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Estratto dal verbale della seduta di Mercoledì 31 Luglio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 11
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2019-02954
BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO 2019-2021. VERIFICA SALVAGUARDIA EQUILIBRI DI BILANCIO AI SENSI DELL'ARTICOLO 193 DEL D.LGS. N. 267/2000.
Interventi
LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. Questa delibera è una delibera, quella degli equilibri di Bilancio,
estremamente importante perché, come classicamente si intende, fa un po' il tagliando
all'Amministrazione e sostanzialmente verifica entro la fine di Luglio, questo è lo spirito
della norma, poi noi ci siamo arrivati proprio il 31 di luglio, qual è lo stato dei conti
della Città. Io mi limiterò a dare lettura di alcuni passaggi, sia della delibera, che della
relazione predisposta dal Direttore del Servizio Finanziario allegata alla medesima
delibera, che mi paiono significativi. E sostanzialmente partirei da un punto piuttosto
interessante, l'abbiamo già citato quando parlavamo della precedente delibera
sull'assestamento del Bilancio Previsionale, che riguarda il mancato accertamento delle
poste in entrata, faccio riferimento al secondo capoverso della terza pagina: “Il mancato
accertamento delle poste di entrata in conto capitale determinerebbe problematiche in
merito alla copertura in tutto o in parte delle quote da trasferire a GTT e a Infra.To”.
Ovviamente questo è un elemento che questa Amministrazione sta tenendo sotto il
tappeto perché è evidente che l'imbarazzo politico di avere fondamentalmente un ritardo
connesso alla cassa, derivante dal fatto che il Ministro Toninelli o i suoi uffici, o in
generale il Ministero delle Infrastrutture ha un ritardo strutturale, nel senso che, come
dice la Sindaca Appendino, Torino va col freno a mano tirato, ma non è che l'Italia e
soprattutto le infrastrutture di questo Paese stiamo andando a tutto gas, anche lì qualche
piccolo problemino di dicotomia tra la visione e poi l'azione in pratica amministrativa il
buon Toninelli, diciamo che ce l'ha e direi che è sotto gli occhi di tutti. Peccato che uno
potrebbe anche dire: “Chi se ne frega”, no, invece a me ne frega, perché il ritardo
indotto da questi trasferimenti produce una diseconomia di cui correttamente la delibera
che stiamo esaminando dà atto e che evidentemente, a onor del vero lo dice
esplicitamente, potrebbe determinare - potrebbe, uso il condizionale - problematiche in
merito alla copertura in tutto o in parte delle quote da trasferire a GTT e a Infra.To.
Cioè, torniamo sempre a bomba, al famoso problemone in cui all'inizio di questo
mandato eravamo stati, come dire, più e più volte accusati di aver, se non erro,
sistemato dei bilanci aggiustando le quote di trasferimento, toh, guarda un po', di colpo
troviamo il medesimo problema. L'altra questione, è relativa alla questione delle Società
Partecipate. Correttamente l'Assessore Rolando riferisce che FCT Holding ha un
bilancio che chiude al 30 di settembre, quindi correttamente la delibera degli equilibri
finanziari non può far sua la questione relativa al bilancio della FCT Holding. Però, a
onor del vero, sarebbe stato utile in termini generali e anche piuttosto specifici, dare
conto di quello che è lo stato di salute delle partecipate di FCT Holding, che, come noto,
a partire da GTT, sono piuttosto rilevanti in termini di impatti economici. Invece, di
fatto, si costruisce una delibera di equilibri che non ha la principale delle partite
dichiarata, perché la principale delle partite che dovrebbe teoricamente garantire
l'equilibrio e la sostenibilità economica dell'Ente Comune di Torino e sostanzialmente
di scompensi sulle partecipate, ancora prima numerosi interventi della Maggioranza
hanno ribadito l'eredità e tutte le cose, le società sull'orlo del fallimento, eccetera,
eccetera, beh, se era tutto vero, come mai nella delibera degli equilibri finanziari non c’è
traccia di questi numeri? Vero che FCT Holding chiude il bilancio al 30 di settembre,
vero anche che non è responsabilità di nessuno se mancano le questioni relative ai
bilanci che invece dovrebbero essere già, almeno questi, auspichiamo tutti chiusi, delle
partecipate di FCT Holding, i quali bilanci evidentemente dovrebbero già teoricamente
essere tutti approvati. Così come peraltro viene dato atto nella relazione che è stato
approvato il bilancio della Società dei Cimiteri il 18 di luglio, di cui anche qua non c'è
traccia all'interno della delibera degli equilibri finanziari e onestamente ci saremmo
aspettati, Assessore Rolando, un emendamento che, nel tempo intercorrente tra
l'approvazione del bilancio di FC, la Società dei Cimiteri e l'arrivo in Aula della
delibera, prendeva atto, dava atto che invece questa partecipata, che ricordiamo è una
partecipata al 100% del Comune di Torino e quindi conseguentemente ha un diretto
impatto sui nostri conti, quanto meno in termini di dividendi, aveva almeno accennato
uno stralcio. Prendiamo atto, a pagina 4, che i dirigenti affermano: “L'insussistenza”, lo
leggo piano, “dei debiti fuori bilancio”. Dovrebbe essere una parola che ricorda
qualcosa questo tema dei debiti fuori bilancio in quest'Aula, perché se non ricordo male
si erano evocati debiti fuori bilancio per un'altra delle vicende amministrative di questa
Amministrazione, con una discreta rilevanza, credo anche mediatica, relativamente ad
alcuni di questi debiti fuori bilancio. Non cito, guardate, casi che sono all'attenzione
dell'autorità giudiziaria, cito casi che non sono più all’attenzione dell’autorità
giudiziaria, e in particolar modo cito la questione oggetto di una specifica deliberazione
della Giunta Comunale mai approvata da questo Consiglio, che riguardava i cosiddetti
disallineamenti con Infra.To e GTT che in una precedente versione del Rolando,
tenutario dei conti in raccordo con la Sindaca Appendino, erano stati in qualche modo
avviati verso la strada dei debiti fuori Bilancio; se non erro, mi sembrava quella la
dinamica. Non solo, ma fu adottata dalla Giunta Comunale e mai approvata in
Consiglio, una delibera che prevedeva una mitica convenzione attuativa del
riallineamento di debiti crediti, convenzione costituita da un foglio allegato con un
articolo, articolo 1, e una serie di puntini, articolo 2, articolo 3, articolo 4 in bianco,
sempre nell'ottica della capacità e dell’efficienza amministrativa di questa Città.
Fortunatamente poi non ce n'è stato bisogno perché evidentemente non solo erano
disallineamenti, ammesso che fossero tali, fisiologici, ma tutto erano fuorché debiti
fuori Bilancio. Cito, invece, dando lettura all’Aula, perché mi pare piuttosto
significativo, uno stralcio della relazione del Direttore delle Risorse Finanziarie: “In
merito alla gestione delle entrate extra-tributarie si evidenzia alla data odierna che
alcune poste, ed in particolare le entrate da sanzioni al Codice della Strada e da redditi
da capitale per distribuzione di utili e dividendi, risultano accertate in misura inferiore
rispetto alle somme previste in relazione alle tempistiche relative”. Non lo dice Lo
Russo, lo dice il Direttore delle Risorse Finanziarie. “Nel caso delle sanzioni, di
accertamento e di emissione dei provvedimenti di riscossione coattiva e per i redditi da
capitale, di approvazione dei bilanci e alle procedure in fase di avvio di dismissione di
quote societarie”. Scusate, questo è un passaggio piuttosto significativo; piuttosto
significativo. Cioè, voi avete costruito un'operazione sostanziale di previsionale di
bilancio che poggiava su alcune macro questioni: la svendita - svendita - di quote di
società partecipate, su cui abbiamo provato a dare qualche chiave di lettura alternativa
alla vostra. L'incremento esponenziale, mi ricordo la campagna “Mala sosta, bastoniamo
gli automobilisti torinesi”. L’incremento esponenziale delle tariffe della zona blu, 180
euro all'anno per i residenti, oggi altri 4000 stalli e quindi altro cash flow che dovrebbe
teoricamente entrare nelle casse del Comune. Aliquote, nella delibera degli indirizzi
tariffari portate al massimo. Siete riusciti a togliere l'esenzione IMU per gli alloggi in
comodato dato ai parenti, siete riusciti a togliere quella roba lì. Siete riusciti a togliere le
esenzioni tariffarie e a portare l'aliquota IMU al massimo su tutte le categorie, tutte le
categorie. Siete riusciti a parametrare paradigmaticamente la tariffa del trasporto
pubblico vendendola come grande operazione di equità sociale attraverso la
parametrizzazione dell'ISEE per gli studenti e il risultato è stato, dati alla mano, dati alla
mano, l’incremento dell’abbonamento annuale degli studenti universitari di Torino del
65% degli studenti. E nonostante tutte queste operazioni leggiamo che alla data odierna
non tornano i conti. E noi ci chiediamo: “Ma di chi sarà la colpa? Sarà di nuovo colpa
del PD? Sarà colpa di chi c'era prima? Per forza, e non può essere colpa nostra”. E
invece è colpa vostra, cari amici pentastellati e non avete appigli perché governate il
Paese, non solo governate il Paese al Governo con i leghisti, avete proprio…, facciamo
l'esempio della questione del trasporto pubblico, il Ministro, che più di tutti rappresenta
il Movimento 5 Stelle, Toninelli, siete riusciti in una mirabolante operazione, mi faceva
sorridere l'intervento sulla delibera precedente di un collega che ci spiegava che la
frontiera prospettica di questa Amministrazione è il trasporto pubblico. Non lo voglio
citare esplicitamente. Questa finanziaria trascorsa è la finanziaria che negli ultimi 10
anni ha fatto il taglio più rilevante di trasferimenti per il Trasporto Pubblico Locale, il
più rilevante. Centinaia di milioni di euro in meno per il Trasporto Pubblico Locale.
Non c'è un euro, non c'è un euro di questo Governo… (INTERVENTO FUORI
MICROFONO).

LO RUSSO Stefano
Non c’è un euro di questo Governo per finanziare la mobilità di questa città; non c'è un
euro di questo Governo per finanziare la Linea 2 della Metro; non c'è un euro di questo
Governo per finanziare il rifacimento - di questo Governo, eh, di questo Governo - per
finanziare il ripristino del parco veicoli. Non solo non c'è un euro di questo Governo,
che si ammanta di difendere il Trasporto Pubblico Locale, ma neanche i trasferimenti
già deliberati arrivano in tempo, al punto che il Comune di Torino deve andare in
assestamento di Bilancio e nella delibera degli equilibri a certificare il ritardo del signor
Toninelli; non il ritardo di altri, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel
versare i soldi al Comune di Torino. Questi disequilibri, esattamente come
immaginavamo, in realtà hanno un altro strutturale problema, che è il limitato effetto
dell'operazione di riscossione, relativamente a quanto inizialmente e correttamente
anche, questa Amministrazione, se non erro, nel 2017 aveva iniziato a fare
relativamente al tema delle riscossioni. Quindi ben fa il Direttore delle Risorse
Finanziarie a limitare al 30% l'ammontare delle spese ad accertamento avvenuto. Noi
auspichiamo che, oltre agli accertamenti, che come ci pare di capire sono anche loro in
calo, o gli automobilisti di Torino sono diventati tutti quanti di colpo virtuosi, o avete
ciccato le quote di previsione, delle due, l’una, perché non solo le riscossioni sono in
calo, pure gli accertamenti sono in calo e conseguentemente mi piacerebbe capire se di
colpo gli automobilisti di Torino sono diventati tutti virtuosi o, forse, qualche piccolo
problema di efficientamento della macchina amministrativa, c’è. Il problema è un altro,
però, e qual è? Perché questo principio virtuoso di prudenza pubblica del Bilancio si
trascina e ha un effetto, che è quello del pagamento dei fornitori perché l'altra grande
strategia che avete utilizzato, fondamentalmente, non avendo una chiara identificata e
soprattutto fattibile operazione di azione sulle entrate, è quella di bloccare le uscite. E
come si fa a bloccare le uscite? Guardate, basta non pagare le fatture, è sufficiente, basta
ritardare i pagamenti ai fornitori, tanto cosa possono fare? E quindi con questa
operazione, per la carità, contabilmente anche corretta, e che oggi voi delibererete come
prescrittiva per quello che riguarda la rimanente parte dell'anno, avete uno strutturale
ritardo, certificato non da noi, ma dagli organi di controllo, che progressivamente ha
prodotto un ritardo nel pagamento dei fornitori. Cioè quei pochi che credono ancora
nella solvibilità del Comune di Torino, e che conseguentemente continuano a lavorare
per noi e che non vedono i loro soldi, e questo può anche essere un elemento piuttosto
rilevante per quello che riguarda la sostenibilità economica delle imprese, delle aziende
e dei lavoratori, che, non vedendo le fatture liquidate, magari qualche piccolo problema
ce l'hanno. A quegli eroi che ancora oggi ci considerano dei buoni pagatori, perché se
andiamo a vedere a esempio la gara dei pullman, anzi, del trasporto pubblico, scopriamo
che c'è solo un'azienda che ha fatto l'offerta, solo una e chissà come mai, com'è
possibile? In tutto il mondo c'è una competizione efferata per aggiudicarsi le gare,
Assessora Lapietra e a Torino arriva un'offerta? E il principale produttore, ne cito uno,
ma non perché ci sono affezionato, di veicoli, di bus che ci sono a Torino, che impiega
migliaia di persone, io capisco la vostra furia iconoclasta nei confronti delle auto, dei
mezzi di trasporto a motore, vi segnalo sommessamente che non siamo a Copenaghen,
non siamo a Stoccolma, ma siamo a Torino e che in questa città, intorno a quel mondo
produttivo girano migliaia di persone che ci lavorano in quelle aziende; ci lavorano,
portano a casa la pagnotta, hanno le famiglie che vengono mantenute e che pagano le
tasse al Comune di Torino, che comunque voi in qualche modo dovete, non solo gestire,
ma di cui beneficiate. E quindi questa furia iconoclasta che avete nei confronti dei
veicoli a motore, per cui per il solo fatto che abbiano un motore endotermico e quattro
ruote sono i nemici della frontiera prospettica della rivoluzione culturale a cui noi
retrogradi e conservatori invece guardiamo non capendo le sorti progressive, segnalo
sommessamente che in questa città continuano a esserci le fabbriche d'auto, vi sembrerà
strano. Le tante vituperate automobili che poco fa un Consigliere del Movimento 5
Stelle denunciava come il passato, il passato, ebbene, in questa città, la Sindaca
Appendino dovrebbe saperlo, danno ancora da mangiare a tanta gente. E aggiungo un
ulteriore elemento, pure i pullman, anche i bus, anche i camion danno da mangiare a
tanta gente direttamente e nell'indotto; eppure, eppure, in questi termini invece quello
che si fa è fare una politica che sostanzialmente agisce contro questo tipo di prospettiva
e non è un caso che forse, timorosi di non incassare i soldi, perché siamo dei cattivi
pagatori, i segnali che stiamo dando con questa deliberazione, che approva nel limite del
30% la liquidazione delle fatture ad accertamenti e incassi avvenuti, chi la paga? Chi lo
paga il conto di cosa votate, secondo voi? Ma chi lo paga quel conto lì? Lo pagano le
imprese e i cittadini lavoratori che lavorano per il Comune, non è che lo pagate voi,
tranquilli; lo pagano loro, almeno che ci sia la consapevolezza e magari anche un
minimo di senso critico, che ogni tanto potrebbe anche aiutare nella relazione corretta
con la Minoranza Consiliare, nell’individuare che forse qualche previsione è stata
sbagliata, qualche azione è stata sbagliata e come vi avevamo detto non è banalmente
incrementando tariffe e aliquote che si ottengono i soldi, perché questa è una città che in
molti casi fa fatica ad arrivare alla fine del mese, fa fatica ad arrivare alla fine del mese
e non basta pareggiare contabilmente, togliendo agevolazioni all’IMU o ad altri tipi di
cose a marzo, per poi scoprire a luglio, leggo e concludo, che “Le sanzioni del Codice
della Strada e altre entrate risultano accertate in misura inferiore rispetto alle somme
previste”, attenzione bene, accertate, non incassate; accertate, il che vuol dire che c'è un
ritardo nell’accertamento, figurarsi nell'incasso, figurarsi nell'incasso. Crediamo
davvero che in realtà fareste meglio a cambiare strategia anche economico-finanziaria, a
individuare delle azioni che provino a rilanciare alcuni settori di questa città e crediamo
davvero che questo Bilancio, questa verifica della salvaguardia degli equilibri di
bilancio sia quantomeno deboluccia. Concludo dicendo che avremmo avuto tanto
piacere di avere anche su questa delibera in Aula il Collegio dei Revisori che
stranamente oggi, per qualche strana ragione del destino, caso che io non ricordo a mia
memoria, in fase di assestamento, in fase di equilibri, è assente dall'Aula.

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