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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 23 Settembre 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 19

Comunicazioni della Sindaca su "Variazioni nella Giunta Comunale".
Interventi
PIRONTI Marco (Assessore)
Sì, buonasera a tutti. Innanzitutto volevo ringraziare del caldo benvenuto da parte di
tutti. No, volevo fare solo due riflessioni veloci, anche per non rubare tempo ai lavori
del Consiglio. Ringrazio la Sindaca Chiara Appendino per questa proposta che, volevo
subito chiarire, non ha trovato subito una mia risposta positiva per un semplice motivo:
che noi tutti, in primis io come docente universitario, abbiamo nei confronti di chi ha
condiviso un percorso di 20 anni con me, quindi collaboratori, studenti e colleghi con i
quali ho dovuto anche condividere gli effetti di questa scelta che, non vi nascondo, non
è semplice, non è stato semplice per Paola Pisano quando ha deciso di intraprendere
questo percorso, non è semplice per me, perché come docenti universitari abbiamo
anche un ruolo sociale, una responsabilità nei confronti in primis dei nostri ragazzi,
quindi non è banale lasciare un lavoro intrapreso. Velocemente volevo riprendere alcune
vostre osservazioni; innanzitutto mi è piaciuto il richiamo a un concetto di deleghe su
innovazione e non sull’innovazione tecnologica, come spesso discuto con i ragazzi che
più di noi si innamorano delle tecnologie, l’innovazione è al di là delle tecnologie. Io,
prima di intraprendere il percorso in Università, ho lavorato nel mondo delle
telecomunicazioni, tutti quelli che si sono innamorati della tecnologia del momento ha
sicuramente avuto qualche problema nel lungo periodo, quindi liberissimi a valutare le
tecnologie, quindi non la tecnologia, che siano droni, 5G o quello che verrà in maniera
assolutamente aperta e consapevole. Consapevole del fatto che non esiste una tecnologia
ideale, ma esiste la tecnologia adatta a quelli che sono i bisogni che di volta in volta
andremo ad identificare, siano essi provenienti dai cittadini, dalle imprese o dagli altri
soggetti sul territorio. Avremo modo poi di conoscere, c’è il mio curriculum immagino
già potenzialmente visibile, volevo solo richiamare tre degli incarichi che Chiara
Appendino ha ripreso, in particolare il dottorato di Innovation for the Circular
Economy, quindi questo nuovo percorso di dottorato industriale e poi vi spiego perché
questi tre momenti hanno un filo conduttore. Sono attualmente Direttore di un master in
alto apprendistato e sono Direttore di questo Innovation Center; perché questi tre
momenti hanno un filo conduttore? Perché sono tre esperienze che vedono scardinare
quelle che sono le classiche logiche universitarie molto silos, molto racchiuse nei
singoli nostri uffici; il dottorato industriale è un è un dottorato aperto al mondo
dell’industria, cioè interpretare le loro esigenze e proporre un percorso formativo di alto
livello; il master lo stesso, risposta alle PMI per quelle che sono le loro esigenze di
formazione. Qualcuno giustamente ha richiamato l’elemento fondamentale, che quando
si parla di innovazione non è tecnologia, ma sono persone; dobbiamo ridefinire un ruolo
nuovo legato alle nuove tecnologie. Il terzo aspetto è l’Innovation Center, questo centro
interdipartimentale di 10 dipartimenti. Chi ha vissuto, in tutto o in parte, l’esperienza
universitaria, può immaginare quanto può essere difficile mettere insieme dieci
dipartimenti differenti; parliamo di circa 700 persone con culture diverse, ambiti diversi,
prospettive diverse e quindi perché volevo richiamare questa esperienza? Perché è
fondamentale l’inclusione, quando si parla di innovazione si parla di sistema, è
impensabile fare innovazione a casa nostra o da soli, sono poche le esperienze e anche
molto deficitarie. Spero che questa seconda parte del mandato di questa Giunta possa
essere, per quanto mi riguarda, caratterizzata appunto da questo sforzo, dell’inclusione
di tutte le nostre esigenze e le nostre..., i nostri punti di vista differenti. L’ultimo aspetto,
seguendo i lavori di questo pomeriggio, qualcuno ha richiamato l’amare questa città. Io
non nasco in questa città, arrivo, da studente, nel 1991, un giovane studente dall’allora
lontana Puglia, perché era lontana davvero in quegli anni. Negli Stati Uniti c’è questo
meccanismo che loro chiamano “give back”, cioè quando uno riceve qualcosa dalle
istituzioni - siano esse pubbliche, università o altro - e da queste ha ottenuto qualche
beneficio, alla prima occasione cerca di restituirlo, forse questa è l’occasione giusta per
restituire un po’ quello che la città mi ha dato negli ultimi 30 anni, una città che...,
adesso io non so quanti hanno vissuto quel momento storico, nel ‘91 era veramente una
città difficile. Io sono arrivato qui nel ‘91 e per i primi tre anni credo di non aver avuto
rapporti con un torinese, che sia uno; oggi è una città diversa. Ho ricevuto tanto,
addirittura ho viaggiato, ma poi sono tornato e qui ho creato la mia famiglia,; forse è il
momento anche di dare qualcosa indietro a questa città e si spera con la massima
inclusione e la massima apertura. Ci conosceremo, ovviamente liberissimi e
disponibilissimi ad avere confronti anche al di fuori dei momenti formali e grazie
dell’augurio e auguro anche a voi buon lavoro.

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