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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 16 Settembre 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 4
INTERPELLANZA 2019-03548
"ESITO APPALTO NIDI" PRESENTATA IN DATA 23 AGOSTO 2019 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO.
Interventi
TISI Elide
Sì, grazie. Ma, io aggiungerò alcuni elementi a quanto già anticipato dalla collega
Artesio, queste due interpellanze avevano dei punti in comune, ma anche delle
specificità, in particolare faccio riferimento al punto 1 laddove l’Assessore mi ha
richiamato le linee di indirizzo, ecco, queste linee di indirizzo che, a detta
dell’Assessore, sono in corso di attuazione attraverso dei processi partecipati e credo
debbano, in questo processo di partecipazione, vedere anche un coinvolgimento del
Consiglio Comunale nella fattispecie della Commissione specifica. Quindi credo sia
importante se questo piano, perché al di là delle linee di indirizzo poi c’è una parte
attuativa che deve necessariamente fare riferimento ad una dimensione di pianificazione
operativa, credo debba vedere se è già stato, come dire, quantomeno impostato ed è in
avvio, dalle parole dell’Assessora mi sembra di capire che è così, avere un riscontro
nella Commissione di riferimento. Quindi questo come prima cosa, ma non è un mero,
come dire, elemento di curiosità, ma certamente il conoscere quello che è il disegno più
complessivo e quindi sia la programmazione sul sistema educativo gestione diretta,
abbiamo più volte discusso qui anche delle difficoltà che sta vivendo, sia
conseguentemente perché, come dire, i due temi sono strettamente correlati, con quali
modalità si pensa di invece andare ad affidamenti a soggetti terzi, e quindi mi riallaccio
all’ultimo punto richiamato dalla Capogruppo Artesio, non è ininfluente la modalità
dell’affidamento e anche la durata, perché i soggetti che gestiscono servizi alle persone
devono anche avere il tempo necessario per fare degli investimenti e superata una fase,
tra virgolette, definiamola di sperimentazione, che peraltro aveva visto nel tempo
diverse proroghe, io credo che bisogna riferirsi anche a quelle che sono ad esempio le
norme regionali che danno delle indicazioni molto precise sui servizi alla persona, ad
esempio definendo come tempo minimo quello dei tre anni, proprio per andare, come
dire, ad una possibilità di consolidamento e di continuità nel servizio. Quindi credo che
questo sia un tema importante da verificare, così pure la questione della modalità con la
quale vengono definiti i punteggi per l’aggiudicazione. Allora, è vero che l’offerta
economicamente più vantaggiosa in questo caso vedeva un punteggio di 85 sul progetto
e 15 sul prezzo. Come già anticipato sappiamo che però, laddove i progetti siano con dei
punteggi molto vicini, di fatto, l’aggiudicazione diventa sul prezzo. Ma aggiungerei un
elemento, che la valutazione di quel 15% del prezzo, a seconda del calcolo col quale si
traduce l’offerta economica in punteggio, può cambiare significativamente il peso della
parte relativa al prezzo e quindi alla parte economica. Questo non lo dico io, ma ho
richiamato anche una raccomandazione dell’ANAC che segnala proprio la necessità sui
servizi alla persona alla committenza, di porre attenzione a come la committenza
traduce in punteggio la parte economica. Allora a me questo aspetto piacerebbe
approfondirlo, perché tra l’altro non riguarda soltanto i servizi educativi, ma può
riguardare tutti i servizi alla persona. Credo che si possa cogliere, diciamo così, questo
elemento proprio per fare una riflessione a tutto campo sugli affidamenti dei servizi alla
persona e su come vengono valorizzati gli aspetti economici. Quindi io personalmente
chiederei la possibilità di un ulteriore approfondimento in Commissione, in particolare
su questi due aspetti; nel frattempo conosceremo l’esito del contenzioso e la decisione
del TAR, quindi credo quanto mai necessario demandare un approfondimento in
Commissione anche avendo questi ulteriori elementi. Grazie.

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