Interventi |
MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Ma, io chiedo all’Assessore, come fanno i suoi colleghi, di fornirmi quanto letto in Aula per poterlo condividere con chi mi ha fatto questa segnalazione, non solo ai cittadini, ma anche ai rappresentanti del Gruppo dei Moderati in Consiglio Circoscrizionale. Beh, vede, Assessore, i casi sono tanti, però è evidente che lei non vuol fare, e ne posso prendere anche atto, differenze tra cittadini che sono nelle stesse condizioni, quindi zone, strade non comunali, però lei oggettivamente fa una grande discriminazione tra chi invece è in una strada comunale, e che quindi ha tutte le caratteristiche per essere tale: illuminazione, la tassa rifiuti, il canone COSAP per i manufatti presenti sul marciapiede, e tutta quest’altra parte dei cittadini, perché se lei va a vedere che cosa pagano questi cittadini per gestirsi questo spazio e in più pagano alla Città, questi sono cittadini due volte, ma non in senso positivo, è in senso negativo; cioè questi sono cittadini due volte perché devono pagare quello che la Città non gli dà, perché siamo pieni, pieni, pieni... è vero, ha ragione lei, ci sono tante strade di questo tipo perché l’urbanizzazione negli anni non ha tenuto conto di poi accatastare e rendere comunali tutte queste vie, però ne abbiamo tanti. Per cui io, oggettivamente, quando mi viene detto che i condomini di via Buenos Aires 5 e 7 corrispondono il canone COSAP per i manufatti presenti sul marciapiede, ma perché glielo chiediamo se quella via non è comunale? Ma perché non diamo la possibilità, e su questo se lei dicesse invece, entriamo, poi a me risulta che nella cartografia del Piano Regolatore Generale via Buenos Aires, interno 9, risulta destinata alla viabilità. A me risulta questo, a chi ha fatto gli approfondimenti risulta questo, i sedimi in oggetto sono oltre 20 anni divenuti de facto di frequente rilevante uso pubblico, per tale motivo apparirebbe equo che gli oneri di manutenzione fossero a carico della Civica Amministrazione, invece se la rifanno loro la strada: è questo che non mi torna. Sono d’accordo con lei, Assessore, dovremmo guardare tutte queste casistiche, perché poi in base a come si è sviluppata l’attività in rapporto con la Civica Amministrazione alcuni pagano qualcosa, alcuni pagano tutto, alcuni non pagano nulla. Chiaro è che io non posso essere soddisfatto perché alcuni dei punti che io le ho sottolineato e quella missiva che le è giunta, penso dall’avvocato o dall’amministratore di condominio di quella zona, di fatto trova un vostro niet dicendo che non si possono fare differenze con altri cittadini, ma facciamo una grande differenza tra questi cittadini di strade non comunalizzate, ai quali però noi chiediamo le tariffe comunali, ai quali noi chiediamo comunque di essere cittadini torinesi quando c’è da chiedergli i soldi e non essere cittadini torinesi quando c'è da dargli i servizi. Stupendo. Detto questo, io prendo atto di quanto lei dice, non so entro quando... io mi sentirei soddisfatto se lei mi dicesse: “Guardi, Consigliere, entro fine novembre faccio l’elenco di tutte queste criticità, di tutte le particolarità che viviamo nella nostra Città e appronto questo piano di comunalizzazione”, oppure in base a chi ha versato che cosa, perché se si ravvedesse la condizione per cui forse non era da parte loro dovuto un tributo, nel caso arrivasse - poi gli uffici diranno sempre che i tributi sono sempre dovuti, ci mancherebbe - ma nel caso in punto di diritto si ravvedesse questo, io fossi in loro farei una bella class action per cui io ho pagato un tributo non dovuto, perché quella strada me la manutengo io, quella bocca di lupo non è su una strada comunale, ma io ci pago dei soldi. Allora, su questo, Assessore, io finisco il mio intervento per concedere, se il Presidente me lo concede, una breve replica all’Assessore stando nei 10 minuti, se fosse possibile, se lei mi dicesse questa è la road map per risolvere questo problema sulla Città, io la do per discussa, se no andremo in Commissione con tutti i condomini che verranno a spiegarci perché l’Amministrazione tratta loro in quel modo e a 200 metri di distanza altri cittadini invece vengono trattati assolutamente come tutti gli altri, per cui dammi il tributo, pagami la tariffa, io ti do i servizi. Se ha voglia di dirmi questo, io la ringrazio a nome di tutti quei cittadini, come dice lei, che sono in questa condizione, per cui sono cittadini passivi: pagano, ma in cambio non ricevono nulla. Grazie. |