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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 22 Luglio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 7
INTERPELLANZA 2019-02627
(QUESTION TIME) "ALIENAZIONE IMMOBILE SITO IN CORSO UNIONE SOVIETICA 170" PRESENTATA IN DATA 27 GIUGNO 2019 - PRIMO FIRMATARIO LAVOLTA.
Interventi
FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Allora, abbiamo una serie di interpellanze a cui deve rispondere la Sindaca, ma
passiamo a quella n. mecc. 201902627/002. I presentatori sono i Consiglieri Lavolta e
Magliano, risponde l’Assessore Rolando, l’oggetto è:

“Alienazione immobile sito in corso Unione Sovietica 170”

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Do subito all’Assessore Rolando. Se però si segna perché se no anche... Perfetto, grazie.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Scusi, Presidente. Ma, io riepilogo brevemente quello che era stato scritto
aggiornandolo agli atti dell’ultima settimana. Come ho già anche raccontato, l’immobile
pervenuto alla Città mediante un atto di vendita del 3 dicembre 1903 composto da 17
fogli dattiloscritti e dal cui esame non risultano elementi che facciano riferimento
alcuno ad eventuali volontà espressa di destinazione d’uso, per cui non si tratta di un
atto di donazione, ma di una vendita. Il disciplinare per la concessione dell’immobile di
proprietà comunale, sito in Torino in corso Unione Sovietica 170, alla cooperativa
sociale Istituto Principe Vittorio Emanuele, società cooperativa a responsabilità limitata,
è datato 20 maggio 2019 con validità 6 anni e prevede l’uso attuale che non discende da
nessun vincolo dell’immobile. Gli uffici sono a disposizione per approvare qualsiasi
nuovo elemento che risultasse da eventuali documenti oggi non conosciuti e non
pervenuti all’Amministrazione. Si precisa inoltre che l’edificio di corso Unione
Sovietica 170 è stato com’è noto anche ai partecipanti al precedente Consiglio di lunedì
scorso, è stato stralciato dall’elenco degli immobili su cui la Città sta valutando di
intervenire e non sono al momento previste azioni per modificare lo stato di fatto, né
sono previste variazioni di destinazione d’uso.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Allora, ringrazio l’Assessore Rolando e cedo la parola al Consigliere Lavolta.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Lei fa bene a ringraziarlo, noi aspetteremo a ringraziarlo, Vicepresidente Ferrero, perché
questa vicenda che ha avuto anche abbastanza enfasi dal punto di vista giornalistico, ci
ha visti particolarmente attenti e protagonisti fin dalla genesi. Abbiamo svolto anche noi
gli approfondimenti del caso, nel Borgo Filadelfia si vociferava di questo atto di
donazione che avrebbe vincolato la destinazione d’uso dell’immobile, anche io ho
trascorso qualche ora nell’Archivio Storico della Città di Torino e abbiamo scoperto
tante cose su quell’immobile, ma purtroppo non siamo riusciti a rinvenire questo atto di
donazione. Quindi, come molto spesso capita nelle comunità, il passaparola, il trapasso,
diciamo, di informazioni a volte rischia di diventare difettoso. Quello che però abbiamo
scoperto è che dal 1900 - e qui abbiamo una data certa - è che dal 1936, quando cioè il
podestà decise di sottrarlo alla Federazione Provinciale Fascista, quell’immobile era una
scuola e quello che noi ribadiamo ancora oggi è che non sono mutate le esigenze di un
territorio che continua a chiedere che quella scuola abbia come destinazione d’uso
quella di ospitare i bambini e le bambine di un borgo. Sono 180. È vero che c’è un calo
demografico, è vero che ci sono alcune scuole che probabilmente non raccolgono
abbastanza utenza, non è il caso della scuoletta di Borgo Filadelfia. Qualche giorno fa
col collega Fornari abbiamo partecipato a un’assemblea pubblica con i genitori, con le
famiglie, con gli insegnanti, c’era il collega Fornari, c’erano altri Consiglieri, si faccia
raccontare com’è andata. In sintesi, quel borgo vuole continuare ad avere una scuola; in
sintesi, questo scossone che c’è stato ha allarmato i residenti e i cittadini, li abbiamo
rassicurati sul fatto che possono continuare ad iscrivere i propri figli perché comunque
c’è una concessione per i prossimi 6 anni. Assessore Rolando, sappiamo anche che lei
ha lasciato intendere comunque che nel prossimo settembre/ottobre potrebbe offrire una
soluzione alternativa. Noi le chiediamo che il Consiglio Comunale non solo sia
informato su tutti i movimenti, su tutte le indicazioni che vorrà dare alla scuola, ma più
in generale rispetto alla destinazione d’uso del patrimonio della Città di Torino e delle
eventuali soluzioni alternative, anche il Consiglio Comunale. Noi chiediamo due cose,
la prima, che la scuola non si tocchi, che continui a rimanere lì. Bene ha fatto il
Consiglio Comunale a stralciarlo dal provvedimento, bene ha fatto lei a riconoscere che
quello era stato probabilmente un errore. Io chiedo, Presidente Ferrero, io le chiedo di,
con noi, monitorare la situazione, nel mese di settembre riaggiornarci sul punto e
verificare che cosa sta combinando l’Amministrazione. Ci sono tanti immobili in
vendita, abbiamo letto il Bilancio qualche giorno fa, ci sono 30 milioni di euro di valore
complessivo di immobili; io so che voi siete a pancia a terra, state lavorando per
dismetterli tutti nel più breve tempo possibile, siamo convinti che la Città di Torino
possa rinunciare a vendere anche una scuola. A noi piacerebbe un’Amministrazione ed
una Sindaca che invece di vendere le scuole, le costruisca.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Allora, ringrazio il Consigliere Lavolta. Non viene rimandata in Commissione su
indicazione sempre appunto del primo presentatore, ma con la richiesta...
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, non si approfondisce.
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