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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 29 Luglio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 9

Comunicazioni della Sindaca su "Area giardino 'Ferruccio Novo'".
Interventi
IARIA Antonino
Vabbè... grazie, Presidente. Io continuo a vedere una situazione molto particolare nel nostro Paese: abbiamo da una parte chi soffia sull’onda del razzismo, che è dilagante e anche molto ... prolifico in termini di voti, e dall’altra abbiamo un buonismo esasperato, che indica... anzi, ci invita a rispettare le regole, ma poi non vuole che si rispettino le regole, oppure dà l’idea che le regole non devono essere rispettate, ed è questa anche una cosa che alimenta il razzismo, per alcune, diciamo... per alcune fasce della popolazione. Quindi per questa situazione paradossale, l’unica risposta vera, quella che sta dando il Comune di Torino, ma anche il Comune di Roma, cioè rispettare leggi, regolamenti; le leggi e i regolamenti prevedono tutta una serie di passaggi che non hanno colore della pelle, non hanno una divisione per etnia, però cosa succede? Che queste leggi e regolamenti devono essere tirati dalla giacchetta da una forza o dall’altra, chi sta nel mezzo e lavora, lavora seriamente, viene poi accusato da una parte, forse, di fare troppo poco e di lasciare gli italiani indietro, e dall’altra parte di dire che c’è una deriva fascista. Tutte e due le posizioni sono evidentemente sbagliate e in certi casi anche vergognose. Il fatto di avere questo atteggiamento è quello che ha portato a dare questa idea sbagliata che nel Comune di Torino ci siano favoritismi per alcune fasce della popolazione, questo l’ha fatto la Sinistra, non andare nemmeno ad affrontare i casi che sono tutti complessi, i casi sono tutti complessi, non si può generalizzare: una famiglia con un bambino che può accedere o può non accedere a dei servizi, deve essere tutelata o meno, ha... diciamo una trafila e un’analisi che è diversa e non generalizzabile, ci sono dei punti fermi ma è molto complicata farla. È quello che stiamo facendo, poi sento da pulpiti qui che ci accusano di aver, diciamo, appoggiato l’indicazione di CasaPound quando in un caso analogo, la liberazione di corso Tazzoli, usciva sul giornale il fatto che le Vallette potevano essere invase dalle persone sgomberate, che poi non era nemmeno uno sgombero, dal campo di corso Tazzoli, con tanto di dichiarazioni, eccetera, eccetera; quindi c’è anche questa diciamo... boh, schizofrenia, voglio dire, bisogna aiutarli ma non..., alle Vallette, perché è alle Vallette, probabilmente anche questo tema, che gli immigrati hanno una via preferenziale, che non è vero, è una cosa che la fa da padrone. La fa da padrone, e i paladini di una certa, come dire, politica del dire ma non fare la cavalcano a seconda delle convenienze. Questo è un classico, nel mezzo ci stiamo noi che abbiamo tutta una serie di situazioni, tra l’altro confortate da dati, che dicono che la situazione non è esattamente quella descritta che ho sentito prima dai miei colleghi. Dicono, per esempio, che c’è un nuovo Regolamento rom che sta dando dei frutti, ma non perché va ad attaccare un’etnia in particolare, ma sta semplicemente dando delle regole, cercando di farle rispettare; cosa rivoluzionaria, dare delle regole, approvare un regolamento e poi cercare di farlo rispettare, ma... si è visto, non con il regolamento rom, ma con altri regolamenti che non sono mai stati rispettati, però c’erano, diciamo, su altri campi. Questa è un po’ una situazione tutta italiana. Stiamo facendo uno sforzo enorme dal punto di vista sociale per riuscire a limitare i problemi dovuti agli sfratti e alla ricollocazione delle persone, tutte cose di cui le accuse si sprecano senza nemmeno conoscere a fondo i numeri, i dati, ma basta parlare, basta parlare perché tanto non bisogna dimostrare niente; noi, nel mezzo, stiamo dimostrando che stiamo lavorando bene, non siamo tirati dalla giacchetta di CasaPound, non siamo tirati dalla giacchetta e da un’ottica buonista in cui c’è una presunzione d’innocenza a prescindere, giusto perché c’è una deriva che è molto comune e che è alimentata allo stesso modo proprio da questa presunzione di innocenza che certi partiti di Sinistra alimentano. È un giro molto complicato, però è proprio così, nel mezzo ci siamo noi che non abbiamo una posizione legata a un’ideologia. Abbiamo una posizione legata ad aiutare i cittadini che ne hanno diritto, e per fortuna, con tutte le difficoltà che ci sono, nel valutare la necessità di aiuto della popolazione e il cittadino torinese si riesce a dare una linea oggettiva, linea oggettiva che chiaramente dal punto di vista politico viene trascinata da una parte e dall’altra; il fatto che la Lega, non tanto la Lega, ma... velocemente, che il razzismo aumenta come, diciamo... leitmotiv di questo periodo è anche alimentato proprio da questo non aver rispettato leggi e regolamenti dai precedenti Amministratori della Città, non aver rispettato in fondo, non aver avuto un atteggiamento oggettivo per risolvere alcuni di questi casi.

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