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Estratto dal verbale della seduta di Mercoledì 31 Luglio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 7
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2019-02158
ASSESTAMENTO GENERALE AL BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO 2019-2021 AI SENSI DELL'ARTICOLO 175 - COMMA 8 DEL D.LGS. N. 267/2000.
Interventi
ROLANDO Sergio (Assessore)
Buongiorno a tutti. Con la delibera di assestamento, primo assestamento, si realizza e si
consente poi di approcciare il problema degli equilibri. Allora, in base alle segnalazioni
pervenute dai dirigenti competenti l’assestamento, prevede le seguenti variazioni:
Entrate 2019/2021 Titolo II - Trasferimenti correnti - Anno 2019. Si evidenzia un
aumento complessivo delle entrate da trasferimenti correnti correlate a spesa di pari
importo per euro 268.698,20. In particolare fanno parte di questa voce gli stanziamenti
relativi ai contributi del Ministero degli Interni per il Progetto Sicurezza Urbana per
534.840,54 euro, per il Progetto contrasto truffa agli anziani per 178.880,00 e per
progetti di sostegno sociale per euro 300.000,00 e dalla Regione Piemonte per contributi
socio-assistenziali per 290.015,00 euro. Esistono poi aumenti per le entrate
extratributarie anno 2019 per l’importo di 3.222.527,00 di cui euro un milione per i
canoni di concessione servizi pubblici inerenti alle farmacie comunali della Città in base
al nuovo Piano di rientro del debito, proventi da centri sportivi per euro 564.540,00;
entrate da eredità e donazioni per euro 988.946,48,00; recuperi per contenziosi da
250.000,00. Le Entrate in conto capitale, questa è la variazione più significativa,
prevedono un decremento per il primo anno 2019 di 11.281.086,18 di cui 3.809.000,00
per variazione del cronoprogramma della linea 1 Metropolitana con conseguente
spostamento in base al cronoprogramma presentato dal Ministero al 2020 e al 2021 di
euro 11.250.000,00, e poi per gli anni 2020 e 2021 c’è anche un effetto delle forniture
dei nuovi tram, poiché il Ministero ha adottato il decreto, ma manca quello che si
chiama il bollino della Corte dei Conti, vengono riproporzionati nel triennio, cioè c’è un
calo al primo anno e vengono poi consegnati nel secondo e terzo anno. Ovviamente
queste entrate aumentano contestualmente alla spesa in modo coerente. Occorre poi
appostare in entrata e spesa gli imponibili 3.092.000,00 euro per le attività manutentive
condotte da SCR in base alla Legge 65/2012 allo scopo di consentire la gestione
dell’IVA e una partita di giro. Ci sono poi entrate da riduzione delle attività finanziarie
per un 1.103.724,00 nel 2019 di cui 730.000,00 alienazioni di attività finanziarie e
300.000,00 per riscossione crediti sorti a seguito di escussione di garanzie a favore delle
istituzioni sociali private e 73.000,00 per altre entrate da riduzioni delle attività
finanziarie. La spesa comprendente sia la parte corrente, sia la parte capitale risulta
diminuita a pareggio di 4.886.136,98 per l’anno 2019, ovviamente aumentata di
611.954,48 per l’anno 2020 per effetto del cronoprogramma di cui ho parlato del conto
capitale e aumentata di 23.624.714,00 per l’anno 2021. L’accertamento generale
evidenzia inoltre, tra le movimentazioni maggiormente significative, ulteriori
stanziamenti in entrata corrente per 1.250.000,00 e relativi interventi di fondi per le
maggiori spese necessarie e urgenti tra le quali refezione scolastica, la mensa
dipendenti, la nuova manutenzione impianti elettrici e le spese relative al sistema
informativo che ne prevedono il completamento avvenuto secondo programma
quest’anno e le spese per il lavoro interinale. Pertanto la presente variazione viene
iscritta a Bilancio e rileva sul piano come integrativa e sostanziale del presente
provvedimento. Insieme all’assestamento viene approvato, allegato al presente
provvedimento, (allegato 1) l’assestamento generale. Vengono mantenuti si dà atto del
mantenimento degli equilibri di Bilancio relativamente a questa scrittura. Si dà altresì
atto che viene aggiornato il Documento Unico di Programmazione 2019/’21. Viene
aggiornato il Piano delle opere pubbliche (allegato 5), il Programma biennale
2019/2020 delle forniture di beni e servizi e il Piano delle Dismissioni Patrimoniali.
Direi poi l’altra delibera la discuteremo dopo, questa comunque è alla base, poi, per la
delibera degli equilibri, grazie.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Sì, allora, prima il tema generale del Piano di Dismissioni, sia in passato, sia oggi il
Piano di Dismissione rappresenta il programma di vendite che fa l’Amministrazione,
poi questo programma viene attuato con le delibere che innescano i bandi. Non c’è
esatta corrispondenza fra i due importi, nel senso che uno può apprezzare, ricordo a
memoria, non ho qui i dati in dettaglio, che nel Bilancio 2019 la previsione di
dismissioni era ben più alta nel piano alienazioni del valore messo in entrata nel
Bilancio, questo perché il piano di dismissioni prevede tutto quello che viene fatto come
attività amministrativa di messa a disposizione e contiene, guarda caso, anche tutti gli
immobili acquisiti col meccanismo (incomprensibile) IPAB e quindi ben difficilmente
questo numero..., cioè normalmente questo numero è molto più alto dei valori che
vengono messi con delibera a bando. Venendo al tema della scuoletta c’è un tema noi
abbiamo ritirato la delibera che faceva il bando di vendita. Non abbiamo deciso che quel
bene, nell’arco degli anni che continuava ad essere da noi, non venga più approcciato e
risolvendo il problema, come abbiamo discusso in sede operativa con gli attuali
utilizzatori che lo utilizzeranno per sei anni. Quindi il Piano delle alienazioni è una cosa,
la delibera che autorizzava la vendita è stata ritirata e quindi per il momento non si
procederà a mettere in vendita quel bene, come giustamente ha osservato il Consigliere
Chessa. È facile guardare le carte, le carte dicono esattamente questa cosa. Non ho
capito bene il discorso dei disallineamenti con riferimento ai fondi statali, poi magari ci
sarà tempo a settembre di parlare, come ha detto il Consigliere Lo Russo, del Piano
industriale di GTT come, ci sarà occasione. Io mi limito a fare delle osservazioni su
questo tema che sono nei fatti, nei bilanci approvati dal... Noi quando siamo arrivati qui
c’era il Bilancio 2015 approvato, il ’16 e il ’17 che non si potevano approvare per via
dei famosi disallineamenti e per il problema dei crediti di GTT nei confronti
dell’Agenzia. Questi problemi sono stati risolti perché i Bilanci 2016, 2017 e 2018 sono
stati approvati senza disallineamenti, quindi non capisco quel salto fra una
programmazione di fondi diversi da parte del Ministero, che avrà delle motivazioni, del
cronoprogramma sono un po' responsabili tutti, sia quelli che lavorano, sia quelli che
mettono a disposizione i fondi, però non sono disallineamenti, i disallineamenti sono
stati risolti. Io poi invito anticipando un tema che sarà sulla delibera successiva degli
equilibri, per quanto riguarda le dismissioni immobiliari non si possono sottacere sia
oggi, sia prima di oggi tutte le difficoltà che ci sono state alla collocazione sul mercato
dei cespiti. Ricordo che il valore di 15 milioni del Lingotto risaliva alle perizie che noi
abbiamo ereditato, 15 milioni era un valore esistente nel piano dismissioni a luglio
2016, quindi per dire i periti, quelli che fanno l’estimo in Città, li conosciamo tutti. Il
mercato non lo conosciamo noi. Sappiamo tutti che il mercato torinese è calato di
almeno 30-35% di valori negli ultimi 3 o 4 anni, lo dicono i documenti dell’Agenzia
delle Entrate, lo dicono le agenzie. Però tornando al problema immobiliare noi ad oggi
rispetto agli altri anni avendo un Piano di Dismissioni patrimoniali ben più alto di
quello che è il valore inserito come Entrata in Bilancio stiamo con l’ultima gara che sarà
adottata a breve e abbiamo esaurito tutta l’attività propedeutica alle vendite, cosa che
normalmente gli altri anni capitava nel mese di novembre, settembre, ottobre,
novembre. Noi a luglio avremmo fatto tutta l’attività ovviamente anche tenuto conto
degli alloggi ex IPAB che andranno proprio all’asta dopo che il Consiglio avrà
approvato la delibera. Quindi possiamo ritenere, ad oggi, che intanto non facciamo
conto sull’assestamento, sull’entrata derivante da tutti i beni che ci sono nel piano delle
alienazioni, ma solo di quelli che sono iscritti, che sono se non ricordo male 5 o 6
milioni in meno del potenziare del piano delle alienazioni e quindi io rassicuro l’Aula su
questo aspetto che questo aspetto almeno non è rilevante ai fini dell’assestamento. Poi
ringrazio anche io l’ottimo lavoro che è stato fatto da parte degli uffici nel fare queste
operazioni e ringrazio, come ha fatto il Consigliere Versaci, il Collegio dei Revisori che
era presente in Commissione, dove c’è stata discussione, niente, chiedo ovviamente al
Consiglio di approvare questa delibera di assestamento.

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