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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 23 Settembre 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 2
INTERPELLANZA 2019-03335
"FORMAZIONE DEI LAVORATORI E RISCHI RIFERITI ALLE MANSIONI: QUALI SONO I PROGRAMMI DEL COMUNE PER I PROPRI DIPENDENTI" PRESENTATA IN DATA 2 AGOSTO 2019 - PRIMO FIRMATARIO MAGLIANO.
Interventi
FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Iniziamo con la trattazione delle interpellanze, andiamo all’interpellanza
201903335/002, abbiamo come presentatore il Consigliere Magliano, risponde
l’Assessore Rolando sull’oggetto:

“Formazione dei lavoratori e rischi riferiti alle mansioni: quali sono i programmi del
Comune per i propri dipendenti”

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Do subito la parola, se, però, si segna, all’Assessore Rolando, che ringrazio.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Allora, l’interpellanza solleva quattro quesiti, il commento, poi, analitico è in una
relazione allegata un po’ più complessa, però in sintesi, relativamente ai punti 1 e 2
dell’interpellanza, si riferisce che i programmi formativi attivati dalla Città seguono il
Piano formativo approvato con delibera di Giunta Comunale 24 ottobre 2017 e 28
ottobre 2017. Infine, con una piccola modifica, dell’11 giugno 2019, che mira ad attuare
in chiave innovativa le politiche di sviluppo del personale in un’ottica sistemica. Le
specifiche dei corsi, le aree tematiche di interesse formativo e le modalità organizzative
sono riportate nelle pagine da 1 a 4, nella relazione che allego alla presente, degli uffici
competenti che rilascio. Considerato l’elevato numero dei dipendenti che devono
seguire i corsi e considerando che i corsi di formazione specialistica possono essere
erogati quasi esclusivamente da soggetti esterni all’Amministrazione e certificati, le
tempistiche e le periodicità dell’erogazione dei corsi rispettano in modo adeguato le
previsioni normative. Relativamente ai punti 3 e 4, relativi ai moduli formativi in tema
di sicurezza e salute allo scopo di prevenire il disagio mentale e professionale per
lavoratori particolarmente esposti a situazioni di stress e conflitti, si rimanda alle pagine
da 4 a 5 della relazione, sottolineando che il disagio mentale professionale, sentiti anche
i medici competenti della Città, è assimilabile al rischio di stress lavoro-correlato
rientrando quindi tra i rischi psicosociali per i quali la formazione viene erogata
direttamente dal responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione o da componenti
del Comitato Unico di Garanzia della Città di Torino, inseriti nell’Albo docenti
formatori della Città. Con riferimento all’accordo Stato-Regioni del 2011 n. 221, la
formazione di base è costituita da quattro ore di formazione generale e otto ore di
formazione specifica fra cui i rischi psicosociali; tale formazione prevede un
aggiornamento quinquennale di almeno sei ore. Nell’ambito del progetto svolto in
collaborazione con l’Università di Torino, descritto compiutamente nella relazione
allegata, verrà valutata la necessità di implementare i corsi formativi in essere
individuando in modo puntuale le categorie di lavoratori particolarmente esposti
destinatari di tale formazione specifica. Io lascerei agli atti relazione e allegati.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Assessore Rolando, quindi ci lascia anche tutta la documentazione e lascio per
la risposta, nel caso ci dica già subito e tenendo i tempi dei cinque minuti, come da
Conferenza dei Capigruppo, il Consigliere Magliano.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore, chiedo di avere copia di quanto letto in
Aula e dell’implementazione di quanto non è stato possibile aggiungere. È evidente,
Assessore, che in questa fase temporale dell’Amministrazione, della Pubblica
Amministrazione nella sua complessità e completezza, noi sappiamo bene che ci sono
alcune figure professionali della nostra Amministrazione che sono maggiormente
esposte. Penso soprattutto a coloro che hanno a che fare con i nostri cittadini, soprattutto
il contesto numerico di colleghi non lo decidono loro se averne di più o di meno e
questo potrebbe garantire una maggiore tranquillità lavorativa, però il fatto che i nostri
assistenti sociali, o coloro che lavorano agli sportelli, possano incorrere all’interno di
quello che viene definito burnout è un problema, un problema importante, un problema
da gestire. Purtroppo, tante volte, abbiamo dovuto apprendere a mezzo stampa che
dipendenti delle Amministrazioni abbiano addirittura fatto dei gesti non
autoconservativi alla luce di uno stress che vivevano lavorativamente; quindi questo lo
dico e questa interpellanza nasce per accendere un faro rispetto a quello che sta
capitando, perché è evidente che i nostri assistenti sociali sono a rischio, a rischio di che
cosa? A rischio di una..., non può essere definita malattia, durante la 72esima sessione
dell’Assemblea Mondiale dell’Organizzazione Mondiale della Salute, l’OMS, tenutasi a
Ginevra tra il 20 e il 27 maggio il burnout è stato riconosciuto come sindrome legata al
lavoro, inserendolo con il codice “QD85” all’interno della classificazione internazionale
delle malattie che entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2022. Il fenomeno viene
descritto nel capitolo “Fattori che influenzano lo stato di salute o il contatto con i servizi
sanitari”, ma non viene riconosciuto come malattia. L’Organizzazione Mondiale della
Salute rileva, inoltre, che presto saranno sviluppate linee guida relative al benessere
mentale in luoghi di lavoro. Questo lo dico perché spesso e volentieri ci rendiamo conto
che prenderci cura dei nostri dipendenti e dei nostri lavoratori con momenti dedicati a
loro, oltre a quello che regolarmente viene fatto su tutta una serie di linee di indirizzi,
rappresenterebbe un valore aggiunto. Per cui io, da questo punto di vista, mi ritengo
soddisfatto, soprattutto per l’apertura che l’Assessore ha fatto, e l’ha fatto a verbale,
rispetto ad inserimento, ad una possibile integrazione anche con un’attenzione a questa
tipologia di lavoro, ma chiederei, e questo lo dico non chiedendo un approfondimento in
Commissione qui, ma guardando il Presidente della I Commissione che ci ha raggiunto
in Aula, quindi mi ritengo soddisfatto per il cartaceo che ho ricevuto e per quello che è
stato detto in Aula. Invece, visto che la delega del personale, lo dico al Presidente della I
Commissione rivolgendomi alla Presidenza del Consiglio, ha il tema del personale, un
approfondimento su che cosa facciamo in termini di formazione e di sostegno a tutti i
dipendenti che avendo a che fare, che è la parte che maggiormente... - chiedo solo
all’Assessore Iaria se mi permette di finire il concetto - tutto il tema del burnout e tutto
quello che può accadere per chi lavora nelle anagrafi, per chi lavora come assistente
sociale del Comune, per tutti coloro che in questo momento sono il front-office e
l’immagine della Città e soprattutto il punto di contatto con i cittadini sui quali vengono
scaricate le fatiche, i disagi con il dovuto rispetto anche dell’oggetto di cui stiamo
parlando; io sono uno che ama capire fino in fondo quante 104 abbiamo, quante
disabilità sono riconosciute per capire se ci sono, se non ci sono, tutti gli
approfondimenti del caso. Però, ringraziando l’Assessore per la risposta e per la
relazione inviata, aprire prima o poi un focus in I Commissione per capire come ci
occupiamo dei nostri dipendenti che sono esposti alla crisi sociale, economica che
stiamo vivendo e che quindi rappresentano il volto della Città all’interno dei nostri
front-office, secondo me, questa è una cosa che dovremmo fare perché la legge ci
chiede di intervenire da questo punto di vista; sono certo che questa Città sta facendo
tanto e molto, vorrei evitare che preziose figure professionali presenti all’interno della
nostra Città, per sindrome come questa, decidano o di stare a casa o di non lavorare più
o addirittura, come rischia di capitare, chiedere il trasferimento ad altri enti. Per cui, io
ringrazio l’Assessore per quanto ha detto, e prego la Presidente poi in Conferenza dei
Capigruppo di chiedere al Presidente della I Commissione se, nella calendarizzazione,
un focus su quali sono i momenti formativi di ascolto e di attenzione sui nostri
dipendenti noi mettiamo in campo proprio per non perdere le preziose risorse che
abbiamo lavorativamente, professionalmente e in alcuni casi, come purtroppo è
accaduto, anche umanamente, grazie.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Consigliere Magliano.
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