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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 23 Settembre 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 11
INTERPELLANZA 2019-03117
"RESIDENZA PER MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI" PRESENTATA IN DATA 24 LUGLIO 2019 - PRIMA FIRMATARIA TISI.
Interventi
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Tisi e Ardesio, n. mecc. 201903117/002:

“Residenza per minori stranieri non accompagnati”

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Risponde nuovamente la Vicesindaca Schellino. Prego, Vicesindaca, cinque minuti per
lei.

SCHELLINO Sonia (Vicesindaca)
Allora, con DGR 8295 del 15 febbraio 2016, Protocollo d’Intesa tra la Regione
Piemonte e la Procura presso il Tribunale dei Minorenni per il raccordo e il
coordinamento in materia di vigilanza sulle strutture residenziali per minori, veniva
istituito il Tavolo di Coordinamento Regionale con la Procura e le vigilanze regionali,
che per la promozione di strategie condivise e attività di raccordo e collegamento in
materia di vigilanza sulle strutture residenziali per minori ubicate sul territorio della
Regione Piemonte, in occasione del rinnovo è stato esteso al Centro per la Giustizia
Minorile per il Piemonte la Valle d’Aosta e la Liguria e alla Garante Regionale per
l’Infanzia e l’Adolescenza. Nell’incontro del 19 luglio 2018, dedicato alla rivisitazione
della DGR 25/2012 sulla parte relativa all’accoglienza dei minori stranieri non
accompagnati e nel quale erano presenti anche il coordinamento neuropsichiatria
infantile, ANCI Piemonte e gli enti gestori dei servizi sociali e le centrali cooperative, la
Garante, dottoressa Rita Turino, informava che con l’istituzione della figura del tutore
volontario, la legge 47/2017, si pone la questione della residenza dei minori stranieri
non accompagnati. A Torino la tutela pubblica dell’Assessore dà ai ragazzi la residenza
in via Giulio, come sapete e sempre la Garante suggeriva di verificare la possibilità che
il minore possa prendere la residenza presso la struttura in cui vive, disgiungendola da
quella del tutore, auspicando di poter inserire questa opportunità nella nuova normativa
regionale dedicata. L’Ufficio Vigilanza del 19 luglio stesso, prendeva contatto con
l’Anagrafe, che confermava che i minori, anche quelli in tutela, dovrebbero risiedere
dove vivono e concorda che il minore non deve risiedere presso il tutore volontario,
privato cittadino, e pertanto è possibile dare residenza in minori presso le strutture in cui
vivono. A gennaio 2019 veniva effettuato un ulteriore incontro tra l’Ufficio Vigilanza,
l’Ufficio Minori Stranieri e l’Anagrafe cittadina al fine di ipotizzare percorsi possibili al
termine del quale si proponeva il seguente testo da inserire nella nuova delibera: “Ai
minori stranieri non accompagnati che ai sensi del Decreto Legge 4 ottobre 2018
numero 113 articolo 13 sono in possesso dei requisiti per ottenere l’iscrizione
anagrafica, essa dovrà essere garantita in convivenza presso la struttura che li ospita. La
convivenza anagrafica dovrà essere attivata dal responsabile della struttura inoltrando
agli Uffici Anagrafici Comunali apposita richiesta. Lo stesso provvederà
successivamente all’iscrizione in convivenza dei minori presenti in struttura e sarà suo
incarico procedere alla tempestiva comunicazione dell’uscita dalla convivenza in caso
di trasferimento o di allontanamento volontario. Dal momento che la residenza in
convivenza in un presidio socio assistenziale non fa maturare competenze alla presa in
carico del Comune, ove la struttura insiste, tale competenza permane in capo al servizio
sociale inviante”. La Città ha già avviato, con le strutture ospitanti, un dialogo in questa
direzione, auspicandosi che possa divenire nel breve tempo norma e prassi comune, in
quanto ad oggi l’apertura della residenza in convivenza dipende dalla disponibilità del
singolo gestore. La rivisitazione della normativa sui minori stranieri non accompagnati,
è ancora in fase di discussione per quanto attiene agli aspetti gestionali. In data 10
settembre ultimo scorso la Regione, con l’invio della DGR numero 3210 del 30 agosto
2019 “Sospensione parziale dell’efficacia e differimento termine della DGR 438952 del
16/5/2019 aventi ad oggetto ‘Strutture residenziali per l’autonomia, per l’accoglienza di
minori e giovani adulti e di minori stranieri non accompagnati’, modifiche ed
integrazioni della DGR 25 del 18/12/12, 41642 del 24/11/2014 e 581707 del 6 luglio
2015, adottata a seguito delle istanze pervenute nei mesi di giugno e luglio ultimi scorsi
da ANCI Piemonte ed Alleanza delle Cooperative Italiane, ha informato della
sospensione fino al primo marzo 2020 dell’applicazione della DGR 438952 del
16/5/2019 sulle strutture di accoglienza per minori stranieri non accompagnati per
quanto attiene ai requisiti organizzativi e gestionali della stessa innovati ed ha anticipato
che a breve provvederà alla convocazione dell’apposito tavolo di lavoro, al fine di
approfondire ulteriormente i requisiti delle strutture di cui trattasi nel superiore interesse
dei minori accolti. Quel tavolo sarà la sede nella quale verrà nuovamente portata
all’attenzione dei partecipanti da parte della Città la necessità di normare la residenza
dei minori stranieri non accompagnati, che a nostro avviso dovrà coincidere nella
formula della convivenza con il luogo ove il minore vive, consentendogli così di
accedere in tempo congruo a tutti i servizi di prossimità che gli spettano di diritto”.
Grazie.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie. Consigliera Tisi, prego.

TISI Elide
Sì, grazie. Io ringrazio la Vicesindaco della relazione, che chiedo di poter acquisire.
Volevo però porre alcune questioni che a mio parere nella risposta non sono state
affrontate. Allora, l’interpellanza mira ovviamente a trovare delle strade che
garantiscano ai minori, attraverso il conferimento della residenza, il riconoscimento
della residenza, tutti quei diritti di cui i minori devono poter fruire. Ad oggi, come ha
ricordato l’Assessore, la DGR, che avrebbe dovuto dare indicazioni anche alle strutture,
è stata temporaneamente sospesa, quindi si pone intanto nell’immediato un problema
comunque di riconoscere a questi minori la possibilità di avere una residenza. Primo
punto. La seconda questione è che non tutti i minori stranieri non accompagnati sono in
struttura. Io sono a conoscenza di casi di minori che hanno un tutore volontario e poi
sono inseriti in affidamento all’interno di famiglie. Quindi di nuovo per questi ragazzi,
dove viene a carico, dove viene attribuita la residenza? Qual è l’indirizzo di residenza?
È evidente che da un lato la possibilità di nominare un tutore ha aperto sicuramente
delle opportunità in più, dall’altro ha posto dei problemi che prima non c’erano, perché
fino a quando è stato l’Assessore il tutore, la residenza era in via Giulio e su questo non
c’erano dubbi, e questo naturalmente garantiva anche a quei minori che magari arrivano
in struttura a 17 anni e 8 mesi, o comunque molto prossimi alla maggiore età, e che
all’interno di una struttura ci stanno per un periodo molto breve, salvo poi, attraverso un
prosieguo amministrativo, essere inseriti in un’altra struttura. Allora io credo che vada
un pochino approfondito, nel senso che il tema sicuramente la Città ha iniziato ad
affrontarlo, ma, visto il rinvio della DGR, vista la difficoltà che evidentemente hanno
alcuni Enti nel riconoscere la residenza, vista la casistica che non è soltanto quella delle
strutture residenziali, ma anche altre, io chiederei intanto un approfondimento in
Commissione e poi naturalmente, come ho chiesto all’inizio, la relazione
dell’Assessore, perché io credo che una soluzione vada trovata, perché questi ragazzini
la residenza devono poterla avere.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Bene. Ci sarà modo quindi di approfondire, per il verbale, l’interpellanza n. mecc.
201903117/002 in IV Commissione Consiliare.
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