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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 29 Luglio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 9

Comunicazioni della Sindaca su "Area giardino 'Ferruccio Novo'".
Interventi
MONTALBANO Deborah
Sì, grazie, Presidente. Allora, io quando appresi la notizia dell’ordinanza sinceramente rimasi alquanto sbigottita e vi spiego il perché. Allora, a parte che proprio in quei giorni si stava muovendo una situazione alquanto difficile, in quel giardinetto, in cui c’erano una parte dei residenti e dei cittadini che difendevano, insomma, questi cittadini rom e dall’altra parte, invece, si era mobilitato un certo gruppo di persone che facevano riferimento apertamente a un gruppo politico, CasaPound, che si muovevano su quel giardinetto; testualmente, vi cito e mi faccio da tramite delle segnalazioni che mi hanno raggiunto: “camminando su e giù davanti a queste persone”, tra l’altro persone, chi erano? Donne e bambini, in quanto gli uomini, e quindi i capifamiglia, erano rientrati al Paese per rinnovare i documenti perché, grande notizia, quelle persone lì hanno anche i documenti in regola. Camminavano avanti e indietro minacciando queste persone, anche alcuni cittadini che si sono avvicinati, che interloquivano con queste persone, si sono, diciamo così, sentite minacciate, testualmente le frasi erano “chi è questo? Ha la faccia da pedofilo”; venivano fotografate le targhe e le macchine di queste persone che erano lì, in solidarietà a questi cittadini, ma non mi pare di non aver sentito da parte di nessuno, nessuno, una parola di condanna o di presa di distanza da questi atteggiamenti, ciò che è arrivata è stata un’ordinanza di sgombero da parte della Sindaca. E credo che questo, in ogni caso, sia stato un messaggio ben chiaro mandato alla città in generale, ma soprattutto a quelle realtà che sicuramente si sono sentite, a maggior ragione, legittimate per poter quindi, anche con l’appoggio di quest’Amministrazione, girare la Città in piena autonomia e poter andare liberamente a minacciare chi qualsivoglia, perché questo è stato il messaggio politico e la vittoria politica mandata a questa realtà di CasaPound. Dopodiché essendo che c’era un’interpellanza, tra l’altro discussa oggi, protocollata da tempo, si era svolta una Commissione; tutte le associazioni che si sono interessate a quel giardinetto e a quei cittadini hanno denunciato il fatto che si sono interfacciati in più occasioni con l’Assessora Schellino, quindi l’Assessora alle Politiche Sociali e neo Vicesindaco e con l’Assessore Finardi, ma anche con l’Assessore Unia all’Ambiente e pur apprezzando il lavoro dell’Assessore Finardi - questo è quello che io riporto delle testimonianze che ho raccolto - ma non c’è stato verso di smuovere l’Assessora Schellino per far sì che questa situazione non arrivasse a quella condizione emergenziale anche di conflitto sociale, invece ci è arrivata, però qualcuno di questo la responsabilità se la deve anche prendere, signori miei, perché poi è facile risolvere le cose con un’ordinanza. C’era una richiesta di wc. Durante la discussione dell’interpellanza del mio collega, Consigliere Magliano, lui presentava delle foto dove le persone - mi vergogno un po’ anche a dirlo in quest’Aula, comunque non so come altro dirlo - urinavano all’aperto e però quelle persone avevano fatto richiesta di avere almeno un wc, sarebbero dovuti partire dei progetti di presa in carico di queste persone, tutto questo non è avvenuto, eppure sono persone, ad esempio alcune di queste sono regolarmente iscritte al mercato del Barattolo, hanno i documenti in regola; allora non mi paiono persone che non abbiamo voglia di integrarsi, mi paiono, da quello che io ho potuto dedurre, da tutte le informazioni che ho raccolto e quindi la fotografia che ho potuto fare di questa situazione mi paiono persone che sono state abbandonate a se stesse che è un po’ diverso, dopodiché poi le situazioni degenerano, e allora poi naturalmente su questo io mi dissocio e prendo le distanze, ma se ormai lasciamo i gruppetti di CasaPound liberi in Città di risolvere queste situazioni oppure releghiamo le risposte su questi temi e di queste interpellanze semplicemente all’Assessore alla Sicurezza e quindi abbiamo detto, praticamente, che le emergenze sociali, ormai per quanto riguarda quest’Amministrazione, sono puramente una questione di ordine pubblico, io ne prendo atto, ma ci tenevo, ho firmato anche appunto la richiesta di comunicazione perché volevo, attraverso il mio intervento, registrare e testimoniare tutto il mio dissenso e la presa di distanza da questo modo di gestire le situazioni, specialmente per quanto riguarda le politiche sociali, perché vi do una notizia: questo avviene sia per chi è abbandonato nei giardinetti, cittadini rom, ma avviene anche per chi abita in periferia ed è in mezzo ad una strada o sotto sfratto, quindi non mi pare che qui la questione sia da centralizzare solo su questo contesto, ma si potrebbero fare delle riflessioni molto più ampie.

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