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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 23 Settembre 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 2
INTERPELLANZA 2019-03335
"FORMAZIONE DEI LAVORATORI E RISCHI RIFERITI ALLE MANSIONI: QUALI SONO I PROGRAMMI DEL COMUNE PER I PROPRI DIPENDENTI" PRESENTATA IN DATA 2 AGOSTO 2019 - PRIMO FIRMATARIO MAGLIANO.
Interventi
MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore, chiedo di avere copia di quanto letto in
Aula e dell’implementazione di quanto non è stato possibile aggiungere. È evidente,
Assessore, che in questa fase temporale dell’Amministrazione, della Pubblica
Amministrazione nella sua complessità e completezza, noi sappiamo bene che ci sono
alcune figure professionali della nostra Amministrazione che sono maggiormente
esposte. Penso soprattutto a coloro che hanno a che fare con i nostri cittadini, soprattutto
il contesto numerico di colleghi non lo decidono loro se averne di più o di meno e
questo potrebbe garantire una maggiore tranquillità lavorativa, però il fatto che i nostri
assistenti sociali, o coloro che lavorano agli sportelli, possano incorrere all’interno di
quello che viene definito burnout è un problema, un problema importante, un problema
da gestire. Purtroppo, tante volte, abbiamo dovuto apprendere a mezzo stampa che
dipendenti delle Amministrazioni abbiano addirittura fatto dei gesti non
autoconservativi alla luce di uno stress che vivevano lavorativamente; quindi questo lo
dico e questa interpellanza nasce per accendere un faro rispetto a quello che sta
capitando, perché è evidente che i nostri assistenti sociali sono a rischio, a rischio di che
cosa? A rischio di una..., non può essere definita malattia, durante la 72esima sessione
dell’Assemblea Mondiale dell’Organizzazione Mondiale della Salute, l’OMS, tenutasi a
Ginevra tra il 20 e il 27 maggio il burnout è stato riconosciuto come sindrome legata al
lavoro, inserendolo con il codice “QD85” all’interno della classificazione internazionale
delle malattie che entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2022. Il fenomeno viene
descritto nel capitolo “Fattori che influenzano lo stato di salute o il contatto con i servizi
sanitari”, ma non viene riconosciuto come malattia. L’Organizzazione Mondiale della
Salute rileva, inoltre, che presto saranno sviluppate linee guida relative al benessere
mentale in luoghi di lavoro. Questo lo dico perché spesso e volentieri ci rendiamo conto
che prenderci cura dei nostri dipendenti e dei nostri lavoratori con momenti dedicati a
loro, oltre a quello che regolarmente viene fatto su tutta una serie di linee di indirizzi,
rappresenterebbe un valore aggiunto. Per cui io, da questo punto di vista, mi ritengo
soddisfatto, soprattutto per l’apertura che l’Assessore ha fatto, e l’ha fatto a verbale,
rispetto ad inserimento, ad una possibile integrazione anche con un’attenzione a questa
tipologia di lavoro, ma chiederei, e questo lo dico non chiedendo un approfondimento in
Commissione qui, ma guardando il Presidente della I Commissione che ci ha raggiunto
in Aula, quindi mi ritengo soddisfatto per il cartaceo che ho ricevuto e per quello che è
stato detto in Aula. Invece, visto che la delega del personale, lo dico al Presidente della I
Commissione rivolgendomi alla Presidenza del Consiglio, ha il tema del personale, un
approfondimento su che cosa facciamo in termini di formazione e di sostegno a tutti i
dipendenti che avendo a che fare, che è la parte che maggiormente... - chiedo solo
all’Assessore Iaria se mi permette di finire il concetto - tutto il tema del burnout e tutto
quello che può accadere per chi lavora nelle anagrafi, per chi lavora come assistente
sociale del Comune, per tutti coloro che in questo momento sono il front-office e
l’immagine della Città e soprattutto il punto di contatto con i cittadini sui quali vengono
scaricate le fatiche, i disagi con il dovuto rispetto anche dell’oggetto di cui stiamo
parlando; io sono uno che ama capire fino in fondo quante 104 abbiamo, quante
disabilità sono riconosciute per capire se ci sono, se non ci sono, tutti gli
approfondimenti del caso. Però, ringraziando l’Assessore per la risposta e per la
relazione inviata, aprire prima o poi un focus in I Commissione per capire come ci
occupiamo dei nostri dipendenti che sono esposti alla crisi sociale, economica che
stiamo vivendo e che quindi rappresentano il volto della Città all’interno dei nostri
front-office, secondo me, questa è una cosa che dovremmo fare perché la legge ci
chiede di intervenire da questo punto di vista; sono certo che questa Città sta facendo
tanto e molto, vorrei evitare che preziose figure professionali presenti all’interno della
nostra Città, per sindrome come questa, decidano o di stare a casa o di non lavorare più
o addirittura, come rischia di capitare, chiedere il trasferimento ad altri enti. Per cui, io
ringrazio l’Assessore per quanto ha detto, e prego la Presidente poi in Conferenza dei
Capigruppo di chiedere al Presidente della I Commissione se, nella calendarizzazione,
un focus su quali sono i momenti formativi di ascolto e di attenzione sui nostri
dipendenti noi mettiamo in campo proprio per non perdere le preziose risorse che
abbiamo lavorativamente, professionalmente e in alcuni casi, come purtroppo è
accaduto, anche umanamente, grazie.

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