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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 9 Settembre 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 14

Comunicazioni della Sindaca su "Nuovo assetto della Giunta Comunale".
Interventi
LO RUSSO Stefano
Grazie, signor Presidente. Noi ci eravamo lasciati prima delle vacanze con una
situazione politica locale molto, molto compromessa, per quello che riguardava le
strategie di sviluppo, con una Sindaca che in quest’Aula prendeva a ceffoni la sua
Maggioranza e avrebbe in qualche modo accelerato, con la defenestrazione del
Vicesindaco Montanari, il cosiddetto freno a mano tirato. Un freno a mano tirato che ha
tirato lei, Sindaca Appendino, non è che l’hanno tirato altri, anche perché lei ha goduto
di condizioni praticamente ideali per guidare questa Città in questi oltre tre anni e cioè
una Maggioranza monocolore che non le ha mai, mai, mai, fatto venir meno i voti in
quest’Aula. Ci saremmo aspettati una riflessione politica da parte sua, Sindaca
Appendino, intorno a quello che…, noi non ci stanchiamo di dirlo, come sa, siamo stati
non particolarmente teneri con il già Vicesindaco Montanari, condividendo in pieno la
valutazione a cui lei troppo tardivamente è arrivata, e cioè che la sua Amministrazione
di fatto Torino l’ha inchiodata invece che rilanciarla, e ci saremmo aspettati che…,
eravamo anche abbastanza fiduciosi, Sindaca Appendino, che lei, consapevolizzato il
fatto che questa Città era una Città comunque ferma e che l’aveva fermata lei, lei e la
squadra, ovviamente, era arrivata alla conclusione a cui noi eravamo arrivati un po’
prima di lei e avrebbe sterzato in positivo provando a far ripartire la macchina di questa
Città. Ci credevamo, siamo stati, come sempre, smentiti dai fatti. Lei, come sempre,
ragiona con un cabotaggio che è quello del giorno successivo, che è quello
dell’equilibrio politico del Movimento 5 Stelle, che, come dire, non manca mai di
fornire spunti anche in qualche modo divertenti, per certi aspetti, se non fosse che
giochiamo sulla pelle dei torinesi, e conseguentemente ha sacrificato questa occasione
che aveva lei stessa creato, togliendo Montanari, ha sacrificato degli equilibri veramente
di bassissimo cabotaggio, selezionando per la delega, la complessa delega
all’Urbanistica, ancorché precisando chiaramente che poi le scelte strategiche, insomma,
si fida di Iaria, ma non proprio del tutto, ecco, e onestamente la capiamo, Sindaca
Appendino, non ce ne voglia, almeno su questa cosa mi sento di condividerla
completamente, glielo dico con franchezza. Mai avrei assegnato al collega Iaria, ex
collega Iaria, una delega così importante come il Piano Regolatore, senza nulla togliere,
ovviamente. Quindi da questo punto di vista qua in questa follia un barlume di lucidità,
come dire, l’ha avuto. Noi avremmo in qualche modo auspicato un cambio di marcia, un
cambio di paradigma, perché l’Assessore all’Urbanistica di una città come Torino non è
una cosa banale da svolgere. Aspettavamo un nome, un grande nome, cioè avrebbe
dovuto, a nostro modo di vedere, Sindaca Appendino, rilanciare la sua iniziativa in
questo anno, anno e mezzo che le rimane prima dell’imminente campagna elettorale, per
provare, non dico a concludere, ma almeno ad avviare alcuni dei progetti che in qualche
modo lei ha di fatto ereditato dalla precedente Amministrazione e di fatto inchiodato.
Provo a elencarglieli: Tissen, che è ancora lì; Centro Congressi di Westinghouse, che è
ancora lì; la biblioteca di Torino Esposizioni, che è ancora lì; il Palazzo del Lavoro, che
è ancora lì; lo scalo Vanchiglia, che è ancora lì; la Manifattura Tabacchi, che è ancora lì,
il Master Plan delle residenze universitarie; l’area di Grandi Motori; l’area di Nebiolo; il
PEC di Vallino. Voi vi siete trovati la variante già approvata e, è tre anni e passa che
aspettiamo il PEC di Vallino, speriamo che l’Assessore ai PEC, oggi ho capito, è stata
corretta, l’ha spiegato che Iaria si occupa dei PEC, speriamo che riusciamo almeno quel
PEC lì ad approvarlo, riuscirete ad approvarlo in Giunta. Le Caserme di via Asti,
Nebbie, Porto delle Nebbie, De Sonnaz, Porto delle Nebbie, Lagnone. Grazie al cielo
l’Agenzia delle Demanio lì, speriamo questo federal building, almeno di vedere l’avvio
dei lavori prima del 2020. Senza contare tutto quello che riguarda il tema
infrastrutturale, pensiamo alla linea 2 della Metropolitana, pensiamo all’assenza di
iniziativa, all’ignavia, relativamente alla risoluzione dell’incrocio di piazza Baldissera;
pensiamo allo scellerato progetto di togliere il sottopasso della rotonda Maroncelli,
senza prevedere alcuna soluzione strutturale; pensiamo al ritardo strutturale del
parcheggio di piazza Bengasi. Se dico delle cose false, o dico delle inesattezze, Sindaca,
nella replica mi corregga. Senza togliere, oltretutto, quelli che sono elementi che non
sono urbanistica in senso stretto, ma che disegnano il piano complessivo della Città. Ora
è un po’ sparito dal radar, noi facciamo il tifo perché sparisca definitivamente il
progetto di ZTL a pagamento, non ne parlano più, colleghi, quindi forse hanno capito
che è meglio evitare di farlo. Invece hanno grande valenza le altre grandi genialate
dell’Assessora Lapietra, tipo le riciclabili di via Nizza o altri tipi di estemporanee
attività. Lei, Sindaca Appendino, si tiene la delega al Piano Regolatore. Guardi, io, ed è
buon testimone chi ha seguito la questione in Commissione, alla luce della evidente
incapacità del predecessore, incapacità a concludere i procedimenti e non in termini
assoluti, ovviamente, di Iaria, era evidente che il Piano Regolatore pomposamente
annunciato, la Variante strutturale che adesso è diventato il nuovo Piano Regolatore, per
come l’ha declinato. È una Variante strutturale, Sindaca Appendino, non è un nuovo
Piano Regolatore. Cominciamo a usare lessicalmente le cose in maniera corretta.
Evidentemente ha dato anche un programma molto ambizioso. Auspichiamo veramente
che almeno la semplificazione delle categorie urbanistiche del nostro Piano Regolatore,
almeno quello in cinque anni siate in grado di portarlo a casa, perché dell’elenco che ho
fatto temo, temo, non vedremo nulla e temo che se andrò a fare una fotografia, come
feci nel 2016, all’area del Palazzo del Lavoro, nel 2021, alla conclusione del suo
mandato da neo Assessore al Piano Regolatore, ho la vaga sensazione che con questo
passo e con questo piglio, non vedremo sostanziali differenze. La scelta che ha fatto è
una scelta che non ci convince per niente. Non ci convince perché, uno, è in piena
continuità con questo scempio che avete fatto della trasformazione urbana di Torino;
due, difficilmente, io…, guardi, se c’è uno che spera che questa Città si riempie di gru e
di cantieri, è chi le parla, mi creda, perché a me piange il cuore per tutto il lavoro che è
stato impostato e che voi avete mandato al macero, e quindi tendenzialmente se ogni
tanto parte una gru e parte un cantiere, vivaddio. Quindi, Assessore Iaria, si dia un
obiettivo, ne chiuda almeno uno di PEC, faccia partire almeno uno dei 20 cantieri che
ho elencato, limitiamoci a quello, limitiamoci a quello. Noi saremmo già soddisfatti,
anche se siamo piuttosto pessimisti. Tema anagrafe, noi anche qua non ci siamo sottratti
in questi anni a denunciare, come dire, un sostanziale disfacimento dei servizi essenziali
ai cittadini e in particolar modo i Servizi anagrafici. Un record assoluto italiano di attesa
per una carta d’identità, speriamo che questo cambio e la messa in capo all’Assessore
Rolando, possa, non tanto per un pallino dell’Opposizione o della Maggioranza,
banalmente per dare ed erogare un servizio al cittadino che è un suo diritto, che non è
aspettare 4 mesi per una carta identità in una grande città del Nord, cioè solo questo
chiediamo. Quindi, Assessore Rolando, se lei avesse la gentilezza e senso di utilità
pubblica di metterci testa su questa questione, le saremmo grati. Chi l’ha preceduta non
è stata in grado, era palesemente inadeguata a svolgere il ruolo di Assessore e a questo
punto di vista noi non possiamo fare altro che augurarle i nostri migliori auguri, in
bocca al lupo, perché non dico 15 giorni, però se riuscissimo magari a dimezzare i tempi
di attesa delle carte d’identità e magari evitare di chiudere i servizi decentrati, come
invece vuole fare l’ancora Assessora, speriamo davvero per poco, Pisano, da questo
punto di vista ci farebbe una cortesia. Per tutti questi motivi noi esprimiamo un giudizio
politicamente netto e politicamente coerente con quello che abbiamo sempre sostenuto e
lei per l’ennesima volta, Sindaca Appendino, forse per il timore di venire messa in
ombra, forse per il timore di avere persone che pensano con la loro testa, forse per la
difficoltà che ha nel relazionarsi politicamente con persone che, come dire, non sono in
asse con quello che lei in qualche modo pensa, lei ha scelto, ha fatto una scelta di
bassissimo profilo. La scelta dell’Assessore Iaria è di bassissimo profilo, e
fortunatamente chiudo, ha dato all’Assessore Iaria competenze squisitamente da
funzionario tecnico. Ci auguriamo che almeno queste competenze da funzionario
tecnico possono in qualche modo essere svolte. Comunque a tutti voi il nostro più caro e
forte in bocca al lupo, nella speranza che, come dire, questa agonia a cui state
sottoponendo la Città termini il prima possibile e che il prima possibile consentiate a
Torino di ripartire, gentilmente accomodandovi tutti quanti da un’altra parte.

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