Interventi |
LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. Noi, confermo quanto dicevamo alla Sindaca prima. Noi effettivamente siamo molto invidiosi, Sindaca, di come state lavorando, davvero, lo siamo noi, lo è tutta la città: ve lo manifesta ogni giorno, ogni secondo è proprio il sentimento che ci regola, anche nei nostri interventi, è l’invidia; ha proprio capito esattamente qual è lo stato d’animo del Partito Democratico. Ci permettiamo di dare a lei invece un suggerimento, Sindaca Appendino: è di essere un pelino meno nervosa quando viene in Aula e le si, come dire, mette in evidenza dal punto di vista politico, l’inefficienza della sua Amministrazione, o l’inefficienza sua personale, come guida di quest’Amministrazione. L’abbiamo fatto prima sull’altra deliberazione, lo facciamo adesso; se l’ironia non viene colta, allora la diciamo in altri termini, perché ci rendiamo conto che non sempre l’ironia per essere colta deve avere dell’intelligenza da parte di tutte persone che la colgono o non la colgono. Allora, non è stata colta, allora le diciamo così: questo regolamento è un regolamento che noi condividiamo. Il tempo con cui avete, che avete sprecato per produrre questo regolamento grida vendetta, grida vendetta, perché questo tempo non è gratis per il contribuente torinese: è stato pagato, stipendi, sono stati pagati stipendi, riunioni, penne, cose. Avete, dopo aver fatto, come dire quelli, come dire, tosti, avete fatto piena retromarcia completa, completa, completa, almeno abbiate la decenza di arrivare qua e di evitare di avere sti atteggiamenti da rintuzzatori, perché proprio non ne avete titolo. E’ il minimo sindacale, Sindaca Appendino. Lei verrà ricordata per essere la Sindaca che non ha fatto nulla in questa Città, lei si ricordi queste mie parole che dico oggi che è il 22 luglio 2019. La peggiore, la più inefficace, la più inefficiente Amministrazione che questa Città ricordi, che adesso arriviate qua con sto tono, come dire, da imperatori del vapore... Ribadisco Sindaca, lei non più tardi di un mese fa ha preso il 13% in questa Città, il 13. In centro città avete fatto il 6. Vuol dire che il 94% degli elettori, dei cittadini di questa città, non vi vogliono. Ora, abbiate pazienza, abbiate il senso del limite e cercate di cogliere l’ironia dove va colta. Siccome non siete, non avete, come dire, l’intelligenza per coglierla l’ironia, allora a questo punto ve lo diciamo in questi termini: noi votiamo a favore perché qui dietro c’è un lavoro delle organizzazioni di categoria, che hanno sostanzialmente lavorato a stoppare la precedente versione del regolamento e gliel’hanno fatto riscrivere, fine. Tre anni, tre anni. Ci andava tanto? No non ci andava tanto. Quante migliaia di euro sono stati spesi, lo sapete solo voi. E’ il minimo indispensabile che voi facciate il Regolamento dehors, il minimo indispensabile, visto che non avete fatto nient’altro, praticamente. Detto ciò, nonostante le vostre parole provocatorie, siccome a noi sta a cuore il merito, voteremo a favore lo stesso. |