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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 29 Luglio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 20
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2019-02307
MOTOVELODROMO. CONCESSIONE DEL DIRITTO DI SUPERFICIE SESSANTENNALE AD ASTA PUBBLICA CON VINCOLO DI DESTINAZIONE AD USO SPORTIVO. BASE ASTA EURO 250.000,00. APPROVAZIONE.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Proseguiamo con i nostri lavori. Solo un attimo. C’era il Capogruppo Napoli. Se si segna le do priorità. Prego Capogruppo Napoli.

NAPOLI Osvaldo
Grazie Presidente. Guardate, io credo che il Motovelodromo rappresenti per Torino una grande storia, e permettetemi, ogni volta che passo in corso Casale, secondo me ha conservato un’estetica particolare che riempie, per gli appassionati sportivi, il cuore. E guardate, innanzitutto non ho sentito, ho sentito parlare del Motovelodromo, ma lo dico a tutti voi, sicuramente questo nome lo conoscete, altri che vi dirò no, ma il Motovelodromo è dedicato a Fausto Coppi, non all’ultimo arrivato; è dedicato ad uno dei più grandi campioni sportivi, al di là del ciclismo, che il Piemonte ha dato al mondo. Ricordiamoci che è dedicato a lui. E vedete, lo dico perché, questo voi non lo conoscete, ma non lo conoscete giustamente, quindi non lo dico come critica, l’età comporta qualcosa di buono, perché dici sono ancora qua adesso, nello stesso tempo ho tanti ricordi, allora non posso non ricordare quando c’erano le gare di inseguimento dove un piemontese di origine meridionale, Messina, vinceva i campionati del mondo di inseguimento e veniva poi a Torino a festeggiare; oppure posso ricordare quando vi erano le gare di velocità dove si rimaneva fermi per mezz’ora fra Maspes e Gaiardoni, che a voi giustamente non dice niente, ma era uno spettacolo mondiale allora. Non posso non ricordare quando alla fine dei Giri d’Italia, sempre i piemontesi come Balmamion, che vince due Giri d’Italia, senza avere mai vinto una tappa, oppure come Italo Zilioli, che era certamente la rappresentanza torinese. E quindi, ho voluto dire questo per dire cosa ha rappresentato e cosa rappresenta ancora oggi il Motovelodromo per i torinesi. Ebbene, io credo che la riqualifica del Motovelodromo, bene, nella struttura, per la struttura e per il quartiere, è necessaria. Sono perfettamente d’accordo su questo, e guardate, ieri sera, se qualcuno di voi, dirò quello che non sono d’accordo, nel senso, perché mi asterrò, ma certamente ieri sera, lo dico anche al Sindaco, ho visto una trasmissione lunghissima, intitolata “I Personaggi”, su Sky. Stupenda. Bene, il Presidente Binaghi ha parlato almeno 10 volte di Torino; l’ha ripetuto tantissime volte: sicuro che il Finals ATP sarà un grande successo per l’Italia e per Torino; l’ha ripetuto almeno 10 volte e a me ha riempito il cuore. Mi ha, sotto un altro aspetto, rattristato il pensiero del no alle Olimpiadi, però il Presidente Binaghi con un’estrema tranquillità ha raccontato la storia del tennis degli ultimi 20 anni, però dicendo che si inizia dall’ ATP di Torino per rilanciare ulteriormente l’attività tennistica in Italia. Diceva i fatturati, diceva tante cose, e mi ha riempito il cuore, per fare capire meglio cosa sarà Torino e cosa poteva essere Torino ancora di più con le Olimpiadi. Guardate, avrei votato anche a favore, però devo dirvi la verità, i 250.000 euro, rapportati a 60 anni è un numero che non mi convince; non mi convince anche il mutamento da 90 a 60, però certamente sotto tutto l’altro aspetto mi trovate perfettamente d’accordo nel vedere qualcosa di nuovo e rilanciare il Motovelodromo. Avendo la perplessità su quei numeri, mi astengo, ma ripeto, lo faccio con tristezza, ma mi astengo, è dovuto a quest’aspetto della cifra che ritengo troppo bassa rispetto al numero degli anni. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego Vicepresidente Lavolta, ha facoltà per cinque minuti.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie. Con la delibera 2307, quella che stiamo discutendo, al Consiglio Comunale di Torino, si chiede di avallare sostanzialmente una procedura dall’oggetto sostanzialmente indeterminato, così come indeterminato per ammissione dello stesso Assessore Rolando, e il valore dell’opera, che ricordo a me stesso, è un’opera pubblica e le opere pubbliche debbono essere trattate come tali. Abbiamo presentato 24 emendamenti, dopo aver interloquito con gli uffici, dopo aver anticipato che presenteremo formalmente una richiesta di chiarimenti all’Autorità Nazionale Anticorruzione, perché siamo particolarmente dubbiosi della procedura un po’ pasticciata, un po’ rabberciata, un po’ confusa che in questo mese tra l’altro di discussione, ha subito un’evoluzione non sempre chiara devo essere sincero. Se è l’obiettivo di questa delibera, è quello che ci ha detto l’Assessore Rolando, e cioè quello di rimettere a posto, lui ha detto, il Motovelodromo, e lo si capisce meglio forse leggendo lo Studio di fattibilità, quando si dice che oggetto dello Studio verte sulla proposta di conservazione e rifunzionalizzazione del Motovelodromo Fausto Coppi. Bene, quando abbiamo a che fare con un’opera pubblica che vogliamo conservare e rifunzionalizzare, la procedura tradizionale, standard che qualunque amministrazione pubblica adotta, è quella propria, cioè quella prevista dal codice degli appalti e il codice dei contratti; il codice dei contratti, dal nostro punto di vista, questa è la nostra prima preoccupazione, con questo tipo di delibera veniva aggirata e naturalmente la violazione delle norme, della parte 3 del codice dei contratti pubblici, ha sicuramente in più di un’occasione animato il dibattito e ci ha messo nelle condizioni di poter esplicitare tutti i nostri dubbi e le nostre procedure. Ma il dato davvero rilevante di questa delibera, è che per la prima volta, da quando questo Consiglio Comunale si è insediato, vi è formalmente, plasticamente la dimostrazione del fatto che c’è un esecutivo che vuole sottrarre il Consiglio Comunale delle competenze proprie, e vuole portare via dalla Sala Rossa l’interlocuzione che vuole legittimamente, lo dico legittimamente Assessore, condurre in una fase successiva. Dov’è il presidio dei lavori? Dove sono previsti i vincoli rispetto al controllo, che il soggetto pubblico, cioè la Città di Torino, dovrà fare rispetto all’esecuzione di questi lavori? L’Assessore Rolando oggi, nella fase di illustrazione, ci ha chiarito che le condizioni saranno poste nel bando, cioè dopo che il Consiglio Comunale ad occhi bendati, a scatola chiusa avrà votato questa delibera. L’Assessore Rolando ci ha detto che ci sarà una convenzione attuativa, ovviamente questa convenzione attuativa quando sarà? Sarà dopo, successiva alla delibera. Ma guardate, la cosa più imbarazzante, ma ne parleremo meglio sull’illustrazione degli emendamenti, è che per la prima volta, a mia memoria, ma per la prima volta nella storia della Città di Torino, c’è un differimento dei termini quando nella delibera c’è scritto: “L’atto di vincolo, dovrà essere sottoscritto…” - l’atto di vincolo è quello che anche un po’ tautologicamente si è ripetuto più volte nella delibera, cioè la destinazione sportiva - “l’atto di vincolo dovrà essere sottoscritto entro 90 giorni dall’atto costituivo del diritto di superficie.” Cioè voi, Consiglieri Comunali, oggi trasferite il diritto di superficie, naturalmente a valle della procedura, poi l’Amministrazione, non più voi, perché voi non potrete toccare più boccino, non potrete dire più nulla, l’Amministrazione cioè l’Assessore e i suoi uffici, avranno 90 giorni di tempo per condizionare il concessionario, cioè colui il quale avrà vinto la gara e si sarà quindi aggiudicato il diritto di superficie, per determinare quel vincolo, e in quei 90 giorni di tempo che cosa può succedere? Guardate, può succedere di tutto. Potrebbe addirittura succedere che chi si aggiudica il diritto di superficie di quest’opera pubblica, lo trasferisce legittimamente ad un altro soggetto, che magari si impegni in solido a realizzare delle opere di manutenzione, magari si impegna in solido a gestirlo, magari si impegna in solido a realizzare un centro commerciale. No, tante piccole superficie di vendita, perché questi 3.100 metri quadrati additivi, sono stati divisi in superfici più piccole da, se non ricordo male, 250 metri quadrati l’una. Tutto questo naturalmente avverrà quando? Dopo, cioè dopo che il Consiglio Comunale oggi avrà pigiato il bottone, dopo che il Consiglio Comunale oggi avrà deciso solo ed esclusivamente di trasferire il diritto di superficie. E chi controllerà i lavori? Chi deciderà…

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Ho finito, poi intervengo sugli emendamenti, volevo solo spiegare perché ho presentato 24 emendamenti. Ho presentato 24 emendamenti perché nel corso di questi più di 40 giorni di discussione, noi ci siamo permessi semplicemente di dire, e in modo costruttivo, che quando si tratta di un’opera pubblica di questo tenore, il Consiglio Comunale deve poter dire la propria, deve poter esprimersi anche rispetto all’interlocuzione col soggetto privato, ponendo davvero dei vincoli, e questo lo fa il Consiglio Comunale, non delega degli uffici, non delega l’Assessore Rolando a farlo nei tempi, nelle modalità pasticciate come stavo cercando di dire prima, indicate nella deliberazione. E quindi i 24 emendamenti che ho proposto, sono semplicemente il suggerimento di adottare la procedura adatta, corretta. Non trasferiamo il diritto di superficie, ma interloquiamo con un soggetto privato, con una concessione di servizi. A quel punto, la concessione di servizi ha i paletti chiari, che il Consiglio Comunale decide, e poi successivamente con una concessione di servizi, si individuerà il soggetto privato migliore, non quello che poi potrà decidere lui in autonomia, come svolgere i lavori e con senza un controllo diretto del Consiglio Comunale, ma sulla base delle indicazioni che il Consiglio Comunale avrà dato, dovrà realizzare gli interventi che questo Consiglio Comunale avrà deciso di realizzare, tutto tra l’altro già sufficientemente scritto nello Studio di fattibilità. Quindi, era assolutamente la procedura più lineare, più coerente che l’Amministrazione avrebbe potuto adottare, ma nel merito, su ogni singolo emendamento, ma soprattutto mi si consentirà poi sui pareri espressi dagli uffici tecnici su ogni singolo emendamento, mi riservo di intervenire successivamente.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego Consigliera Pollicino.

POLLICINO Marina
Grazie Presidente. Io sono davvero molto confusa. Ho ascoltato le critiche in Aula alla soluzione che è stata individuata dalla Giunta, però la mia domanda è: “Come mai il problema Motovelodromo, non è stato risolto prima?” Io questo non lo so, però una cosa la so, so per esempio che il percorso che ha portato in Aula la deliberazione in oggetto, è stato caratterizzato da un’ampia discussione nelle Commissioni competenti, durante le quali sono state sollevate una serie di criticità e osservazioni. Naturalmente si è partiti dalla conditio sine qua non, che due fossero gli obiettivi fondamentali da conseguire; quello di restituire alla storia della città e alla fruizione dei cittadini, un manufatto architettonico e ambientale, che rappresenta un notevole patrimonio per Torino, ancorché in rovina, e secondariamente, col suo recupero, ridestinarlo alla sua attività originaria, prevalentemente sportiva. Da vivace dibattito, molto tecnico per me, ma mi è sembrato di capire che il comune denominatore di tutte le posizioni politiche, consistesse in un perno principale, che l’operazione posta in essere dall’Amministrazione potesse garantire un uso socialmente compatibile dell’edificio, rispetto a eventuali interessi privati; ciò ha fatto sì che la Giunta corredasse il lavoro svolto a monte, con una serie di suggerimenti e considerazioni emerse nel corso del dibattito e accolte in delibere attraverso opportuni emendamenti. Così si è proceduto alla riduzione dei termini temporali della concessione del diritto di superficie, che da 99 è passato a 30 anni, con la possibilità di rinnovo di altri 30 anni, previa possibilità di modifica delle norme della convenzione stessa. Sono stati effettuati emendamenti che riportano un’esplicitazione puntale, stringente della natura e degli aspetti commerciali che dovranno essere pertinenti, connessi e compatibili rispetto all’attività principale. Si è concordato che un’attività di progettazione, debba tener conto di processi partecipati, per dare voce alle proposte provenienti dal territorio. Infine, per garantire la rifunzionalizzazione del Compendio, il rilascio dei titoli obbligativi commerciali, è stato subordinato al rispetto di paletti operativi e temporali, ben determinati ed è stata accolta la proposta di aumentare l’ammontare della fideiussione al doppio del prezzo di aggiudicazione. Tenuto conto di quanto appena detto, e di quanto emerso anche in questa sede, annuncio il voto favorevole di Connessione Civica.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego Consigliere Carretto.

CARRETTO Damiano
Grazie. Intervengo solo per illustrare brevemente la mozione di accompagnamento, che ho presentato. Questa mozione fa un po’ il pari con l’altra proposta che avevo fatto in Commissione, ovvero quello del procedimento concorsuale e partecipativo sulla progettazione che è stato recepito dalla Giunta, inserito come emendamento. La mozione in realtà è un’enunciazione diciamo di principio, di un desiderio, che è quello di avere le realtà del territorio possibilmente coinvolte anche nella gestione del Motovelodromo, per cui quindi di chiedere, in sede di convenzione, che l’aggiudicatario possa fare rete, magari anche a seguito del processo concorsuale, del processo partecipativo, per coinvolgere appunto le realtà del territorio nella gestione, anche perché essendo un bando patrimoniale potrebbe anche essere che l’aggiudicatario non sia un investitore torinese, che quindi magari non abbia necessariamente dei legami col territorio. E quindi questa mozione ha un po’ questo scopo, di impegnarci, di fare tutto il possibile affinché il futuro Motovelodromo rimanga comunque connesso col territorio della città di Torino, e con le realtà che lo rappresentano, e che magari hanno anche portato avanti le attività, per questi quattro anni come diceva il Presidente collega Chessa, assolutamente in maniera meritoria, nel Motovelodromo, negli ultimi quattro anni. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Consigliere Carretto.
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