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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 29 Luglio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 22
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2019-02307
MOTOVELODROMO. CONCESSIONE DEL DIRITTO DI SUPERFICIE SESSANTENNALE AD ASTA PUBBLICA CON VINCOLO DI DESTINAZIONE AD USO SPORTIVO. BASE ASTA EURO 250.000,00. APPROVAZIONE.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Allora, riprendiamo i nostri lavori, grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Allora siamo sul primo emendamento, che è l’emendamento di Commissione; ci sono interventi sul primo emendamento? Il primo emendamento, ci sono interventi? È quello uscito dalla Commissione. (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Sì, sì, parlo proprio… L’emendamento di Commissione, tutto quello che c’è come primo emendamento, perché poi il punto è il 2. (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Sì, tutto ciò che c’è nel primo emendamento, poi ci sono 1, 2, 3, 4, 5, però sta tutto nel primo; il secondo è già (incomprensibile). (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Esatto, allora solo un attimo che le do la parola. Prego, Vicepresidente Lavolta.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie. Ma, sono tanti i dubbi sugli emendamenti di Giunta, perché è chiaro che la discussione ha portato la Giunta a ravvedersi, rispetto ad alcune suggestioni iniziali, come quella ad esempio di trasferire il diritto di superficie da 99 a 60 anni, però quello che io volevo capire nello specifico è, il primo dice “Sostituire lo Studio di fattibilità costituente, allegato 1, con lo Studio di fattibilità costituente allegato 1 bis.” Se cortesemente l’Assessore, o il Consigliere Chessa, o chiunque ci spiega quali sono… Io le ho tutte e due, e li ho letti con attenzione, se ci dice cortesemente qualcuno, questa sostituzione a che cosa è dovuta, nel senso che lo Studio è il medesimo, sempre redatto dalla Divisione Servizi Tecnici, Coordinamento Servizi e Infrastrutture per il Commercio e lo Sport, Divisione Patrimonio Partecipate e Appalti, e Divisione Urbanistica e Territorio; se ci dice cortesemente in quali pagine cambia l’allegato, perché io l’ho analizzato tutto, pagina per pagina, e non ho capito quali sono le modifiche, anche perché questo era uno Studio perfetto per poter avviare una procedura di concessione servizio financing. Analogo dubbio, ce l’ho sull’emendamento numero 2; l’emendamento numero 2, leggo: “Nell’oggetto della deliberazione, sostituire le parole “costituzione di diritto di superficie novantanovennale”, con le parole: “concessione del diritto di superficie sessantennale”. Allora, sulla riduzione del periodo da 90 a 60 anni, abbiamo già detto, ma questa concessione di superficie è di natura obbligatoria? Questa è la domanda, perché se è di natura obbligatoria, guardate, forse mi convincete della bontà dell’operazione, ma siccome per me non è di natura obbligatoria, la concessione del diritto di superficie, rimangono tutti i dubbi, che tra l’altro sostengono e garantiscono la serietà del lavoro che, come Partito Democratico abbiamo fatto, nel redarre e suggerire una procedura diversa. Rispetto poi invece alla deroga e alle tante deroghe, alle norme di piano, ritorno successivamente illustrando gli emendamenti.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego Consigliere Chessa.

CHESSA Marco
No, Presidente solo una specifica, questi qua sono emendamenti che la Commissione ha fatto propri dopo le numerose Commissioni, che ho presieduto, in congiunta con altre Commissioni Consiliari; sono atti formali se ci sono delle domande, la Giunta credo che sia assolutamente disponibile a dare una risposta. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego Capogruppo Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Ma, io mi permetto, non me ne voglia il collega che mi ha appena preceduto, sono impropriamente definiti emendamenti di Commissione, recano in calce due firme di due Consiglieri di Maggioranza, quindi questi onestamente sono elementi che sono emersi nell’ambito della discussione, che però io personalmente, banalmente non riconosco come tali e certamente non sono assolutamente i miei emendamenti, o i nostri emendamenti. Oltretutto c’è un’operazione piuttosto suggestiva, lo dico perché, per il futuro, onestamente mi sembra anche non propriamente corretta, che è quella di assommare dentro un unico emendamento argomenti che non c’entrano niente l’uno con l’altro, perché questo emendamento contiene ben 11 punti che sono onestamente punti diversi della delibera, e toccano argomenti completamente diversi, e onestamente questo tipo di modo di procedere è anche abbastanza formalmente non corretto, in quanto, tanto per essere chiari, io potrei essere d’accordo su alcuni, e su alcuni potrei anche essere d’accordo, in disaccordo su altri; uno su cui ad esempio sono in disaccordo, l’ho detto prima nel precedente intervento, riguarda la riduzione del periodo di tempo, da 99 anni a 60, che è, in questo quadro di contesto con cui procedete a vendere il Motovelodromo, del tutto sbagliata a questo punto, uso questo termine, nel senso che se volete vendere il Motovelodromo, vendete il Motovelodromo, cioè non è che adesso come dire, noi ci sentiamo più garantiti, perché l’impostazione era completamente un’altra, ed era quella del riconoscere l’intervento pubblico. Non è che se da un secolo come citava Napoli, andiamo a tre quarti di secolo o a due terzi di secolo, cambia. Non cambia nulla. E oltretutto, come ricordava anche il Consigliere Tresso, la cosa suggestiva è che la riduzione di ben 30 anni del periodo, non muta minimamente la base d’asta. Allora, delle due l’una, cioè com’è calcolata questa base d’asta a 250.000 euro? Se è calcolata sui metri quadri, e se è calcolata sul periodo…

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

LO RUSSO Stefano
… di tempo, ci saremmo aspettati che a una riduzione del tempo del diritto di superficie, corrispondesse una riduzione del corrispettivo atteso, in sede di gara. Questa cosa non avviene, e getta ulteriori ombre sulla procedura, nel suo insieme.

SICARI Francesco (Presidente)
Ci sono altri interventi, sul primo emendamento? Metto allora in votazione il primo emendamento. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Ho chiesto. Metto in votazione allora l’emendamento presentato con firme di Chessa e Malanca. Prego Consiglieri, votate.
Tutti i Consiglieri hanno votato? Chiudo la votazione.
Favorevoli 23, contrari nessuno, astenuti nessuno, il Consiglio approva.

SICARI Francesco (Presidente)
Passiamo adesso al secondo emendamento, presentato dalla Giunta. Ci sono interventi sul secondo emendamento? Prego Capogruppo Lo Russo, tre minuti.

LO RUSSO Stefano
Questo emendamento, di fatto fa una cosa che, a nostro modo di vedere, confligge per le ragioni che dicevamo prima, con l’impostazione generale, che per altro è stata più volte richiamata in Commissione, in Conferenza di Capigruppo, relativamente alla modalità sostanzialmente non corretta, di introdurre parametri in maniera surrettizia di condizionamento della gara, di diritto di superficie, in luogo del ricorso alla procedura evidenza pubblica, prevista dal codice degli appalti. In particolare questo emendamento, introduce una serie di prescrizioni relative allo sviluppo delle attività commerciali, che nulla hanno a che vedere con la concessione del diritto di superficie, ma che invece avrebbero dovuto essere parte integrante di una deliberazione, di concessioni di servizi pubblici, in cui avrebbe avuto senso logico inserire questo tipo di vincoli. In particolare, riteniamo assolutamente sbagliato, e per certi versi anche foriero di ipotetici ricorsi, una delibera che sostanzialmente aliena diritto di superficie, con le condizioni qui citate; anche perché non si comprende per quale ragione, l’esercizio delle attività commerciali, il rilascio dei titoli necessari all’esercizio delle attività commerciali, sia subordinato previa verifica, da parte degli uffici dell’Area Sport e Tempo Libero e dell’Area Patrimonio, d’intesa con l’Area Urbanistica, nella misura in cui l’aggiudicatario non sarà titolare di una concessione di servizi, ma sarà titolare di un diritto di superficie, che è una cosa ben diversa, ancorché in concessione. Allora fateci capire, cioè voi pretendete di vincolare la destinazione commerciale di un signore, che si prende il diritto di superficie sessantennale, fondamentalmente con un parere dell’Area Sport e Tempo Libero? Ma perché? Allora, se queste erano le intenzioni politiche, abbiate pazienza, tornate indietro, rifacciamo coerentemente con il nostro codice degli appalti, e le delibere dell’ANAC, che su questa cosa qua è nettissima, se l’Amministrazione Comunale vuole anche sviluppare attività commerciale, finalizzata a attività a supporto di un’attività di interesse pubblico, lo faccia nelle forme nei propri del codice appalti, non inventandosi un paletto, che onestamente non regge scusate, relativamente a un acquirente di un diritto di superficie, che in quanto tale ha tutta la titolarità, non avendo acquisito una concessione di servizi, ma invece avendo acquisito un diritto reale di poter svolgere, nelle forme, nei modi, e coerentemente con l’impostazione normativa, liberamente la sua attività, la sua attività commerciale. Quindi noi su questo emendamento, siamo assolutamente contrari.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego Vicepresidente Lavolta.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Ma, questo emendamento, anche nella sua formulazione, dimostra quanto questa procedura sia ormai più che pasticciata. La contraddizione rispetto alla procedura individuata, cioè quella della concessione del diritto di superficie con questo, che è stato definito paletto, ma che di fatto rappresenterebbe in una convenzione attuativa un vincolo normale, tradizionale diciamo, assolutamente comprensibile, confligge ulteriormente con l’iter che si è scelto. Vedete, oggi la Città di Torino, il Consiglio Comunale, voi, perché noi non la voteremo questa delibera, non so se si è capito, voi state decidendo di trasferire il diritto di superficie del Motovelodromo, e quindi la proprietà, ad un soggetto terzo, quindi ci sarà una gara, ci sarà un bando e successivamente a quel bando ci sarà una convenzione attuativa. Se aveste voluto porre dei paletti, quelli degli emendamenti precedenti, questo che è stato richiesto alla Giunta, poi la Giunta si è prestata a sottoscriverlo, avreste potuto semplicemente avviare una procedura che è quella tipica, in questi casi, della concessione di servizi. Allora a quel punto si chiedeva al privato, non solo di fare attenzione a che tipo di attività commerciali avrebbe potuto insediare lungo i confini del Motovelodromo, ma si sarebbe potuto chiedere anche di più, si sarebbe potuto chiedere nel dettaglio, ad esempio, di coinvolgere il territorio e non genericamente non me ne vorrà il collega Carretto, io ho letto la proposta di mozione, che poi credo che sarà votata contestualmente alla deliberazione. Questa proposta di mozione, anche in questo caso, lo vedremo anche successivamente, ma nel momento in cui chiede di vincolare la destinazione sportiva per 30 anni, anche questa confligge con la delibera; la delibera dice che tra trent’anni il concessionario sarà libero, sarà libero; sarà poi l’Amministrazione, nei prossimi 30 anni a decidere che cosa fare con quel concessionario. Quindi è evidente che questo vincolo…

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
… questo vincolo, a dimostrazione del pasticcio che si è consumato, sarebbe stato un vincolo perfetto nella procedura che noi timidamente, sommessamente continuiamo a ritenere la procedura più adatta.

SICARI Francesco (Presidente)
Altri interventi? Metto allora in votazione l’emendamento numero 2, presentato dalla Giunta. Prego, Consiglieri, votate.
Tutti i Consiglieri hanno votato? Chiudo la votazione.
Favorevoli 23, contrari 7, astenuti nessuno, il Consiglio approva.

SICARI Francesco (Presidente)
Passiamo adesso all’emendamento numero 3, presentato dal Vicepresidente Lavolta. Prego.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
250.000 euro è il valore di tinello, camera e cucina, in corso Casale, più o meno 65metri quadrati; 250.000 euro è il valore che voi state determinando, approvando questa delibera del Motovelodromo; quindi qualche minuto fa, il Consigliere Chessa e altri, ci spiegavano il valore storico, sportivo del Motovelodromo intitolato a Fausto Coppi, ora però dopo pochi minuti, avete la memoria proprio corta, Consigliere Chessa ha la memoria corta, dopo pochi minuti attribuite a quell’immobile di pregio, il valore di un camera tinello e cucina in corso Casale, cioè 250.000 euro. Delle due l’una: o vale troppo quella camera e cucina e tinello, oppure vale troppo poco e troppo basso il valore, che state attribuendo al Motovelodromo. E soprattutto una domanda, che io adesso faccio pubblicamente, ma questo valore, 250.000 euro, a che cosa è ancorato? L’Assessore nella fase di illustrazione, ci ha detto testuali parole: “L’immobile non ha valore.” Come a significare il fatto che, dal punto di vista storico, culturale, aggregativo, sportivo, questo è un valore di assoluto pregio. Allora, se non ha valore, questi 250.000 euro a che cosa sono ancorati? Probabilmente qualcuno è andato sui siti e ha visto che più o meno lì il valore al metro quadro, è quello che corrisponde a quello che dicevo, era un esempio, senza irriverenza nei confronti del Motovelodromo, ma tinello, camera e cucina, 65 metri quadrati in corso Casale, sono 250.000 euro. Allora mi pare che il Motovelodromo sia un po’ più importante. Quindi al netto della retorica del Consigliere Chessa, Consigliere Chessa, Assessore ci potete dire 250.000 euro da dove deriva, come valore? C’è una perizia, è stato stimato? Abbiamo chiesto di poter avere questa perizia, io perlomeno non lo ho avuta, questa perizia da chi è stata fatta? Sulla base di quali valori? Sulla base di quali criteri? Noi stiamo decidendo - voi, perché io non la voto questa delibera, non so se si è capito - voi state decidendo di trasferire la proprietà del Motovelodromo, al valore di camera, tinello e cucina di corso Casale. Ma, almeno possiamo sapere com’è stato stimato questo valore, questi 250.000 euro da che cosa derivano? Qual è la stima che è stata fatta? Da chi soprattutto? C’è una perizia? È stato periziato questo immobile? Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego Consigliere Iaria

IARIA Antonino
Sono curioso, volevo sapere se l’alloggio appena citato ha un costo di ristrutturazione, intorno ai 10-11 milioni di euro. Solo quello. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Lo Russo, due minuti.

LO RUSSO Stefano
Ma noi siamo contenti che i Consiglieri siano ilari. Allora proviamo a portare la serietà in quest’Aula noi, chiedo scusa ma divertitevi pure finché avete, come dire, tempo per poterlo fare; noi invece poniamo il problema invece in maniera piuttosto seria, perché quanto diceva il collega Lavolta, relativamente all’assenza di perizia del valore economico, non è come dire proprio una cosa su cui… Poi lei, Consigliera Iaria, ci rida pure, sghignazzi pure liberamente, è abbastanza seria come questione. L’emendamento numero 3, ringrazio a nome anche del mio Gruppo, il collega Lavolta, che ha avuto, ha fatto una fatica a scrivere un emendamento, e oggettivamente per poi venire qua e sentire questi tipi di interventi, da parte della Maggioranza, in realtà provava, insieme agli altri coordinati, a individuare un percorso diverso, che era quello, ribadiamo, che a nostro modo di vedere, non era elusivo del codice appalti, banalmente, perché per come viene configurata la delibera, a valle degli emendamenti, che erano già a monte, ma a valle degli emendamenti a maggior ragione, quello è, a tutti gli effetti, un pasticcio amministrativo di una vendita, di un diritto di superficie condizionato, cosa che onestamente è piuttosto singolare, e ci sono fior di pareri dell’ANAC, che invitano gli Enti Locali a scegliere il percorso. Io rappresento a quest’Aula, e alla Maggioranza, che quando abbiamo trattato problemi analoghi di diritto di superficie, faccio riferimento ad esempio alle residenze universitarie, la delibera era confezionata in maniera del tutto diversa e l’utilità pubblica veniva assunta nell’individuazione unicamente del corrispettivo, della tariffa da vendere a canone agevolato per lo studente universitario e quello era il giudizio di universalità pubblica, per cui si introduceva il principio di diritto di superficie, come modalità di svolgimento del nostro Piano Regolatore. Qui voi mettete una quantità…

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

LO RUSSO Stefano
… rilevante di paletti, lo fate in maniera del tutto estemporanea per altro, e a nostro modo di vedere lo fate anche in assenza di uno studio, e di una perizia, non diciamo asseverata, ma almeno di uno studio che conformi la base d’asta, effettivamente a un qualche valore che non sia tirato coi dadi.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Tresso.

TRESSO Francesco
Io apprendo, dall’intervento dell’architetto Iaria, che è stata valutata una cifra, per il recupero di quell’immobile, pari a 10/11 milioni. Sono contento, probabilmente in virtù delle sue capacità tecniche, lui ha fatto questa stima, perché io ho chiesto per tre volte in Commissione di avere contezza, di come sono stati valutati gli interventi manutentivi, ma francamente nulla mi è stato detto. Giustamente l’Assessore disse: “È un bene che non ha valore.” Non credo perché sia inestimabile, perché non ha un valore di riferimento sul piano commerciale, è chiaro. Ma allora che tipo di analisi di (incomprensibile) è stata fatta, quali sono state le variabili che sono state messe in gioco? Nulla ci è stato detto, quindi ci troviamo ancora una volta ad approvare una delibera, che ha una certa rilevanza, in cui le stime sono state, francamente, approssimate, perché ribadisco ancora quello che ho detto inizialmente, se riduciamo da 99 anni a 60 anni, mantenendo la stessa base d’asta, mi confermerete che questo tipo di valutazione è completamente aleatoria, è completamente casuale, ormai ci avete abituati però, va bene, dopodiché non fateci proprio ingerire tutto; poi son contento, davvero, anch’io, che la Maggioranza ci scherzi sopra, ci rida, ma che bello regaliamo via pure il Motovelodromo, o non lo regaliamo proprio, perché poi vedremo, perché in assenza totale nel vacuum generale di un’idea, di una proiezione, di qualcosa e poi è chiaro che è anche difficile oggettivare, perché come fai a oggettivare il nulla, o oggettivare il vuoto? Se non sapeva cosa voleva farci, dopodiché è inutile. Quindi, ve l’abbiam detto in tutte le salse, poi ridiamoci pure e scherziamoci, però è vero ed è suggestiva questa cosa, che stiamo svendendo un bene di quella natura, seppure di 60 anni, ma 60 anni sono un periodo significativo, è la vita media, insomma, di molte persone in questo mondo, per un valore di un immobile di basso pregio, nella stessa zona.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, prego Assessore… Prego.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Sì, solo due cose, perché sono riecheggiate più volte delle parole, che hanno, in qualche modo, legato la scelta proposta dagli emendamenti, con la scelta, invece, che ha preso l’Amministrazione. Allora, di concessioni con vincoli, Torino ne ha fatti un numero infinito negli anni, quindi non è la prima volta che succede, uno. La scelta di non usare l’articolo 183, è stata compiutamente analizzata dagli uffici, perché vorrebbe dire riproporre il progetto in fase iniziale, come se questi due anni e mezzo passati, anche con la valutazione delle manifestazioni di interesse, non fossero capitati e quindi gli uffici hanno lavorato su una strada, che tra l’altro la manifestazione di interesse è stata verbalizzata nelle sue risultanze ed è pubblica ed è sul sito, quindi non c’è nulla di opaco, o non trasparente. In ultimo, le valutazioni del valore di una concessione, sono fatte con metodi periziali estimativi, che tengono conto ovviamente della situazione di fatto in cui è oggi il Motovelodromo, delle possibilità di reddito che darebbero le iniziative concesse, e vengono attualizzate e questo spiega perché 60 anni di un valore attualizzato, o 90 anni, non incide decisamente, perché gli ultimi anni com’è noto, nelle attualizzazioni con interesse, tendono a portare il valore di una rendita a livelli minimi, qualche volta a livelli, addirittura, trascurabili. Quindi, il valore è su una base, la perizia è negli atti, è stato più volte detto in Commissione, che questi dati, queste informazioni ci sono e quindi non c’è nessun elemento opaco, nascosto, eccetera, a cui hanno alluso diversi interventi.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie Assessore. Su cosa? Sì, sul prossimo emendamento, perché avete già parlato su questo emendamento. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Mi attengo al Regolamento, come mi è stato chiesto di fare. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Lascio allora… Siamo sul terzo emendamento presentato dal Consigliere Lavolta, metto in votazione.
Prego, Consiglieri, votate.
Tutti i Consiglieri hanno votato? Chiudo la votazione.
Favorevoli 6, contrari 23, astenuti nessuno, il Consiglio respinge.

SICARI Francesco (Presidente)
Passiamo adesso all’emendamento numero 4, sempre presentato dal Consigliere Lavolta, prego.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Io ringrazio l’Assessore Rolando, per averci detto che è stato fatto un computo metrico, lo ringrazio perché di fatto questo documento, che lui ha allegato alla delibera si configura a tutti gli effetti, come un progetto di fattibilità tecnico, lo ringrazio perché, così facendo lui smentisce il parere tecnico, che i suoi tecnici hanno dato ai miei emendamenti, dicendo che non c’erano i prerequisiti e non c’erano gli estremi del ricorso all’articolo 183, cioè quello che è la cosiddetta concessione… prevede la concessione dei servizi. Lo ringrazio, perché ha smentito i suoi uffici; ci sono i presupposti perché… C’erano tutti, perché fin dalle manifestazioni di interesse, questa Amministrazione, qui, sì in termini trasparenti e non opachi, individuasse e interloquisse con dei soggetti privati e li scegliesse nel modo più trasparente possibile. Quindi delle due l’una, se è stata fatta una valutazione, se c’è un computo metrico, vuol dire che è stata fatta una stima, se c’è…, per di più allegato alla delibera, uno studio di fattibilità, perché questo è uno studio di fattibilità, così tra l’altro lo chiamate anche voi, di fatto, c’è un progetto di fattibilità tecnica ed economica, che può tranquillamente e serenamente, mettere nelle condizioni quest’Amministrazione di poter fare ciò che fanno tutte le Amministrazioni, che non hanno problemi e che non vogliono rabberciare situazioni già sufficientemente pasticciate. Allora noi ci arrabbiamo, perché la responsabilità è nostra, oggi, mentre schiacciamo questo pulsante, diamo via libera all’Amministrazione, di poter fare poi un bando, poi una convenzione, poi interloquire coi privati, poi addirittura, perché questo, ma ci ritornerò successivamente, nel momento in cui io avrò individuato… l’Amministrazione avrà individuato il soggetto privato, a cui trasferire il diritto reale, o meglio la concessione di superficie, questo ha 90 giorni di tranquillità, in genere si firmano contestualmente, io chiedo anche ai miei colleghi, contestualmente a rogito si firma la convenzione… No, in questo caso noi stiamo perdendo 90 giorni di tempo, in cui, ad esempio, e se quel privato trasferisse il diritto reale, o meglio la concessione di superficie a un soggetto terzo? Cioè, ma vi rendete conto di come state trattando i beni pubblici, ma vi rendete conto di come vi state spogliando della vostra responsabilità? Io ho capito, che politicamente quest’atto rappresenta, una volta su tutte, il fatto che la Giunta non si fidi del Consiglio Comunale; allora, la Giunta deve avviare un’interlocuzione con un soggetto privato, non si fida di voi, perché voi potreste metterci troppi paletti, dice: “Va bene, dateci carta bianca, fate le vostre mozioni di indirizzo, in cui dite che dovete coinvolgere il territorio, poi ce la vediamo noi con la Circoscrizione, poi scegliamo noi gli interlocutori da coinvolgere, poi andiamo noi a telefonare a quei comitati e gli diamo qualche briciola, qualche pezzo di pane”. Ma oggi liberate questo immobile, firmate il via libera al trasferimento…

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
… della concessione di superficie, e poi non vi preoccupate caro Consiglio Comunale, caro Movimento 5 Stelle, poi ci pensiamo noi come Giunta, e voi avete già fatto il vostro, complimenti, complimenti.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego Capogruppo Lo Russo, due minuti.

LO RUSSO Stefano
La risposta piccata dell’Assessore Rolando, conferma il mio precedente intervento, e le spiego Assessore, perché forse glielo dico diversamente. A me non risulta una delibera di Giunta, che chiude l’iter deliberativo delle manifestazioni di interesse, io non l’ho vista, non è citata in delibera e ci manca ancora che non ci sia una presa d’atto sul sito, Assessore Rolando, guardi che il problema non è quello, non è quello il problema; il problema è che voi avete finto di fare manifestazione di interesse, gliela dico così? Forse è più semplice da capire, perché si suppone, che se io apro alle manifestazioni di interesse, me ne arrivano quattro, ci sia un atto deliberativo; se…, noi continuiamo a sforzarci di chiedercelo, se ce l’ha ce lo dica, ci faccia stare zitti, gliel’abbiamo chiesto tre volte in Commissione, tre volte, non ha risposto, risponda in Aula, ci tiri fuori questo atto, dove prende atto lei, Assessore Rolando, lei, di che cosa è arrivato negli uffici sulle manifestazioni di interesse e conseguentemente assume le decisioni. Questo non è avvenuto, prima considerazione; seconda considerazione, lei oggi parla di remunerazione dell’investimento? Perizie? Scusi, ce le fa vedere queste perizie, che calcolano la remunerazione dell’investimento, ce le ha? Ce le fa vedere? Perché è piuttosto seria la questione, per come la mette lei. Allora, visto che queste cose non sono venute fuori in un mese e mezzo e visto che noi apprendiamo in Aula, che lei Assessore Rolando, prende la parola e ci spiega, rintuzzandoci che la procedura non è stata opaca, invece è stata opacissima, mi scusi, o perlomeno ci doveva essere un’assunzione di (parola incomprensibile) politica, da parte sua. Seconda questione, ci faccia vedere sti studi di fattibilità, ci faccia vedere sti computi metrici, ci faccia vedere come avete calcolato la remunerazione dell’investimento, quali sono gli ammontare degli investimenti, al di là delle stime del pur autorevole collega Iaria, che ha stimato essere, l’intervento di riqualificazione, cubabile in 10.000.000, me la fa vedere una perizia dove c’è scritto questo? Ce la tira fuori. In un mese e mezzo non ce l’ha tirata fuori, se effettivamente…, se effettivamente esiste…

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

LO RUSSO Stefano
… Io, onestamente, mi sarei aspettato di vederla in Commissione, se esiste, siamo ancora in limine mortis, ne discutiamo qua, ce la distribuisce, la leggiamo e sulla base di queste valutazioni, eventualmente, correggiamo anche i nostri interventi, ma in assenza di questa documentazione, mi scusi, non basta dire che c’è bisogna rendere il Consiglio Comunale dotto.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego Consigliere Fornari.

FORNARI Antonio
Sì, grazie Presidente. Ma, in questi anni io tante volte ho ascoltato le Minoranze, a volte con interesse, perché arrivava, magari, l’input con qualche proposta, diciamo, interessante, purtroppo devo dire che invece il più delle volte si è arrivata a un’opposizione inutile, becera, oppure, ostruzionistica come abbiamo visto adesso sulla delibera precedente, quella sul Bilancio, sull’assestamento di Bilancio, in cui si sono presentati emendamenti ostruzionistici, tanto per dover obbligare il mercoledì a fare un ulteriore Consiglio, per votare quell’unica delibera. Sul Motovelodromo, abbiamo visto la stessa cosa, Commissioni su Commissioni, quattro, cinque Commissioni, in cui si richiedeva la qualunque su qualsiasi argomento, e devo dire che gli uffici, il Segretario, hanno sempre risposto nel merito in maniera puntuale e chiara, hanno risolto tutti i dubbi possibili e immaginabili, sulla questione. Poi in realtà uno va a vedere gli emendamenti che hanno presentato, che cosa hanno presentato la finanza di progetto, project financing, io ho chiesto quali…, il Comune di Torino nei precedenti vent’anni, o magari anche meno, perché non ricordo l’anno in cui è entrato…, è stata, diciamo, inserita quella legge, sulla finanza di progetto in Italia, sono andato a vedere, il Comune di Torino non ha mai fatto questo tipo di contratto, di finanza di progetto, mai, anzi ha provato una volta a farlo, probabilmente, se lo ricorda l’ex Assessore Lavolta, non so se era lui il responsabile di quel procedimento, comunque conosceva quel procedimento, una volta han provato, è stato fallimentare, abbiamo perso pure i finanziamenti europei, mi hanno detto, quella volta che l’hanno utilizzato. Quindi per dire, alla fine che cosa si propone, si propone un qualcosa di fallimentare, quindi poi torno a bomba e dico, ma l’obiettivo di questi emendamenti è far fallire di nuovo questo procedimento? Cioè, trent’anni che il Motovelodromo attende una soluzione, un progetto serio, c’è questa delibera che dà ampio margine e poi ci sarà un bando pubblico, in base ai bandi e alle offerte dei soggetti privati che arriveranno, l’Amministrazione valuterà in base a dei parametri, il miglior progetto, vincerà come funziona in tutti i bandi pubblici, invece no, noi proponiamo quelle concessioni a trent’anni, facendo l’esempio del Parco Michelotti con Zoom, un altro esempio fallimentare, perché lì il progetto è fallito perché? Perché ovviamente, tra una concessione di trent’anni e un diritto di superficie, c’è una piccola differenza, che nella concessione di trent’anni trovare i finanziamenti è quasi impossibile, col diritto di superficie, magari, visto che in Italia è molto difficile ad avere accesso al credito, con il diritto di superficie, magari, chi partecipa al bando, ha la possibilità di ottenere un finanziamento, di fare un progetto; invece, quando facciamo le concessioni a trent’anni, e probabilmente quella del Parco Michelotti aveva… è partita perché c’erano le elezioni e bisognava far vedere che bisognava far qualcosa, quindi è partito quel progetto lì, tanto per dire: “Facciamo qualcosa. Lo vince chi l’ha vinto, non mi interessa”, guarda caso poi alla fine quel progetto è andato in malora, perché? Perché non aveva basi solide…

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

FORNARI Antonio
… su cui costruire un progetto in trent’anni, su una concessione. Su questo, invece ci sono 60 anni, il diritto di superficie, io mi auguro che si arrivi, veramente, ad una conclusione, e quindi a un’assegnazione con un soggetto privato, che voglia veramente investire, perché poi tutte le altre opzioni quali son state? Di chiedere… qualcuno ha detto di chiedere a Federciclismo? Di creare un impianto sportivo. Io vi ricordo, hanno costruito il velodromo a San Francesco Al Campo, è lì che bisognava chiedere…

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

FORNARI Antonio
Sì. È lì che bisogna… Poi non interverrò sugli altri emendamenti, volevo solo concludere il discorso, è lì che effettivamente bisognava intervenire e dire: “No, rimaniamo sul Motovelodromo, costruiamo un velodromo cittadino, a livello provinciale, su quello che c’era già e ristrutturiamo quello”. Invece se ne è costruito uno nuovo, a San Francesco Al Campo e adesso, sinceramente, chi è che va a costruire un altro velodromo lì, su un impianto che è abbandonato da trent’anni? Quindi bisogna costruire un qualcosa, un centro sportivo, che sia un qualcosa di più attraente e che abbia finalmente delle basi solide; invece si cerca sempre di rinviare, di temporeggiare, ma purtroppo queste sono le Minoranze che abbiamo, ce le teniamo. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Qualora qualcun altro. (INTERVENTI FUORI MICROFONO). No, non c’è nessun fatto personale. (INTERVENTI FUORI MICROFONO).No, soltanto per una dinamica d’Aula, si interviene sugli emendamenti, si interviene sugli emendamenti. (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Prego Capogruppo… Ci sono io, potete… (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Prego Capogruppo Tresso.

TRESSO Francesco
Grazie, io… Dunque, intanto ringrazio il Consigliere della Minoranza, perché ogni volta ci accarezzano con qualche frase gentile, la volta scorsa ci siamo sentiti dare dei frustrati… della Maggioranza, sì, sì, dei frustrati e…

SICARI Francesco (Presidente)
Solo un attimo, possiamo… Devo iniziare con gli ammonimenti? Cioè… (INTERVENTI FUORI MICROFONO).

TRESSO Francesco
Riprendo. Quindi, l’altra volta siamo andati a casa sapendo che eravamo dei frustrati e che contavamo nulla, e vabbè uno se ne fa una ragione. Questa volta diciamo cose completamente inutili, che non vale neanche la pena di sentire. Io, per carità, non è che poi… me ne farò una ragione, penso che stanotte mi addormenterò comunque, però, diciamo, che le gentilezze non mancano. Vede Presidente, quanto ha appena detto il Consigliere Fornari, mi fa capire che, ancora una volta, questa Maggioranza non ha proprio capito il tema, sotto più ordini; il fatto che questa procedura, ci restituirà il progetto migliore per la città, non è assolutamente vero, mi spiace ma lei Consigliere Fornaci, proprio non ha compreso, perché questo ci restituirà il progetto che economicamente verrà valutato migliore, ma sulla natura della bontà del progetto, è come questo… richiamo ancora una volta, quello che ho già detto prima, possa fittare, possa ben mecciarsi con quelle che sono le visioni strategiche della Città, ancorché ce ne siano, perché, francamente io, ancora stento a comprenderle, non farà nulla di tutto ciò, perché semplicemente restituirà il progetto che economicamente avrà una sua valenza, in base ai programmi che, giustamente, i soggetti privati, potranno fare nel loro legittimissimo interesse, gli porterà a casa un risultato. È questo che noi le stiamo cercando di contestare, ma che voi, veramente, in maniera ottusa non volete comprendere, cioè che noi qui stiamo solo dicendo: “manca un’idea”, la Città si sfila, lascia completamente, delega totalmente questa possibilità, è tutto qua. Dopodiché, appunto, ribadisco, io… Lei ci dice: “Non avete fatto proposte”. Ma porca miseria, non è vero, ne abbiamo fatte eccome, intanto su questa benedetta perizia io ho chiesto almeno in tre interventi in Commissione e non ho mai visto una riga scritta, sotto il profilo tecnico credo che qualche elemento ce l’ho per valutare, se è stata fatta una perizia, che ha riguardato gli impianti elettrici, l’adeguamento statico strutturale, la normativa antisismica, la normativa antincendio, ma abbiamo visto una cosa di questo? Una stima, anche un qualche (parola incomprensibile) parametrica, grossolana, ma ci sian dei dati? Ma non abbiamo visto nulla di nulla. Ancor meno sulla capacità reddituale di un intervento, che è basato su maglie talmente larghe, che non capiamo neanche come possa essere basata, ma fatecela vedere questa perizia, chiediamo tanto? È agli atti, ha detto l’Assessore, e chi l’ha mai vista. Dopodiché, abbiam detto, c’è il tema… Io l’ho detto in primis all’Assessore Montanari, ex Assessore, giubilato ormai, Montanari, che l’ha ripreso anche, il tema della ricettività, però nulla è stato detto. Il tema della residenzialità universitaria, io proposi…, ma, per esempio, scienze motorie poteva essere valutato… Nulla è stato detto; il tema (parola incomprensibile), il tema di fare un polo con lo sport, addirittura, con possibilità di fare anche visite mediche sportive, riuscire ad aprire al territorio con tutta una serie di elementi; il tema della Torino, il verde e città d’acque, poter mettere lì anche dei sistemi di ricettività…

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

TRESSO Francesco
… Ma mi sembra…, non abbiamo fatto proposte? Peccato che non si vogliano minimamente sentire, si va dritti col paraocchi e si procede con l’idea che si ha in testa, ancorché ci sia un’idea.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie. Vicepresidente Lavolta, su cosa? (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Non rilevo il fatto personale, eh appunto. (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Metto in votazione, se non ci sono altri interventi, l’emendamento numero 4 del Consigliere Lavolta. Prego, Consiglieri, votate.
Tutti i Consiglieri hanno votato? Chiudo la votazione.
Favorevoli 6, contrari 23, astenuti nessuno, il Consiglio respinge.

SICARI Francesco (Presidente)
Passiamo adesso all’emendamento numero 5, presentato dalla Giunta. Sì, è già illustrato. Prego Capogruppo Lo Russo, tre minuti.

LO RUSSO Stefano
Le do lettura, perché questo rende pragmaticamente il ragionamento che stavamo facendo. Viene inserita la seguente frase: “L’aggiudicatario sarà tenuto, nell’ambito delle attività di progettazione, ad esperire pratiche concorsuali che attivino processi di partecipazione, al fine di reperire eventuali indirizzi e proposte, provenienti dal territorio. Circoscrizione, associazione, cittadini, finalizzate al miglioramento della qualità del progetto”. Che penso sia il contenuto della…, in sintesi quello che chiede anche la mozione di accompagnamento. Mi viene una domanda, Assessore: “Ma se non lo fanno?”. Cioè, se l’aggiudicatario viene chiamato aggiudicatario, cioè quello che ha offerto il prezzo migliore, Fornari, il prezzo più alto, non il progetto migliore, il prezzo più alto a base di gara, son concetti giuridici non particolarmente complessi, se uno ha voglia, come dire, di comprenderli. Noi non… con questa procedura, non aggiudicheremo al progetto migliore, il migliore intervento, aggiudicheremo a quello che darà un euro in più; domanda: “Ma se questo aggiudicatario…”, che qua addirittura, con fare perentorio “…sarà tenuto, nell’ambito delle attività di progettazione a coinvolgere”, non lo fa, cosa succede all’aggiudicatario? No, solo per capire, vorrei capire che cosa succede a questo aggiudicatario, gli viene revocata l’aggiudicazione? Lo mettiamo a correre sul Motovelodromo col cronometro, gli diciamo che deve prendere il monopattino elettrico? Cosa gli diciamo a sto aggiudicatario, che non fa questa cosa? È impossibile, la ragione per cui questi tipi di emendamenti sono inutili, è che non prevedono… Voi state emendando, mettendo paletti su una concessione di diritto di superficie, invece che mettere paletti su una finanza di progetto. Questo è il concetto di fondo, quindi tutti sti emendamenti, io non riesco a capire, onestamente, neanche la ratio per cui vengono presentati, sinceramente, è tutta fuffa, tutta fuffa completa, perché mi insegnate voi, che se io pianto una regola, ma non ho la sanzione, difficilmente l’aggiudicatario…, sarà divertente vederlo questo aggiudicatario, che coinvolge la Circoscrizione, le associazioni e i cittadini, i cittadini nella progettazione; in assenza di sanzione, in assenza di qualunque criterio, con cui deve fare questo famoso coinvolgimento, che mi piace è una parola… Coinvolgimento, speriamo che l’aggiudicatario abbia buon fiato e che quindi come sanzione a questo mancato coinvolgimento, gli facciamo fare tre giri del Motovelodromo, con una bellissima bici d’epoca, di quelle che ricordava il collega Napoli, precedentemente evocando la storia del ciclismo italiano.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Vicepresidente Lavolta.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
No, io devo smentire il mio Capogruppo, non è fuffa quella dell’Assessore, le leggo questo: “Impegna la Sindaca e la Giunta Comunale a prevedere nella convenzione che verrà stipulata con l’eventuale aggiudicatario del diritto di superficie, che vi sia un’interlocuzione con le realtà del territorio, affinché possa esserci una dialogo e una sinergia con le realtà stesse nella gestione sportiva del futuro Motovelodromo”. Capogruppo Lo Russo... facciamo una gara dove è più fuffa? Allora, io lo capisco lo sforzo di un Consiglio Comunale che sta cercando per tramite di alcuni colleghi del Movimento 5 Stelle, di recuperare un percorso che è pasticciato, che è opaco e il cui esito è incerto, perché completamente nelle mani della Giunta che scriverà autonomamente il bando, che poi sottoscriverà una convenzione, che si relazionerà coi privati, indipendentemente dal Consiglio comunale. Allora, questi estremi tentativi di recupero potevano, e lo dico serenamente, lo dico anche al collega Fornari che ci ha confessato che si sta concedendo un diritto di superficie, anzi lui ha detto che si sta trasferendo il diritto di superficie di un bene demaniale, non è proprio così, i beni demaniali… c’è una normativa specifica, e sono solo alcuni quelli che possono essere ceduti, abbia pazienza, e i suggerimenti che noi stiamo dando, Consigliere Fornari, sono suggerimenti che fanno riferimento ad una Legge del 2016 e questa Legge del 2016, siccome è stata fatta nel 2016, non poteva essere adottata dall’Amministrazione e dalle Amministrazioni precedenti nei 30 anni prima, ma io lo capisco lo sforzo del collega Carretto, lo capisco lo sforzo dell’Assessore, che ha recepito un’indicazione di alcuni Consiglieri che dicono: “Ma parlate col territorio, mi raccomando”, ma tutte queste cose, ma serenamente, serenamente le si poteva dettagliare in un percorso che sì...

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
... È quello che stiamo suggerendo, che fa riferimento all’art. 183 del D. Lgs. 50 del 2016 con una concessione di servizi, non solo questi, ma ne potevamo aggiungere tanti altri, di paletti, e di vincoli stringenti rispetto ai quali la Giunta non poteva fare quello che voleva e rispetto ai quali, ha ragione il collega Lo Russo, una volta trasferito il diritto di superficie il privato può fare quello che vuole.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie. Ci sono altri interventi su questo emendamento? Metto allora in votazione l’emendamento n. 5 presentato dalla Giunta con parere favorevole.
Prego Consiglieri, votate. Tutti i Consiglieri hanno votato? Chiudo la votazione. Favorevoli 23, contrari 4, astenuti nessuno, il Consiglio approva.

SICARI Francesco (Presidente)
Siamo adesso all’emendamento n. 6 presentato dal Consigliere Lavolta. Prego.

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Grazie, Presidente. per com’è scritta la delibera che il Consiglio Comunale sta esaminando, tra 30 anni... allora, per i prossimi 30 anni il concessionario dovrà garantire la destinazione sportiva dell’immobile; allo scadere dei 30 anni, si riserva l’Amministrazione di valutare la destinazione dei 30 anni successivi Allora Consigliere Fornari mi risponda: “Perché dobbiamo consentire che tra 30 anni la destinazione di quell’immobile possa mutare?”. Con questo emendamento, e io vi chiedo di votare favorevolmente, noi chiediamo che la destinazione sportiva rimanga tale per tutta la durata della concessione, per tutti e 60 gli anni, è qui che noi scopriremo se ci state prendendo in giro, perché se ci state prendendo in giro, voterete no a questo emendamento, che ha anche il parere tecnico favorevole degli uffici, altrimenti dovrete votare sì, se votate no, lo ridico a beneficio di chi era distratto, se votate no a questo emendamento una concessione che prevede 60 anni di rapporto con un soggetto privato, ha 30 anni di vincolo di destinazione sportiva, e i 30 anni, boh, quelli successivi, “Boh” c’è scritto nella delibera, c’è scritto “Boh”. C’è scritto: “chissà”, lo valuterà l’Amministrazione tra 30 anni”. Allora voi state decidendo di non garantire la destinazione sportiva per tutta la durata dei 60 anni, noi vi chiediamo di farlo, ci teniamo così tanto, Consigliere Chessa, a questo immobile che ha questo valore sportivo che lei ci ha ricordato? Bene, allora garantiamo per 60 anni la destinazione sportiva del Motovelodromo, altrimenti ci state prendendo in giro, e mentre io pensavo che a prenderci in giro fosse solo la Giunta, adesso avete la possibilità voi di dimostrarci se siete in buona fede.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Lo Russo, due minuti.

LO RUSSO Stefano
Io, collega Lavolta, non parto mai prevenuto perché, davvero, i colleghi hanno sempre dimostrato di essere aperti e quindi, visto che qua non è stato dato il parere di regolarità tecnica negativo ma positivo, ha ragione lei Consigliere… collega Lavolta, questa è tutta una scelta politica pura. Cioè, voi ci avete spiegato che quella roba lì..., anzi ci avete pure spiegato che si possono vendere gli articoli sportivi e non altro, cioè siete arrivati in queste discussioni in Commissione a dei livelli altissimi. Bene, se è vero quello che dite, almeno questo emendamento lo voterete, perché, abbiate pazienza, delle due l’una; o è vero lo sport, lo sport, lo sport, lo sport, e ci ficchiamo 3.000 metri di supermercati per fare lo sport, allora se è vero diamo il vincolo sportivo per l’intera durata della concessione, diamolo, cioè qual è il problema a non darlo? Perché allora ci viene veramente il dubbio. Attenzione, noi abbiamo…, state partorendo un mostro giuridico, e cioè voi date un diritto di superficie sessantennale con un vincolo a destinazione d’uso sportivo trentennale, ma mi fate capire che cosa succede al vincolo sportivo dopo i 30 anni di scadenza di questo tipo di operazione? Sparisce, e il proprietario ha dei diritti di superficie, tutta la titolarità a veder cessare il vincolo sportivo. Ora, è pur vero che fra 30 anni ci auguriamo tutti quanti, come dire, di non essere più qui, noi, però visto che vi pigliate la responsabilità di, come dire, sviluppare strategie che avranno impatti rilevanti anche per il futuro, una riflessione sul voto favorevole a questo emendamento che, come dire, non è che vi laverà la coscienza, ma almeno contribuisce a detergerla leggermente, potrebbe essere utile.

SICARI Francesco (Presidente)
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Per cosa?

FORNARI Antonio
Grazie Presidente. No, volevo solo ribadire che il nostro intento è fare un bando che poi abbia un vincitore e che questo vincitore possa ristrutturare questo immobile, quindi per 60 anni col vincolo di 30 anni o dei 60, il vincolo dei 30 anni è opportuno, perché? Perché vincolarlo per 60 anni rischia di ingessare troppo il bando, col vincolo di 30 anni c’è la possibilità che, chi, effettivamente, fa questo investimento abbia poi la possibilità di avere un ritorno economico dall’investimento, perché fare dei progetti, come ricordavo, quello del Michelotti o peggio ancora quello dei Murazzi in cui si fanno questi bandi che poi il più delle volte hanno dei vincitori che non riescono poi in un certo senso ad avere, o un ritorno economico o ad avere una concessione chiara; quindi piuttosto che fare quelle robe un po’ raffazzonate tanto per far qualcosa, preferisco un bando del genere di 60 anni in cui però ci sia veramente una soluzione dopo 30 anni al Motovelodromo, quello è il nostro obiettivo.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie. Ci sono altri interventi sull’emendamento n. 6? Chiedo solo un parere alla Giunta. Allora... prego, si segna?

ROLANDO Sergio (Assessore)
Negativo.

SICARI Francesco (Presidente)
Okay. Metto in votazione l’emendamento n. 6 col parere contrario della Giunta. Prego Consiglieri, votate. Tutti i Consiglieri hanno votato? Chiudo la votazione.
Favorevoli 6 contrari 22, astenuti nessuno, il Consiglio respinge.

SICARI Francesco (Presidente)
Passiamo all’emendamento n. 7 sempre presentato dal Consigliere Vicepresidente Lavolta. Prego, ne ha facoltà per tre minuti.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie, Presidente. Come immaginavo, la malafede è confermata, tra 30 anni il Sindaco Fornari dovrà dire: “Ma come mai quel giorno votai contro l’emendamento di Lavolta?” Adesso questi signori che hanno un diritto di superficie in Motovelodromo ci possono fare quello che vogliono, quello che vogliono per altri 30 anni. “Eh, lo decisi proprio io”, dirà il Sindaco Fornari tra 30 anni. L’emendamento successivo è ancora più interessante, Presidente, perché nella delibera c’è scritto: “L’atto di vincolo dovrà essere sottoscritto entro 90 giorni dall’atto costitutivo del diritto di superficie”, non ho trovato un atto dell’Amministrazione della Città di Torino che prevedesse una formula del genere, ne ho trovati in tutti, la formula è: “L’atto di vincolo è sottoscritto contestualmente al contratto di concessione”. Allora la domanda è semplice: “Ma perché io devo dare 90 giorni di tempo al concessionario per dirgli quali sono i vincoli che avrà?”. Cioè questo si aggiudica l’immobile, ne ha la proprietà, firma il rogito e poi l’Amministrazione si riserva 90 giorni di tempo per dirgli quali saranno i vincoli. Ah, ma ragazzi, ma dove siamo? Non c’è un atto, ma ve lo giuro, ma ve lo dico in buona fede, non ho trovato un atto di questa Amministrazione che prevedesse una formulazione del genere, ma cosa avete bevuto? Ma perché, ma cosa c’è dietro? Ce lo spiegate? 90 giorni di tempo per dire quali sono i vincoli a cui si deve sottostare, cioè voi oggi qui pensate di indicare dei vincoli general generici con cui... voglio dire, un collega avrebbe detto: “Stampateli”... no? Però contestualmente firmate una delibera che dice: “Gli diamo la proprietà e poi dopo 90 giorni gli diciamo quali sono i vincoli”, ma per quale motivo? Ma qualcuno mi sa spiegare per quale motivo questa formula della delibera? Uno, si può alzare uno, per favore, a spiegarmi perché ha 90 giorni di tempo l’Amministrazione per dirgli quali sono i vincoli?

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Lo Russo, due minuti.

LO RUSSO Stefano
Io davvero resto basito rispetto a tutti i benicomunisti che poi nelle Commissioni sul Regolamento dei beni comuni ci spiegano le meravigliose sorti progressive neo maoiste dell’utilizzo dei beni comuni. Voi qui state deliberando una vera vaccata amministrativa, ve la uso in questi termini, che è la seguente: io ho un concessionario che si aggiudica al miglior prezzo, non al miglior progetto, l’operazione, versa il corrispettivo, stipula il contratto e dopo 90 giorni fa la convenzione attuativa, no ma mi fate capire la ratio di questa cosa? Cioè che cosa c’è, ha ragione Enzo Lavolta, che cosa c’è dietro? Cioè abbiate pazienza. Quando verso il corrispettivo e quindi firmo il contratto di concessione, le clausole devono essere in quella sede, non 90 giorni dopo, perché 90 giorni? Cioè, io non ho capito la ratio di questa cosa. Davvero è incomprensibile dal punto di vista amministrativo, e aggiungo un ulteriore elemento: è molto più semplice evitare di aggiudicare che revocare un’aggiudicazione, tanto per essere chiari, anche dal punto di vista amministrativo, di fronte ad un contenzioso al TAR, un eventuale mancato rispetto dei parametri convenzionali di carattere edilizio a un aggiudicatario che ha già aggiudicato e versato il corrispettivo, è sicuramente molto più difficile in sede giurisdizionale che invece non concedere in assenza di sottoscrizioni di impegni. Io mi rendo conto che avete qualche piccola difficoltà a garantire l’interesse della Città e invece a favorire gli interessi di altri, però da questo punto di vista vi invito caldamente…, vi invito caldamente a riconsiderare la vostra malsana idea e almeno salvare l’apparenza, la faccia, chiamatela come volete, di mettere contestualmente all’aggiudicazione la sottoscrizione, ovviamente, delle clausole afferenti il convenzionamento e non dilazionarle 3 mesi dopo.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliere Versaci.

VERSACI Fabio
Presidente, io chiederei, per cortesia, se fosse possibile, se si rimanga sul tema specifico dell’emendamento e non si divaghi sempre facendo anche delle illazioni e annuncio che voterò contro tutti gli emendamenti, perché ho un preconcetto nei confronti del Partito Democratico. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
È già intervenuto. Chiedo soltanto alla Giunta, un attimo, il parere sull’emendamento n. 7. Prego, Assessore Rolando.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Parere contrario.

SICARI Francesco (Presidente)
Metto in votazione l’emendamento n. 7 con parere contrario della Giunta. Consigliere Iaria, può votare? Grazie.
Tutti i Consiglieri hanno votato? Chiudo la votazione.
Favorevoli 6, contrari 21, astenuti 1. Il Consiglio non approva.

SICARI Francesco (Presidente)
(INTERVENTI FUORI MICROFONO). Passiamo adesso all’emendamento n. 8 del Vicepresidente Lavolta. Prego, ha tre minuti.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie, Presidente. Me li prenderò tutti, perché questo emendamento..., innanzitutto mi spiace, che quello precedente sia stato bocciato, cioè voi avete rifiutato la possibilità che contestualmente al trasferimento del diritto di superficie, si potesse firmare gli impegni, ma, banalmente, dopo 90 giorni voi dite a chi si è aggiudicato l’immobile: “Guardate che i vincoli sono questo, questo, questo e quest’altro” e quello dice: “Lo sai che c’è? Ma se mi aggiungi i vincoli dopo la gara, dopo che io ho partecipato, dopo che ho sottoscritto il rogito, dopo che ho versato i soldi, questi vincoli... eh io non li voglio”, e cosa succede? Cosa succede? Ma succede un gran casino succede, quello che state cercando di produrre, evidentemente, con questa delibera rabberciata, che noi stiamo cercando di aggiustare con degli emendamenti, compreso questo, questo in realtà riporta la competenza propria al Consiglio Comunale, questo è uno sforzo, questo dovrebbe essere di aiuto, dice sostanzialmente: “Che le iniziative che vengono considerate di particolare interesse cittadino deliberate dalla Giunta, sono meritevoli di attenzioni da parte del concessionario” e noi diciamo, che non solo quelle deliberate dalla Giunta e considerate di interesse cittadino della Giunta, ma anche quelle considerate di interesse cittadino dal Consiglio Comunale. Quindi se ci sono degli atti di indirizzo del Consiglio Comunale, questi atti di indirizzo devono essere tenuti da conto Questo stiamo proponendo con questa delibera e siccome atti di indirizzo che questo Consiglio Comunale produce ce ne sono tanti, ma soprattutto sono tantissimi gli atti di indirizzo che il Consiglio Comunale produce, che poi non vengono minimamente tenuti da conto dalla Giunta, questo è un timido tentativo di dire: “Ma inseriamo nella delibera, che anche ciò che dice il Consiglio Comunale deve essere tenuto da conto”, ovviamente, noi ci proviamo, ma abbiamo capito il vostro... enfant prodige, ci ha spiegato che c’è un preconcetto nei nostri confronti, noi però continuiamo a pensare che queste proposte emendative siano proposte di merito, concrete, finalizzate a migliorare un provvedimento poco trasparente, sicuramente rabberciato e sicuramente particolarmente pacioccato.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Lo Russo, due minuti.

LO RUSSO Stefano
A differenza di quello precedente, tranquillizzo i Consiglieri, questo non ha implicazioni nel voto e nel non voto, quindi potete o votare tutti o votare in parte, tranquilli, questo è proprio solamente politico come emendamento, eh, non ha l’effetto che aveva quello prima, quindi Consigliere Fornari si rilassi, può tranquillamente anche lei partecipare, in conformità al suo Gruppo senza fare furbate togliendo il dito dalla tastiera, che poi si lamentano e hanno ragione. Questo invece, come diceva il Consigliere collega Lavolta, è un emendamento che restituisce un minimo, se possiamo dirlo in questi termini, di pseudo dignità all’organo che qui indegnamente o degnamente ciascuno di noi rappresenta, cioè il Consiglio Comunale, attenzione bene, non per decidere le sorti della Città... cioè qualcuno si guarda, no, no, per individuare, con timidezza, quali che possono essere le manifestazioni patrocinate o dichiarate di particolare interesse cittadino. Cioè, quindi attenzione ragazzi, cioè un emendamento che rivoluziona veramente il Motovelodromo e l’andamento della gestione del Motovelodromo, quindi effettivamente questo sì, potete tranquillamente e liberamente decidere di votare a favore o di votare contro senza aver alcuna assunzione di responsabilità, se non quella politica di, ovviamente, a questo punto, comincia a venire il dubbio anche a me che il Consigliere Versaci, che è intervenuto precedentemente dicendo che c’è un elemento pregiudiziale, effettivamente è tale.

SICARI Francesco (Presidente)
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Su cosa? Okay, chiedo il parere alla Giunta, un attimo. Prego, Assessore.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Parere contrario.

SICARI Francesco (Presidente)
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Metto in votazione l’emendamento n. 8 con il parere contrario della Giunta.
Prego Consiglieri, votate. Tutti i Consiglieri hanno votato? Chiudo la votazione. Favorevoli 6, contrari 22, astenuti nessuno. Il Consiglio quindi respinge.

SICARI Francesco (Presidente)
Passiamo all’emendamento n. 9 del Vicepresidente Lavolta. Prego, tre minuti.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie, Presidente. Ma allora non vi lamentate più eh, avete appena dichiarato che tutte le iniziative di rilevanza cittadina le decide la Giunta e non le decidete voi, quindi non presentate più atti di indirizzo, per favore, e soprattutto non lamentatevi. L’emendamento successivo che ho scritto, vi dà una seconda chance, e cioè dice... Prego, Consigliere Iaria, davvero, guardi sono sincero, le sto dando una seconda possibilità. La delibera, attualmente, cita: “Alla scadenza del termine trentennale la destinazione potrà essere rinnovata per un periodo da concordare, mediante nuova convenzione con l’aggiudicatario coi suoi aventi causa, previa revisione delle condizioni economiche e tariffarie”. Io propongo: “Alla scadenza del termine trentennale la destinazione di impianto sportivo sarà rinnovata per un periodo di ulteriori 30 anni, mediante nuova convenzione con l’aggiudicatario che si assume tale impegno incondizionato sin dall’aggiudicazione per sé o i suoi aventi causa, con revisione delle condizioni economiche tariffarie”. Cioè io sto dicendo: “Allo scadere dei 30 anni nessuno si potrà permettere di dire che il Motovelodromo diventi qualcos’altro se non impianto sportivo”. Voglio vedere come votano i Consiglieri grillini.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Lo Russo, due minuti.

LO RUSSO Stefano
Non è tanto difficile chiedere all’aggiudicatario di assumere un onere di corrispondenza temporale tra il diritto di superficie che compra e l’obbligo che si assume, cioè mi pare anche un principio di igiene giuridica. Nel senso che, io in una certa qual misura vado a pagare un corrispettivo per un diritto sessantennale e conseguentemente sottoscrivo un obbligo a non modificare l’utilizzo di quel diritto, per i successivi 60 anni. Onestamente, è una questione abbastanza chiara in termini giuridici e anche in termini politici, oltretutto è assolutamente chiaro, se è vero come veniva detto prima dell’intervento del Consigliere Fornari, che oggi cala, sostanzialmente, la maschera e in qualche modo ci spiega che, mettere un vincolo di questo tipo di intera durata ad uso sportivo potrebbe…, cos’è che ha detto: “potrebbe pregiudicare l’asta”, questo è il tema, bene allora chiamiamola asta, piantiamola lì con tutte queste manfrine, che volete fare gli impianti sportivi, volete fare un supermercato al Motovelodromo e avete paura che se mettete un vincolo che questa roba qua durerà 60 anni, come ci ha spiegato l’ex Presidente della Commissione al Bilancio e Patrimonio, effettivamente potrebbe essere mancante in questi termini la... l’offerente. Valutate voi se votare nuovamente contro.

SICARI Francesco (Presidente)
Chiedo il parere alla Giunta sull’emendamento 9. Prego.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Parere contrario.

SICARI Francesco (Presidente)
Metto in votazione l’emendamento n. 9 con il parere contrario della Giunta.
Prego Consiglieri, votate. Tutti i Consiglieri hanno votato? Chiudo la votazione. Favorevoli 6 contrari 21, astenuti nessuno, il Consiglio respinge.

SICARI Francesco (Presidente)
Proseguiamo adesso con l’emendamento n. 10. Prego, Vicepresidente Lavolta.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Il ricorso alla procedura e l’invocazione del ricorso al project financing, alla concessione di servizi che noi stiamo suggerendo, nasce proprio dal fatto che la normativa che il Consigliere Fornari... - invito il Consigliere Fornari a leggere - che la normativa impone requisiti all’accesso e impone che i terzi, anche quelli subentranti, mantengano quei requisiti. Uno dei principali motivi per cui noi insistiamo su una procedura diversa, cioè quella della concessione di servizio, è proprio questo, perché la finanza di progetto impone i requisiti all’accesso e li impone anche ai subentranti. Allora, con questo emendamento noi che cosa proviamo a fare? Continuiamo a tentare di migliorare una delibera, devo dire, ormai difficilmente recuperabile sia per le dichiarazioni importanti che abbiamo sentito, ma anche per le votazioni a cui abbiamo assistito. Suggeriamo semplicemente di indicare questa formulazione: “Per tutta la durata della concessione, l’aggiudicatario provvederà in proprio o mediante subconcessionari che assumeranno gli obblighi e le responsabilità conseguenti alla gestione della struttura”. Allora, è in italiano, ve l’ho letta per non creare imbarazzi ed equivoci, credo che chi ci sta seguendo l’abbia sentita, visto che ho 30 secondi la rileggo: “Per tutta la durata della concessione l’aggiudicatario provvederà in proprio o mediante subconcessionari che assumeranno gli obblighi e le responsabilità conseguenti alla gestione della struttura”. Cioè, io voglio sapere perché... non voglio credere che voterete contro a questo emendamento, ma se voterete contro, io voglio sapere perché.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo lo Russo, due minuti.

LO RUSSO Stefano
Questa seduta di Consiglio Comunale è una sorta di salvataggio in mare, Consigliere Lavolta, di naufraghi a cui da una scialuppa continuiamo a lanciare salvagenti, atti fondamentalmente, a recuperare quella cosa che in termine tecnico giuridico si chiama “dignità”. Anche perché votare contro questo emendamento che, ribadisco, è assolutamente nell’ottica di quelli che dovevano essere i valori del Movimento 5 Stelle... erano, mi rendo conto, ma soprattutto la cosa divertente è mettere insieme la votazione di questa delibera in quest’Aula con il regolamento beni comuni e con la retorica, la filippica che tutti i momenti noi siamo quelli che vogliamo rendere ai cittadini la trasparenza, la ravazza e la favazza. Bene, allora fatelo, votate a favore banalmente di questo emendamento, avete, come dire, almeno uno di voi si salva, fate finta, tanto non passa l’emendamento, almeno potrete dire: “Il Gruppo dei 5 Stelle si è spaccato, c’è stata una discussione nel merito, qualcuno preso dalla foga salvifica del bene pubblico ha avuto un barlume di lucidità” e potrete, come dire, evitare di affondare in una delibera che oggettivamente tutto ha fuorché lo scopo che dovrebbe avere, che è quello di garantire al Motovelodromo un interesse preminente pubblico e non un interesse preminente privato.

SICARI Francesco (Presidente)
Consigliere Versaci.

VERSACI Fabio
Presidente, io per la seconda volta faccio un richiamo al regolamento perché legittimamente uno può fare tutto l’ostruzionismo che vuole, ma c’è un regolamento, l’art. 106 parla chiaro, devono stare attinenti sul tema e non divagare su tutto, lo chiedo esplicitamente alla Presidenza, grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Chiedo il parere alla Giunta in merito all’emendamento. Prego.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Parere contrario.

SICARI Francesco (Presidente)
Metto in votazione l’emendamento n. 10 con il parere contrario della Giunta. Prego Consiglieri, votate. Tutti i Consiglieri hanno votato? Chiudo la votazione. Favorevoli 5, contrari 21, astenuti 1. Il Consiglio respinge.

SICARI Francesco (Presidente)
Siamo all’emendamento n. 11, prego.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Ho scritto l’emendamento 11 pensando a che tipo di controllo potrebbe avere l’Amministrazione a valle dell’aggiudicazione, quindi a valle della gara, nel momento in cui l’aggiudicatario, che più volte è previsto anche nella delibera, instauri un rapporto con soggetti terzi. Allora mi sono chiesto maliziosamente: ma questi 90 giorni non saranno mica utili per l’aggiudicatario, il concessionario, per individuare un soggetto terzo? È maliziosa come interpretazione. Siccome è maliziosa io voglio cancellare la malizia e propongo questo emendamento con il quale sostanzialmente io vi chiedo: perché l’Amministrazione vuole a tutti i costi disfarsi del controllo del passaggio fra l’aggiudicatario e terzi? Tanto più che in questo caso sono coloro che interverranno nell’immobile rispetto alle singole attività, ed è per quello che io chiedo che questa verifica venga fatta contestualmente e che quindi l’Amministrazione non solo sia informata circa le modalità con cui il soggetto terzo, che è estraneo alla procedura eh, stiamo parlando di un soggetto terzo che si interessa al Motovelodromo dopo che si è consumata una procedura ad evidenza pubblica e che quindi trova il favor piuttosto che l’interesse del concessionario. Allora, io pretendo di sapere che questo soggetto terzo, che sottoscriverà, un accordo col concessionario metta a parte noi, la Città, il Consiglio Comunale oltre che l’Assessore Rolando perché invece a lui in copia viene trasmesso l’accordo che i due sottoscrivono, che anche noi si sia informati di quell’accordo, e soprattutto io pretenderei che quell’accordo avesse tutti gli elementi che un Consiglio Comunale avrebbe dovuto indicare oggi, e siccome il Consiglio Comunale oggi sta decidendo di non indicare nessun paletto, bene, se voi votate contro questo emendamento voi non solo non potrete individuare dei criteri nella fase di aggiudicazione e nella stesura naturalmente del bando, non solo potete definire dei criteri ai quali devono sottostare gli aggiudicatari, ma non saprete neanche che cosa c’è scritto nell’accordo tra un eventuale soggetto terzo e il concessionario.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Lo Russo, 2 minuti.

LO RUSSO Stefano
Grazie. La ratio dell’emendamento del collega Lavolta alberga nella sottile differenza che passa tra un meccanismo per cui il Comune si occupa anche del sub concessionario perché difficilmente avremo un operatore che fa un supermercato che contemporaneamente fa correre in bici la gente sul Motovelodromo, è difficile immaginarlo, cosa che invece avremmo, ad esempio attraverso una finanza di progetto, individuato come uno degli elementi qualificanti proprio il raggruppamento tra soggetti economici diversi come potenziale valore addirittura aggiunto in sede di aggiudicazione e non il prezzo, e invece la Città. Perché questa questione è piuttosto rilevante, nel senso che l’atto tra le parti, così come confezionata la delibera, di fatto viene unicamente comunicato alla Città, il testo che si propone di sostituire è: “I rapporti tra il superficiario e il soggetto gestore saranno regolati da apposito atto tra le parti nel rispetto delle pattuizioni stabilite nel bando di gara e la convenzione attuativa”, cioè tradotto sostanzialmente viene data comunicazione alla Città di come si mettono d’accordo tra di loro, mentre invece, da questo punto di vista, noi assumendo un sub-concessionario entriamo nel merito, qualora venisse approvato l’emendamento, anche di come si svolge l’attività del sub-concessionario che difficilmente, stante la porta in faccia che ha preso il mondo sportivo, le tre manifestazioni di interesse che hanno preso una porta in faccia senza capire il perché e senza vedere un atto che dice: “No grazie, non ci interessa”, mentre invece quello che propone il supermercato viene accolto, “Prego, si accomodi”, questa è la realtà dei fatti della manifestazione di interesse, bene, noi diciamo, proviamo anche qua a lanciarvi un salvagente che almeno il rapporto col sub concessionario sia in qualche modo negoziato con la Città.
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