Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Proseguiamo adesso con il punto 2, abbiamo la delibera mecc. 201902158/024, presentata dall’Assessore Rolando avente come oggetto: “Assestamento generale al Bilancio di Previsione finanziario 2019/2021 ai sensi dell’articolo 175 - comma 8 del D.Lgs. n. 267/2000” SICARI Francesco (Presidente) I tempi sono raddoppiati trattandosi di tematica del Bilancio. LO RUSSO Stefano (INTERVENTO FUORI MICROFONO). SICARI Francesco (Presidente) Venti minuti, gliel’ho già detto, venti minuti. LO RUSSO Stefano Venti minuti sulla delibera...? SICARI Francesco (Presidente) Discussione, poi trattazione emendamenti anche lì i tempi sono raddoppiati, sono sei. Lascerei adesso la parola all’Assessore Rolando per l’illustrazione della delibera, prego, Assessore. ROLANDO Sergio (Assessore) Buongiorno a tutti. Con la delibera di assestamento, primo assestamento, si realizza e si consente poi di approcciare il problema degli equilibri. Allora, in base alle segnalazioni pervenute dai dirigenti competenti l’assestamento, prevede le seguenti variazioni: Entrate 2019/2021 Titolo II - Trasferimenti correnti - Anno 2019. Si evidenzia un aumento complessivo delle entrate da trasferimenti correnti correlate a spesa di pari importo per euro 268.698,20. In particolare fanno parte di questa voce gli stanziamenti relativi ai contributi del Ministero degli Interni per il Progetto Sicurezza Urbana per 534.840,54 euro, per il Progetto contrasto truffa agli anziani per 178.880,00 e per progetti di sostegno sociale per euro 300.000,00 e dalla Regione Piemonte per contributi socio-assistenziali per 290.015,00 euro. Esistono poi aumenti per le entrate extratributarie anno 2019 per l’importo di 3.222.527,00 di cui euro un milione per i canoni di concessione servizi pubblici inerenti alle farmacie comunali della Città in base al nuovo Piano di rientro del debito, proventi da centri sportivi per euro 564.540,00; entrate da eredità e donazioni per euro 988.946,48,00; recuperi per contenziosi da 250.000,00. Le Entrate in conto capitale, questa è la variazione più significativa, prevedono un decremento per il primo anno 2019 di 11.281.086,18 di cui 3.809.000,00 per variazione del cronoprogramma della linea 1 Metropolitana con conseguente spostamento in base al cronoprogramma presentato dal Ministero al 2020 e al 2021 di euro 11.250.000,00, e poi per gli anni 2020 e 2021 c’è anche un effetto delle forniture dei nuovi tram, poiché il Ministero ha adottato il decreto, ma manca quello che si chiama il bollino della Corte dei Conti, vengono riproporzionati nel triennio, cioè c’è un calo al primo anno e vengono poi consegnati nel secondo e terzo anno. Ovviamente queste entrate aumentano contestualmente alla spesa in modo coerente. Occorre poi appostare in entrata e spesa gli imponibili 3.092.000,00 euro per le attività manutentive condotte da SCR in base alla Legge 65/2012 allo scopo di consentire la gestione dell’IVA e una partita di giro. Ci sono poi entrate da riduzione delle attività finanziarie per un 1.103.724,00 nel 2019 di cui 730.000,00 alienazioni di attività finanziarie e 300.000,00 per riscossione crediti sorti a seguito di escussione di garanzie a favore delle istituzioni sociali private e 73.000,00 per altre entrate da riduzioni delle attività finanziarie. La spesa comprendente sia la parte corrente, sia la parte capitale risulta diminuita a pareggio di 4.886.136,98 per l’anno 2019, ovviamente aumentata di 611.954,48 per l’anno 2020 per effetto del cronoprogramma di cui ho parlato del conto capitale e aumentata di 23.624.714,00 per l’anno 2021. L’accertamento generale evidenzia inoltre, tra le movimentazioni maggiormente significative, ulteriori stanziamenti in entrata corrente per 1.250.000,00 e relativi interventi di fondi per le maggiori spese necessarie e urgenti tra le quali refezione scolastica, la mensa dipendenti, la nuova manutenzione impianti elettrici e le spese relative al sistema informativo che ne prevedono il completamento avvenuto secondo programma quest’anno e le spese per il lavoro interinale. Pertanto la presente variazione viene iscritta a Bilancio e rileva sul piano come integrativa e sostanziale del presente provvedimento. Insieme all’assestamento viene approvato, allegato al presente provvedimento, (allegato 1) l’assestamento generale. Vengono mantenuti si dà atto del mantenimento degli equilibri di Bilancio relativamente a questa scrittura. Si dà altresì atto che viene aggiornato il Documento Unico di Programmazione 2019/’21. Viene aggiornato il Piano delle opere pubbliche (allegato 5), il Programma biennale 2019/2020 delle forniture di beni e servizi e il Piano delle Dismissioni Patrimoniali. Direi poi l’altra delibera la discuteremo dopo, questa comunque è alla base, poi, per la delibera degli equilibri, grazie. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Lo Russo, ha venti minuti a disposizione. LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. Rilevo un vizio procedurale piuttosto inedito che è quello di discutere dell’assestamento di Bilancio in assenza della presenza in Aula del Revisore dei Conti, del Collegio dei Revisori dei Conti che hanno compiti di governo e di controllo relativamente non solo al previsionale, ma anche a tutti gli atti conseguenti, il primo è questo, primo assestamento proprio perché teoricamente, dal punto di vista esclusivamente teorico, fossimo in una condizione ordinaria un eventuale emendamento avrebbe dovuto comunque in ogni caso avere anche il loro via libera e l’assenza fisica del Collegio dei Revisori in Aula al di là, come dire, di quello che teoricamente dice il nostro regolamento che giustamente non individua nella perentorietà della loro presenza fisica in Aula un obbligo formale, esiste però a mio modo di vedere, al di là di un’opportunità politica, trattandosi dell’assestamento del Bilancio e quindi oggettivamente dell’atto fondamentale, ma poi c’è anche un’opportunità formale perché qualora nell’ambito della discussione dovessero emergere elementi tali da produrre eventuali proposte emendative alla deliberazione, sarebbe utile capire anche da parte del Collegio dei Revisori esattamente come capita, spero che tutti ve lo ricordiate, durante la discussione del Bilancio previsionale in prima lettura quando il Collegio dei Revisori, a valle delle proposte emendative approvate in quest’Aula, esprimono un parere sugli emendamenti. Invece qui, il Collegio dei Revisori, caro Presidente Sicari, mi stupisce moltissimo che pur invitato non sia presente, di fatto, è assente conseguentemente questo costituisce un vulnus piuttosto rilevante relativamente al prosieguo della discussione quantomeno sotto il profilo formale. Andando alla sostanza dell’assestamento del Bilancio ci sono due elementi sostanziali su cui..., anche perché si parla di cifre non particolarmente importanti in termini di variazione, però ci sono due questioni abbastanza significative. La prima riguarda quanto descriveva l’Assessore Rolando relativamente alle partite di giro, le ha chiamate in questi termini, e la dilazione delle spese/dei finanziamenti verso Infra.To e verso GTT. Cito questo come elemento paradigmatico per riesumare un’antica querelle che ci ha visto discutere animatamente, anche in talune circostanze, relativamente alla difficoltà che l’Amministrazione incontra nel programmare in maniera coerente e corretta, anche sotto il profilo temporale e non solo sostanziale, gli elementi di finanziamento rispetto al tema infrastrutturale di competenza e di pertinenza di Infra.To, leggasi linea 1, e/o di GTT, leggasi fornitura di tram. Siccome siamo stati rampognati più e più volte soprattutto dall’ineffabile Sindaca Appendino che ci spiegava come i famosi, non so se se li ricorda anche lei, Assessore Rolando, disallineamenti, se li ricorda i disallineamenti? Con quella mitica delibera mai approvata in Consiglio Comunale che avrebbe dovuto sistemare i famosi disallineamenti. Poi siamo entrati nella fase del famoso Piano industriale certo ed esigibile, me lo ricordo distintamente, non fu lei, fu la sua collega Maria Lapietra a spiegare che, a differenza del passato, in questo caso noi avremmo avuto certezze su questi fronti. Li riassumo. Il trasferimento dell’Agenzia della Mobilità Regionale del contributo per il finanziamento del TPL, perché ovviamente avendo, come dire, prima avuto lì in quella circostanza persone che con dolo o, come dire, con incapacità non erano in grado, invece lei, la Lapietra che oggi è assente, invece lei sarebbe stata in grado di garantire certezza di entrata. Purtroppo, ahinoi, come abbiamo detto in quella sede e ripetiamo qui oggi, quella famosa certezza non c’è stata e/o, veda lei come preferisce mettere in sequenza le questioni, anche relativamente ai Piani infrastrutturali relativi all’acquisto di nuovi mezzi e/o alla prosecuzione della linea 1, che caso strano scopriamo oggi perché manca la bollinatura della Corte dei Conti, questa cosa strana che oggettivamente è tutta nuova perché prima non c’era, era imprevedibile che servisse la bollinatura della Corte dei Conti al Decreto Ministeriale, ci costringe a dilazionare tutta la partita di giro relativamente all’acquisto dei nuovi tram. Noi speriamo, ovviamente, che questi siano incidenti di percorso, siamo assolutamente convinti che siano anche per certi versi fisiologici, quindi non ci scaglieremo contro di lei, Assessore Rolando, e contro l’Appendino a differenza di quello che avete fatto voi prima perché riteniamo che chi amministra cose così complesse, come dire, sia oggettivamente in difficoltà, a noi ci basta la lezione morale che chi vuole cogliere coglie che forse ogni tanto tacere può essere anche utile quando ci si scaglia per mascherare le proprie inefficienze ed inadeguatezze su meccanismi di contabilizzazione, su meccanismi di rapporto con le aziende partecipate, su meccanismi di consolidamento del proprio Bilancio che come ha visto con sua stessa mano, Assessore Rolando, glielo dica alla sua collega Lapietra, glielo dica ad Appendino che c’ha di meglio da fare che star qua a sentire la discussione sul suo Bilancio, forse effettivamente non sono così netti come invece sia voi che molti Consiglieri dell’attuale Maggioranza ci spiegavano addirittura evocando Corte dei Conti, Procura della Repubblica e chi più ne ha e più ne metta. Invece, cari amici della Maggioranza 5 Stelle, cara Appendino, ha visto che forse da qualche punto di vista non era poi così tutto netto e chiaro, anche il termine della contabilizzazione e della finanziarizzazione di alcune operazioni a partire dalla costruzione della linea 1 della metro, a partire dalla famosa linea 4 e a partire da tutti quelli che erano i famosi, ve li ricordate, disallineamenti. Eccolo qua in delibera il disallineamento, eccolo qua. Visto? Pronti via. Mi risulta che l’attuale Ministro, finché dura, sia del Movimento 5 Stelle, mi risulta che l’attuale Sindaca sia del Movimento 5 Stelle, mi risulta che l’attuale Maggioranza sia del Movimento 5 Stelle eppure capitano esattamente le cose che capitavano prima, pazzesco. Cioè è incredibile, davvero, noi siamo davvero colpiti da questa questione. Serva per il futuro soprattutto per quello che riguarda il dibattito politico perché il problema, come abbiamo sempre avuto modo di dire, non era tanto nel merito, noi eravamo piuttosto tranquilli nel merito e peraltro infatti ci hanno dato abbondantemente ragione. C’è un ulteriore elemento che sarebbe interessante capire, non è questa la sede e soprattutto non avendo, come dire, qui in questa sede gli interlocutori qual è l’effetto sull’altro moloc che ci avete spiegato essere la vera innovazione, che è il famoso Piano industriale di GTT che prevedeva l’acquisto dei mezzi, che prevedeva tutta una serie di interventi e noi nelle more che, come dire, di vedere l’effettiva azione che si sta muovendo su GTT, che onestamente facciamo fatica a vedere, però è un problema nostro che siamo miopi e non abbiamo occhiali sufficientemente capaci di cogliere il dettaglio. Nelle more di questa cosa bisognerà poi approfondire, a valle della votazione del Consiglio Comunale di oggi, che cosa succederà al famoso Piano industriale di GTT in termini di contabilizzazione di queste operazioni e/o forse ancora più importante il meccanismo relativo al trasferimento di contributi dall’Agenzia di Mobilità Regionale alla medesima GTT, però questo è nel trasporto pubblico locale, anche perché nel frattempo, questo lo approfondiremo lo annuncio a settembre, andremo a verificare anche qual è l’aliquota percentuale di chilometri sui 52, 53 milioni che nel silenzio, come dire, piuttosto indicativo sono stati in questi anni privatizzati. Nel senso che l’operazione fondamentale che invece che privatizzare la GTT si sono privatizzate le linee dando in appalto i chilometri di GTT, pure questo lo verificheremo poi a settembre, non è forse neanche questa la sede, vedremo l’aliquota percentuale di chilometri, che sono stati privatizzati dal Movimento 5 Stelle, di GTT, gli stessi che addirittura spiegavano che avremmo dovuto internalizzare le manutenzioni e guai a chi avrebbe pensato di esternalizzare manutenzioni e poi fanno i contratti, come dire, all inclusive comprese le manutenzioni, tema tangenziale. C’è un ulteriore elemento, lei lo ha citato, il famoso allegato del Piano Dismissioni Immobiliari che invece io non comprendo se sia figlio di..., anzi lo lascio dubitativo, evito di fornire delle ipotesi. Io non so se i Consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno avuto la voglia, il modo, il tempo tra le mille cose di cui si sono occupati, bloccare i cantieri della TAV piuttosto che impedire, facendo scudi umani, che Conte desse il via libera a questa opera fondamentalmente con grande coerenza e soprattutto con un’enorme lungimiranza politica, però segnalo a lei, Assessore, una cosa piuttosto significativa che pregherei i colleghi di considerare, anche perché è bruttino prendere in giro i cittadini. A pagina 9 del Piano Dismissioni Immobiliari, penultima riga, do lettura di un cespite che voi, signori del Movimento 5 Stelle, vi apprestate a riautorizzare in vendita. La penultima riga, tipologia di immobile fabbricato situato, guardate un po' di nuovo cosa mi spunta qui? Quello che era uscito dalla finestra, anzi quello che era uscito dalla porta mi rientra dalla finestra perché in corso Unione Sovietica 170, angolo corso Sebastopoli, eccolo qua, c’è un bellissimo immobile costituito da quattro fabbricati principali e un box con magazzino adiacente oltre ad area esterna pertinenziale, che è classificato dal punto di vista urbanistico come servizi privati di interesse pubblico, che in termini di concessione/locazione viene correttamente identificato come occupato e viene periziato qua a 1.320.000,00 euro ed io che ho questo, chiedo scusa, difetto, mi rendo conto che in questa stagione della politica è un difetto leggere gli atti, leggere le delibere, mi sono accorto di questa cosa, mi è venuto il dubbio, Assessore Rolando, ma stai a vedere che la famosa scuoletta che avete tolto dall’altra delibera del Piano Dismissioni Immobiliari in virtù di una protesta di quel territorio, di quel quartiere e qualche sollecitazione che avete avuto dalla Minoranza zitti zitti, quatti quatti al 31 di luglio lo infilato come rigo nel Piano di Dismissioni, tac, pronti per essere venduti. Voilà, tac, e manco ve ne siete accorti ed è questa la cosa che, ahinoi, un pochino ci inquieta e ci preoccupa perché lo diciamo qui e ovviamente sperando di venire smentiti magari con un suo emendamento che, come dire, forse è stata una svista, Assessore Rolando, anzi siamo certi che è stata una svista, siamo certi che le meravigliose sorti progressive dell’Amministrazione Appendino non prevedono, soprattutto a valle del giorno dopo della sentenza del panino, la vendita delle scuole della Città di Torino. Noi ne siamo certi, Assessore, perché abbiamo discusso in Commissione e l’abbiamo detto con grande franchezza che cosa pensavamo e quindi siamo ottimisti che prima dell’arrivo della conclusione della votazione della delibera in un sussunto che c’è stato l’altra volta e che speriamo di rivedere, come peraltro avevamo chiesto di fare noi, di ridiscutere tutta la questione dopo le vacanze in maniera largamente condivisa con un criterio, guardi, Assessore Rolando, che era quello di immaginare il futuro di quell’immobile, il futuro di quei 180 bambini, il futuro di quei 20 insegnanti che lì lavorano, perché quando un Comune inizia a vendersi le scuole io capisco che la cultura non è propriamente una cifra distintiva progressiva della strategia anche nazionale di questo Governo, anche perché se ci fosse la cultura credo che qualche piccolo problemino politico in più ci sarebbe a garantire certi numeri, ma dal punto di vista sostanziale e politico io spero davvero e non lo dico con tono polemico, ma lo dico anche invitando i Consiglieri di Maggioranza a fare una riflessione, di tornare ad espungere da questo allegato quantomeno la scuola perché sarebbe bruttino che, da questo punto di vista, voi vi vendiate una scuola coi bambini dentro al 31 di luglio perché magari i bambini in questo momento sono in colonia o magari sono a fare le vacanze e torneranno a settembre e si troveranno la loro scuola venduta, è bruttino, è bruttino. Aspettavamo a settembre, si faceva un ragionamento come vi abbiamo proposto e per certi versi noi eravamo..., aveva ragione chi nel mio Gruppo a fronte del mio, come dire, entusiasmo, soddisfazione per aver visto finalmente capito l’importanza politica di un tema, aveva accolto con favore il suo emendamento che toglieva dalla delibera di tre settimane fa quel famoso immobile e invece eccolo qua di nascosto, bello nascosto nel Piano Dismissioni. Un ultimo dettaglio, mi consenta, e poi concludo, Assessore Rolando, anche un po' di carattere, scusi, personale, si ricorda quando discutemmo della famosa vicenda della foresteria del Lingotto? Non so se se la ricorda. E si ricorda certamente che una delle cose che io mi permisi di sollecitarle in termini strutturali era quella di individuare un valore a base d’asta che fosse, come dire, congruo, che fosse realistico, che fosse non un artificio contabile atto a dare pareggio in termini di competenza a quel Bilancio perché era scritto, come dire, nelle stelle che 15 milioni di euro quella foresteria non li valeva e quindi verosimilmente avrebbero disertato e desertato le gare. Poi io capisco pragmaticamente che tanto, come dire, anche qui il livello di consapevolezza è piuttosto basso e conseguentemente riuscite ad infilare numeri e tabelle come se piovesse, adesso vedo che siete divenuti più (incomprensibile), io auspico davvero che 9 milioni, (incomprensibile), 9 milioni erano 15, siamo già a 9, cioè siamo quasi alla metà, quasi alla metà, peccato che con quei 15 avete pareggiato ed io ve lo dissi in quest’Aula, glielo dissi a lei a mio modo di vedere in maniera artata quel Bilancio perché quando si scrivono numeri a caso poi puntualmente si verificano esattamente questi elementi. Tuttavia vogliamo essere ottimisti che stavolta ci abbiate preso. Per tutte queste ragioni nella speranza che, come dire, lei possa nella sua replica o eventualmente anzi li invito caldamente a farlo perché sicuramente avranno argomenti per poterlo fare i Consiglieri della Maggioranza che sostengono questa Giunta possano, eventualmente, spiegare al sottoscritto e a noi quali sono gli elementi essenziali della questione per cui su GTT miracolosamente, guardi, capitano le stesse cose che capitavano gli anni prima, che comunque continuiamo ad avere un’incertezza di trasferimenti dello Stato ancorché lo Stato siate voi in questo momento e non un’Amministrazione nemica, voi, tutto voi state facendo, tutto voi, il Ministero delle Infrastrutture, Assessorato ai Trasporti, Maggioranza, Sindaca, c’è un unicum, quindi adesso almeno stavolta, visto che comunque insomma c’è più di un anno di Governo del Ministro, quello del Traforo del Brennero, Toninelli almeno da questo punto di vista speriamo che abbiate almeno la decenza di non attribuire gli scompensi, i ritardi, tutte le cose che non stanno funzionando al MIT a chi c’era prima perché oggettivamente prima non c’era proprio, quindi cerchiamo solo di individuare le responsabilità. Auspico davvero che qualche difensore dei poveri, degli oppressi, qualche neo maoista ancora annidato all’interno della Maggioranza Consigliere del Movimento 5 Stelle abbia un sussulto d’orgoglio e provi, come dire, a dare un segnale di vita al di là dei post su Facebook che, come dire, sono degli ottimi strumenti, ma che difficilmente hanno attinenza amministrativa proponendo insieme a noi di fare una cosina piccola, che è quella di togliere sta scuoletta dal Piano Dismissioni e rimandare questa discussione a settembre dopo un’analisi corretta e coerente di quella che è la situazione del livello di istruzione in quella zona cercando di capire come si fa a fronteggiare per non mettere in mezzo alla strada 20 persone che sono gli insegnanti e soprattutto per non lasciare fuori dalla loro scuola 180 bambini che onestamente sono piuttosto incolpevoli delle vostre inefficienze, abbiate pazienza. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliere Versaci. VERSACI Fabio Grazie, Presidente. Inizio con il ringraziare l’Assessore Rolando, la Giunta e la Maggioranza per il lavoro che è stato fatto fin qui, ringrazio anche gli uffici, anche il Collegio dei Revisori che finalmente è tornato di moda, che ogni tanto le mode tornano, che io mi ricordo erano molto di moda qualche anno fa i Collegi dei Revisori, erano, come dire, erano i principali protagonisti della vita politica di questa Città. Poi a un certo punto sono passati di moda, vabbè, ma succede, tanto poi le mode piano piano tornano, non è quello un problema. Ringrazio anche il Collegio dei Revisori che fa un ottimo lavoro, che sta facendo un ottimo lavoro, che sta dando una grossa mano per risolvere i grossi problemi di questa Città perché lo sappiamo che ha ancora molti problemi, Assessore Rolando, noi non lo neghiamo, non è che..., mica andiamo a raccontare in giro che è tutto a posto, che è tutto in ordine, che non è successo niente, che si sta bene, che questa Città ha i conti in ordine, che è tutto salvo. Noi non abbiamo mai fatto questo, non eravamo noi a dire che andava tutto bene, poi sa, Assessore Rolando, io la ringrazio e la stimo per il lavoro che sta facendo perché è arrivato qui con spirito di servizio, sta sistemando una situazione disastrosa accertata tra l’altro non da noi, neanche da lei che lei è un povero incompetente come noi, perché sa che tra incompetenti noi ci capiamo, però non siamo neanche stati noi ad accertare questo disastro finanziario che purtroppo la nostra Città sta vivendo. Poi siamo arrivati noi, Assessore, Presidente, siamo stati costretti a fare delle scelte difficili che abbiamo fatto, ci siamo assunti le responsabilità, anche se io non sono un difensore dei poveri, ve lo dico subito, io non difendo i poveri, infatti, io sono contro il reddito di cittadinanza, contro quota 100, sono uno di quelli che si è battuto contro queste forme per l’aiuto della povertà. Nonostante tutto questo, questo problema finanziario che è evidente, accertato dalla Corte dei Conti e non da questa banda di incompetenti, vengono fatte anche delle cose come, ad esempio, quello che è successo ieri che anche oggi sui giornali non è stato proprio raccontato come una vittoria di quest’Amministrazione, ma è stato fatto grazie a quest’Amministrazione, anche se quest’Amministrazione si sa è un po' razzista, ogni tanto a giorni alterni è un po' razzista. Io però ci tengo, Presidente, a ringraziare anche le Minoranze, a quelle Minoranze che legittimamente stanno in questo Consiglio e portano avanti delle battaglie politiche, però, Presidente, io non ringrazio gli oppositori perché ho imparato una cosa in questi tre anni che ci sono Minoranze e oppositori e c’è una sostanziale differenza, tutti e due legittimamente rappresentano qualcuno, non mi permetterei mai di dire una cosa del genere, tutti e due rappresentano qualcuno. Ho imparato, però, che le Minoranze legittimamente portano avanti delle questioni politiche, degli argomenti veri e non diciamo farlocchi, invece poi ci sono gli oppositori che l’unico scopo che hanno è mandare a casa l’Amministrazione. Questa è la mia opinione e ho imparato questo in questi tre anni, invece io pensavo che ci fosse una Maggioranza e una Minoranza e le Minoranze, invece poi ho imparato che ci sono la Maggioranza, le Minoranze e gli oppositori. Quindi io, Presidente, ho imparato che degli oppositori non ci si deve fidare, purtroppo, perché sa com’è la storia che si grida sempre a lupo, a lupo, dopo un po' uno non ti crede più, quindi è questo il problema. Io ho imparato a non fidarmi degli oppositori, mi fido di molti delle Minoranze perché ho imparato in questi tre anni tante cose anche dai colleghi delle Minoranze e spero di impararne ancora perché ci sono sicuramente delle persone che sono molto più brave di me, più competenti e hanno molta più esperienza di me. Io chiedo solamente all’Assessore Rolando di andare avanti, proveremo a rimettere i conti in ordine di questa Città, grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Ho soltanto un ordine dei lavori del Consigliere Carretta, prego. CARRETTA Domenico No, solo sull’Ordine dei Lavori visto le cose che sono state sollevate e sottolineate dal Consigliere Lo Russo, chiedevo se l’Assessore al Bilancio poteva fare un passaggio sulla cosiddetta scuoletta, quindi chiarire bene nei termini, forse mi è sfuggito... (INTERVENTI FUORI MICROFONO). No, solo sull’Ordine dei Lavori. Io lo chiedo, non volevo rompere questo idillio tra incompetenti perché io sono un incompetente e quindi volevo solo chiedere se era possibile fare questo passaggio. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliere Chessa. CHESSA Marco Grazie, Presidente. È un atto che ci soddisfa, che prosegue una politica virtuosa di risanamento dei conti di quest’Amministrazione, che ci soddisfa alquanto. Mi soddisfa anche alquanto l’adeguamento di alcune voci di spesa come quelle per i bilanci circoscrizionali, per i Servizi socio-assistenziali, per i Servizi economali, i Servizi educativi, i Servizi informativi, sono tutti adeguamenti che andavano fatti ed è giusto averli fatti. È anche positivo vedere un incremento delle entrate e anche che vengano impiegate in opere di pubblica utilità come nella refezione scolastica dopo ieri ne avremo sicuramente bisogno, per la manutenzione degli impianti elettrici, per le manutenzioni dei sistemi informatici, per il ricorso al lavoro interinale che devo dire personalmente non mi fa impazzire, però se può tappare qualche falla, a livello di personale, ben venga e soprattutto per alcuni beni ai dipendenti come può essere il Servizio mensa. Il mio ringraziamento va agli uffici, alla Direzione Finanziaria, all’Assessore. Devo dire che personalmente ho trovato il parere dei Revisori abbastanza esauriente, quindi non ho alcuna domanda da porre al Collegio dei Revisori. Ci sono stati alcuni interventi alcuni riferimenti anche alla cosiddetta scuoletta, però a me non risulta ci sia un atto formale di vendita per quell’immobile, Assessore, poi magari mi sbaglio, lei è più esperto di me, però non mi sembra che vi sia un atto formale per vendere questa struttura, quindi penso che possa trattarsi eventualmente di un mero errore materiale, anche perché l’ammontare inserito a Bilancio per l’alienazione è nettamente inferiore al valore degli immobili messi in vendita, quindi probabilmente è un errore materiale. Personalmente sono anche felice che non ci siamo venduti degli uffici come poteva avvenire in passato per poi pagare negli affitti, quindi sono abbastanza soddisfatto. Che dire? Andiamo avanti così, grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Consigliere Chessa. Prego, Assessore Rolando. ROLANDO Sergio (Assessore) Sì, allora, prima il tema generale del Piano di Dismissioni, sia in passato, sia oggi il Piano di Dismissione rappresenta il programma di vendite che fa l’Amministrazione, poi questo programma viene attuato con le delibere che innescano i bandi. Non c’è esatta corrispondenza fra i due importi, nel senso che uno può apprezzare, ricordo a memoria, non ho qui i dati in dettaglio, che nel Bilancio 2019 la previsione di dismissioni era ben più alta nel piano alienazioni del valore messo in entrata nel Bilancio, questo perché il piano di dismissioni prevede tutto quello che viene fatto come attività amministrativa di messa a disposizione e contiene, guarda caso, anche tutti gli immobili acquisiti col meccanismo (incomprensibile) IPAB e quindi ben difficilmente questo numero..., cioè normalmente questo numero è molto più alto dei valori che vengono messi con delibera a bando. Venendo al tema della scuoletta c’è un tema noi abbiamo ritirato la delibera che faceva il bando di vendita. Non abbiamo deciso che quel bene, nell’arco degli anni che continuava ad essere da noi, non venga più approcciato e risolvendo il problema, come abbiamo discusso in sede operativa con gli attuali utilizzatori che lo utilizzeranno per sei anni. Quindi il Piano delle alienazioni è una cosa, la delibera che autorizzava la vendita è stata ritirata e quindi per il momento non si procederà a mettere in vendita quel bene, come giustamente ha osservato il Consigliere Chessa. È facile guardare le carte, le carte dicono esattamente questa cosa. Non ho capito bene il discorso dei disallineamenti con riferimento ai fondi statali, poi magari ci sarà tempo a settembre di parlare, come ha detto il Consigliere Lo Russo, del Piano industriale di GTT come, ci sarà occasione. Io mi limito a fare delle osservazioni su questo tema che sono nei fatti, nei bilanci approvati dal... Noi quando siamo arrivati qui c’era il Bilancio 2015 approvato, il ’16 e il ’17 che non si potevano approvare per via dei famosi disallineamenti e per il problema dei crediti di GTT nei confronti dell’Agenzia. Questi problemi sono stati risolti perché i Bilanci 2016, 2017 e 2018 sono stati approvati senza disallineamenti, quindi non capisco quel salto fra una programmazione di fondi diversi da parte del Ministero, che avrà delle motivazioni, del cronoprogramma sono un po' responsabili tutti, sia quelli che lavorano, sia quelli che mettono a disposizione i fondi, però non sono disallineamenti, i disallineamenti sono stati risolti. Io poi invito anticipando un tema che sarà sulla delibera successiva degli equilibri, per quanto riguarda le dismissioni immobiliari non si possono sottacere sia oggi, sia prima di oggi tutte le difficoltà che ci sono state alla collocazione sul mercato dei cespiti. Ricordo che il valore di 15 milioni del Lingotto risaliva alle perizie che noi abbiamo ereditato, 15 milioni era un valore esistente nel piano dismissioni a luglio 2016, quindi per dire i periti, quelli che fanno l’estimo in Città, li conosciamo tutti. Il mercato non lo conosciamo noi. Sappiamo tutti che il mercato torinese è calato di almeno 30-35% di valori negli ultimi 3 o 4 anni, lo dicono i documenti dell’Agenzia delle Entrate, lo dicono le agenzie. Però tornando al problema immobiliare noi ad oggi rispetto agli altri anni avendo un Piano di Dismissioni patrimoniali ben più alto di quello che è il valore inserito come Entrata in Bilancio stiamo con l’ultima gara che sarà adottata a breve e abbiamo esaurito tutta l’attività propedeutica alle vendite, cosa che normalmente gli altri anni capitava nel mese di novembre, settembre, ottobre, novembre. Noi a luglio avremmo fatto tutta l’attività ovviamente anche tenuto conto degli alloggi ex IPAB che andranno proprio all’asta dopo che il Consiglio avrà approvato la delibera. Quindi possiamo ritenere, ad oggi, che intanto non facciamo conto sull’assestamento, sull’entrata derivante da tutti i beni che ci sono nel piano delle alienazioni, ma solo di quelli che sono iscritti, che sono se non ricordo male 5 o 6 milioni in meno del potenziare del piano delle alienazioni e quindi io rassicuro l’Aula su questo aspetto che questo aspetto almeno non è rilevante ai fini dell’assestamento. Poi ringrazio anche io l’ottimo lavoro che è stato fatto da parte degli uffici nel fare queste operazioni e ringrazio, come ha fatto il Consigliere Versaci, il Collegio dei Revisori che era presente in Commissione, dove c’è stata discussione, niente, chiedo ovviamente al Consiglio di approvare questa delibera di assestamento. SICARI Francesco (Presidente) Proseguiamo adesso allora con la trattazione... Per favore, Consiglieri. Proseguiamo con la trattazione degli emendamenti. Siamo sull’accorpamento degli emendamenti dal numero 1 al numero 7, prego, Capogruppo Lo Russo. LO RUSSO Stefano Vado a ruota di quanto diceva l’Assessore Rolando, che non capisco se pensa che chi sta da questa parte dell’Aula in che condizioni psicofisiche sia. Io le posso garantire, Assessore Rolando, che siamo abbastanza in grado di comprendere la differenza che passa tra una mera intenzione, un atto deliberativo e successivamente quello che poi lei ha oggi annunciato di fare. La volontà di dismettere un immobile, Assessore Rolando, si manifesta nel Piano di Dismissioni, la volontà di dismettere un immobile, la volontà politica di dismettere un immobile è in questo corposo allegato che non contiene, caso strano, tutte le proprietà del Comune, ne contiene alcune e come mai ne contiene alcune e non le contiene tutte? Perché c’è qualcuno, voi, non noi, voi che ha fatto una selezione di immobili e l’ha messa in questo elenco. Quindi con tutto il dovuto rispetto, lo dico con franchezza, non ci giriamo intorno, guardate che, voglio dire, assumetevi la responsabilità, tranquillamente, c’è chi..., non posso evocare altri colleghi che se no si offendono, c’è chi, come dire, evoca la differenza tra Minoranze e Opposizione, noi facciamo opposizione quando si deve fare opposizione, lunedì scorso abbiamo provato a fare la Minoranza, ma tanto il concetto era uguale e conseguentemente che facciamo Minoranza o facciamo opposizione mi pare di capire che l’esito è lo stesso ed è la ragione per cui, come dire, vi poniamo il problema, però davvero non prendete proprio..., forse lei, Rolando, può prendere un po' per il naso qualcuno, forse, a noi non ci prende per il naso sotto questo profilo, lei porta un allegato all’assestamento di Bilancio, mi scusi, che contiene la scuoletta e ci spiega che non è ancora deciso. SICARI Francesco (Presidente) Mi scusi, Consigliere Lo Russo, mi scusi un attimo, io ho sottomano i suoi sette emendamenti, potrebbe intervenire sui 7 emendamenti? Proprio perché voi mi avete appena chiesto che si intervenga nel merito, sto chiedendo di intervenire sui 7. LO RUSSO Stefano Presidente, io capisco che siete in difficoltà su questo punto, però forse... SICARI Francesco (Presidente) Sì, ma rimanga... Per favore. (INTERVENTI FUORI MICROFONO). LO RUSSO Stefano Aspetti che prendo gli emendamenti, intervengo sul merito, mi scusi. Il primo blocco di emendamenti ha attinenza all’oggetto, per questo mi stava richiamando lei, Presidente? Perfetto, allora, sull’oggetto dell’assestamento appunto si parla di assestamento generale al Bilancio di previsione economico finanziario, uno degli allegati di questa delibera riguarda il Piano Dismissioni e che quindi conseguentemente lo dice la parola stessi negli emendamenti prova ad assestare le previsioni. Io che scorro oggettivamente la delibera individuo alcune scuole, no, non le individuo, ne individuo una che è questa qua, il resto è fuffa, politica pura, glielo spiegherete voi, cioè non è che dobbiamo spiegarglielo noi, noi siamo contrari e vi invitiamo a togliere proprio per le ragioni che diceva lei, Assessore Rolando, proprio per le ragioni che diceva lei e cioè quella che è il piano dismissioni non è autorizzativo ipso iure dell’alienazione e che l’ammontare degli immobili classificati all’interno di quel piano dismissioni è oggettivamente superiore alla previsione che viene messa in entrata, se ho capito bene la sua considerazione, poi nell’assestamento del Bilancio, cioè nel Bilancio prima e nell’assestamento successivo immediatamente dopo, ma proprio per questa ragione, proprio per la sua replica, Assessore Rolando. Io prendo le sue parole proprio perché l’ammontare economico dei cespiti indicati in questo allegato non corrisponde e non identifica ipso iure l’autorizzazione men che meno l’equilibrio del pareggio di Bilancio. Lo ha detto lei se ho capito bene, però se non ho capito bene corregga quello che ha detto, io ho capito questo. Cosa costa espungere questa riga da questo lungo elenco? Perché se è vero togliamola, se è vero questo, se è vero che la Maggioranza 5 Stelle non vuol vendere la scuola di corso Unione Sovietica togliamo quella riga e miracolosamente la famosa opposizione tacerà, come tale, e avremo fatto tutti un servizio alla Città perché noi continuiamo a ritenere che le scuole non si vendono, le scuole al limite si costruiscono, le scuole si ristrutturano, le scuole si ampliano e i posti di lavoro non si cancellano, si creano, questo deve fare l’Amministrazione con tutto il dovuto rispetto per gli interessi immobiliari, ma, o uno ha chiare le priorità politiche, o altrimenti diventa difficile da giustificare. Noi riteniamo, siccome è la prima volta, a mia memoria, poi magari è anche capitato, che la Città di Torino mette in vendita una scuola coi bambini dentro, è la prima volta che mette in vendita una scuola o perlomeno come giustamente fa rilevare lei la sottile differenza esprime la volontà di vendere una scuola... Scusi, c’è scritto, leggo perché, chiedo scusa, io non capisco l’italiano “elenco immobili la cui dismissione è preventivata nel 2019”, per favore, leggete. Allora, da questo punto di vista forse almeno come servizio di igiene politica cerchi solo, Assessore Rolando, di fare un’operazione, diciamo così, di onestà intellettuale dicendo c’è un interesse immobiliare, riteniamo che quella scuola debba essere venduta e ci occuperemo tra settembre, ottobre, novembre e dicembre, 4 mesi, di trovare la soluzione, metterla in vendita e venderla perché non c’è scritto preventivata nel triennio, c’è scritto preventivata nel 2019, dopodiché potete arrampicarvi sugli specchi finché volete, quello che è l’effetto è quello che ho descritto. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliere Mensio. MENSIO Federico Presidente, io volevo chiederle, noi siamo in discussione degli emendamenti accorpati da 1 a 7, di cui do lettura perché vorrei capire insomma all’ordine di questa cosa come siamo entrati nel merito degli emendamenti perché il primo emendamento dice aggiungere “variazione” prima di “assestamento”; il secondo emendamento dice sostituire la parola “al” con la parola “del”; il terzo emendamento di cui siamo in discussione dice a pagina 1, nell’oggetto, dopo finanziario aggiungere “esercizi”; il quarto emendamento dice sostituire “articolo” con “art.”; il quinto emendamento..., io vado sull’Ordine dei Lavori, cosa che il Capogruppo del Partito Democratico non ha fatto, sostituire “comma” con “c.”; emendamento n. 6 sostituire... Però, scusi, Presidente, in Capigruppo quando ero presente erano ammessi interventi fuori verbale, ma io vorrei parlare, quindi chieda il silenzio dall’altra parte, cortesemente. Emendamento n. 6 sostituire il “n. 267/2000” con “18 agosto 2000 n. 267” e emendamento n. 7 aggiungere “successive modificazioni”. Io non ho sentito dall’altra parte giustificare la presentazione di questi emendamenti, ma parlare di tutt’altro, quindi o stiamo sugli emendamenti o prego di togliere la parola a loro come a noi. E visto che è stato fatto ed io mi permetto di andare fuori dal tema visto che è stato fatto anche dall’altra parte. Allora, io ringrazio l’Assessore Rolando perché ha smontato la solita narrazione... SICARI Francesco (Presidente) Consigliere Mensio, lei non sta intervenendo sugli emendamenti (INTERVENTI FUORI MICROFONO)… del Consigliere Carretta, o le tolgo la parola. |