Interventi |
LO RUSSO Stefano Vado a ruota di quanto diceva l’Assessore Rolando, che non capisco se pensa che chi sta da questa parte dell’Aula in che condizioni psicofisiche sia. Io le posso garantire, Assessore Rolando, che siamo abbastanza in grado di comprendere la differenza che passa tra una mera intenzione, un atto deliberativo e successivamente quello che poi lei ha oggi annunciato di fare. La volontà di dismettere un immobile, Assessore Rolando, si manifesta nel Piano di Dismissioni, la volontà di dismettere un immobile, la volontà politica di dismettere un immobile è in questo corposo allegato che non contiene, caso strano, tutte le proprietà del Comune, ne contiene alcune e come mai ne contiene alcune e non le contiene tutte? Perché c’è qualcuno, voi, non noi, voi che ha fatto una selezione di immobili e l’ha messa in questo elenco. Quindi con tutto il dovuto rispetto, lo dico con franchezza, non ci giriamo intorno, guardate che, voglio dire, assumetevi la responsabilità, tranquillamente, c’è chi..., non posso evocare altri colleghi che se no si offendono, c’è chi, come dire, evoca la differenza tra Minoranze e Opposizione, noi facciamo opposizione quando si deve fare opposizione, lunedì scorso abbiamo provato a fare la Minoranza, ma tanto il concetto era uguale e conseguentemente che facciamo Minoranza o facciamo opposizione mi pare di capire che l’esito è lo stesso ed è la ragione per cui, come dire, vi poniamo il problema, però davvero non prendete proprio..., forse lei, Rolando, può prendere un po' per il naso qualcuno, forse, a noi non ci prende per il naso sotto questo profilo, lei porta un allegato all’assestamento di Bilancio, mi scusi, che contiene la scuoletta e ci spiega che non è ancora deciso. LO RUSSO Stefano Presidente, io capisco che siete in difficoltà su questo punto, però forse... LO RUSSO Stefano Aspetti che prendo gli emendamenti, intervengo sul merito, mi scusi. Il primo blocco di emendamenti ha attinenza all’oggetto, per questo mi stava richiamando lei, Presidente? Perfetto, allora, sull’oggetto dell’assestamento appunto si parla di assestamento generale al Bilancio di previsione economico finanziario, uno degli allegati di questa delibera riguarda il Piano Dismissioni e che quindi conseguentemente lo dice la parola stessi negli emendamenti prova ad assestare le previsioni. Io che scorro oggettivamente la delibera individuo alcune scuole, no, non le individuo, ne individuo una che è questa qua, il resto è fuffa, politica pura, glielo spiegherete voi, cioè non è che dobbiamo spiegarglielo noi, noi siamo contrari e vi invitiamo a togliere proprio per le ragioni che diceva lei, Assessore Rolando, proprio per le ragioni che diceva lei e cioè quella che è il piano dismissioni non è autorizzativo ipso iure dell’alienazione e che l’ammontare degli immobili classificati all’interno di quel piano dismissioni è oggettivamente superiore alla previsione che viene messa in entrata, se ho capito bene la sua considerazione, poi nell’assestamento del Bilancio, cioè nel Bilancio prima e nell’assestamento successivo immediatamente dopo, ma proprio per questa ragione, proprio per la sua replica, Assessore Rolando. Io prendo le sue parole proprio perché l’ammontare economico dei cespiti indicati in questo allegato non corrisponde e non identifica ipso iure l’autorizzazione men che meno l’equilibrio del pareggio di Bilancio. Lo ha detto lei se ho capito bene, però se non ho capito bene corregga quello che ha detto, io ho capito questo. Cosa costa espungere questa riga da questo lungo elenco? Perché se è vero togliamola, se è vero questo, se è vero che la Maggioranza 5 Stelle non vuol vendere la scuola di corso Unione Sovietica togliamo quella riga e miracolosamente la famosa opposizione tacerà, come tale, e avremo fatto tutti un servizio alla Città perché noi continuiamo a ritenere che le scuole non si vendono, le scuole al limite si costruiscono, le scuole si ristrutturano, le scuole si ampliano e i posti di lavoro non si cancellano, si creano, questo deve fare l’Amministrazione con tutto il dovuto rispetto per gli interessi immobiliari, ma, o uno ha chiare le priorità politiche, o altrimenti diventa difficile da giustificare. Noi riteniamo, siccome è la prima volta, a mia memoria, poi magari è anche capitato, che la Città di Torino mette in vendita una scuola coi bambini dentro, è la prima volta che mette in vendita una scuola o perlomeno come giustamente fa rilevare lei la sottile differenza esprime la volontà di vendere una scuola... Scusi, c’è scritto, leggo perché, chiedo scusa, io non capisco l’italiano “elenco immobili la cui dismissione è preventivata nel 2019”, per favore, leggete. Allora, da questo punto di vista forse almeno come servizio di igiene politica cerchi solo, Assessore Rolando, di fare un’operazione, diciamo così, di onestà intellettuale dicendo c’è un interesse immobiliare, riteniamo che quella scuola debba essere venduta e ci occuperemo tra settembre, ottobre, novembre e dicembre, 4 mesi, di trovare la soluzione, metterla in vendita e venderla perché non c’è scritto preventivata nel triennio, c’è scritto preventivata nel 2019, dopodiché potete arrampicarvi sugli specchi finché volete, quello che è l’effetto è quello che ho descritto. |