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LO RUSSO Stefano (INTERVENTO FUORI MICROFONO). LO RUSSO Stefano Venti minuti sulla delibera...? LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. Rilevo un vizio procedurale piuttosto inedito che è quello di discutere dell’assestamento di Bilancio in assenza della presenza in Aula del Revisore dei Conti, del Collegio dei Revisori dei Conti che hanno compiti di governo e di controllo relativamente non solo al previsionale, ma anche a tutti gli atti conseguenti, il primo è questo, primo assestamento proprio perché teoricamente, dal punto di vista esclusivamente teorico, fossimo in una condizione ordinaria un eventuale emendamento avrebbe dovuto comunque in ogni caso avere anche il loro via libera e l’assenza fisica del Collegio dei Revisori in Aula al di là, come dire, di quello che teoricamente dice il nostro regolamento che giustamente non individua nella perentorietà della loro presenza fisica in Aula un obbligo formale, esiste però a mio modo di vedere, al di là di un’opportunità politica, trattandosi dell’assestamento del Bilancio e quindi oggettivamente dell’atto fondamentale, ma poi c’è anche un’opportunità formale perché qualora nell’ambito della discussione dovessero emergere elementi tali da produrre eventuali proposte emendative alla deliberazione, sarebbe utile capire anche da parte del Collegio dei Revisori esattamente come capita, spero che tutti ve lo ricordiate, durante la discussione del Bilancio previsionale in prima lettura quando il Collegio dei Revisori, a valle delle proposte emendative approvate in quest’Aula, esprimono un parere sugli emendamenti. Invece qui, il Collegio dei Revisori, caro Presidente Sicari, mi stupisce moltissimo che pur invitato non sia presente, di fatto, è assente conseguentemente questo costituisce un vulnus piuttosto rilevante relativamente al prosieguo della discussione quantomeno sotto il profilo formale. Andando alla sostanza dell’assestamento del Bilancio ci sono due elementi sostanziali su cui..., anche perché si parla di cifre non particolarmente importanti in termini di variazione, però ci sono due questioni abbastanza significative. La prima riguarda quanto descriveva l’Assessore Rolando relativamente alle partite di giro, le ha chiamate in questi termini, e la dilazione delle spese/dei finanziamenti verso Infra.To e verso GTT. Cito questo come elemento paradigmatico per riesumare un’antica querelle che ci ha visto discutere animatamente, anche in talune circostanze, relativamente alla difficoltà che l’Amministrazione incontra nel programmare in maniera coerente e corretta, anche sotto il profilo temporale e non solo sostanziale, gli elementi di finanziamento rispetto al tema infrastrutturale di competenza e di pertinenza di Infra.To, leggasi linea 1, e/o di GTT, leggasi fornitura di tram. Siccome siamo stati rampognati più e più volte soprattutto dall’ineffabile Sindaca Appendino che ci spiegava come i famosi, non so se se li ricorda anche lei, Assessore Rolando, disallineamenti, se li ricorda i disallineamenti? Con quella mitica delibera mai approvata in Consiglio Comunale che avrebbe dovuto sistemare i famosi disallineamenti. Poi siamo entrati nella fase del famoso Piano industriale certo ed esigibile, me lo ricordo distintamente, non fu lei, fu la sua collega Maria Lapietra a spiegare che, a differenza del passato, in questo caso noi avremmo avuto certezze su questi fronti. Li riassumo. Il trasferimento dell’Agenzia della Mobilità Regionale del contributo per il finanziamento del TPL, perché ovviamente avendo, come dire, prima avuto lì in quella circostanza persone che con dolo o, come dire, con incapacità non erano in grado, invece lei, la Lapietra che oggi è assente, invece lei sarebbe stata in grado di garantire certezza di entrata. Purtroppo, ahinoi, come abbiamo detto in quella sede e ripetiamo qui oggi, quella famosa certezza non c’è stata e/o, veda lei come preferisce mettere in sequenza le questioni, anche relativamente ai Piani infrastrutturali relativi all’acquisto di nuovi mezzi e/o alla prosecuzione della linea 1, che caso strano scopriamo oggi perché manca la bollinatura della Corte dei Conti, questa cosa strana che oggettivamente è tutta nuova perché prima non c’era, era imprevedibile che servisse la bollinatura della Corte dei Conti al Decreto Ministeriale, ci costringe a dilazionare tutta la partita di giro relativamente all’acquisto dei nuovi tram. Noi speriamo, ovviamente, che questi siano incidenti di percorso, siamo assolutamente convinti che siano anche per certi versi fisiologici, quindi non ci scaglieremo contro di lei, Assessore Rolando, e contro l’Appendino a differenza di quello che avete fatto voi prima perché riteniamo che chi amministra cose così complesse, come dire, sia oggettivamente in difficoltà, a noi ci basta la lezione morale che chi vuole cogliere coglie che forse ogni tanto tacere può essere anche utile quando ci si scaglia per mascherare le proprie inefficienze ed inadeguatezze su meccanismi di contabilizzazione, su meccanismi di rapporto con le aziende partecipate, su meccanismi di consolidamento del proprio Bilancio che come ha visto con sua stessa mano, Assessore Rolando, glielo dica alla sua collega Lapietra, glielo dica ad Appendino che c’ha di meglio da fare che star qua a sentire la discussione sul suo Bilancio, forse effettivamente non sono così netti come invece sia voi che molti Consiglieri dell’attuale Maggioranza ci spiegavano addirittura evocando Corte dei Conti, Procura della Repubblica e chi più ne ha e più ne metta. Invece, cari amici della Maggioranza 5 Stelle, cara Appendino, ha visto che forse da qualche punto di vista non era poi così tutto netto e chiaro, anche il termine della contabilizzazione e della finanziarizzazione di alcune operazioni a partire dalla costruzione della linea 1 della metro, a partire dalla famosa linea 4 e a partire da tutti quelli che erano i famosi, ve li ricordate, disallineamenti. Eccolo qua in delibera il disallineamento, eccolo qua. Visto? Pronti via. Mi risulta che l’attuale Ministro, finché dura, sia del Movimento 5 Stelle, mi risulta che l’attuale Sindaca sia del Movimento 5 Stelle, mi risulta che l’attuale Maggioranza sia del Movimento 5 Stelle eppure capitano esattamente le cose che capitavano prima, pazzesco. Cioè è incredibile, davvero, noi siamo davvero colpiti da questa questione. Serva per il futuro soprattutto per quello che riguarda il dibattito politico perché il problema, come abbiamo sempre avuto modo di dire, non era tanto nel merito, noi eravamo piuttosto tranquilli nel merito e peraltro infatti ci hanno dato abbondantemente ragione. C’è un ulteriore elemento che sarebbe interessante capire, non è questa la sede e soprattutto non avendo, come dire, qui in questa sede gli interlocutori qual è l’effetto sull’altro moloc che ci avete spiegato essere la vera innovazione, che è il famoso Piano industriale di GTT che prevedeva l’acquisto dei mezzi, che prevedeva tutta una serie di interventi e noi nelle more che, come dire, di vedere l’effettiva azione che si sta muovendo su GTT, che onestamente facciamo fatica a vedere, però è un problema nostro che siamo miopi e non abbiamo occhiali sufficientemente capaci di cogliere il dettaglio. Nelle more di questa cosa bisognerà poi approfondire, a valle della votazione del Consiglio Comunale di oggi, che cosa succederà al famoso Piano industriale di GTT in termini di contabilizzazione di queste operazioni e/o forse ancora più importante il meccanismo relativo al trasferimento di contributi dall’Agenzia di Mobilità Regionale alla medesima GTT, però questo è nel trasporto pubblico locale, anche perché nel frattempo, questo lo approfondiremo lo annuncio a settembre, andremo a verificare anche qual è l’aliquota percentuale di chilometri sui 52, 53 milioni che nel silenzio, come dire, piuttosto indicativo sono stati in questi anni privatizzati. Nel senso che l’operazione fondamentale che invece che privatizzare la GTT si sono privatizzate le linee dando in appalto i chilometri di GTT, pure questo lo verificheremo poi a settembre, non è forse neanche questa la sede, vedremo l’aliquota percentuale di chilometri, che sono stati privatizzati dal Movimento 5 Stelle, di GTT, gli stessi che addirittura spiegavano che avremmo dovuto internalizzare le manutenzioni e guai a chi avrebbe pensato di esternalizzare manutenzioni e poi fanno i contratti, come dire, all inclusive comprese le manutenzioni, tema tangenziale. C’è un ulteriore elemento, lei lo ha citato, il famoso allegato del Piano Dismissioni Immobiliari che invece io non comprendo se sia figlio di..., anzi lo lascio dubitativo, evito di fornire delle ipotesi. Io non so se i Consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno avuto la voglia, il modo, il tempo tra le mille cose di cui si sono occupati, bloccare i cantieri della TAV piuttosto che impedire, facendo scudi umani, che Conte desse il via libera a questa opera fondamentalmente con grande coerenza e soprattutto con un’enorme lungimiranza politica, però segnalo a lei, Assessore, una cosa piuttosto significativa che pregherei i colleghi di considerare, anche perché è bruttino prendere in giro i cittadini. A pagina 9 del Piano Dismissioni Immobiliari, penultima riga, do lettura di un cespite che voi, signori del Movimento 5 Stelle, vi apprestate a riautorizzare in vendita. La penultima riga, tipologia di immobile fabbricato situato, guardate un po' di nuovo cosa mi spunta qui? Quello che era uscito dalla finestra, anzi quello che era uscito dalla porta mi rientra dalla finestra perché in corso Unione Sovietica 170, angolo corso Sebastopoli, eccolo qua, c’è un bellissimo immobile costituito da quattro fabbricati principali e un box con magazzino adiacente oltre ad area esterna pertinenziale, che è classificato dal punto di vista urbanistico come servizi privati di interesse pubblico, che in termini di concessione/locazione viene correttamente identificato come occupato e viene periziato qua a 1.320.000,00 euro ed io che ho questo, chiedo scusa, difetto, mi rendo conto che in questa stagione della politica è un difetto leggere gli atti, leggere le delibere, mi sono accorto di questa cosa, mi è venuto il dubbio, Assessore Rolando, ma stai a vedere che la famosa scuoletta che avete tolto dall’altra delibera del Piano Dismissioni Immobiliari in virtù di una protesta di quel territorio, di quel quartiere e qualche sollecitazione che avete avuto dalla Minoranza zitti zitti, quatti quatti al 31 di luglio lo infilato come rigo nel Piano di Dismissioni, tac, pronti per essere venduti. Voilà, tac, e manco ve ne siete accorti ed è questa la cosa che, ahinoi, un pochino ci inquieta e ci preoccupa perché lo diciamo qui e ovviamente sperando di venire smentiti magari con un suo emendamento che, come dire, forse è stata una svista, Assessore Rolando, anzi siamo certi che è stata una svista, siamo certi che le meravigliose sorti progressive dell’Amministrazione Appendino non prevedono, soprattutto a valle del giorno dopo della sentenza del panino, la vendita delle scuole della Città di Torino. Noi ne siamo certi, Assessore, perché abbiamo discusso in Commissione e l’abbiamo detto con grande franchezza che cosa pensavamo e quindi siamo ottimisti che prima dell’arrivo della conclusione della votazione della delibera in un sussunto che c’è stato l’altra volta e che speriamo di rivedere, come peraltro avevamo chiesto di fare noi, di ridiscutere tutta la questione dopo le vacanze in maniera largamente condivisa con un criterio, guardi, Assessore Rolando, che era quello di immaginare il futuro di quell’immobile, il futuro di quei 180 bambini, il futuro di quei 20 insegnanti che lì lavorano, perché quando un Comune inizia a vendersi le scuole io capisco che la cultura non è propriamente una cifra distintiva progressiva della strategia anche nazionale di questo Governo, anche perché se ci fosse la cultura credo che qualche piccolo problemino politico in più ci sarebbe a garantire certi numeri, ma dal punto di vista sostanziale e politico io spero davvero e non lo dico con tono polemico, ma lo dico anche invitando i Consiglieri di Maggioranza a fare una riflessione, di tornare ad espungere da questo allegato quantomeno la scuola perché sarebbe bruttino che, da questo punto di vista, voi vi vendiate una scuola coi bambini dentro al 31 di luglio perché magari i bambini in questo momento sono in colonia o magari sono a fare le vacanze e torneranno a settembre e si troveranno la loro scuola venduta, è bruttino, è bruttino. Aspettavamo a settembre, si faceva un ragionamento come vi abbiamo proposto e per certi versi noi eravamo..., aveva ragione chi nel mio Gruppo a fronte del mio, come dire, entusiasmo, soddisfazione per aver visto finalmente capito l’importanza politica di un tema, aveva accolto con favore il suo emendamento che toglieva dalla delibera di tre settimane fa quel famoso immobile e invece eccolo qua di nascosto, bello nascosto nel Piano Dismissioni. Un ultimo dettaglio, mi consenta, e poi concludo, Assessore Rolando, anche un po' di carattere, scusi, personale, si ricorda quando discutemmo della famosa vicenda della foresteria del Lingotto? Non so se se la ricorda. E si ricorda certamente che una delle cose che io mi permisi di sollecitarle in termini strutturali era quella di individuare un valore a base d’asta che fosse, come dire, congruo, che fosse realistico, che fosse non un artificio contabile atto a dare pareggio in termini di competenza a quel Bilancio perché era scritto, come dire, nelle stelle che 15 milioni di euro quella foresteria non li valeva e quindi verosimilmente avrebbero disertato e desertato le gare. Poi io capisco pragmaticamente che tanto, come dire, anche qui il livello di consapevolezza è piuttosto basso e conseguentemente riuscite ad infilare numeri e tabelle come se piovesse, adesso vedo che siete divenuti più (incomprensibile), io auspico davvero che 9 milioni, (incomprensibile), 9 milioni erano 15, siamo già a 9, cioè siamo quasi alla metà, quasi alla metà, peccato che con quei 15 avete pareggiato ed io ve lo dissi in quest’Aula, glielo dissi a lei a mio modo di vedere in maniera artata quel Bilancio perché quando si scrivono numeri a caso poi puntualmente si verificano esattamente questi elementi. Tuttavia vogliamo essere ottimisti che stavolta ci abbiate preso. Per tutte queste ragioni nella speranza che, come dire, lei possa nella sua replica o eventualmente anzi li invito caldamente a farlo perché sicuramente avranno argomenti per poterlo fare i Consiglieri della Maggioranza che sostengono questa Giunta possano, eventualmente, spiegare al sottoscritto e a noi quali sono gli elementi essenziali della questione per cui su GTT miracolosamente, guardi, capitano le stesse cose che capitavano gli anni prima, che comunque continuiamo ad avere un’incertezza di trasferimenti dello Stato ancorché lo Stato siate voi in questo momento e non un’Amministrazione nemica, voi, tutto voi state facendo, tutto voi, il Ministero delle Infrastrutture, Assessorato ai Trasporti, Maggioranza, Sindaca, c’è un unicum, quindi adesso almeno stavolta, visto che comunque insomma c’è più di un anno di Governo del Ministro, quello del Traforo del Brennero, Toninelli almeno da questo punto di vista speriamo che abbiate almeno la decenza di non attribuire gli scompensi, i ritardi, tutte le cose che non stanno funzionando al MIT a chi c’era prima perché oggettivamente prima non c’era proprio, quindi cerchiamo solo di individuare le responsabilità. Auspico davvero che qualche difensore dei poveri, degli oppressi, qualche neo maoista ancora annidato all’interno della Maggioranza Consigliere del Movimento 5 Stelle abbia un sussulto d’orgoglio e provi, come dire, a dare un segnale di vita al di là dei post su Facebook che, come dire, sono degli ottimi strumenti, ma che difficilmente hanno attinenza amministrativa proponendo insieme a noi di fare una cosina piccola, che è quella di togliere sta scuoletta dal Piano Dismissioni e rimandare questa discussione a settembre dopo un’analisi corretta e coerente di quella che è la situazione del livello di istruzione in quella zona cercando di capire come si fa a fronteggiare per non mettere in mezzo alla strada 20 persone che sono gli insegnanti e soprattutto per non lasciare fuori dalla loro scuola 180 bambini che onestamente sono piuttosto incolpevoli delle vostre inefficienze, abbiate pazienza. |