Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Iniziamo con la trattazione delle interpellanze, andiamo all’interpellanza 201903335/002, abbiamo come presentatore il Consigliere Magliano, risponde l’Assessore Rolando sull’oggetto: “Formazione dei lavoratori e rischi riferiti alle mansioni: quali sono i programmi del Comune per i propri dipendenti” FERRERO Viviana (Vicepresidente) Do subito la parola, se, però, si segna, all’Assessore Rolando, che ringrazio. ROLANDO Sergio (Assessore) Allora, l’interpellanza solleva quattro quesiti, il commento, poi, analitico è in una relazione allegata un po’ più complessa, però in sintesi, relativamente ai punti 1 e 2 dell’interpellanza, si riferisce che i programmi formativi attivati dalla Città seguono il Piano formativo approvato con delibera di Giunta Comunale 24 ottobre 2017 e 28 ottobre 2017. Infine, con una piccola modifica, dell’11 giugno 2019, che mira ad attuare in chiave innovativa le politiche di sviluppo del personale in un’ottica sistemica. Le specifiche dei corsi, le aree tematiche di interesse formativo e le modalità organizzative sono riportate nelle pagine da 1 a 4, nella relazione che allego alla presente, degli uffici competenti che rilascio. Considerato l’elevato numero dei dipendenti che devono seguire i corsi e considerando che i corsi di formazione specialistica possono essere erogati quasi esclusivamente da soggetti esterni all’Amministrazione e certificati, le tempistiche e le periodicità dell’erogazione dei corsi rispettano in modo adeguato le previsioni normative. Relativamente ai punti 3 e 4, relativi ai moduli formativi in tema di sicurezza e salute allo scopo di prevenire il disagio mentale e professionale per lavoratori particolarmente esposti a situazioni di stress e conflitti, si rimanda alle pagine da 4 a 5 della relazione, sottolineando che il disagio mentale professionale, sentiti anche i medici competenti della Città, è assimilabile al rischio di stress lavoro-correlato rientrando quindi tra i rischi psicosociali per i quali la formazione viene erogata direttamente dal responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione o da componenti del Comitato Unico di Garanzia della Città di Torino, inseriti nell’Albo docenti formatori della Città. Con riferimento all’accordo Stato-Regioni del 2011 n. 221, la formazione di base è costituita da quattro ore di formazione generale e otto ore di formazione specifica fra cui i rischi psicosociali; tale formazione prevede un aggiornamento quinquennale di almeno sei ore. Nell’ambito del progetto svolto in collaborazione con l’Università di Torino, descritto compiutamente nella relazione allegata, verrà valutata la necessità di implementare i corsi formativi in essere individuando in modo puntuale le categorie di lavoratori particolarmente esposti destinatari di tale formazione specifica. Io lascerei agli atti relazione e allegati. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Assessore Rolando, quindi ci lascia anche tutta la documentazione e lascio per la risposta, nel caso ci dica già subito e tenendo i tempi dei cinque minuti, come da Conferenza dei Capigruppo, il Consigliere Magliano. MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore, chiedo di avere copia di quanto letto in Aula e dell’implementazione di quanto non è stato possibile aggiungere. È evidente, Assessore, che in questa fase temporale dell’Amministrazione, della Pubblica Amministrazione nella sua complessità e completezza, noi sappiamo bene che ci sono alcune figure professionali della nostra Amministrazione che sono maggiormente esposte. Penso soprattutto a coloro che hanno a che fare con i nostri cittadini, soprattutto il contesto numerico di colleghi non lo decidono loro se averne di più o di meno e questo potrebbe garantire una maggiore tranquillità lavorativa, però il fatto che i nostri assistenti sociali, o coloro che lavorano agli sportelli, possano incorrere all’interno di quello che viene definito burnout è un problema, un problema importante, un problema da gestire. Purtroppo, tante volte, abbiamo dovuto apprendere a mezzo stampa che dipendenti delle Amministrazioni abbiano addirittura fatto dei gesti non autoconservativi alla luce di uno stress che vivevano lavorativamente; quindi questo lo dico e questa interpellanza nasce per accendere un faro rispetto a quello che sta capitando, perché è evidente che i nostri assistenti sociali sono a rischio, a rischio di che cosa? A rischio di una..., non può essere definita malattia, durante la 72esima sessione dell’Assemblea Mondiale dell’Organizzazione Mondiale della Salute, l’OMS, tenutasi a Ginevra tra il 20 e il 27 maggio il burnout è stato riconosciuto come sindrome legata al lavoro, inserendolo con il codice “QD85” all’interno della classificazione internazionale delle malattie che entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2022. Il fenomeno viene descritto nel capitolo “Fattori che influenzano lo stato di salute o il contatto con i servizi sanitari”, ma non viene riconosciuto come malattia. L’Organizzazione Mondiale della Salute rileva, inoltre, che presto saranno sviluppate linee guida relative al benessere mentale in luoghi di lavoro. Questo lo dico perché spesso e volentieri ci rendiamo conto che prenderci cura dei nostri dipendenti e dei nostri lavoratori con momenti dedicati a loro, oltre a quello che regolarmente viene fatto su tutta una serie di linee di indirizzi, rappresenterebbe un valore aggiunto. Per cui io, da questo punto di vista, mi ritengo soddisfatto, soprattutto per l’apertura che l’Assessore ha fatto, e l’ha fatto a verbale, rispetto ad inserimento, ad una possibile integrazione anche con un’attenzione a questa tipologia di lavoro, ma chiederei, e questo lo dico non chiedendo un approfondimento in Commissione qui, ma guardando il Presidente della I Commissione che ci ha raggiunto in Aula, quindi mi ritengo soddisfatto per il cartaceo che ho ricevuto e per quello che è stato detto in Aula. Invece, visto che la delega del personale, lo dico al Presidente della I Commissione rivolgendomi alla Presidenza del Consiglio, ha il tema del personale, un approfondimento su che cosa facciamo in termini di formazione e di sostegno a tutti i dipendenti che avendo a che fare, che è la parte che maggiormente... - chiedo solo all’Assessore Iaria se mi permette di finire il concetto - tutto il tema del burnout e tutto quello che può accadere per chi lavora nelle anagrafi, per chi lavora come assistente sociale del Comune, per tutti coloro che in questo momento sono il front-office e l’immagine della Città e soprattutto il punto di contatto con i cittadini sui quali vengono scaricate le fatiche, i disagi con il dovuto rispetto anche dell’oggetto di cui stiamo parlando; io sono uno che ama capire fino in fondo quante 104 abbiamo, quante disabilità sono riconosciute per capire se ci sono, se non ci sono, tutti gli approfondimenti del caso. Però, ringraziando l’Assessore per la risposta e per la relazione inviata, aprire prima o poi un focus in I Commissione per capire come ci occupiamo dei nostri dipendenti che sono esposti alla crisi sociale, economica che stiamo vivendo e che quindi rappresentano il volto della Città all’interno dei nostri front-office, secondo me, questa è una cosa che dovremmo fare perché la legge ci chiede di intervenire da questo punto di vista; sono certo che questa Città sta facendo tanto e molto, vorrei evitare che preziose figure professionali presenti all’interno della nostra Città, per sindrome come questa, decidano o di stare a casa o di non lavorare più o addirittura, come rischia di capitare, chiedere il trasferimento ad altri enti. Per cui, io ringrazio l’Assessore per quanto ha detto, e prego la Presidente poi in Conferenza dei Capigruppo di chiedere al Presidente della I Commissione se, nella calendarizzazione, un focus su quali sono i momenti formativi di ascolto e di attenzione sui nostri dipendenti noi mettiamo in campo proprio per non perdere le preziose risorse che abbiamo lavorativamente, professionalmente e in alcuni casi, come purtroppo è accaduto, anche umanamente, grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Consigliere Magliano. |