Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 16 Settembre 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 4
INTERPELLANZA 2019-03548
"ESITO APPALTO NIDI" PRESENTATA IN DATA 23 AGOSTO 2019 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO.
Interventi
ARTESIO Eleonora
Intanto voglio rassicurare l’Assessora Di Martino che non ho alcuna vocazione
sovranista e quindi non sono particolarmente preoccupata del fatto che le gare secondo
le procedure europee e nazionali siano aperte a tutti i possibili concorrenti, né credo di
dover svolgere questa rassicurazione nei confronti di una Giunta che fino a quindici
giorni fa governava il Paese con una forza politica sovranista. Punto n. 2, la
preoccupazione che io voglio qui esprimere ha due profili; il primo profilo ha trovato
soddisfazione nella risposta dell’Assessore e trovava rassicurazione nella stesura del
capitolato. Sono stati iscritti nei documenti di istruttoria della gara, e sono stati
confermati in questa risposta, tutti i requisiti di continuità delle garanzie occupazionali,
non soltanto in termini quantitativi, continuità per le persone, ma anche in termini
qualitativi, inquadramento secondo le procedure precedentemente applicate a quelle
stesse professionalità. Questa è una delle questioni sulle quali ovviamente il Consiglio
Comunale vigilerà. La rassicurazione che è stata fornita al momento appare sufficiente,
ma la preoccupazione espressa con l’interpellanza in discussione, ha una natura più
profonda e più duratura e la natura è la seguente: noi siamo passati, nel momento della
cosiddetta esternalizzazione dei servizi per la prima infanzia, da un profilo di
concessione ad un profilo di affidamento di servizi a terzi. Dal punto di vista meramente
teorico, il passaggio è un passaggio positivo, perché la concessione, come ci è stato
spiegato in una nota brillante del nostro Segretario Comunale, significa la cessione di
titolarità per un certo numero di tempo, tanti quanti gli anni della concessione, mentre
l’affidamento di servizi a terzi consente il mantenimento della titolarità alla stazione
appaltante, cioè al Comune di Torino. La questione prima è: questo argomento non
avrebbe meritato un’informativa nei confronti del Consiglio Comunale per valutare
come si era realizzata la concessione in passato, concessione sulla quale peraltro altri
soggetti cofinanziatori, le fondazioni bancarie, erano intervenuti rispetto alla nuova
procedura adottata dal Comune? Forse sì, ma questo non è avvenuto, non possiamo
evidentemente fare un processo al passato, guardiamo alla situazione attuale. La
preoccupazione della situazione attuale è la seguente, che ancorché si proceda con una
gara secondo l’offerta economicamente vantaggiosa, quindi fondata sulla qualità del
progetto tecnico, se il progetto tecnico non ha categorie puntualmente definite quali
quelle a cui siamo abituati per la qualità dei nostri servizi, ovvero, se il progetto tecnico
in via ipotetica fosse a maglie troppo larghe, per cui in sostanza sul piano
dell’illustrazione teorica più progetti tecnici possono essere equivalenti, il rischio è che
anche con l’offerta economicamente più vantaggiosa il confronto non avvenga più sulla
qualità e sul merito, ma che avvenga sul prezzo. Questa è la questione. Quindi la
questione, che noi stiamo ponendo, è che le offerte economicamente più vantaggiose, in
specie riguardanti servizi alla persona, in specie riguardanti i Servizi Educativi, in
specie riguardanti i minori da zero a tre anni, abbiano sul piano della progettazione di
qualità, cioè quella educativa, tutte le garanzie che riteniamo doverose per il livello di
offerta educativa a cui il Comune di Torino ha abituato i propri concittadini e mi auguro
intenda continuare a mantenerli. Allora, da questo punto di vista io ho fatto un po' di
indagini sugli altri capitolati di altre Amministrazioni e mi sono ad esempio resa conto
che nel capitolato del Comune di Milano c’è una declinazione, persino eccessiva, dato il
puntiglio di disarticolazione della giornata educativa, di quelle che sono le pretese che il
Comune ha nei confronti dei concorrenti alle proprie gare; gare anche quelle secondo
l’offerta economicamente più vantaggiosa. Lì si declina addirittura il tempo educativo,
l’organizzazione della giornata educativa, i tempi da dedicare alle attività coi bambini, i
tempi da dedicare alle attività con le famiglie, i tempi da dedicare alle attività con il
territorio. Quindi, il mio suggerimento è, che se l’obiettivo di tutti è quello di fare
arrivare tutti gli operatori capaci di fornire il massimo di qualità, da quale che sia la
Regione di provenienza, lo facciano secondo criteri di qualità al massimo; non al
massimo ribasso, criteri di qualità al massimo. La terza e ultima considerazione, sulla
quale concludo, è la seguente: l’appalto di cui stiamo parlando dura due anni, la
mozione dell’8 luglio ricordata qui dall’Assessore magnificava le future progressive
sorti del sistema educativo 0-6 secondo gli indirizzi forniti dalla Maggioranza 5 Stelle di
questo Consiglio Comunale, allora la domanda è: come facciamo a costruire una
continuità di sistema educativo integrato con soggetti che mutano di due anni in due
anni? È evidente che lo stiamo facendo con gli operatori di quei servizi, che sono
operatori che transitano da un modello gestionale ad un altro modello gestionale, quindi
io sarò molto attenta, perché sono stata anche molto coinvolta dalla discussione di
quella mozione e devo dire anche sfortunatamente penosamente coinvolta
dall’andamento di quella mozione; sarò molto attenta nel vedere come
quest’Amministrazione tenterà di fondare il sistema integrato 0-6 sulla qualificazione
del personale, perché certo non può immaginare di farlo con soggetti gestori che mutano
ogni due anni.

Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)