Interventi |
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Passiamo quindi all’interpellanza successiva, vedo in Aula il collega Magliano, la n. mecc. 201902873/002: “Comunalizzazione di via Buenos Aires interno 9” LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Risponde a questa interpellanza l’Assessore Iaria. Prego, Assessore, cinque minuti per lei. La invito a stare nei tempi, abbiamo tante interpellanze. Prego. IARIA Antonino (Assessore) Grazie mille. Allora, l’interpellanza in oggetto, vado subito all'impegna, tratta di una richiesta di ricomunalizzazione di una via, via Buenos Aires interno 9, fatta dai condomini, che in tre sono questo fronte; l’interpellanza specifica due punti particolari a cui appunto darò poi la risposta e appunto: quando l’Amministrazione intenda avviare la procedura di comunalizzazione di via Buenos Aires interno 9, sollevando i condomini del gravoso onere finanziario finalizzato alla manutenzione di un sedime adibito ad uso pubblico da oltre venti anni mediante accertamento unilaterale in via amministrativa della proprietà della Città per effetto di prescrizione acquisitiva, strada aperta alla viabilità cittadina generale; se, qualora non intendesse procedere alla comunalizzazione, l’Amministrazione intenda sgravare totalmente o parzialmente i condomini da alcuni impegni finanziari finalizzati alla gestione e manutenzione del sedime in oggetto. Questa richiesta è pervenuta agli uffici lo scorso 3 luglio ed è stato comunicato ai richiedenti con nota del 16 luglio successivo che il sedime non possiede i requisiti necessari affinché possa essere assoggettato alla procedura di accertamento unilaterale in via amministrativa della proprietà della Città per usucapione. Detta procedura richiede, infatti, quali requisiti necessari l’utilizzo pubblico della via per una durata di almeno venti anni, la destinazione a viabilità sulla base delle previsioni del Piano Regolatore, l’iscrizione catastale del sedime come strada, il parere favorevole dei Servizi Tecnici della Città competenti in materia di viabilità. Il sedime in questione non è previsto quale strada a catasto, ciò che impedisce di poter procedere alla sua comunalizzazione. Situazioni di questo tipo sono peraltro diffuse, si tratta di casi a cui a norma di legge i frontisti sono tenuti, trattandosi di via privata, a far fronte agli oneri derivanti dalla proprietà. Riguardo al secondo punto si evidenzia che eventuali interventi a favore di specifici frontisti non possono che tener conto dell’esigenza che casi simili siano trattati in maniera analoga, nel rispetto del principio di imparzialità a cui è informato (incomprensibile) della Pubblica Amministrazione. Questa è la risposta tecnica degli uffici, mi permetto di aggiungere che questo tipo di problematica è molto diffusa all’interno della nostra Città e ho già fatto una richiesta di avere una panoramica completa di casi analoghi, perché chiaramente vanno affrontati con una cornice diciamo comune a tutti i casi, perché rispondono ad alcune caratteristiche che sono chiaramente comuni alle richieste dei cittadini, è chiaro che si evince dalla risposta tecnica, chiaramente non si può andare verso l’indirizzo proposto dai frontisti, dai condomini, che è quello dell’usucapione, è anche chiaro che nel secondo punto la risposta era molto definita, non si può chiaramente trovare una soluzione ad hoc per una via senza chiaramente non avere una linea comune con tutte le altre problematiche del genere. Quello appunto che si vuole fare, è sicuramente trovare una modalità generale per affrontare questo problema, ma il primo fattore è capire l’effettiva entità di queste richieste, di questa problematica e le conseguenze anche sul nuovo sviluppo della Città, anche in funzione della previsione del Piano Regolatore. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Consigliere Magliano. MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Ma, io chiedo all’Assessore, come fanno i suoi colleghi, di fornirmi quanto letto in Aula per poterlo condividere con chi mi ha fatto questa segnalazione, non solo ai cittadini, ma anche ai rappresentanti del Gruppo dei Moderati in Consiglio Circoscrizionale. Beh, vede, Assessore, i casi sono tanti, però è evidente che lei non vuol fare, e ne posso prendere anche atto, differenze tra cittadini che sono nelle stesse condizioni, quindi zone, strade non comunali, però lei oggettivamente fa una grande discriminazione tra chi invece è in una strada comunale, e che quindi ha tutte le caratteristiche per essere tale: illuminazione, la tassa rifiuti, il canone COSAP per i manufatti presenti sul marciapiede, e tutta quest’altra parte dei cittadini, perché se lei va a vedere che cosa pagano questi cittadini per gestirsi questo spazio e in più pagano alla Città, questi sono cittadini due volte, ma non in senso positivo, è in senso negativo; cioè questi sono cittadini due volte perché devono pagare quello che la Città non gli dà, perché siamo pieni, pieni, pieni... è vero, ha ragione lei, ci sono tante strade di questo tipo perché l’urbanizzazione negli anni non ha tenuto conto di poi accatastare e rendere comunali tutte queste vie, però ne abbiamo tanti. Per cui io, oggettivamente, quando mi viene detto che i condomini di via Buenos Aires 5 e 7 corrispondono il canone COSAP per i manufatti presenti sul marciapiede, ma perché glielo chiediamo se quella via non è comunale? Ma perché non diamo la possibilità, e su questo se lei dicesse invece, entriamo, poi a me risulta che nella cartografia del Piano Regolatore Generale via Buenos Aires, interno 9, risulta destinata alla viabilità. A me risulta questo, a chi ha fatto gli approfondimenti risulta questo, i sedimi in oggetto sono oltre 20 anni divenuti de facto di frequente rilevante uso pubblico, per tale motivo apparirebbe equo che gli oneri di manutenzione fossero a carico della Civica Amministrazione, invece se la rifanno loro la strada: è questo che non mi torna. Sono d’accordo con lei, Assessore, dovremmo guardare tutte queste casistiche, perché poi in base a come si è sviluppata l’attività in rapporto con la Civica Amministrazione alcuni pagano qualcosa, alcuni pagano tutto, alcuni non pagano nulla. Chiaro è che io non posso essere soddisfatto perché alcuni dei punti che io le ho sottolineato e quella missiva che le è giunta, penso dall’avvocato o dall’amministratore di condominio di quella zona, di fatto trova un vostro niet dicendo che non si possono fare differenze con altri cittadini, ma facciamo una grande differenza tra questi cittadini di strade non comunalizzate, ai quali però noi chiediamo le tariffe comunali, ai quali noi chiediamo comunque di essere cittadini torinesi quando c’è da chiedergli i soldi e non essere cittadini torinesi quando c'è da dargli i servizi. Stupendo. Detto questo, io prendo atto di quanto lei dice, non so entro quando... io mi sentirei soddisfatto se lei mi dicesse: “Guardi, Consigliere, entro fine novembre faccio l’elenco di tutte queste criticità, di tutte le particolarità che viviamo nella nostra Città e appronto questo piano di comunalizzazione”, oppure in base a chi ha versato che cosa, perché se si ravvedesse la condizione per cui forse non era da parte loro dovuto un tributo, nel caso arrivasse - poi gli uffici diranno sempre che i tributi sono sempre dovuti, ci mancherebbe - ma nel caso in punto di diritto si ravvedesse questo, io fossi in loro farei una bella class action per cui io ho pagato un tributo non dovuto, perché quella strada me la manutengo io, quella bocca di lupo non è su una strada comunale, ma io ci pago dei soldi. Allora, su questo, Assessore, io finisco il mio intervento per concedere, se il Presidente me lo concede, una breve replica all’Assessore stando nei 10 minuti, se fosse possibile, se lei mi dicesse questa è la road map per risolvere questo problema sulla Città, io la do per discussa, se no andremo in Commissione con tutti i condomini che verranno a spiegarci perché l’Amministrazione tratta loro in quel modo e a 200 metri di distanza altri cittadini invece vengono trattati assolutamente come tutti gli altri, per cui dammi il tributo, pagami la tariffa, io ti do i servizi. Se ha voglia di dirmi questo, io la ringrazio a nome di tutti quei cittadini, come dice lei, che sono in questa condizione, per cui sono cittadini passivi: pagano, ma in cambio non ricevono nulla. Grazie. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Assessore Iaria, vuole intervenire? IARIA Antonino (Assessore) Grazie. Ma, brevissimo. Io sono molto tranquillo anche a eventualmente andare in Commissione, chiaramente sapendo che sarà una Commissione abbastanza, come dire, a favore dell’Amministrazione; non ho nessun problema, perché l’ottica è di non dire diciamo, di non dare illusioni; quando ho detto che bisogna affrontare questa tematica con casi analoghi, casi analoghi non vuol dire tutta la viabilità, non so se mi sono spiegato male io prima, vuol dire tutti i casi che hanno appunto questo passaggio pubblico, ma sono vie private. È chiaro che questo presuppone un lavoro che ho già chiesto anche di cominciare a fare, proprio per identificare eventuali possibilità per andare incontro a esigenze dei cittadini. Questa è un’apertura, però non vuol dire che chiaramente è un’apertura che va nell’ottica di esaudire tutti i desideri, però è un’apertura; è lo stesso metodo con cui si lavora su problemi complessi relativi alla viabilità che abbiamo tra l’altro già affrontato insieme in altri contesti. Quindi va benissimo anche la Commissione. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Andiamo in approfondimento, per il verbale la n. mecc. 201902873/002, in I Commissione Consiliare competente. Forse potrebbe essere opportuno coinvolgere anche la II per le questioni legate alla viabilità; lo valuteremo domani nella Conferenza dei Capigruppo. |