Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Presidente. Allora, rispondo subito al Capogruppo Lo Russo che appunto mi ha chiamata in causa dicendo che non credo che sia stata una lesa maestà quella di partecipare alla festa dell’Unità nel raccogliere le firme sull’iniziativa popolare di legge, di iniziativa popolare sui beni comuni, credo che sia tra l’altro stato un momento molto significativo che anche all’interno di tutta quelle che erano le persone che partecipavano alla manifestazione ha sortito dei significativi numeri, quindi direi che anche il Partito Democratico si orienti in modo forte sull’iniziativa popolare, sulla ricostituzione appunto del Comitato Rodotà e quindi su quell’alternativa che noi dobbiamo portare avanti dei beni comuni come situazione appunto intermedia tra quell’opposizione che è pubblico e privato in tanti diversi di possedere le cose e di gestire le cose. La scelta della vendita dell’inceneritore non dovrebbe essere sicuramente..., la scelta dell’incenerimento non dovrebbe essere la prima scelta, ci dovrebbero essere dei cicli virtuosi, circolari dove l’ambientalismo è appunto prioritario in quanto è un ripensamento dei cicli, quindi piccoli impianti, tanti piccoli impianti e non i grandi impianti. La strategia, ne parlava anni fa, sono tantissimi anni che gira il mondo Paul Connett nel raccontare la strategia rifiuti zero che non è una strategia utopica ma è un’ambizione di riuscire con l’efficientamento dei cicli produttivi a non fare più rifiuti, ma questo tipo di impianti di grandi impianti - quelli dell’incenerimento - bruciano materiale primo e ancora vorrei riferire il fatto che quando parliamo di ambientalismo, e qui ne abbiamo parlato tanto soprattutto con tutta quella nuova corrente di pensiero legata appunto ai “Friday For Future”, al fatto che comunque noi dobbiamo in qualche modo salvare il Pianeta e soprattutto comprendere il fatto che il Pianeta ha delle risorse finite. Nasce la scuola di pensiero proprio a Torino tramite il (incomprensibile), (incomprensibile) scrivono un trattato con una modellizzazione sui limiti dello sviluppo, sono argomenti ampiamente conosciuti e dibattuti anche in quest’Aula e io ne sono contenta perché di questi argomenti ne abbiamo parlato sia Maggioranza che Minoranza. Detto questo, io non sono felice di vendere quote di partecipate che hanno rese economiche ma la condizione di Bilancio impone una continua politica di dismissione e se questi impianti che hanno resa economica sono anche impianti che non devono essere principali ma diventeranno nel tempo secondari, cioè impianti di emergenza, perché appunto se riusciremo le nostre politiche saranno quelle dei piccoli impianti per il recupero di materiali. Quindi io credo che l’ambientalismo non sia un cappello che la Consigliera Ferrero si mette e si toglie, forse è un cappello che ci dovremmo mettere tutti, che dovremmo declinare tutti i giorni con le nostre azioni, che dovremmo cercare di portare avanti tutti insieme e forse qui la retorica politica ci sta anche poco. Come dico, sicuramente lo Stato ci deve aiutare, noi dobbiamo chiedere un aiuto sul nostro bilancio che ci porti a non vendere più nulla e a fare invece delle scelte per il bene della comunità, quindi la richiesta è sempre che appunto quella situazione di predissesto che abbiamo trovato si risolva grazie all’aiuto del Governo. |