Interventi |
DI MARTINO Antonietta (Assessore) Grazie, Presidente. Devo premettere che i presupposti normativi del considerato e quelli, di fatto, contenuti nella prima parte dell’interpellanza non sono corretti. La clausola sociale ex articolo 50 del Codice degli appalti non prevede, né si può imporre ai partecipanti a una gara di continuare un servizio con i precedenti subappaltatori. Non si tratta, quindi, di un’esclusione operata dal Comune attraverso il bando, ma di rispetto e non di violazione del Codice degli Appalti. L’offerta presentata da Tundo non prevede subappalti e quindi per legge il loro utilizzo non può essere neanche proposto successivamente. Il perimetro del servizio affidato al momento soddisfa completamente le esigenze. Nel caso si verificasse la necessità di un ampliamento, ad esempio per l’incremento degli iscritti, la Città non potrà procedere ad affidamenti diretti ai subappaltatori, ma potrà proporre a Tundo un’integrazione. Detto questo, cioè chiariti i confini giuridici, voglio dire che concordo con la preoccupazione che il Consigliere Magliano vuole esprimere con questo question time, quindi di mantenere il posto di lavoro agli ex subappaltatori, ed è per questo che la Città da tempo si è fatta promotrice di un dialogo tra la ditta Tundo e gli ex subappaltatori, come peraltro a loro è già noto, per favorire l’opportunità consentita dal Codice dei Contratti di far eseguire una parte residuale del servizio attraverso subcontratti. Il dialogo è in corso e l’esito verrà definito nei prossimi giorni. |