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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 23 Settembre 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 5
INTERPELLANZA 2019-03380
"L'AEROPORTO DI CASELLE PERDE PASSEGGERI MA ANCHE MERCI. VA SEMPRE TUTTO BENE?" PRESENTATA IN DATA 6 AGOSTO 2019 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO.
Interventi
FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Passo all’interpellanza successiva, si tratta della n. mecc. 201903380/002, il
presentatore è il Consigliere Lo Russo con il Consigliere Tresso, risponde l’Assessore
Sacco alla domanda:

“L’aeroporto di Caselle perde passeggeri ma anche merci. Va sempre tutto bene?”

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Do subito la parola all’Assessore Sacco.

SACCO Alberto (Assessore)
Grazie, Vicepresidente. Allora, vi leggo la nota che ha scritto la SAGAT con
riferimento all’interpellanza del Consigliere Lo Russo: “L’andamento del traffico merci
registrato dall’aeroporto di Torino, che riporta un dato negativo del 38,1% nel periodo
gennaio/luglio 2019 e sul medesimo periodo 2018, si inserisce in un contesto nazionale
di calo. In termini assoluti nei primi 7 mesi dell’anno Torino perde 1.106 tonnellate di
traffico merci, Verona 1.338, Bologna 1.800 e Bergamo addirittura 2.934, quasi tre
volte Torino. Sui dati del traffico merci influisce in primo luogo l’attuale andamento
economico dell’area su cui l’aeroporto di Torino insiste. Un altro fattore di incidenza
sull’andamento del traffico merci sullo scalo di Torino è da lungo tempo il trend del
settore che tende a concentrare le proprie operazioni su mega hub a seguito di scelte ed
economie di scala intraprese dall’azienda e dagli attori della filiera, spedizionieri e
vettori. Il mega hub concorrenziale allo scalo di Torino per l’area dell’Italia Nord-Ovest
è Milano Malpensa che nel periodo gennaio/luglio perde comunque 19.965 tonnellate di
traffico merci, oltre 18 volte il valore registrato da Torino. Per quanto riguarda le merci
trasportate a bordo di aeromobili passeggeri, si segnala che le compagnie low cost che
pesano per circa il 50% del traffico passeggeri generato dallo scalo di Torino non
effettuano movimentazione merci”; quindi ci ha spiegato bene il quadro nazionale e il
quadro torinese.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Assessore Sacco. Passo quindi la parola al presentatore, il Consigliere Lo
Russo.

LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. L’interpellanza, che segue in realtà un’analoga interpellanza sul calo
di traffico passeggeri nell’aeroporto di Caselle, in realtà cerca di mettere in evidenza
come in realtà il principale limite di un amministratore pubblico sia quello di negare
l’evidenza e negare i problemi, perché quando un amministratore pubblico, nel caso di
specie l’Assessore Sacco, non si accorge e non coglie che esiste un problema temo che
sia difficile individuare una soluzione. Allora lui correttamente fa rilevare che in
generale si sta risentendo della crisi economica e che conseguentemente il generale
traffico cargo negli aeroporti italiani è in calo e ha ragione perché come dice
Assaeroporti, che è un’organizzazione di categoria, il dato parametrato rispetto al 2019,
2018 del primo semestre vede un calo del 5,6% nazionale. Dopodiché, il dato che
invece salta all’occhio è che il calo di Torino è oltre il 38%, cioè mentre i cargo
nazionali calano del 5,6 Torino cala del 38, primo dato, che si tiene col secondo dato
che è quello del calo dei passeggeri. Ne abbiamo già discusso, credo, una quindicina di
giorni fa, ma credo che sia utile ulteriormente ribadire, perché a differenza del traffico
merci il dato nazionale del traffico aereo, nonostante l’alta velocità e nonostante tutti
quello che dicono che non c’è più esigenza di muoversi fisicamente perché siamo
nell’era tecnologica e digitale e invece in questo Paese la gente continua a viaggiare e
viaggia a ritmi sostenuti al punto tale che l’incremento del traffico passeggeri tra
gennaio e giugno 2019, comparato rispetto al traffico passeggeri gennaio e giugno 2018,
è di oltre il 5% in più, e anche qua nuovamente l’unico aeroporto che segna un calo di
passeggeri mentre tutti gli altri passeggeri degli aeroporti italiani aumentano, caso
strano, è l’aeroporto di Torino Caselle. Dopodiché l’Assessore Sacco risponde che
abbiamo un dreno di traffico merci nei confronti dei cosiddetti hub. Allora, Assessore
Sacco, forse le darò qualche novità verificando che, ad esempio, nel medesimo semestre
in cui Torino perde il 28% del suo traffico - è utile verificare in termini percentuali,
Assessore Sacco, non in termini assoluti perché è del tutto evidente che gli scali hanno
dimensioni diverse, quindi se vogliamo essere corretti dobbiamo fare delle
parametrizzazioni percentuali - un fondamentale hub, cioè un hub noto in tutto il
mondo, cioè Pescara aumenta del 466%, un altro fondamentale hub che è Reggio
Calabria aumenta del 58%, mentre un altro fondamentale hub che è Bari aumenta del
35%; hub di rilevanza interplanetaria: Pescara, Reggio Calabria e Bari. Cosa voglio dire
ovviamente? Ribadisco, il problema che abbiamo noi, caro Presidente, è che
quest’Amministrazione, questo Assessore che abbiamo che dovrebbe occuparsi di
queste tematiche che viene mandato in Aula, come dire, anche un po’ allo sbaraglio, il
problema che ha è che non comprende, o perlomeno fa finta di non comprendere, che il
problema dell’aeroporto di Caselle è un problema strutturale e quando uno non vede il
problema diventa difficile anche confrontarsi sulle soluzioni. Allora noi, come dire,
continuiamo in questa opera di stimolo e continuiamo in quest’opera, ormai credo a
tempo perso per quell’anno che ci rimane di questa agonia a cui dobbiamo, ahinoi,
assistere nei confronti di un’Amministrazione che è totalmente incapace di prendere in
mano le questioni; però visto che questi dati evidentemente l’Assessore non li ha a sue
mani, io sarei ben contento se Sacco tra i suoi mille impegni avesse voglia di venire in
Commissione e discutere di queste questioni magari anche con i rappresentanti di
SAGAT e magari anche con i rappresentanti dei Comitati dei cittadini che organizzati si
occupano di tenere alta l’attenzione sullo scalo di Caselle che, come dicono i numeri, e
come purtroppo nega Sacco, continua a perdere non solo passeggeri, ma anche merci.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Allora, ringrazio il Consigliere Lo Russo. Il Consigliere Tresso si è segnato per il
minuto che gli ha lasciato il collega.

TRESSO Francesco
Grazie, cerco di essere molto rapido. Aggiungo solo alle considerazioni del collega Lo
Russo che al di là dei dati riportati da Assaeroporti, io mi sono scaricato il rapporto di
Cargo Italia che è una rivista del settore, allora, al di là dei dati del 2019, il 2017 e il
2018 sono stati in realtà anni di espansione anche legati ad alcune evidenze come
l’avvento dell’e-commerce che ha assunto dimensioni molto, molto elevate. Allora, il
vero tema è, certo, sentire cosa dice Sacco, ma anche capire cosa la Città ha intenzione
di fare per accelerare e favorire alcuni processi. Le faccio presente che oltre a SAGAT
ci sono delle società di gestione, i cosiddetti courier, che stanno investendo
pesantemente nel tema, non solo i grandi hub, perché ci sono circa 200 milioni
programmati nei prossimi due anni, sempre dati riportati da Air Cargo Italy, che
riguardano ben una decina di aeroporti, non solo Milano, ma anche Catania, anche
Brescia, anche Bologna, anche Napoli. Allora, è possibile che Torino sia l’unica delle
grandi realtà che invece è esente da questo clima espansionistico, da questa visione di
possibilità di creare una progettualità su questo tema? Chiederei, oltre all’Assessore
Sacco, se anche la Sindaca, ora in delega della sua nuova funzione di Progetto Speciale
sulla revisione del Piano Regolatore, ci venisse a raccontare che cosa ha intenzione
proprio in quell’ambito della revisione del Piano Regolatore Generale di fare alla Città
per essere davvero... possibilità di incentivare questo tipo di espansione che porta
lavoro, porta commercio, porta possibilità di sviluppo. Credo che stare solo a guardare e
accontentarci che SAGAT da cui, come lei sa, Assessore, siamo impropriamente usciti
l’anno scorso in un’interpretazione della Legge Madia, tutta fatta proprio a carico di
questa Amministrazione, che non trova dei riscontri in altre città, in altre realtà, ci
vengano a spiegare quali sono le visioni non solo stare a sentire i comunicati stampa di
SAGAT, ma capire quali sono le politiche proattive che la Città cerca di mettere in
campo, perché io francamente non le ho comprese, grazie.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Consigliere Tresso. Quindi viene rimandata all’approfondimento in
Commissione III. Aggiungiamo III più II.
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