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Estratto dal verbale della seduta di Mercoledì 31 Luglio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 9
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2019-02158
ASSESTAMENTO GENERALE AL BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO 2019-2021 AI SENSI DELL'ARTICOLO 175 - COMMA 8 DEL D.LGS. N. 267/2000.
Interventi
MALANCA Roberto
Grazie, Presidente. La ringrazio, perché io questo assestamento lo ritengo veramente
paradigmatico e soprattutto che segue quella che è la visione strategica infrastrutturale
di questa città, di cui veniamo accusati di non avercela; veniamo accusati di non
avercela da chi ha proposto per anni progetti non finiti, tunnel fantasma, tangenziale est,
l’abbiamo sentito nominare adesso. Perché non parlare addirittura di un tunnel sotto il
Po, che durante le Amministrazioni precedenti aveva fatto capolino sulle pagine dei
giornali. È vero, noi non abbiamo una visione infrastrutturale basata sull’auto, sulle
autostrade urbane, sul corso Principe Oddone, sulla piazza Baldissera, sui disastri di
mobilità che sono stati fatti negli ultimi 10 anni. La nostra visione strategica
infrastrutturale è per una città del futuro, una città dove la mobilità è una cosa diversa
dall'auto singola di proprietà parcheggiata gratuitamente sotto casa in uno spazio
pubblico. È una visione che tende ad avvicinarsi a quella di tutte le città europee; una
visione dove c'è una nuova rete di trasporto pubblico, dove si acquistano nuovi pullman,
dove non si fanno fallire le società che li gestiscono, dove si sviluppa una rete di
Metropolitana su un percorso basato sulle reali esigenze della città, non facendo due
crocette e tagliando su una cartina dei pezzi di Metropolitana a caso; dove non si fa
avviare una rete di Metropolitana senza i finanziamenti, senza i mutui già firmati e
semplicemente sperando che poi arrivano i soldi chissà quando, ma si fanno soltanto
quando ci saranno; dove si punta allo sharing; dove si punta alla mobilità condivisa;
dove si punta a una mobilità sostenibile; dove si punta a una mobilità che finalmente
emerge verso una mobilità di tipo sostenibile e amica anche dell'ambiente, oltre che
della mobilità, perché io ricordo che se tutti andiamo in giro in macchina non si va più
da nessuna parte, se tutti andiamo in giro in macchina la gente continua a morire, se tutti
andiamo in giro in macchina la spazio non c'è più. Noi vogliamo che la macchina la usi
solo chi ne ha veramente bisogno; noi vogliamo che si vada verso una visione dove si
usa un mezzo per ogni scopo, il mezzo giusto per ogni scopo e più mezzi magari per lo
stesso percorso perché ogni mezzo è più giusto per quel pezzo. Noi vogliamo una
visione dove c’è il trasporto pubblico come struttura primaria, dove c'è una condivisione
di mezzi, dove si usa la mobilità ciclabile e le piste ciclabili, anche quella di via Nizza,
sia una vera infrastruttura che segue i cittadini e non soltanto per turismo, dove si
vaneggia di piste fatte all'interno dei parchi giusto per il divertimento domenicale, ma
semplicemente si invitano i cittadini, e il numero di ciclisti aumentati ce ne dà ragione, a
usare il mezzo della bicicletta, poi della bicicletta a pedalata assistita, perché no, più
avanti, per muoversi. L'innovazione non è soltanto ed esclusivamente un'innovazione
per parlare, è un’innovazione della modalità e del paradigma con cui la gente si muove
all’interno della città. È un'innovazione di tipo sociale, è una crescita di tipo culturale, è
una presa di coscienza che un modello tramandato dagli anni ‘50 a oggi non è più
sostenibile e non è più sostenibile da qui in avanti nel futuro. Grazie, Presidente.

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