Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Passo all’interpellanza successiva, si tratta della n. mecc. 201903380/002, il presentatore è il Consigliere Lo Russo con il Consigliere Tresso, risponde l’Assessore Sacco alla domanda: “L’aeroporto di Caselle perde passeggeri ma anche merci. Va sempre tutto bene?” FERRERO Viviana (Vicepresidente) Do subito la parola all’Assessore Sacco. SACCO Alberto (Assessore) Grazie, Vicepresidente. Allora, vi leggo la nota che ha scritto la SAGAT con riferimento all’interpellanza del Consigliere Lo Russo: “L’andamento del traffico merci registrato dall’aeroporto di Torino, che riporta un dato negativo del 38,1% nel periodo gennaio/luglio 2019 e sul medesimo periodo 2018, si inserisce in un contesto nazionale di calo. In termini assoluti nei primi 7 mesi dell’anno Torino perde 1.106 tonnellate di traffico merci, Verona 1.338, Bologna 1.800 e Bergamo addirittura 2.934, quasi tre volte Torino. Sui dati del traffico merci influisce in primo luogo l’attuale andamento economico dell’area su cui l’aeroporto di Torino insiste. Un altro fattore di incidenza sull’andamento del traffico merci sullo scalo di Torino è da lungo tempo il trend del settore che tende a concentrare le proprie operazioni su mega hub a seguito di scelte ed economie di scala intraprese dall’azienda e dagli attori della filiera, spedizionieri e vettori. Il mega hub concorrenziale allo scalo di Torino per l’area dell’Italia Nord-Ovest è Milano Malpensa che nel periodo gennaio/luglio perde comunque 19.965 tonnellate di traffico merci, oltre 18 volte il valore registrato da Torino. Per quanto riguarda le merci trasportate a bordo di aeromobili passeggeri, si segnala che le compagnie low cost che pesano per circa il 50% del traffico passeggeri generato dallo scalo di Torino non effettuano movimentazione merci”; quindi ci ha spiegato bene il quadro nazionale e il quadro torinese. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Assessore Sacco. Passo quindi la parola al presentatore, il Consigliere Lo Russo. LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. L’interpellanza, che segue in realtà un’analoga interpellanza sul calo di traffico passeggeri nell’aeroporto di Caselle, in realtà cerca di mettere in evidenza come in realtà il principale limite di un amministratore pubblico sia quello di negare l’evidenza e negare i problemi, perché quando un amministratore pubblico, nel caso di specie l’Assessore Sacco, non si accorge e non coglie che esiste un problema temo che sia difficile individuare una soluzione. Allora lui correttamente fa rilevare che in generale si sta risentendo della crisi economica e che conseguentemente il generale traffico cargo negli aeroporti italiani è in calo e ha ragione perché come dice Assaeroporti, che è un’organizzazione di categoria, il dato parametrato rispetto al 2019, 2018 del primo semestre vede un calo del 5,6% nazionale. Dopodiché, il dato che invece salta all’occhio è che il calo di Torino è oltre il 38%, cioè mentre i cargo nazionali calano del 5,6 Torino cala del 38, primo dato, che si tiene col secondo dato che è quello del calo dei passeggeri. Ne abbiamo già discusso, credo, una quindicina di giorni fa, ma credo che sia utile ulteriormente ribadire, perché a differenza del traffico merci il dato nazionale del traffico aereo, nonostante l’alta velocità e nonostante tutti quello che dicono che non c’è più esigenza di muoversi fisicamente perché siamo nell’era tecnologica e digitale e invece in questo Paese la gente continua a viaggiare e viaggia a ritmi sostenuti al punto tale che l’incremento del traffico passeggeri tra gennaio e giugno 2019, comparato rispetto al traffico passeggeri gennaio e giugno 2018, è di oltre il 5% in più, e anche qua nuovamente l’unico aeroporto che segna un calo di passeggeri mentre tutti gli altri passeggeri degli aeroporti italiani aumentano, caso strano, è l’aeroporto di Torino Caselle. Dopodiché l’Assessore Sacco risponde che abbiamo un dreno di traffico merci nei confronti dei cosiddetti hub. Allora, Assessore Sacco, forse le darò qualche novità verificando che, ad esempio, nel medesimo semestre in cui Torino perde il 28% del suo traffico - è utile verificare in termini percentuali, Assessore Sacco, non in termini assoluti perché è del tutto evidente che gli scali hanno dimensioni diverse, quindi se vogliamo essere corretti dobbiamo fare delle parametrizzazioni percentuali - un fondamentale hub, cioè un hub noto in tutto il mondo, cioè Pescara aumenta del 466%, un altro fondamentale hub che è Reggio Calabria aumenta del 58%, mentre un altro fondamentale hub che è Bari aumenta del 35%; hub di rilevanza interplanetaria: Pescara, Reggio Calabria e Bari. Cosa voglio dire ovviamente? Ribadisco, il problema che abbiamo noi, caro Presidente, è che quest’Amministrazione, questo Assessore che abbiamo che dovrebbe occuparsi di queste tematiche che viene mandato in Aula, come dire, anche un po’ allo sbaraglio, il problema che ha è che non comprende, o perlomeno fa finta di non comprendere, che il problema dell’aeroporto di Caselle è un problema strutturale e quando uno non vede il problema diventa difficile anche confrontarsi sulle soluzioni. Allora noi, come dire, continuiamo in questa opera di stimolo e continuiamo in quest’opera, ormai credo a tempo perso per quell’anno che ci rimane di questa agonia a cui dobbiamo, ahinoi, assistere nei confronti di un’Amministrazione che è totalmente incapace di prendere in mano le questioni; però visto che questi dati evidentemente l’Assessore non li ha a sue mani, io sarei ben contento se Sacco tra i suoi mille impegni avesse voglia di venire in Commissione e discutere di queste questioni magari anche con i rappresentanti di SAGAT e magari anche con i rappresentanti dei Comitati dei cittadini che organizzati si occupano di tenere alta l’attenzione sullo scalo di Caselle che, come dicono i numeri, e come purtroppo nega Sacco, continua a perdere non solo passeggeri, ma anche merci. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora, ringrazio il Consigliere Lo Russo. Il Consigliere Tresso si è segnato per il minuto che gli ha lasciato il collega. TRESSO Francesco Grazie, cerco di essere molto rapido. Aggiungo solo alle considerazioni del collega Lo Russo che al di là dei dati riportati da Assaeroporti, io mi sono scaricato il rapporto di Cargo Italia che è una rivista del settore, allora, al di là dei dati del 2019, il 2017 e il 2018 sono stati in realtà anni di espansione anche legati ad alcune evidenze come l’avvento dell’e-commerce che ha assunto dimensioni molto, molto elevate. Allora, il vero tema è, certo, sentire cosa dice Sacco, ma anche capire cosa la Città ha intenzione di fare per accelerare e favorire alcuni processi. Le faccio presente che oltre a SAGAT ci sono delle società di gestione, i cosiddetti courier, che stanno investendo pesantemente nel tema, non solo i grandi hub, perché ci sono circa 200 milioni programmati nei prossimi due anni, sempre dati riportati da Air Cargo Italy, che riguardano ben una decina di aeroporti, non solo Milano, ma anche Catania, anche Brescia, anche Bologna, anche Napoli. Allora, è possibile che Torino sia l’unica delle grandi realtà che invece è esente da questo clima espansionistico, da questa visione di possibilità di creare una progettualità su questo tema? Chiederei, oltre all’Assessore Sacco, se anche la Sindaca, ora in delega della sua nuova funzione di Progetto Speciale sulla revisione del Piano Regolatore, ci venisse a raccontare che cosa ha intenzione proprio in quell’ambito della revisione del Piano Regolatore Generale di fare alla Città per essere davvero... possibilità di incentivare questo tipo di espansione che porta lavoro, porta commercio, porta possibilità di sviluppo. Credo che stare solo a guardare e accontentarci che SAGAT da cui, come lei sa, Assessore, siamo impropriamente usciti l’anno scorso in un’interpretazione della Legge Madia, tutta fatta proprio a carico di questa Amministrazione, che non trova dei riscontri in altre città, in altre realtà, ci vengano a spiegare quali sono le visioni non solo stare a sentire i comunicati stampa di SAGAT, ma capire quali sono le politiche proattive che la Città cerca di mettere in campo, perché io francamente non le ho comprese, grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Consigliere Tresso. Quindi viene rimandata all’approfondimento in Commissione III. Aggiungiamo III più II. |