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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 29 Luglio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 15
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2019-03035
VARIANTE PARZIALE N. 322 AL P.R.G., AI SENSI DELL'ARTICOLO 17, COMMA 5, DELLA L.U.R., CONCERNENTE LE AREE LUNGO CORSO ROMANIA E STRADA DELLA CEBROSA DI PROPRIET? MICHELIN S.P.A. E ROMANIA UNO S.R.L.. APPROVAZIONE.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Passiamo adesso al punto 9, la delibera n. meccanografico 201903035/009 presentata dalla Sindaca Appendino e dall’Assessore Unia avente come oggetto:

“Variante parziale n. 322 al P.R.G., ai sensi dell’articolo 17, comma 5, della L.U.R., concernente le aree lungo corso Romania e strada della Cebrosa di
proprietà Michelin S.p.A. e Romania Uno S.r.l.. Approvazione.”

SICARI Francesco (Presidente)
Sono stati presentati 3 emendamenti. Solo un attimo... sì, 3 emendamenti di Giunta.
Prego, Sindaca Appendino.

APPENDINO Chiara (Sindaca)
Grazie, Presidente. Innanzitutto ci tengo a ringraziare tutti gli Assessorati e gli Uffici che sono stati coinvolti in questo lungo percorso, che ripercorrerò velocemente, e che ha visto il Commercio, l’Urbanistica, Viabilità e Ambiente, diciamo... molta parte della macchina comunale, degli Assessorati per mettere, come giustamente veniva detto precedentemente, un ulteriore tassello rispetto una delle trasformazioni più importanti che abbiamo visto in questi due anni e mezzo/tre e che credo che vedremo anche nei prossimi due anni. L’area interessata è, com’è stato detto, corso Romania, siamo nel quadrante Nord-Est della città e in realtà questo atto, che peraltro so essere stato discusso in Commissione e anche in Consiglio Comunale, perché ha un iter parecchio lungo, che parte nell’anno 2011 con l’adozione di due PRIN, poi nel 2014 con l’approvazione del nuovo PRUSA; nel 2016 è stata approvata la Variante 311 che era già stata adottata nel 2014, e poi, ovviamente, nel 2017 c’è stata la revoca delle deliberazioni di approvazione del perimetro del PRUSA, che era stato ampiamente discusso qui in quest’Aula, che erano state adottate precedentemente nel 2011. Sostanzialmente la variante, così come i precedenti atti di programmazione, prevede per l’area una vocazione commerciale di servizio alle persone e produttiva e possiamo definire la variante che sostanzialmente dà vita a due nuove Zone Urbane di Trasformazione e una nuova Zona Consolidata con prescrizioni particolari. Abbiamo l’Ambito 3.1 che è Michelin, di cui si è già ampiamente discusso, l’Ambito 3.2 che è Cebrosa, che è la proprietà di Romania Uno; e l’area Michelin che invece è la Zona Urbanistica Consolidata per attività produttive con prescrizioni particolari. Io non entrerò nel dettaglio, anche perché so che è stato ampiamente discusso e sono state anche viste sulla mappatura le singole aree della trasformazione di cui stiamo parlando; vorrei solo sottolineare quelli che sono i valori economici e le importanti ricadute che ha e avrà sul territorio questo percorso che oggi, ripeto, porta a un tassello successivo importante: sono previsti per quanto riguarda direttamente, come dire, l’impatto diretto, un milione circa come contributi di valorizzazione; 14 milioni circa di oneri di urbanizzazione, che sono stimati su due interventi; 5 milioni di contributo del costo di costruzione stimato e 7 milioni circa come costi, probabilmente come oneri a scomputo, per la riqualificazione del tratto di corso Romania. Per quanto riguarda invece l’investimento, peraltro credo che siano stati chiesti in Commissione questi dettagli che portiamo oggi in Aula, per quanto riguarda l’investimento in lavori da parte dei privati si parla, sono dati stimati, di 23 milioni di euro per l’intervento relativo a Romania Uno; 80/90 milioni per l’insieme degli interventi previsti nell’Ambito 3.1 Michelin; 35 milioni per il futuro completamento degli edifici per la logistica industriale, quindi la parte dove vedremo sostanzialmente la vocazione industriale, per un totale di circa 190 milioni di euro, che credo possano essere, come dire, il senso anche economico importante di questo tassello che oggi andiamo ad approvare. Gli interventi comporteranno inoltre, non a caso abbiamo citato anche l’Assessorato alla Viabilità, la riqualificazione di corso Romania, strada Cebrosa, con allargamento della sede stradale, le piste ciclabili, l’abbattimento del sovrappasso sulla linea ferroviaria dismessa. Ovviamente, quando si parla di impatto economico si parla anche di ricadute occupazionali. Credo sia importante, anche questo credo sia stato chiesto più volte in Commissione; in primo luogo viene confermato il mantenimento delle attuali attività Michelin con circa 450 persone che lavorano ovviamente all’interno dell’attività e si parla di direzione, produzione e logistica con possibile spostamento di attività ad altre sedi. Si parla della realizzazione delle attività previste per l’Ambito Romania Uno, ed è previsto un incremento occupazionale di circa 150 addetti e con il completamento delle attività ipotizzate nell’Ambito 3.1 Michelin, è stimato un fabbisogno di altri 1.000 addetti circa; quindi stiamo parlando, al completamento della logistica industriale c’è anche un ulteriore incremento che è circa di 150 addetti, quindi parliamo di un’area che andrà a occupare, a fine, ovviamente, dell’intervento e di tutte le attività di cui stiamo parlando, di circa 1.600/1.700 addetti. Aggiungo semplicemente, com’è stato peraltro già detto precedentemente, che si tratta di un intervento, probabilmente il più importante che vedremo, che vede una risistemazione dell’area, che vede una ricaduta occupazionale importante, che mantiene anche la sua vocazione, come dire, direzionale e industriale, quindi in questo senso voglio davvero ringraziare tutti coloro che hanno lavorato e chi ha creduto e sta credendo in quest’area. Aggiungo, visto che è stato annunciato prima, che sono stati proposti 3 emendamenti che sono tecnici, 2 emendamenti per la sostituzione delle due bozze di atto d’obbligo e relative con copie degli atti nel frattempo stipulati, quindi sostanzialmente di prende atto della stipula che è avvenuta presso il notaio, e invece il terzo emendamento che vedrete, corregge un errore materiale perché c’era una discrepanza tra il numero che era stato scritto in cifre e in lettere, quindi si tratta semplicemente di elementi tecnici. Un percorso che inizia, ripeto, nel 2011 che oggi arriva a parziale compimento perché ci saranno altri atti successivi che certamente vedremo, ma che credo possa restituire un’importante riqualificazione a un’area di Torino che necessita da tempo. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Capogruppo Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. Una breve nota di metodo. Mi permetto di correggere la Sindaca Appendino: questa delibera non è stata ampiamente discussa in Commissione, è stata una seduta di Commissione e alcune delle questioni che in quella sede sono state poste, diciamo così, non hanno trovato una risposta politica da parte dell’Assessore Unia che era presente, conseguentemente, come ho preannunciato proprio in seduta di Commissione, mi rivolgerò a lei nell’Aula per avere, come dire, contezza di quelli che sono alcuni dei dubbi politici che sono in qualche modo rimasti. Correttamente, la Variante di corso Romania è stata dichiarata, non so quanto consapevolmente, da parte dell’attuale Maggioranza come la più importante. La più importante, perché questa è la più importante, anzi la più rilevante operazione di area commerciale del Piemonte negli ultimi anni. Il totale, l’ammontare di superficie commerciale che a valle della votazione oggi verrà a essere deliberata, è nel suo complesso di 86.000 metri quadrati; per dare un parametro di riferimento l’Ipercoop di via Livorno è 6.000 metri, quindi abbiamo circa una dozzina di Ipercoop di via Livorno, sono 10 campi da calcio, sono sostanzialmente una superficie commerciale, diciamo così, non propriamente quelle che il predecessore dell’Assessora Appendino all’Urbanistica definiva “piccoli esercizi commerciali di vicinato”, ecco. Questa è, a tutti gli effetti, con l’allargamento della L2 prevista nell’Ambito Auchan di fatto verrà a configurarsi come una delle più grandi, forse la più grande area commerciale del Piemonte. Questo è il primo dato politico che ci permettiamo di far rilevare in quanto, dal nostro punto di vista, contraddice in maniera piuttosto estesa - per la verità per l’ennesima volta, non è la primissima volta in cui vi contraddistinguete per questo tipo di operazioni - questa Amministrazione per battere in tre anni tutti i record assoluti di centri commerciali di Italia. Il Movimento 5 Stelle di Torino passerà alla storia per essere stato capace di liberare superfici, che era quello che fondamentalmente avrebbe dovuto stoppare i centri commerciali, invece con questa votazione voi batterete tutti i record italiani. E questo di per sé, voglio dire, è elemento di contraddizione evidente a nostro modo di vedere, ma lo è ancora di più perché lei, Appendino, nella sua illustrazione ripercorrendo un iter, che peraltro l’ha vista coinvolta dall’inizio perché correttamente lei svolgeva funzioni di Consigliera di Minoranza in quella lunga stagione, ha avuto una forte affermazione da parte del Movimento 5 Stelle, che fu il passaggio di quel lungo elenco che ha fatto del 2017; lei ha ricordato all’Aula che nel 2017 questo Consiglio revocò il PRUSA, Romania-Michelin, il Piano di Rigenerazione Urbana Sociale e architettonica, e lo fece con orgoglio; io ricordo distintamente chi si levò in quest’Aula dicendo che quella roba lì era stata..., “Noi del Movimento 5 Stelle eravamo contro i centri commerciali del PD, eravamo quelli che avrebbero riportato, come dire, le corrette trasformazioni urbane nell’ambito di quella che doveva essere l’attività produttiva”, mi ricordo bene, “la manifattura”, ecco, voi vi sareste contraddistinti, in questo mandato, per aver incrementato la superficie della manifattura. Peccato che in questo caso specifico la superficie della manifattura esistente è di 307.000, la superficie della manifattura a valle della Variante è di 86.000, peccato che non è manifattura ma è commerciale. Aperta e chiusa parentesi. Conseguentemente, l’adozione prima e l’approvazione della Variante 322, è correttamente ascrivibile, ancorché nei contenuti piuttosto simile al PRUSA che avete revocato, alla deliberazione, a suo tempo citata e deliberata nel 2015, che aveva avviato la trasformazione per come oggi nei suoi elementi essenziali arriva a configurarsi. Ci sono però delle questioni tutte politiche che io volevo porle, Sindaca Appendino, in maniera tale anche da orientare sulla base delle sue risposte l’orientamento politico del mio Gruppo, che riguardano due macro questioni: innanzitutto se lei poteva gentilmente spiegarci in quale forma e in quali modi la SLP che viene ad essere identificata nei due Sub-Ambiti dell’Ambito 3.1 poteva migrare in sede di Strumento Urbanistico Esecutivo da un Sub-Ambito all’altro, nel senso che questa previsione normativa, che è prevista nella scheda, di fatto ci lascia piuttosto incuriositi relativamente alla fasatura con cui questa decisione di questa migrazione di questa SLP può spostarsi da un Sub-Ambito all’altro. Prima questione. Seconda questione, l’abbiamo posta in Commissione; io spero che l’Assessore Unia gliel’abbia riferito, l’ho posta io quindi sono certo che l’ha fatto, come, in che tempi e in che modi si fasano le opere di urbanizzazione a scomputo con la trasformazione urbanistica dell’area. Come lei certamente ha ricordato e ha riportato qui in Aula il valore economico delle opere di urbanizzazione, ricordiamo che la principale consiste nel sostanziale stravolgimento del fronte di corso Romania che di fatto da strada a due corsie diventerà un grande viale a quattro corsie che collegherà Torino e Settimo e che prevede opere piuttosto importanti, tra cui l’abbattimento del cavalcaferrovia attualmente esistente che sostanzialmente serve il binario ferroviario che serve l’area Michelin e che verrà ad essere... anzi, è già dismesso e verrà a questo punto messo a raso. Quell’opera, sulla base di una domanda che io ho posto in Commissione, a cui non è stata data risposta, ovviamente avrà un impatto certamente di scala cittadina, per quello che riguarda il Comune di Torino, ma ça va sans dire, trattandosi dell’asse principale di adduzione al famoso Outlet di Settimo ovviamente avrà un impatto e una ricaduta piuttosto rilevante sul tema dell’Outlet di Settimo Torinese. Allora, lei ha anche il privilegio, la fortuna, l’onore di essere il Sindaco della Città Metropolitana, avremmo piacere di capire, in quest’Aula, in quali forme, in quali modi, al di là delle conferenze dei servizi e al di là del Tavolo del QNE - che è il Quadrante Nord-Est - che è il tavolo di compensazione di ragionamento urbanistico che è promosso dalla Regione - disciplina la trasformazione di questa zona insieme a San Mauro, insieme a Pescarito, insieme a Settimo Torinese, lei ha interloquito politicamente in quanto, ci è sembrato di poter capire, che le soluzioni tecniche che sono emerse dalla Conferenza di Servizi, a fronte della richiesta del Comune di Settimo Torinese, che era quello della realizzazione di una strada complanare di fatto bypassando il grande cantiere di corso Romania, non sono state accolte e conseguentemente tradotto, dopo questa lunga filippica, forse troppo tecnica, in maniera un po’ più chiara, noi, voi, chiuderete il tratto di corso Romania per svariati mesi e, tutto sommato, questo è un elemento che non è che non abbia impatto né commerciale sul tema dell’Outlet ma soprattutto per quello che riguarda l’utenza settimese che comunque alla fine della fiera, è vero che non compete ai Consiglieri Comunali di Torino occuparsi dei fabbisogni dei settimesi, però competerebbe in termini, quantomeno a lei, nell’ottica della visione della Città Metropolitana. Una delle questioni, della terza e, per il momento, l’ultima che sollevo riguarda sostanzialmente il meccanismo dello Strumento Urbanistico Esecutivo che viene identificato come azione prioritaria per individuazione della trasformazione fisica di quest’area. È uno strumento sicuramente importante, ma a nostro modo di vedere noi avremmo preferito che già in scheda urbanistica venissero date delle tracce e delle indicazioni, cosa che invece non sono presenti relativamente alla questione specifica che le ho posto, e cioè la fasatura temporale tra l’esecuzione delle opere di urbanizzazione a scomputo - leggasi la viabilità - e l’effettiva operatività della trasformazione a fini commerciali dell’area Michelin, cioè tradotto: questo tipo di fasatura temporale, che ovviamente non è una variabile indipendente della fruibilità e della trasformazione, io cito un esempio su tutti, molti delle precedenti Amministrazioni sono stati impallinati lamentando il fatto che alcune delle trasformazioni urbane erano avvenute a fini commerciali in assenza dell’operazione viabilistica, e che quindi prima si faceva il centro commerciale e poi si adeguava l’operazione viabilistica. Ci saremmo aspettati visto che, come dire, vi accingete a votare la più grande superficie commerciale del Piemonte e vista la caratterizzazione che avete avuto, in termini politici, in questi anni relativamente a questo specifico punto, che su questo fronte indicaste in scheda urbanistica anche qualche elemento di valutazione in ordine alla coerenza temporale tra queste opere, che a nostro modo di vedere sono piuttosto rilevanti - in realtà credo non solo a nostro modo di vedere, è che non voglio essere cattivo profeta - ma verosimilmente produrranno nei prossimi anni svariati dibattiti su com’è stato possibile che non si è pensato prima alla viabilità. Allora lo diciamo noi, Sindaca Appendino, lo diciamo noi. È vero, anticipiamo quella che sarà la polemica del futuro, alla viabilità e alla fasatura temporale, almeno come indicazione di massima nella scheda urbanistica, poi è ovvio che l’attuazione pratica sarebbe dovuta essere sviluppata dentro il suo Strumento Urbanistico Esecutivo, ce la saremmo da questo punto di vista aspettata. Sotto questo profilo siamo invece estremamente soddisfatti della decisione della Michelin Italia di, come dire, accogliere una impostazione che era stata in qualche modo voluta fortemente negli anni precedenti a questa nefasta esperienza grillina, che era quella, alla luce della delocalizzazione dei centri direzionali, soprattutto per quello che riguardava i centri direzionali di carattere manifatturiera all’esterno della città di Torino. Noi abbiamo un problema strutturale oggi, che è quello che moltissimi quoter di grandi compagnie e di grandi multinazionali continuano ad avere elementi di attrazione centrifughi rispetto alla città, e quando iniziamo ad occuparci di questa questione, uno dei problemi che ci venne posto all’epoca dalla Michelin, fu proprio quello di, come dire, riconsiderare nel polo logistico e nel centro direzionale della Michelin Italia l’elemento qualificante e caratterizzante del tessuto produttivo. Da questo punto di vista siamo invece molto lieti che, come dire, questa impostazione sia stata almeno questa confermata, e che dal punto di vista strutturale il Centro Direzionale Michelin con questa operazione potrà trovare in questa sede casa e soprattutto potrà contribuire, insieme all’ampliamento del centro commerciale Auchan e alla rifunzionalizzazione della Stazione Stura nella ridefinizione di quel quadrante che, anche nell’ottica di trasporto intermodale può certamente essere una chiave di vocazione e di sviluppo dell’intera città. Sotto questo profilo noi, quindi da questo punto di vista, consideriamo la variante con luci e ombre, luci piuttosto evidenti per quello che riguarda una politica urbanistica che facilita gli investimenti di carattere industriali, ombre perché riteniamo che forse vi siete fatti un pochino troppo prendere la mano relativamente alla distribuzione commerciale e oggi pigiando il dito con il vostro consueto, inamovibile, assoluto consenso fideistico delibererete il rilascio di una superficie commerciale che, vi stupirà, non va a sottrarne altri ma va di fatto a sommarsi e che questa superficie commerciale corrisponda a una dozzina di nuovi centri commerciali della stazza dell’Ipercoop di via Livorno ci pare una metafora anche fisica di come, purtroppo per noi, la questione urbanistica è stata gestita e trattata sotto questo profilo in questi tre anni.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie. Prego, Consigliere Iaria.

IARIA Antonino
Grazie, Presidente. Dopo aver sentito il Consigliere Lo Russo che ha correttamente letto il manuale di urbanistica e ha anche, penso, qualcosa della sua esperienza precedente, forse, gli ha permesso di fare un intervento che dice tante cose, ma alla fine non dice niente, come leggere le istruzioni o il bugiardino di una medicina, lo leggi e poi fai la domanda. Mi è sembrato molto interessante il suo intervento, è la seconda volta che lo fa; è chiaro l’intento provocatorio per dire chiaramente che la Sindaca, dopo due giorni in cui ha la delega all’Urbanistica, non potrà rispondere a tutte queste bellissime domande interessanti, che tra l’altro sono già state anche trattate in Commissione. Quindi, a prescindere dall’ultimo intervento, partiamo dal discorso di questa Variante, perché questa Variante effettivamente ha un impatto che sicuramente avrà influenza sulla parte commerciale, però quello che non si è detto è che innanzitutto il primo progetto sulla Variante Michelin era completamente diverso, aveva una densità edificatoria molto alta, era molto, appunto, l’intervento era residenziale per la maggior parte con parti commerciali. Me lo ricordo, ho visto anche dei rendering dell’intervento su corso Romania e dell’area Michelin e non si parlava né di logistica, né di mantenimento della produzione. Questa Variante permette di, chiaramente, invece aumentare la superficie per la logistica e mantenere la produzione con diciamo, chiamiamolo compromesso, ma chiamiamolo anche sostenibilità finanziaria di tutto il complesso, la parte di commerciale. È stato detto appunto, ed è stato anche confermato dal Consigliere Lo Russo, che questa è una cosa buona; effettivamente il vecchio PRUSA in un certo senso impediva questo tipo di possibilità, doveva essere in un certo senso..., dovevano essere proposti altri tipi di strumenti urbanistici per aggirare il PRUSA, quindi il PRUSA, una notizia che dobbiamo dare a verbale, sarebbe dovuto essere aggirato in qualche maniera o modificato usando altri strumenti urbanistici, variante parziale o variante semplificata; quello che si è scelto oggi è appunto la seconda. Abbiamo anche la domanda che riguarda la parte viabilistica. È chiaro che un intervento così avrà degli impatti viabilistici, ma è anche chiaro che l’intervento che è a scala metropolitana, e ci sono anche interlocuzioni col Comune di Settimo a livello metropolitano su strada Cebrosa, interlocuzioni che prima forse non erano nemmeno così idilliache pur avendo la stessa parte politica al Governo in tutte e due le città, ha chiaramente dei risvolti, ma è palese che prima si potenzia la parte di viabilità metropolitana e strada della Cebrosa e poi si potrà agire sulla chiusura della parte di corso Romania perché, chiaramente, si dovrà fare prima o poi per riuscire a costruire l’intervento previsto. C’è una domanda, che è molto bella, che è stata fatta dal Consigliere Lo Russo sul discorso del chi definisce le fasi del... cosa ha detto? Le fasi della parte dedicata alle urbanizzazioni - vado a memoria, ma potrei sbagliarmi - ma non è la Variante che approviamo oggi che definisce le fasi, ma lo Strumento Urbanistico Esecutivo che verrà dopo e che definirà queste fasi, e questo mi sembra fosse stato detto in Commissione; se non è stato detto lo possiamo dire adesso. Quindi, devo dire che la cosa interessante dal punto di vista politico è proprio una modifica molto complessa con un intervento molto impattante, che è stato ridotto anche in termini di SLP e anche di caratteristiche che tiene due risultati importantissimi: il mantenimento della parte produttiva e l’ampliamento della parte logistica che cambia la prospettiva rispetto a una mera chiaramente speculazione, detto in senso buono, residenziale, che era il vecchio progetto.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie. Prego, Consigliera Grippo.

GRIPPO Maria Grazia
Sì, grazie Presidente. In attesa delle risposte della Sindaca sulle domande puntuali del Capogruppo Lo Russo, ci tengo a sottolineare che l’intervento che mi ha preceduto mi fa tornare in mente la dinamica della volpe e l’uva, per cui quando la volpe non arriva all’uva comincia a dire che l’uva non è buona. L’incapacità di comprendere il senso di discorsi che vadano al di là della superficie e certamente il non essere stati aiutati dalla seduta di Commissione, imbarazzante, alla quale abbiamo partecipato, dove di certo quello che si registra sul piano almeno dell’impatto di questa operazione sulla città in termini occupazionali e in termini di trasformazione, è che la nota che è stata scritta all’Assessora all’Urbanistica oggi era migliore di quella con cui si è presentato l’Assessore Unia in Commissione, lasciando quindi di fatto aperte ancora molte questioni, che sono quelle che si chiede di chiarire oggi in quest’Aula. Al di là, appunto, di questo tipo di approccio, viene da chiedere per quale ragione l’intervento che mi ha preceduto si affretti ad andare a puntellare alcune questioni, visto e considerato che la Sindaca ha presentato la revoca del PRUSA nel 2017 come ovvia. Andrebbe spiegato allora o da una parte o dall’altra dove stanno i termini della questione, perché la scelta di un percorso piuttosto che un altro può portare ad una differente gestione di quello che è il recupero della politica urbanistica a cui faceva riferimento il mio Capogruppo e quindi la facilitazione degli investimenti industriali passa non soltanto dal che cosa, ma dal come, ed è questo che veniva rilevato in precedenza e che rimane sospeso rispetto agli aspetti che sono indubbiamente positivi di un’operazione di questo genere e che solo grazie, lo ripeto, all’intervento puntuale degli uffici sono stati messi in luce per la loro parte di ricaduta sulla città. Perciò io spero che si vorrà uscire da questa seduta almeno sentendo un chiarimento delle questioni da parte dell’Assessora all’Urbanistica in modo tale che si possa avere compiutamente una visione del fatto. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Sindaca Appendino

APPENDINO Chiara (Sindaca)
Grazie Presidente. In realtà molti elementi sono già stati detti. Io, per carità, rientro di nuovo nel dettaglio anche di alcuni aspetti che avevo dato per scontato, anche perché l’operazione la conosciamo tutti, perché ha avuto parecchi passaggi, ha avuto anche parecchi incontri da parte degli Assessorati e anche la sottoscritta con i vari uffici in questo percorso triennale, perché evidentemente, come giustamente è stato ricordato, è un intervento molto complesso. Allora, i tre Ambiti che io ho richiamato precedentemente, vedono l’Ambito 3.1, che appunto è Michelin, l’Ambito 3.2 che è Cebrosa, e l’Ambito 3 che è l’Area Michelin, quindi la Zona Urbana Consolidata per attività produttive con prescrizioni particolari. Entro nell’Ambito 3.1, perché questo a sua volta è articolato in tre Sub-Ambiti, quindi, il Sub-Ambito primo costituisce la prima fase attuativa ed è destinato ad accogliere, come giustamente è stato ricordato, credo che sia uno degli elementi più importanti, la nuova Sede Direzionale della Michelin Italia, con l’atterraggio di una quota di SLP fino ad un massimo di 7.000 metri quadri. Ci tengo anche qui a precisare che la Variante si è resa necessaria anche per mettere, come dire, e tutelare l’investimento per quanto riguarda evidentemente Michelin sul direzionale. Quindi, io credo che chi ha seguito l’operazione e conosce l’operazione, sa benissimo quanto questa Variante fosse fondamentale per mettere in sicurezza la parte non commerciale a cui tutti puntiamo, a cui tutti vogliamo dare in qualche modo maggior valore. Quindi, qui abbiamo l’eventuale trasferimento degli altri Sub-Ambiti di parte di SLP fino ad un massimo di 3.000 metri quadri; credo fosse questo quello cui accennava l’ex Assessore Lo Russo, concretamente prevista la realizzazione di una nuova sede direzionale Michelin, completata da un’ipotesi di insediamento di una struttura alberghiera e da pubblici esercizi e la Variante prevede che negli interventi possano essere autorizzati con titolo abitativo diretto e/o convenzionato. Tra l’altro sottolineiamo, lo sappiamo tutti, che comunque non è che “attività commerciale” significa in senso stretto un intervento o un supermercato; in attività commerciale in Ambito ASPI, e com’è definito nella progettualità, si parla anche di altre attività come potrebbe essere ristorazione, potrebbe essere un cinema, potrebbe essere una palestra, quindi ci sarà tutto un percorso evidentemente che vedrà la rivitalizzazione lato, come dire, anche servizi, di quest’area. I Sub-Ambiti 2 e 3, invece, sono destinati allo sviluppo, quindi qua abbiamo un massimo di 80% di ASPI e un minimo di 20% di Euro Torino, attività di ricerca, terziario tradizionale e attività espositive. L’Ambito 3.2, invece, Cebrosa, la proposta vede già una prima concreta ipotesi di insediamento e di attività vendita per il bricolage, questo sia anche noto, e l’edilizia completata da una media struttura commerciale e attività di ristorazione. Per tale Ambito, viste le caratteristiche delle aree degli interventi previsti, che consentono di determinare già in questa fase l’assetto planivolumetrico, è possibile dare attuazione a interventi mediante un permesso di costruire convenzionato, quindi questo sarà lo strumento che verrà utilizzato. Nell’area Michelin, invece, la terza, non entro, perché credo che sia stato ampiamente discusso, si tratta evidentemente di 307.800 metri quadri. Io credo onestamente che, anche per quanto riguardava la viabilità, ha già detto il Consigliere Iaria, ma aggiungo, c’è un dialogo con Settimo, in particolare con l’Amministrazione di Settimo, che ha partecipato ai vari momenti anche di confronto, anche nella parte che riguarda evidentemente tutto il percorso, la Conferenza VAS. Sono state segnalate alcune criticità, devo dire, solo all’ultima Conferenza, che affronteremo strada facendo. Evidentemente ha un impatto e avrà un impatto significativo, è altrettanto evidente che, per quanto riguarda anche corso Romania, cercheremo la migliore soluzione in fase, come dire, di esecutivo e quindi ci confronteremo con il territorio, ci confronteremo con Settimo, che è particolarmente coinvolto, cosa che è stata fatta in questi mesi, e devo dire, in questo anno, e cercheremo la soluzione che avrà minore impatto sulla viabilità e sulle persone che vivono il quartiere, vivono quell’area. Detto ciò, è un percorso che inizia adesso, continueremo ad utilizzare i tavoli che sono stati giustamente citati, che esistono, quindi di confronto e dialogo. Io credo che si sia utilizzato il miglior strumento possibile per ottenere il miglior risultato possibile, che vede più anime, come dire, e più vocazioni, all’interno di questa nuova area. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei.

SICARI Francesco (Presidente)
Se non ci sono interventi, proseguiamo adesso allora con gli emendamenti. Siamo allora sul primo emendamento. Ci sono interventi sul primo emendamento? Sì, okay, se vuole intervenire. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, no. Metto in votazione il primo emendamento presentato dalla Giunta. Tutti i Consiglieri hanno votato? Chiudo la votazione. Favorevoli 22, contrari nessuno, astenuti 1.

SICARI Francesco (Presidente)
Darei lo stesso esito per il secondo emendamento.

SICARI Francesco (Presidente)
Lo stesso esito per il terzo emendamento.

SICARI Francesco (Presidente)
Passiamo adesso alle dichiarazioni di voto. Prego, Capogruppo Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Grazie Presidente. In coerenza con quanto il Gruppo del Partito Democratico ha fatto in sede di adozione, noi oggi abbiamo valutato di esprimerci con un voto di astensione formalmente espresso, in quanto, come abbiamo avuto modo di dire in fase di intervento, l’intervento ci convince piuttosto sul tema del produttivo del Centro Direzionale Michelin, a cui va anche il ringraziamento formale del mio Gruppo Consiliare, che sostanzialmente ha accolto in anni passati la proposta fatta per, appunto, consolidare e mantenere qui il Centro Direzionale e il Centro Produttivo, ci convince decisamente meno relativamente alla questione relativa, appunto, alla distribuzione commerciale, ma con un particolare riferimento, perché il tema che veniva posto, io mi scuso, il Consigliere Iaria credo non abbia compreso il senso tecnico, forse parlavo troppo veloce, quindi provo a dirlo in maniera un po’ più, scandendo un pochino meglio le parole. Il tema non era tanto quello relativo alla sostanza, ma quanto a quello della forma della scheda prescrittiva degli Ambiti, che fondamentalmente individuano in una generica fasatura, cioè, in una generica sinergia, la realizzazione delle opere di urbanizzazione, con le opere, diciamo così, squisitamente private. Allora, ci avrebbe fatto piacere individuare una formulazione, anche general generica, non era necessario entrare nello specifico, è ovvio che la fattispecie della questione di come si costruiscono le opere di urbanizzazione, di come si compenetrano con l’edificato, non è oggetto del livello urbanistico e quindi certamente non è questa la sede in cui entrare nel merito, ma come generica prescrizione che lo Strumento Urbanistico Esecutivo, cui veniva demandata l’attuazione puntuale, specifica, della fasatura, tenesse in conto - era sufficiente scrivere così - nella scheda prescrittiva, della corretta, dell’impostazione e della fasatura per opere di viabilità da realizzare ed opere private. Sarebbe stato sufficiente, era un elemento per certi versi neanche particolarmente impattante in termini di impatto sulla delibera, ma che avrebbe dato il segnale che, come dire, esisteva una città, insomma, che poneva delle condizioni per la trasformazione, che ha accompagnato, credo in maniera estremamente efficace, l’interlocuzione con i privati, ma che, come dire, riteneva questo elemento un elemento dirimente relativamente alla successiva fase di sviluppo dello Strumento Urbanistico Esecutivo. Non ce ne voglia, Sindaca Appendino, ma le sue interlocuzioni non ci risultano così positive come quelle che lei ha qui invece declinato in termini strutturali, anzi, ci risulta che lei sia piuttosto assente come Sindaca della Città Metropolitana sulle questioni territoriali. Questa è una questione che riguarda urbanisticamente il Comune di Torino, ma come dicevamo, riguarda l’intero Quadrante Nord-Est. E’ stata scelta una procedura, che è quella dell’articolo 17, quinto comma per fare una variante parziale, che è stata l’altra grande questione. Forse una variante strutturale avrebbe dato una maggiore robustezza urbanistica, tuttavia, siccome siamo assolutamente convinti che prima, come dire, riparte la trasformazione urbana, prima si danno le condizioni a Michelin Italia di partire con l’esecuzione anche progettuale del Centro Direzionale, prima si fa un servizio alla Città, il Gruppo del Partito Democratico si asterrà sulla votazione della deliberazione.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, ci sono altre dichiarazioni di voto? Prego Consigliere Iaria.

IARIA Antonino
Velocemente su quest’ultimo punto, a parte che chiaramente il voto sarà positivo, solo sull’interlocuzione della Città Metropolitana. Forse prima nemmeno io mi sono spiegato bene, ma l’interlocuzione, specialmente sul tratto di strada della Cebrosa che poi diventa Provinciale e diventa di competenza della Città Metropolitana delle deleghe, ci sono stati più incontri con il Comune di Settimo e ricordo anche che questo tema delle grandi urbanizzazioni commerciali nei confini delle città, è forse per la prima volta affrontato in maniera difficile, ma anche con un certo tentativo di riuscire a trovare delle soluzioni comuni, perché prima si lavorava tutti, come piace a qualcuno, padroni a casa propria, e quindi non ci si poneva il problema delle problematiche di traffico che venivano causate nei comuni limitrofi, specialmente se pensiamo a tutto il discorso di Settimo Cielo e di tutta la parte commerciale della zona.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie Consigliere Iaria. Ci sono altre dichiarazioni di voto? Se non ci sono altre dichiarazioni di voto, metto in votazione la delibera, così come emendata. Prego Consiglieri, votate. Tutti i Consiglieri hanno votato? Chiudo la votazione. Favorevoli 22, contrari nessuno, astenuti 11. Il Consiglio approva.

SICARI Francesco (Presidente)
Darei lo stesso esito per l’immediata esecutività dell’atto.
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