Interventi |
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Passiamo alla successiva, n. mecc. 201903382/002. Lo Russo e Foglietta: “Micromobilità e sperimentazioni: sì, ma i cartelli?” LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Chiedono i colleghi, risponde l’Assessora Lapietra. Cinque minuti per lei, prego, Assessora. LAPIETRA Maria (Assessora) Buonasera. Sì, in realtà questa interpellanza è già stata discussa la settimana precedente durante la Commissione sulla mobility week, ma la riprendo volentieri, anche perché è stato detto tanto rispetto alla micromobilità e rispetto ai monopattini e le persone ancora non riescono bene a capire cosa succede dietro alla micromobilità, perché da quasi un anno ormai i monopattini sono arrivati nella nostra Città. Sono arrivati diciamo dagli utenti privati, incominciano a circolare nelle nostre strade sempre più numerosi, quindi non essendo dei veicoli inseriti all’interno del Codice della Strada non sono sanzionabili, non sono assicurati, se succedono degli incedenti non si sa neanche come gestire questi, diciamo, chiamiamoli veicoli, anche se appunto non sono stati inseriti come tali e quindi l’unica cosa che si può fare è sequestrarli. Visto che sono sempre di più, un numero sempre più ingente, a questo punto il Ministero ha deciso di aprire con un decreto una sperimentazione, quindi tutte le città che vogliono aprire a questa sperimentazione potranno aderire attraverso la delibera alla sperimentazione. Questa sperimentazione però ha delle regole, quindi le città che aderiscono devono decidere innanzitutto in quali zone della Città poter fare circolare i monopattini e anche monitorare questa sperimentazione per un minimo di due anni dando un feedback anche al Ministero, sia per quanto riguarda diciamo la gestione della viabilità dei monopattini privati che anche quelli in sharing. Allora, certe città purtroppo, io dico così perché comunque ha comportato anche delle problematiche, ha aperto lo sharing di monopattini ancora prima del decreto, ancora prima della delibera, quindi creando non pochi problemi, perché ripeto, sono veicoli sulla strada in questo momento sequestrabili. Torino ha aderito alla delibera con una delibera alla sperimentazione aprendo alle zone 30 e alle piste ciclabili così come da decreto. Per quanto riguarda le aree pedonali invece è una scelta di ogni singola Amministrazione, perché leggo cosa c’è scritto nell’articolo 3 del Codice della Strada che dice: “Le aree pedonali sono zone interdette alla circolazione dei veicoli, salvo quelli a servizio di emergenza, i velocipedi e i veicoli a servizio di persone con limitate o impedite capacità motorie, nonché eventuali deroghe per i veicoli ad emissioni zero (incomprensibile) e velocità tali da poter essere assimilati ai velocipedi”, quindi è solo un’apertura che può avere l’Amministrazione, quella di aprire su determinate aree pedonali. Il Comune di Torino non lo farà, non almeno nei primi anni di sperimentazione sui monopattini ed è per questo che non sono necessari tutti i vari cartelli che verranno inseriti in altre città, dove invece ci sarà l’apertura anche sulle aree pedonali. Quindi noi, aderendo semplicemente alla sperimentazione del Ministero, dobbiamo inserire dei cartelli all’ingresso dei centri abitati che diranno appunto “noi aderiamo alla sperimentazione”, quindi tutte le persone che utilizzeranno il monopattino all’interno della nostra Città sono considerati dei velocipedi e potranno circolare nelle zone 30 e nelle piste ciclabili, in più verranno posizionati dei cartelli nei principali nodi di interscambio e alle stazioni, proprio per spiegare agli utenti dei monopattini questo, perché di solito una persona che circola all’interno di una città non vede i cartelli diciamo all’ingresso dei centri abitati. Quindi tutto questo per fare in modo che mano a mano venga regolata questa nuova micromobilità. A fine di settembre verrà bandito il bando per la micromobilità e per diciamo il bike sharing, sia per quanto riguarda pedalata assistita che le biciclette diciamo che si chiamano a pedalata muscolare e per la micromobilità, quindi monopattini. Noi stiamo aspettando, insieme ai gestori della micromobilità in sharing, il posizionamento di tutta la cartellonistica, proprio per essere a norma e per essere in regola. Quindi abbiamo fatto aspettare tutti, sono più o meno 11-12 società che stanno per arrivare a Torino, hanno aspettato, io li ringrazio, proprio perché almeno riusciamo a fare le cose perbene, aderire a questa sperimentazione e poter dare il giusto feedback al Ministero. Per i privati cittadini ovviamente la regolamentazione si sta attuando, quindi in questo momento non sono più sequestrabili i monopattini, perché abbiamo una delibera in atto e quindi saranno sanzionabili se circoleranno nelle strade, sui marciapiedi e non nelle piste ciclabili e sulle zone 30. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Capogruppo Lo Russo. LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. Ma, l’interpellanza ovviamente aveva intenzione di fare una domanda, ma fondamentalmente dare uno stimolo all’Amministrazione, perché noi crediamo fortemente in questo tipo di politica e siamo convinti che nel concetto dell’intermodalità, soprattutto per quanto riguarda le porzioni del nostro centro storico, questo anche sulla base di quello che in molti Comuni del mondo si sta facendo, può essere un buon veicolo. Proprio per questa ragione, a valle della deliberazione del 26 di luglio, quindi ormai un pochino datata, e soprattutto a valle della consueta grancassa social che quest’Amministrazione ama utilizzare, ci eravamo, come dire, tutti preoccupati, Presidente, di finire su Amazon a cercare, laddove è possibile, come comprare i nostri monopattini elettrici nelle more che gli operatori privati potessero venire a fornire il loro servizio in sharing, salvo poi renderci conto che in realtà era stato fatto tutto eccetto una cosa, che era piuttosto semplice dal punto di vista nostro, anzi per certi versi era la più semplice, che era quella di mettere i cartelli. Allora se, come immagino sia vero, effettivamente i cartelli verranno alle porte della Città di Torino alla fine di questo mese, se non ho capito male, alla fine di ottobre, non ho ben capito, faccio solo rilevare, Assessora Lapietra, che comunque siamo in un periodo piuttosto dubbioso in termini di interpretazione del Codice della Strada e che fino a quando appunto non c’è piena conformità, è difficile considerare pienamente regolare, ancorché esente dal sequestro eventuale, la circolazione dei monopattini elettrici. Quindi colga questa nostra interpellanza come un ulteriore stimolo ad accelerare relativamente alla piena conformità e se avrà voglia noi saremo ben contenti di capire qual è l’impostazione che immaginate di dare sul tema delle concessioni di servizio, se sostanzialmente è previsto un bando che mette dei requisiti, non li mette, prevede un numero fisso di operatori, non lo prevede, siccome lei ha parlato in maniera piuttosto generica di questo bando, ma ovviamente noi vorremmo contemporaneamente dare un’offerta di servizi adeguata in un regime di pieno rispetto della concorrenza, senza far diventare Torino un far west di monopattini e di compagnie. Allora se gentilmente avesse voglia, Assessora Lapietra, tra i suoi numerosissimi impegni, di venire anche in Commissione Consiliare a illustrare quali sono i criteri di questo bando, Assessora Lapietra, le saremmo, davvero, assolutamente grati, sempre nell’ottica ovviamente del dialogo che contraddistingue il rapporto tra Giunta e Minoranza Consiliare. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie. |