Interventi |
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie. Gli aspetti generali che riguardano sicuramente l’articolo 193 del Testo Unico degli Enti Locali, quello che per intenderci, lo dico a beneficio di chi magari non lo sa, impone che l’intera gestione contabile degli Enti Locali sia ispirata al mantenimento degli equilibri inizialmente fissati dal Consiglio in sede di approvazione del Bilancio e questo “inizialmente” che oggi ci deve far riflettere perché c’è una distanza che, dal mio punto di vista, è anche abbastanza siderale, rispetto a quello che è avvenuto qualche mese fa, cioè quando il Consiglio Comunale, l’Aula ha approvato il proprio Bilancio e oggi è giornata in cui siamo chiamati a discutere un assestamento, e questo assestamento, così come spieghiamo nell’emendamento, è un assestamento che difetta di alcune valutazioni che avremmo preferito condividere ovviamente col Consiglio, con l’Aula e con la Giunta. Io insisto sul fatto che ci piacerebbe poter trovare cinque minuti di questa giornata per trovare una soluzione insieme e rimuovere quell’immobile da un elenco che, guardate, è già sufficientemente corposo, perché 30 milioni di euro di dismissioni sono già tante, sono già tante; allora si concentri l’Amministrazione sul portare a casa quel risultato. Si concentri, l’Amministrazione, nel portare a casa ciò che inizialmente, cioè in fase di approvazione del Bilancio aveva deciso di fare, ma a me risulta che buona parte dell’operazione..., anche io saluto l’Assessore Sacco; l’Assessore Sacco ci ha convinto negli ultimi anni della necessità di dismettere quote di società, penso ad esempio al Centro Agro-Alimentare, che cosa è successo? Ve lo dico io cosa è successo, niente, non è successo niente, perché non è successo niente? Non perché l’Assessore Sacco non sia capace, per carità, è il migliore, mi dicono alcuni esponenti della Maggioranza, è il miglior Assessore di questa Giunta; non è successo niente semplicemente perché non era utile svolgere una dismissione in quella forma, nella forma che lui aveva suggerito. Allora, lo dico all’Assessore Rolando che forse era più interessato a quella dismissione, più dell’Assessore Sacco: concentriamoci sulle operazioni in corso, concentriamoci sulla vendita, sull’alienazione degli immobili che già negli ultimi tre anni avete deciso di dismettere, ancora ad oggi non siete riusciti a dismettere. C’è un edificio, che è l’ex Nebiolo, che è stato messo all’asta l’anno scorso, forse è la seconda volta, anzi credo che ormai si vada a trattativa privata, perché le aste sono andate tutte deserte, ma vogliamo preoccuparci di valorizzare quegli immobili? Perché, io dico, ecco, faccio questa proposta: possiamo sostituire l’ex Nebiolo con la scuoletta? Del resto quello è un edificio industriale abbandonato, dismesso, inutilizzato che ha un valore comparabile: siamo, nella prima gara era di 1.200.000 euro, qui la scuola è valutata un 1,3 milioni; possiamo, Assessore, rimuoviamo la scuola, cioè non possiamo permetterci, ma la Sindaca che si è nascosta, adesso dov’è? Io mi rivolgo, Presidente, me lo permette? Mi rivolgo un attimo alla Sindaca, Sindaca, per favore, si ravveda rispetto a questa scelta, non vendiamo la scuola, non la vendiamo, noi ci preoccupiamo... |