Interventi |
ARTESIO Eleonora Sì, illustriamo contestualmente il testo e l’emendamento. Dal punto di vista della valutazione e della posizione di principio, il Consiglio Comunale di Torino, pur con Maggioranze diverse, una volta nel precedente mandato, la volta successiva in questo mandato, aveva trovato la condivisione nel giudizio relativamente al Centro di Permanenza Temporanea, come si chiamava in allora, Centro Permanenza Rimpatri, com’è la definizione attuale, ritenendo che quelle modalità di regolazione del percorso migratorio non fossero modalità ispirate né al principio del rispetto delle persone e del loro diritto alla mobilità, né all’efficacia di politiche migratorie condivise tra gli stati. Ma al di là di quel giudizio politico di cui non vedo ragione di immaginare modifiche, la situazione che ha spinto a ripresentare un testo che nella premessa riprende i pronunciamenti politici già realizzati, è la situazione attuale, sulla quale non mi soffermo, perché purtroppo appartiene a numerosi dati di cronaca e ci viene costantemente data informazione relativamente al fatto che non solo si può eccepire sullo strumento normativo, ma anche le condizioni di quel trattenimento sono fortemente condizionate rispetto alla possibilità di salvaguardare, da un lato la salute degli ospiti, dall’altro la stessa attività professionale degli operatori che vi sono dedicati. Da questo punto di vista, quindi, il documento si proponeva di approfondire, nel ribadire la contrarietà e la richiesta di chiusura della struttura di corso Brunelleschi, quale siano nel contingente le condizioni attuali per esprimere tutta la preoccupazione dell’Amministrazione Comunale, cioè del territorio su cui insiste quella struttura, pur non dipendendo direttamente da una funzione del Comune di Torino. In modo particolare le più recenti dichiarazioni che sono pervenute da organi altri rispetto all’Amministrazione Comunale, penso alle dichiarazioni dei garanti, sia regionale, sia comunale, penso alle dichiarazioni dell’Ordine dei Medici, penso alle stesse dichiarazioni dei sindacati di Polizia, che hanno espresso dalla parte degli operatori della sicurezza la stessa preoccupazione sulle condizioni in essere. Tutto questo insieme di stati di fatto e di valutazioni pubbliche porta i proponenti a richiedere che il nostro Consiglio approfondisca la condizione puntuale delle modalità gestionali e lo faccia attraverso anche l’interlocuzione con i soggetti che come noi hanno una posizione sulla questione, hanno un ruolo, penso a tutta la componente sanitaria, e condividono le nostre stesse preoccupazioni e questo si sarebbe potuto fare anche a seguito di un sopralluogo da effettuarsi che, come abbiamo visto per le interlocuzioni con la Prefettura, al momento non è possibile realizzare, ma al momento è però possibile con le altre organizzazioni a cui ho fatto riferimento degli elementi di analisi. Quindi questa mozione assume il giudizio politico già votato dal Consiglio Comunale e nel contesto attuale in cui la struttura è presente con quelle difficoltà gestionali che abbiamo detto, con quelle problematiche di tutela che abbiamo denunciato, la richiesta al Consiglio Comunale è degli approfondimenti, così come li ho richiamati. |