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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 9 Settembre 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 5
INTERPELLANZA 2019-02895
"ONERI DI URBANIZZAZIONE RELATIVI ALLA TRASFORMAZIONE DELL'AMBITO 8.15 QUARTIERE DORA" PRESENTATA IN DATA 12 LUGLIO 2019 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO.
Interventi
ARTESIO Eleonora
Intanto richiedo di acquisire la relazione che è stata letta adesso dall’Assessore e vorrei
contestualizzare questa risposta, data in termini immagino ineccepibili sul piano del
resoconto amministrativo, ma altrettanto anonimi rispetto al contesto del quale stiamo
parlando. Non è una curiosità contabile quella che sottende a questa interpellanza,
quanto piuttosto la necessità di approfondire una delle scelte che sono all’attenzione
oggi della Città e che rappresentano un momento di discussione sia presso il Consiglio
della Circoscrizione 4, sia nel dibattito pubblico. In modo particolare stiamo parlando
dell’area di via Madonna delle Salette e dell’iniziativa che è stata avanzata inizialmente
in modo informale presso la Circoscrizione e poi formalmente nei confronti del Comune
di Torino relativamente alla costruzione di un palazzetto per la pallavolo da realizzare
per iniziativa privata e con fondi di tipo privato ed eventualmente con supporti del
Credito Sportivo. È noto che anche la maggioranza di questo Consiglio Comunale è
stata attraversata da perplessità, non certo sull’opportunità di diffondere la pratica
sportiva che ci vede tutti convinti, quanto sulla necessità di sacrificare un’area la cui
destinazione era originariamente a verde di fruizione pubblica, in funzione
dell’esercizio di un’attività sportiva che avrà prevalentemente come destinatari i
potenziali sportivi di questa disciplina e poi forse, in base alle convenzioni che la Città
saprà stipulare, delle aperture e della fruizione di tipo più generale. Voler conoscere
quanto di quanto dovuto alla Città in funzione delle opere di urbanizzazione, sia
possibile destinare alla riqualificazione di verde pubblico, è una delle categorie
necessarie per ragionare su questa materia perché molto spesso le pubbliche
amministrazioni in fasi come quella che stiamo attraversando, e Torino lo fa in maniera
più faticosa di altre città, si trovano nelle condizioni di dover valutare l’esercizio di
attività private di fronte all’impossibilità di completare opere pubbliche ragionate, scelte
e valutate all’interno della finalità e dell’esercizio politico dell’Ente Comune. Ci si trova
cioè a dire, piuttosto che lasciare un’area in uno stato di abbandono, conveniamo sul
fatto che siano i privati ad occuparsene per funzioni legittimamente determinate in
ambito privato e al massimo cerchiamo di ritagliare degli spazi di interesse generale
nell’ambito di queste attività private. Ora, da quanto viene detto in questa risposta e per
quanto ci è dato di capire di un tema così generale, in realtà le risorse sono prevedibili e
l’intervento sul verde pubblico non è stato indirizzato anche in funzione di una
rivisitazione o futura determinazione sull’insieme del PEC. Allora, di fronte a questa
questione, per non accantonare un tema che in quest’Aula non si era mai discusso, ma
era stato molto dibattuto negli organi di informazione e, quindi, ribadisco, aveva
attraversato anche sensibilità diverse in seno alla stessa maggioranza, chiedo che
quest’interpellanza venga approfondita nella relativa Commissione e che la risposta
venga fornita all’interpellante.

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