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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 29 Luglio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 28
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2019-02307
MOTOVELODROMO. CONCESSIONE DEL DIRITTO DI SUPERFICIE SESSANTENNALE AD ASTA PUBBLICA CON VINCOLO DI DESTINAZIONE AD USO SPORTIVO. BASE ASTA EURO 250.000,00. APPROVAZIONE.
Interventi
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Mi scusi, stavo cercando di evitare errori nell’illustrazione di questo emendamento che gli uffici hanno letto con attenzione, ma che non hanno potuto fare altro che prendere atto del fatto che l’Amministrazione a marzo non immaginava di individuare un soggetto privato con il quale recuperare l’immobile. Questa la dice lunga sulla visione, su quanto sia quest’Amministrazione guidata dal fato, dal caso, da ciò che capita. Cioè, per intenderci... Sto disturbando, Consiglieri? Sto disturbando? Eh? No, no, se sto disturbando, vi chiedo scusa, mi fermo... Dicevo che gli uffici, esprimendo un parere tecnico, ovviamente non conforme, contrario a questo emendamento, ci dicono che non è possibile adottare la procedura che il Partito Democratico oggi suggerisce, perché a marzo l’Amministrazione non pensava al Motovelodromo, adesso ve lo dico così. Perché a marzo l’Amministrazione non pensava al Motovelodromo? Perché quando il Consiglio Comunale discuteva del Documento Unico di Programmazione, non ha previsto inserire il Motovelodromo negli immobili da valorizzare, da risistemare, da riorganizzare. Allora, a marzo, la fotografia quindi è questa, a marzo il Consiglio Comunale non pensava al Motovelodromo, poi succede qualcosa, non c’è chiaro che cosa. C’è chiaro che forse c’è un progetto che l’Assessore ha visto, qualche Consigliere sembra più consapevole, qualcuno lo sembra un po’ meno, chi è intervenuto oggi ci ha fatto credere che ci siano degli elementi di consapevolezza in più, che però a noi sono sconosciuti. L’Assessore ci dice guardate che, l’ha detto prima a verbale: “Guardate che io ho valutato un computo metrico che dice, si sostiene economicamente con valore di gara a 250.000 euro”, insomma, ognuno ne mette un pezzo. Sembra un po’ il vestito di Arlecchino, dove ognuno aggiunge una toppa, una pezza, di un colore diverso, ma noi, per poter vestire Arlecchino, avremmo bisogno di un provvedimento coerente, e il provvedimento che ci apprestiamo a votare, e io anticipo che voterò contro, perché, avendo bocciato buona parte degli emendamenti, di fatto avete snaturato la proposta che noi abbiamo fatto, il vestito di questa delibera, di questo provvedimento nel suo complesso, è un vestito troppo rabberciato, troppo raffazzonato, ed è un vestito che a noi tra l’altro non convince, perché fa acqua da tutte le parti. Fa acqua da tutte le parti perché non ci mette nelle condizioni di poter guardare negli occhi il privato. Io sono cresciuto, dal punto di vista amministrativo e politico, nella consapevolezza che un buon amministratore deve avere le spalle dritte e lo sguardo fiero nel guardare il privato quando avvia un’interlocuzione con questo, e qui invece noi stiamo piegando l’Amministrazione, che è ricurva su se stessa, non ha la forza sufficiente per guardare quel privato, perché non gli stiamo nemmeno ponendo delle condizioni solide, gli stiamo già lasciando intendere che è un regalo, perché per i prossimi 30 anni avrà il vincolo sulla destinazione sportiva, ma superati quei 30 anni potrà farci quello che vuole, e cosa potrà farci nel Motovelodromo? Beh, lo vedrà il Consigliere Russi, che è più giovane, lo vedranno altri Consiglieri, ma tra 30 anni il Motovelodromo, in base a questa votazione, potrà diventare qualunque cosa, qualunque cosa. Certo, sarà rinegoziata con l’Amministrazione di turno, ma non ci sarà più il vincolo della destinazione sportiva. Allora io lo chiedo anche alla collega Pollicino...

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
E ho concluso. Ma perché si sta prestando a votare una delibera che a 30 anni... Ah già,. Perché tra 30 anni, probabilmente ognuno di noi farà altro. Ah, con questa consapevolezza noi votiamo una delibera del genere? Cioè con il fatto che tra 30 anni tanto non ce ne occuperemo più noi? Mi dispiace, non sono d’accordo.

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