Interventi |
LO RUSSO Stefano Grazie, signor Presidente. Noi ci eravamo lasciati prima delle vacanze con una situazione politica locale molto, molto compromessa, per quello che riguardava le strategie di sviluppo, con una Sindaca che in quest’Aula prendeva a ceffoni la sua Maggioranza e avrebbe in qualche modo accelerato, con la defenestrazione del Vicesindaco Montanari, il cosiddetto freno a mano tirato. Un freno a mano tirato che ha tirato lei, Sindaca Appendino, non è che l’hanno tirato altri, anche perché lei ha goduto di condizioni praticamente ideali per guidare questa Città in questi oltre tre anni e cioè una Maggioranza monocolore che non le ha mai, mai, mai, fatto venir meno i voti in quest’Aula. Ci saremmo aspettati una riflessione politica da parte sua, Sindaca Appendino, intorno a quello che…, noi non ci stanchiamo di dirlo, come sa, siamo stati non particolarmente teneri con il già Vicesindaco Montanari, condividendo in pieno la valutazione a cui lei troppo tardivamente è arrivata, e cioè che la sua Amministrazione di fatto Torino l’ha inchiodata invece che rilanciarla, e ci saremmo aspettati che…, eravamo anche abbastanza fiduciosi, Sindaca Appendino, che lei, consapevolizzato il fatto che questa Città era una Città comunque ferma e che l’aveva fermata lei, lei e la squadra, ovviamente, era arrivata alla conclusione a cui noi eravamo arrivati un po’ prima di lei e avrebbe sterzato in positivo provando a far ripartire la macchina di questa Città. Ci credevamo, siamo stati, come sempre, smentiti dai fatti. Lei, come sempre, ragiona con un cabotaggio che è quello del giorno successivo, che è quello dell’equilibrio politico del Movimento 5 Stelle, che, come dire, non manca mai di fornire spunti anche in qualche modo divertenti, per certi aspetti, se non fosse che giochiamo sulla pelle dei torinesi, e conseguentemente ha sacrificato questa occasione che aveva lei stessa creato, togliendo Montanari, ha sacrificato degli equilibri veramente di bassissimo cabotaggio, selezionando per la delega, la complessa delega all’Urbanistica, ancorché precisando chiaramente che poi le scelte strategiche, insomma, si fida di Iaria, ma non proprio del tutto, ecco, e onestamente la capiamo, Sindaca Appendino, non ce ne voglia, almeno su questa cosa mi sento di condividerla completamente, glielo dico con franchezza. Mai avrei assegnato al collega Iaria, ex collega Iaria, una delega così importante come il Piano Regolatore, senza nulla togliere, ovviamente. Quindi da questo punto di vista qua in questa follia un barlume di lucidità, come dire, l’ha avuto. Noi avremmo in qualche modo auspicato un cambio di marcia, un cambio di paradigma, perché l’Assessore all’Urbanistica di una città come Torino non è una cosa banale da svolgere. Aspettavamo un nome, un grande nome, cioè avrebbe dovuto, a nostro modo di vedere, Sindaca Appendino, rilanciare la sua iniziativa in questo anno, anno e mezzo che le rimane prima dell’imminente campagna elettorale, per provare, non dico a concludere, ma almeno ad avviare alcuni dei progetti che in qualche modo lei ha di fatto ereditato dalla precedente Amministrazione e di fatto inchiodato. Provo a elencarglieli: Tissen, che è ancora lì; Centro Congressi di Westinghouse, che è ancora lì; la biblioteca di Torino Esposizioni, che è ancora lì; il Palazzo del Lavoro, che è ancora lì; lo scalo Vanchiglia, che è ancora lì; la Manifattura Tabacchi, che è ancora lì, il Master Plan delle residenze universitarie; l’area di Grandi Motori; l’area di Nebiolo; il PEC di Vallino. Voi vi siete trovati la variante già approvata e, è tre anni e passa che aspettiamo il PEC di Vallino, speriamo che l’Assessore ai PEC, oggi ho capito, è stata corretta, l’ha spiegato che Iaria si occupa dei PEC, speriamo che riusciamo almeno quel PEC lì ad approvarlo, riuscirete ad approvarlo in Giunta. Le Caserme di via Asti, Nebbie, Porto delle Nebbie, De Sonnaz, Porto delle Nebbie, Lagnone. Grazie al cielo l’Agenzia delle Demanio lì, speriamo questo federal building, almeno di vedere l’avvio dei lavori prima del 2020. Senza contare tutto quello che riguarda il tema infrastrutturale, pensiamo alla linea 2 della Metropolitana, pensiamo all’assenza di iniziativa, all’ignavia, relativamente alla risoluzione dell’incrocio di piazza Baldissera; pensiamo allo scellerato progetto di togliere il sottopasso della rotonda Maroncelli, senza prevedere alcuna soluzione strutturale; pensiamo al ritardo strutturale del parcheggio di piazza Bengasi. Se dico delle cose false, o dico delle inesattezze, Sindaca, nella replica mi corregga. Senza togliere, oltretutto, quelli che sono elementi che non sono urbanistica in senso stretto, ma che disegnano il piano complessivo della Città. Ora è un po’ sparito dal radar, noi facciamo il tifo perché sparisca definitivamente il progetto di ZTL a pagamento, non ne parlano più, colleghi, quindi forse hanno capito che è meglio evitare di farlo. Invece hanno grande valenza le altre grandi genialate dell’Assessora Lapietra, tipo le riciclabili di via Nizza o altri tipi di estemporanee attività. Lei, Sindaca Appendino, si tiene la delega al Piano Regolatore. Guardi, io, ed è buon testimone chi ha seguito la questione in Commissione, alla luce della evidente incapacità del predecessore, incapacità a concludere i procedimenti e non in termini assoluti, ovviamente, di Iaria, era evidente che il Piano Regolatore pomposamente annunciato, la Variante strutturale che adesso è diventato il nuovo Piano Regolatore, per come l’ha declinato. È una Variante strutturale, Sindaca Appendino, non è un nuovo Piano Regolatore. Cominciamo a usare lessicalmente le cose in maniera corretta. Evidentemente ha dato anche un programma molto ambizioso. Auspichiamo veramente che almeno la semplificazione delle categorie urbanistiche del nostro Piano Regolatore, almeno quello in cinque anni siate in grado di portarlo a casa, perché dell’elenco che ho fatto temo, temo, non vedremo nulla e temo che se andrò a fare una fotografia, come feci nel 2016, all’area del Palazzo del Lavoro, nel 2021, alla conclusione del suo mandato da neo Assessore al Piano Regolatore, ho la vaga sensazione che con questo passo e con questo piglio, non vedremo sostanziali differenze. La scelta che ha fatto è una scelta che non ci convince per niente. Non ci convince perché, uno, è in piena continuità con questo scempio che avete fatto della trasformazione urbana di Torino; due, difficilmente, io…, guardi, se c’è uno che spera che questa Città si riempie di gru e di cantieri, è chi le parla, mi creda, perché a me piange il cuore per tutto il lavoro che è stato impostato e che voi avete mandato al macero, e quindi tendenzialmente se ogni tanto parte una gru e parte un cantiere, vivaddio. Quindi, Assessore Iaria, si dia un obiettivo, ne chiuda almeno uno di PEC, faccia partire almeno uno dei 20 cantieri che ho elencato, limitiamoci a quello, limitiamoci a quello. Noi saremmo già soddisfatti, anche se siamo piuttosto pessimisti. Tema anagrafe, noi anche qua non ci siamo sottratti in questi anni a denunciare, come dire, un sostanziale disfacimento dei servizi essenziali ai cittadini e in particolar modo i Servizi anagrafici. Un record assoluto italiano di attesa per una carta d’identità, speriamo che questo cambio e la messa in capo all’Assessore Rolando, possa, non tanto per un pallino dell’Opposizione o della Maggioranza, banalmente per dare ed erogare un servizio al cittadino che è un suo diritto, che non è aspettare 4 mesi per una carta identità in una grande città del Nord, cioè solo questo chiediamo. Quindi, Assessore Rolando, se lei avesse la gentilezza e senso di utilità pubblica di metterci testa su questa questione, le saremmo grati. Chi l’ha preceduta non è stata in grado, era palesemente inadeguata a svolgere il ruolo di Assessore e a questo punto di vista noi non possiamo fare altro che augurarle i nostri migliori auguri, in bocca al lupo, perché non dico 15 giorni, però se riuscissimo magari a dimezzare i tempi di attesa delle carte d’identità e magari evitare di chiudere i servizi decentrati, come invece vuole fare l’ancora Assessora, speriamo davvero per poco, Pisano, da questo punto di vista ci farebbe una cortesia. Per tutti questi motivi noi esprimiamo un giudizio politicamente netto e politicamente coerente con quello che abbiamo sempre sostenuto e lei per l’ennesima volta, Sindaca Appendino, forse per il timore di venire messa in ombra, forse per il timore di avere persone che pensano con la loro testa, forse per la difficoltà che ha nel relazionarsi politicamente con persone che, come dire, non sono in asse con quello che lei in qualche modo pensa, lei ha scelto, ha fatto una scelta di bassissimo profilo. La scelta dell’Assessore Iaria è di bassissimo profilo, e fortunatamente chiudo, ha dato all’Assessore Iaria competenze squisitamente da funzionario tecnico. Ci auguriamo che almeno queste competenze da funzionario tecnico possono in qualche modo essere svolte. Comunque a tutti voi il nostro più caro e forte in bocca al lupo, nella speranza che, come dire, questa agonia a cui state sottoponendo la Città termini il prima possibile e che il prima possibile consentiate a Torino di ripartire, gentilmente accomodandovi tutti quanti da un’altra parte. |