Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Mercoledì 31 Luglio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 9
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2019-02158
ASSESTAMENTO GENERALE AL BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO 2019-2021 AI SENSI DELL'ARTICOLO 175 - COMMA 8 DEL D.LGS. N. 267/2000.
Interventi
LO RUSSO Stefano
Scusi, Presidente, ero un po' distratto, che cosa stiamo...? 44-50 siamo?

LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. Io ad integrazione di quello che diceva il Consigliere, collega
Carretta, tornerei sull’emendamento 45, perché l’emendamento 45 che è sempre alla
proposta di deliberazione al Consiglio Comunale la n. meccanografico 201902158/024
ad oggetto “Assestamento generale al Bilancio di previsione finanziario”, perché uno
potrebbe dire quale Bilancio, c’è quello finanziario 2019/2021. Il trattino in questo caso
serve a separare le annualità dando, come dire, probabilmente l’orizzonte temporale
triennale che è quello a cui si fa riferimento quando ciascuno di noi programma le
proprie spese, quindi è corretto che lo faccia anche la Città di Torino. Questo triennio
viene a essere interessato da questa deliberazione e in particolar modo
dall’emendamento n. 45, proprio ai sensi di quel famoso articolo 175, comma 8 e non il
comma 7, attenzione, il comma 8 dell’articolo 175 del D. Lgs. 267/2000, l’8 perché è
proprio l’8 che parla, nello specifico, della previsione a cui facciamo riferimento in
questa delibera. Bene, questo emendamento, il 45, tocca la delibera alla pagina n. 3 e in
particolar modo, Presidente, lei si chiederà a quale riga? È scritto con chiarezza
nell’emendamento che lo tocca, alla riga n .2, dopo, non prima, dopo “la Giunta
Comunale”, perché? Perché, fondamentalmente, fa un’operazione piuttosto articolata,
cioè sostituisce la scritta: “art. 42” con la parola “articolo 42” e perché, uno si
chiederebbe, bisogna sostituire la parola “art. 42” con “articolo 42”? Sempre, per quanto
dicevo prima, a valere sugli emendamenti 8 e 9, certamente l’Aula se lo ricorderà, per
questo principio di chiarezza che devono avere le deliberazioni; tutte le deliberazioni,
ma in particolar modo, colleghi, le deliberazioni del bilancio. Sono proprio quelle che
devono essere le più chiare: chiara deve essere la deliberazione del Bilancio, così come
chiara è la prospettiva che ci attende quest’oggi. Tornando al tema della chiarezza
relativamente sia alle parole, sia alla prospettiva... diamo il benvenuto all’Assessore
Sacco che compare in Aula; la saluto, Assessore Sacco, ben arrivato, se si vuole
accomodare o se ci vuole dare un aiuto, anche perché, guardi, in realtà quando abbiamo
scritto questo emendamento, Assessore, pensavamo esattamente a lei, perché ci siamo
detti: ma sarà possibile dopo la Giunta Comunale, volevamo anche aggiungere “se
l’Assessore Sacco è d’accordo”, poi abbiamo valutato che sembrava un attacco ad
personam e lei, siccome si lamenta e dice che ce l’abbiamo con lei, nella riflessione
abbiamo fatto svariate riunioni del Gruppo del Partito Democratico per decidere se
aggiungere o non aggiungere all’emendamento 45 anche la parola “se l’Assessore Sacco
lo permette o no”, invece abbiamo valutato di non farlo e quindi, Assessore Sacco,
siamo assolutamente convinti che lei apprezzerà questo gesto, questo beau geste del
Partito Democratico, beau nel senso di bello, non nel senso di boh, perché sulle parole
bisogna stare attenti. Consigliera Foglietta, quando ci siamo insediati, si ricorda che io
più e più volte le dissi quanto era importante evitare le abbreviazioni...

Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)