Interventi |
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Invito i Consiglieri a prendere posto, in particolare il collega Magliano che è il primo interpellante di oggi. A meno che il Consigliere Magliano non voglia rinviare la propria interpellanza, n. mecc. 201902836/002: “La salute e il benessere dei nostri bambini nelle strutture scolastiche comunali: riuscite a dire no anche a questo?” LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Questo è il quesito dell’interpellanza del collega Magliano; risponde all’interpellanza l’Assessora Di Martino. Prego, Assessora, cinque minuti per lei. DI MARTINO Antonietta (Assessora) Premetto che condivido la premessa dell’interpellanza del Capogruppo Magliano sull’importanza dei Servizi Educativi e accolgo anche la domanda nel titolo, con il suo carattere evidentemente retorico e di stimolo all’Amministrazione, al quale però voglio dare subito la risposta, anche se è scontata. La Città non dice assolutamente no alla salute e al benessere dei bambini nelle strutture scolastiche, soprattutto nelle strutture comunali, ma anche nelle altre strutture statali che sono in tutto 315, che abbiamo in carico, e facciamo il nostro meglio, il meglio che possiamo con le risorse che abbiamo a disposizione. Entrando nel merito dei punti sul primo e secondo punto c’è da dire che, dicevo, premettere che il nido di via Fontanesi ha chiuso le attività il 28 giugno e il servizio estivo per i bimbi è stato aperto presso il nido di via Deledda dal 1° luglio. Già dal 2 luglio il personale del nido ha affrontato il problema del caldo presente nella struttura che è dotata di una sala grande provvista di condizionatore, una sala doppia provvista di una pala al soffitto per la ventilazione. I provvedimenti immediati sono consistiti nel posizionamento di quattro ventilatori a stelo, reperiti anche in nidi chiusi per l’estate, di cui due donati dai genitori e nelle disposizioni della responsabile pedagogica al personale per mitigare gli effetti dell’alta temperatura, ad esempio utilizzare prioritariamente il locale climatizzato o i locali dotati di pale al soffitto e nei restanti locali di attivare i ventilatori presenti spostandoli con la collaborazione degli assistenti educativi nei locali in uso ai bambini a seconda dei momenti della giornata e posizionandoli con opportuni sistemi di protezione in modo che sia tutelata la sicurezza dei bambini. Poi ci sono le consuete raccomandazioni, di bere, offrire ai bambini acqua fresca in maniera regolare, se è necessario bagnare le teste dei bambini con panni umidi, oltre che favorire anche momenti con giochi di acquaticità nei bagni o in giardino e queste disposizioni sono state confermate per iscritto al 4 luglio, nonché sono stati acquistati ulteriori ventilatori. Il 3 luglio, data in cui sono pervenute le segnalazioni da alcuni genitori, è stato richiesto a tutti i responsabili pedagogici dei nidi funzionanti a luglio di segnalare le situazioni. Le risposte sono pervenute entro il 5 luglio e a tutti i servizi sono stati estesi i consigli adottati per via Deledda disponendo l’acquisto di ulteriori ventilatori. Il 9 luglio personalmente ho effettuato un sopralluogo in via Deledda con il Coordinatore dei Responsabili dei Servizi di Prevenzione e Protezione dei Servizi Educativi e con una rappresentanza dei genitori. Il responsabile ha chiarito che l’installazione di pale al soffitto richiesta in precedenza non è compatibile con le strutture in questione, sia per motivi edilizi che impiantistici. Poi ancora, proseguendo nell’excursus delle azioni fatte, il 19 luglio è stata convocata una riunione coi tecnici di IREN e sono stati programmati dei sopralluoghi, presso i nidi aperti, nella settimana dal 22 luglio in poi; settimana anch’essa caratterizzata dal caldo eccezionale causato dall’anticiclone di origine africana che ha investito l’Europa, a cui fa cenno anche l’interpellanza, che ha determinato sul territorio piemontese un’anomalia termica di circa nove gradi centigradi in più rispetto alla norma. Allora, sui punti 3 e 5 l’Assessore all’Ambiente comunica che gli impianti di climatizzazione, visti gli elevati costi e l’uso limitato in una minima frazione temporale dell’attività scolastica, sono stati realizzati solo in casi eccezionali o sperimentali. Il piano di efficientamento energetico coinvolge molteplici realtà della Città, oltre agli impianti termici di tutte le strutture infatti bisogna ricordare anche l’illuminazione pubblica, gli impianti elettrici e vari altri servizi forniti dalla Civica Amministrazione. Per quanto riguarda le scuole, IREN Rinnovabili comunica che allo stato attuale non sono presenti impianti di raffrescamento centralizzati, né nelle scuole materne e nemmeno negli asili nido. Da considerare poi che per quanto riguarda la salute non è consigliabile far entrare i bambini che hanno appena svolto attività ludiche all’aperto in giornate calde, quindi in condizioni di affaticamento e molto probabilmente sudati, in locali raffreddati artificialmente. Solamente nelle seguenti quattro strutture sono installate apparecchiature fisse di condizionamento estivo limitatamente ad alcuni locali: il nido di via Delleani, il nido di via Ventimiglia, la scuola dell’infanzia di via Garessio e il nido appunto di via Deledda. Considerate le limitate risorse a bilancio, sempre l’Assessorato all’Ambiente fa sapere che si tende, per la manutenzione straordinaria, a riservare i fondi per la fine dell’anno con l’avvio degli impianti di riscaldamento piuttosto che utilizzarli precedentemente nell’estate per il raffrescamento essendo considerato quest’ultimo stato importante, ma meno prioritario e con possibili maggiori conseguenze sullo stato di salute dei bambini a posteriori della loro attività ludica. Per la parte riguardante le azioni che l’ufficio di Energy Management sta conducendo su edifici dell’edilizia scolastica, si comunica quanto si è realizzato sinteticamente, un aggiornamento dei dati fisici e materiali di alcuni edifici scolastici, che ha utilizzato il Building Information Modeling, uno strumento molto potente per poter studiare gli edifici in tutti i loro aspetti, programmandone anche sviluppi futuri compreso quello del risparmio di energia. Poi ancora il contributo dato al progetto riconnessioni, realizzato in sinergia con la Compagnia San Paolo, ha portato all’installazione di una rete di sensoristica su edifici scolastici della Città che comprende rilevatori anche di salubrità ambientale. Poi ancora sono stati attuati in questi ultimi anni interventi di rimodernamento e efficientamento delle centrali termiche del patrimonio civico che hanno complessivamente riguardato 183 scuole. Le diagnosi energetiche consentono di determinare lo stato di salute degli edifici evidenziandone le criticità e gli interventi che consentirebbero di porvi rimedio con i relativi costi di massima. Tra il 2018 e il 2019 è stato lanciato, aggiudicato e realizzato l’appalto per la fornitura e posa di 73 sistemi di rilevamento dei consumi elettrici in tempo reale con la trasmissione dati tramite rete 4G e la maggioranza di questi dispositivi 64 è dislocata presso le scuole. Da quanto sopra l’Assessore all’ambiente conclude che la logica finora seguita è stata quella di analizzare gli edifici ai fini dell’efficientamento energetico e quindi finalizzarla in primo luogo all’ottenimento del risparmio di energia primaria. Resta inteso che tutto ciò non deve in ogni caso pregiudicare le condizioni di benessere fisico di chi lavora o usufruisce dei locali in coordinamento coi colleghi del Servizio Sostenibilità Energetica e col supporto dei tecnici di IREN. L’ufficio di Energy Management potrebbe valutare, sempre compatibilmente con le possibilità offerte dal bilancio civico, l’opportunità di installare impianti di raffrescamento in quei plessi che per orientamento, condizioni strutturali, eccetera risentano maggiormente delle condizioni di calore estremo che purtroppo accompagnano sempre più frequentemente le nostre estati. Naturalmente è anche intenzione del mio Assessorato approfondire il tema del raffrescamento delle scuole della prima infanzia, sia sul piano tecnico che sul piano realizzativo, coordinandosi con l’Assessorato all’Ambiente. È intenzione di individuare una possibile programmazione pluriennale delle necessità impiantistiche straordinarie per i vari plessi scolastici che, come si è detto, per orientamento, condizioni strutturali, eccetera potrebbero risentire maggiormente delle condizioni di calore estreme. È anche nostra intenzione continuare a collegare alle ristrutturazioni degli edifici stessi, utilizzando i fondi di bandi italiani ed europei, e qui entriamo nel merito del punto 6 dell’interpellanza, le azioni di efficientamento energetico, quindi collegarle con le azioni di ristrutturazione. Possiamo distinguere interventi di efficientamento energetico già eseguiti nell’ambito del POR FESR 2007/2013; gli interventi di efficientamento energetico appaltati in via di prima consegna con finanziamenti del Pon Metro 2014/2020; intervento di efficientamento energetico in corso di appalto, col finanziamento regionale 2018/2020 con mutui BEI e interventi di efficientamento energetico in fase di programmazione. Sono andata oltre? Finanziamento regionale 2018/2020. Sempre sul punto 6 quindi, i finanziamenti nazionali ed europei, relativamente ai finanziamenti inerenti l’Edilizia Scolastica che sono in corso di assegnazione e in corso di predisposizione dei progetti, segnalo sinteticamente, ma possiamo poi approfondire anche su quali scuole sono previsti gli interventi, che la Città ha partecipato al bando INAIL per la costruzione di edifici da destinare a poli per l’infanzia innovativi a gestione pubblica; poi abbiamo partecipato ai bandi dei mutui BEI 2018/2020, poi ancora al bando relativo ai contributi MISE, quindi il Decreto Legge crescita del 30 aprile 2019; abbiamo partecipato al bando relativo al Fondo Progettazione MIUR e per quanto riguarda i contributi in corso di rendicontazione a seguito della realizzazione delle opere che erano state previste abbiamo ottenuto fondi relativi al Pon Metro 2014/2020; al progetto Eco City e mutui BEI 2015/2018 nonché per il piano nazionale per le città. C’è ancora da rispondere al punto 4. Allora, sul punto 4 l’organizzazione degli spazi interni, il tema è stato inserito nel programma di lavoro del corrente anno scolastico all’interno di una riflessione sull’uso degli spazi che sarà condotta insieme ai collegi docenti dei nidi e delle scuole dell’infanzia. Grazie. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie, Assessora. Ricordo che la Capigruppo aveva condiviso diciamo dei tempi prestabiliti per gli Assessori, tuttavia erano particolarmente importanti le considerazioni, quindi le abbiamo concesso molto volentieri qualche minuto in più. Collega Magliano, prego, cinque minuti per lei invece. MAGLIANO Silvio Grazie, Presidente. Chiedo da subito all’Assessora se posso avere quanto letto in Aula attraverso una mail alla Segreteria perché ha dato una serie di informazioni corpose e seguirla non è stato semplice nel prendere appunti. Nello stesso tempo però mi pare, lo dico già con estrema chiarezza, che sia necessario un approfondimento in Commissione. Lo dico per una serie di motivi. Io non ho la certezza dalla risposta dell’Assessora che so che poi è andata nella scuola, quindi è andata a vedere esattamente se lei è tranquilla quando le rispondono: “Ma guardi, abbiamo risolto staccando due pale da due nidi e altre due le hanno comprate i genitori”, cioè io non penso che questa sia l’idea di governo che l’Assessora ha, cioè c’è un problema, se i genitori riescono a fare la colletta mettiamo due raffrescatori o due pale e poi li togliamo ad un’altra struttura alla quale poi però dovremmo rimetterle penso, cioè nel senso che noi non possiamo andare a saccheggiare strutture presenti per far fronte ad un’emergenza che ci viene segnalata e finisce sui giornali. Questo è il primo dato. Poi, è un po’ stucchevole, ma questo non me ne voglia l’Assessore che facciamo la circolare dicendo mi raccomando, bagnate le tempie ai bambini, fategli fare piuttosto dei giochi con l’acqua; non oso pensare nel caso ci sarà il freddo nelle nostre scuole che cosa consiglieremo, cioè di accendere un fuocherello in sala mensa per riscaldare i bimbi? Cioè, io mi rendo conto che quando ci si trova in carenza di risorse, Assessora, le si prova proprie tutte a risolvere il tema, ma dare i consigli alle maestre su come tenere i bambini al riparo dal caldo e dare quel tipo di consigli, sembra un po’ la comunicazione che fanno i TG sugli anziani d’estate: non uscire nei momenti caldi, bere tanta acqua e fare tanta plin plin. Mi sembra un po’ debole come atteggiamento rispetto ad un problema che è strutturale, sono d’accordo con lei, ma penso che questo nuovo Governo possa aiutare a far qualcosa di meglio, almeno mi auguro che i colleghi che hanno un canale preferenziale con l’attuale Ministro lo convincano che è importante su questo intervenire. Noi non lo faremo, poiché non lo sosteniamo questo Governo, nello stesso tempo però, Assessora, secondo me diventa importante approfondire la visione che si ha per il prossimo anno e mezzo, per i prossimi due anni, cioè nel senso che noi oggi siamo in una condizione per cui fondamentalmente sappiamo che stiamo mettendo delle toppe. Io, fossi in lei, sarei preoccupata di che cosa capita alla prossima estate. Rimango un po’ sconcertato dalla risposta che le dà l’Assessorato all’Ambiente essendo la forza che esprime l’Assessore all’ambiente una delle più grandi sostenitrici del global warming, per cui in teoria dovrà fare più caldo, non meno caldo, per cui forse una delle problematiche che avrete è quella di raffreddare gli spazi invece che quella di riscaldarli, dentro tutta la retorica del riscaldamento globale che sentiamo regolarmente, che peraltro c’è, ma ancorché ci fosse noi dovremmo fare un ragionamento su come occuparci di raffreddare i nostri spazi. Detto questo io prendo atto delle tante risposte date. Chiaro è che abbiamo spostato la palla sull’Assessorato all’Ambiente, ma penso che lei invece abbia intenzione di governare la regia, perché l’Ambiente le può dire a lei come pensa di innovare, come pensa di rendere energeticamente sostenibile il tutto, ma poi un Assessore deve avere la problematica di che cosa vivranno e come vivranno all’interno questi bimbi e mi pare che da questo punto di vista io incardinerei un po’ di più sul suo Assessorato la tematica. Ci sono quattro nidi che però hanno sistemi di raffreddamento e gli altri no, come lei mi diceva, allora i casi sono due: o fa bene o fa male, a questi bambini, essere all’interno di locali che hanno questo tipo di raffrescamento. Invece sul tema di connessione di cui parlava, mi pare che sia un progetto che va solo sulle elementari e sulle medie, quindi non c’entra con la mia interpellanza. Questo lo dico, poi magari sto facendo un errore io, però forse chi le ha completato le risposte si è messo a mettere insieme tutto quello che si sta facendo sul comparto istruzione, come sa il mio tema era proprio legato all’offerta che la nostra Città dà alle bimbe e ai bimbi da zero a sei anni. Detto questo io sono convinto che sia necessaria una regia un po’ più forte da quella che è emersa nella risposta dell’interpellanza, mi auguro che i problemi che abbiamo visto in quest’estate non si ripropongano sull’inverno e soprattutto non si ripropongano la prossima estate, perché se poi noi andiamo a ristrutturare dei locali delle nostre scuole e ristrutturandoli non si possono più mettere quantomeno le pale che muovono l’aria, a quel punto una domanda è ma se non ho più quel sistema di raffrescamento quale utilizzo? È evidente che parlando di bambini c’è un’attenzione massima da parte dei genitori e penso anche per quanto riguarda le maestre e gli educatori, io mi auguro che ci sia una strategia e su questo e concludo ringraziando l’Assessora di quel che vorrà fornirmi, perché il numero di informazioni è veramente copioso e quindi poi, come ho detto, Presidente, riaffrontare il tema in Commissione, capire se c’è una strategia oppure tutte le volte andiamo giustamente con dei sopralluoghi che, per carità, l’Assessora ha fatto a mettere le pezze all’ultimo, senza, da questo punto di vista, trovare una strategia complessiva. Grazie. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Bene, grazie. Quindi andremo in approfondimento in V e VI, Commissioni Consiliari congiunte, questa è la proposta, poi approfondiremo domani nella Conferenza dei Capigruppo. |