagnie low cost che pesano per circa il 50% del traffico passeggeri generato dallo scalo di Torino non effettuano movimentazione merci”; quindi ci ha spiegato bene il quadro nazionale e il quadro torinese. |