Interventi |
MENSIO Federico Grazie, Presidente. Parto dalla delibera che certamente non fa mai piacere a nessuno dismettere delle quote ma uno deve far fuoco con la legna che ha, e devo dire che com’è stato detto anche da altri esponenti non solo del nostro Gruppo Politico è meglio tenersi stretta la Capogruppo di un gruppo industriale molto importante e cedere piuttosto le quote di una società che già oggi comunque il Comune di Torino non controllava col 18,37% in quanto l’espressione dell’Amministratore Delegato è in capo alla IREN S.p.A. e non al Comune. Detto ciò, devo anche sempre capire cosa intende uno per società pubblica o società privata, a un certo punto ho sentito dire che c’è una società privata e un’altra pubblica, però sono tutte e due S.p.A. quindi sono tutte e due società di diritto pubblico e tutte e due in controllo pubblico perché entrambe detengono almeno il 50,01% di proprietà pubblica come quote, quindi ci si mette d’accordo su cosa vuol dire “pubblico”, su cosa vuol dire “privato”, su cosa vuol dire “diritto pubblico” e su cosa vuol dire “diritto privato”. Detto ciò, ho scoperto anche che abbiamo in Consiglio chi ha o la palla di vetro o delle informazioni che noi non abbiamo perché la trasformazione di SMAT avverrà solo a seguito di presentazione, e ci dirà quel tipo di piano che sarà presentato il 23 al Consiglio di Amministrazione ed entro 30 giorni all’Assemblea dei Soci solo dopo quella presentazione di quel piano - che dirà che non è un piano ma è uno studio di fattibilità - se è conveniente o meno, quindi evidentemente io oggi ho sentito che SMAT ha già detto che non è conveniente, come fa a saperlo mi piacerebbe saperlo. Quindi o qualcuno ha già visto il piano, io non l’ho ancora visto, abbiamo fatto la Commissione non più tardi di venerdì scorso, dove ci è stato detto che sarà presentato dai tecnici il 23, oppure ha la sfera di cristallo, questi sono i due casi. Detto questo, prenderemo atto dopo il 23 di settembre del Piano di trasformazione di SMAT. In ultimo devo dire che se la politica, tutta la politica, degli anni passati avesse dato retta alla strategia europea sui rifiuti che poneva al primo punto - che è il punto politico fondamentale su cui i politici e l’Amministrazione dovevano intervenire - che era quello della prevenzione della produzione di rifiuti e non partire dall’ultimo che era quello della trasformazione anche... anzi diciamo smaltimento anche ai fini energetici dei rifiuti, se fossimo partiti tutti dal primo punto oggi probabilmente non staremmo a parlare di inceneritore sì o inceneritore no, invece si parte sempre dall’ultimo, sempre dal basso, un po’ come costruire la casa dal tetto invece che dalle fondamenta. Io continuo a credere, e personalmente sono convinto, che l’inceneritore oggi, e l’ho sempre detto, non si possa chiudere perché non siamo ancora abituati a non produrre sufficienti rifiuti ma un domani lo stanno dimostrando moltissime Amministrazioni e lo dimostrano anche atti non presentati dal nostro Gruppo ce la tendenza èn quella di arrivare alla riduzione della produzione dei rifiuti. Domani non servirà l’inceneritore? Probabilmente sì; quando? Questo non ve lo so dire, però noi sappiamo benissimo che tra l’altro in natura nulla si crea e nulla distrugge e quindi quell’inceneritore trasforma qualcosa, un rifiuto in qualcos’altro, potrà anche essere energia ma comunque continuano ad esserci degli scarti e che non sono scarti che vengono inceneriti una seconda volta, da qualche parte devono essere messi. Vogliamo dirlo che vengono messi in discariche speciali? Diciamo tutto il ciclo dei rifiuti, non dimentichiamoci, ci arriviamo fino a un certo punto e poi ci dimentichiamo di dire com’è la verità. Bene, finisco con il discorso delle discariche, è stata citata la bassa di stura beh, io credo che nei prossimi mesi avremo delle interessanti novità su com’è stato gestito il post mortem, le tariffazioni sul post mortem sulle Basse di Stura, sono molto convinto, sono convinto che sarà uno di quei lasciti che non volevano avere. Grazie. MENSIO Federico Sì, intervengo per dire che il nostro Gruppo ovviamente voterà a favore, devo dire che tutte le previsioni fatte fino adesso sulla vicenda IREN, TRM se ne fosse avverata una, si sono avverate esattamente quelle che invece secondo qualcuno non si dovevano avverare, abbiamo mantenuto la governance, abbiamo espresso il Presidente, un Presidente tra l’altro di valore. Non c’è stata quella golden share che era stata tanto mistificata dagli altri Gruppi politici, quindi se per me continuano a fare le previsioni così io sono ben felice, continuate, mi sembra che la scuola su questo l’abbiate fatta, andate pure avanti e noi convintamente voteremo sì e poi vedremo nel prosieguo dell’anno cosa succederà. |