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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 16 Settembre 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 5
INTERPELLANZA 2019-02873
"COMUNALIZZAZIONE DI VIA BUENOS AIRES INTERNO 9" PRESENTATA IN DATA 12 LUGLIO 2019 - PRIMO FIRMATARIO MAGLIANO.
Interventi
IARIA Antonino (Assessore)
Grazie mille. Allora, l’interpellanza in oggetto, vado subito all'impegna, tratta di una
richiesta di ricomunalizzazione di una via, via Buenos Aires interno 9, fatta dai
condomini, che in tre sono questo fronte; l’interpellanza specifica due punti particolari a
cui appunto darò poi la risposta e appunto: quando l’Amministrazione intenda avviare la
procedura di comunalizzazione di via Buenos Aires interno 9, sollevando i condomini
del gravoso onere finanziario finalizzato alla manutenzione di un sedime adibito ad uso
pubblico da oltre venti anni mediante accertamento unilaterale in via amministrativa
della proprietà della Città per effetto di prescrizione acquisitiva, strada aperta alla
viabilità cittadina generale; se, qualora non intendesse procedere alla comunalizzazione,
l’Amministrazione intenda sgravare totalmente o parzialmente i condomini da alcuni
impegni finanziari finalizzati alla gestione e manutenzione del sedime in oggetto.
Questa richiesta è pervenuta agli uffici lo scorso 3 luglio ed è stato comunicato ai
richiedenti con nota del 16 luglio successivo che il sedime non possiede i requisiti
necessari affinché possa essere assoggettato alla procedura di accertamento unilaterale
in via amministrativa della proprietà della Città per usucapione. Detta procedura
richiede, infatti, quali requisiti necessari l’utilizzo pubblico della via per una durata di
almeno venti anni, la destinazione a viabilità sulla base delle previsioni del Piano
Regolatore, l’iscrizione catastale del sedime come strada, il parere favorevole dei
Servizi Tecnici della Città competenti in materia di viabilità. Il sedime in questione non
è previsto quale strada a catasto, ciò che impedisce di poter procedere alla sua
comunalizzazione. Situazioni di questo tipo sono peraltro diffuse, si tratta di casi a cui a
norma di legge i frontisti sono tenuti, trattandosi di via privata, a far fronte agli oneri
derivanti dalla proprietà. Riguardo al secondo punto si evidenzia che eventuali
interventi a favore di specifici frontisti non possono che tener conto dell’esigenza che
casi simili siano trattati in maniera analoga, nel rispetto del principio di imparzialità a
cui è informato (incomprensibile) della Pubblica Amministrazione. Questa è la risposta
tecnica degli uffici, mi permetto di aggiungere che questo tipo di problematica è molto
diffusa all’interno della nostra Città e ho già fatto una richiesta di avere una panoramica
completa di casi analoghi, perché chiaramente vanno affrontati con una cornice diciamo
comune a tutti i casi, perché rispondono ad alcune caratteristiche che sono chiaramente
comuni alle richieste dei cittadini, è chiaro che si evince dalla risposta tecnica,
chiaramente non si può andare verso l’indirizzo proposto dai frontisti, dai condomini,
che è quello dell’usucapione, è anche chiaro che nel secondo punto la risposta era molto
definita, non si può chiaramente trovare una soluzione ad hoc per una via senza
chiaramente non avere una linea comune con tutte le altre problematiche del genere.
Quello appunto che si vuole fare, è sicuramente trovare una modalità generale per
affrontare questo problema, ma il primo fattore è capire l’effettiva entità di queste
richieste, di questa problematica e le conseguenze anche sul nuovo sviluppo della Città,
anche in funzione della previsione del Piano Regolatore.

IARIA Antonino (Assessore)
Grazie. Ma, brevissimo. Io sono molto tranquillo anche a eventualmente andare in
Commissione, chiaramente sapendo che sarà una Commissione abbastanza, come dire, a
favore dell’Amministrazione; non ho nessun problema, perché l’ottica è di non dire
diciamo, di non dare illusioni; quando ho detto che bisogna affrontare questa tematica
con casi analoghi, casi analoghi non vuol dire tutta la viabilità, non so se mi sono
spiegato male io prima, vuol dire tutti i casi che hanno appunto questo passaggio
pubblico, ma sono vie private. È chiaro che questo presuppone un lavoro che ho già
chiesto anche di cominciare a fare, proprio per identificare eventuali possibilità per
andare incontro a esigenze dei cittadini. Questa è un’apertura, però non vuol dire che
chiaramente è un’apertura che va nell’ottica di esaudire tutti i desideri, però è
un’apertura; è lo stesso metodo con cui si lavora su problemi complessi relativi alla
viabilità che abbiamo tra l’altro già affrontato insieme in altri contesti. Quindi va
benissimo anche la Commissione.

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