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SICARI Francesco (Presidente) Punto 28 n. mecc. 201900891/002 “(Mozione n. 37/2019): Condizioni di non autosufficienza di famigliari e conseguenze sul benessere dei lavoratori e delle lavoratrici del Comune” Comunicazioni... Lo discutiamo? Okay. Allora, un attimo che lo vado a riprendere. Proseguiamo con il nostro punto 28, la mozione n. mecc. 201900891/002, presentata dalla Capogruppo Artesio, avente come oggetto: “Condizioni di non autosufficienza di famigliari e conseguenze sul benessere dei lavoratori e delle lavoratrici del Comune” SICARI Francesco (Presidente) Lascio la parola… Prego, Capogruppo Artesio. ARTESIO Eleonora Grazie. Abbiamo discusso questa proposta di mozione in due distinte Commissioni Consiliari, alla presenza degli Assessori al Personale e dell’Assessora alle Politiche Sociali. Credo quindi di poter confermare la disponibilità in quelle sedi manifestata da parte della Giunta. Brevemente riassumo l’intenzione di questa mozione. Stiamo parlando della condizione di non autosufficienza di malati cronici, condizione che è stata ripetutamente oggetto dell’attenzione del nostro Consiglio Comunale, sia come sollecitazione rispetto alla preoccupazione per la persistenza in liste di attesa relativamente ai ricoveri in RSA o all’assegno di cura, in ambito di cure domiciliari in lunga assistenza, sia per un impegno che, complessivamente, abbiamo ritenuto di manifestare nei confronti di una condizione di invalidità permanente che riguarda moltissime persone, sempre di più, in ragione dell’invecchiamento e che coinvolge profondamente lo stato di salute del malato, ma anche l’insieme delle relazioni di questa persona nel nucleo familiare. Un nucleo familiare che troppo sovente, anche a causa delle inadempienze del sistema pubblico, si trova a sopperire con una vera e propria azione di volontariato intrafamiliare, alla mancanza di risorse, come detto precedentemente, per i ricoveri o per le cure a casa. Questo tema coinvolge, in modo specifico, le generazioni cosiddette di mezzo, vale a dire quella popolazione in età lavorativa, che si ritrova contemporaneamente a curare la propria famiglia, ad esempio ad investire nella formazione dei propri figli, e contemporaneamente prestare assistenza alla famiglia di origine. E il dato, l’abbiamo esaminato, quando parliamo dell’età anagrafica dei dipendenti del Comune di Torino, anche dell’insieme delle nostre, dei nostri dipendenti. Non casualmente, quando esaminiamo il ricorso alla Legge 104, che è uno degli strumenti di conciliazione tra lavoro e lavoro di cura, i due terzi di queste richieste vengono avanzate, non per problemi di salute personali, bensì per prestare assistenza, proprio, ai propri familiari, che siano disabili gravissimi minori, ma più frequentemente, appunto, i genitori anziani. Allora, l’interesse che dobbiamo avere come società nei confronti di questa problematica e come datori di lavoro, nei confronti di coloro che si trovano a cogestire la propria vocazione professionale, la propria dedizione al lavoro, le proprie aspettative, anche, di crescita professionale, con una condizione, appunto, particolarmente gravosa in ambito familiare, è quella di sostenere il più possibile queste persone, anche per comprendere se gli strumenti che oggi abbiamo attivi, siano sufficienti per una serena conciliazione. Quindi la mia richiesta è quella di avviare, in ambito del Comune di Torino, un’indagine rispettosa della privacy, quindi attraverso strumenti che riguardino l’anonimato, nella quale si chieda di conoscere quali siano le condizioni di questo tipo di cura prestata ai propri congiunti, quali siano le difficoltà più significative che si incontrano, perché io ho parlato della non sufficiente risposta dei servizi sanitari, ma proprio in ragione di questa insufficienza, le persone molto spesso risolvono privatamente il problema della cura, ricorrendo con risorse proprie ad un inserimento in struttura, pagando l’intero della retta, o intervenendo ad assumere delle persone in assistenza al familiare, sostenendo il costo di un contratto lavorativo, e non sono rari i casi in cui, esaurite le risorse personali del malato, molto spesso i familiari concorrono ad integrare. In altri ambiti lavorativi si è rilevato come ci sia stato un significativo aumento di richiesta di cessione del quinto dello stipendio, non certo motivato a comportamenti non rigorosi o oculati di gestione dei propri stipendi e dei propri risparmi, ma proprio di fronte a queste spese che si protraggono nel tempo e che sono particolarmente onerose. Quindi, la richiesta è: “Avviamo un’indagine; capiamo le persone coinvolte…”, la 104 non ci presenta la fotografia di tutte le situazioni possibili “… capiamo quali sono le difficoltà più rilevanti e da questo tipo di comprensioni, introduciamo anche degli strumenti di vicinanza e di supporto”. Ne posso citare due ad esempio: uno, uno sportello informativo sui diritti delle persone malate e di come, in quanto familiari, si possono far valere questi diritti. Non tutti sanno che ci si può opporre alle dimissioni, non tutti sanno che si può richiedere al Direttore Sanitario di un’azienda il tipo di intervento più consono al protocollo terapeutico di quel determinato malato. Quindi, sono informazioni che già le associazioni di tutela erogano, che penso sarebbero disponibili ad erogare anche se fossero reclutate per qualche ora alla settimana, presso uno sportello del Comune a cui i nostri dipendenti potrebbero rivolgersi, e penso anche a tutte le misure di supporto anche per le situazioni estreme, ad esempio il rischio di cadere nel groviglio degli ingorghi dell’usura, per fare fronte a delle esigenze economiche che erano impreviste. Quindi, la richiesta di questa mozione, è quella di dare continuità all’impegno che abbiamo già in ambito sanitario e socio-sanitario, ma di tradurlo in un’azione di conoscenza e di supporto nei confronti dei nostri lavoratori e delle nostre lavoratrici che sono coinvolti in questa situazione. SICARI Francesco (Presidente) Grazie. Prego, Consigliere Chessa. CHESSA Marco Grazie, Presidente. Abbiamo affrontato questo documento più volte in Commissione e più volte è emersa, almeno da parte mia, la totale adesione sia all’impostazione, alla filosofia e alla finalità che si era posto, un documento assolutamente importante, soprattutto che ci permette, con l’impegnativa della mozione, di dare una nuova prospettiva ad una dinamica, purtroppo sempre più frequente. Quindi, da parte nostra il voto è assolutamente positivo, ringrazio per aver presentato questo genere di documento. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego Consigliera Montalbano. MONTALBANO Deborah Sì, grazie Presidente. Solo per annunciare il voto favorevole del Gruppo Democratici all’atto sottoscritto dalla Consigliera Artesio. SICARI Francesco (Presidente) Ci sono altri interventi? Se non ci sono altri interventi, metto in votazione l’atto. Prego Consiglieri, votate. Tutti i Consiglieri hanno votato? Chiudo la votazione. Favorevoli 27, contrari 0, astenuti 0. Il Consiglio approva. |