Interventi |
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Lei fa bene a ringraziarlo, noi aspetteremo a ringraziarlo, Vicepresidente Ferrero, perché questa vicenda che ha avuto anche abbastanza enfasi dal punto di vista giornalistico, ci ha visti particolarmente attenti e protagonisti fin dalla genesi. Abbiamo svolto anche noi gli approfondimenti del caso, nel Borgo Filadelfia si vociferava di questo atto di donazione che avrebbe vincolato la destinazione d’uso dell’immobile, anche io ho trascorso qualche ora nell’Archivio Storico della Città di Torino e abbiamo scoperto tante cose su quell’immobile, ma purtroppo non siamo riusciti a rinvenire questo atto di donazione. Quindi, come molto spesso capita nelle comunità, il passaparola, il trapasso, diciamo, di informazioni a volte rischia di diventare difettoso. Quello che però abbiamo scoperto è che dal 1900 - e qui abbiamo una data certa - è che dal 1936, quando cioè il podestà decise di sottrarlo alla Federazione Provinciale Fascista, quell’immobile era una scuola e quello che noi ribadiamo ancora oggi è che non sono mutate le esigenze di un territorio che continua a chiedere che quella scuola abbia come destinazione d’uso quella di ospitare i bambini e le bambine di un borgo. Sono 180. È vero che c’è un calo demografico, è vero che ci sono alcune scuole che probabilmente non raccolgono abbastanza utenza, non è il caso della scuoletta di Borgo Filadelfia. Qualche giorno fa col collega Fornari abbiamo partecipato a un’assemblea pubblica con i genitori, con le famiglie, con gli insegnanti, c’era il collega Fornari, c’erano altri Consiglieri, si faccia raccontare com’è andata. In sintesi, quel borgo vuole continuare ad avere una scuola; in sintesi, questo scossone che c’è stato ha allarmato i residenti e i cittadini, li abbiamo rassicurati sul fatto che possono continuare ad iscrivere i propri figli perché comunque c’è una concessione per i prossimi 6 anni. Assessore Rolando, sappiamo anche che lei ha lasciato intendere comunque che nel prossimo settembre/ottobre potrebbe offrire una soluzione alternativa. Noi le chiediamo che il Consiglio Comunale non solo sia informato su tutti i movimenti, su tutte le indicazioni che vorrà dare alla scuola, ma più in generale rispetto alla destinazione d’uso del patrimonio della Città di Torino e delle eventuali soluzioni alternative, anche il Consiglio Comunale. Noi chiediamo due cose, la prima, che la scuola non si tocchi, che continui a rimanere lì. Bene ha fatto il Consiglio Comunale a stralciarlo dal provvedimento, bene ha fatto lei a riconoscere che quello era stato probabilmente un errore. Io chiedo, Presidente Ferrero, io le chiedo di, con noi, monitorare la situazione, nel mese di settembre riaggiornarci sul punto e verificare che cosa sta combinando l’Amministrazione. Ci sono tanti immobili in vendita, abbiamo letto il Bilancio qualche giorno fa, ci sono 30 milioni di euro di valore complessivo di immobili; io so che voi siete a pancia a terra, state lavorando per dismetterli tutti nel più breve tempo possibile, siamo convinti che la Città di Torino possa rinunciare a vendere anche una scuola. A noi piacerebbe un’Amministrazione ed una Sindaca che invece di vendere le scuole, le costruisca. |